Comunismo - Scintilla Rossa

Posts written by Khleb

view post Posted: 7/11/2020, 15:03 corona virus, un altro punto di vista - Varie

LE MISURE DEL GOVERNO E I COSTI DELLA SECONDA ONDATA



In Italia, nel mese di ottobre scorso, come già accaduto all’insorgere della pandemia di COVID-19, abbiamo assistito a un proliferare di leggi emanate dagli organi che esercitano il potere esecutivo, in primis Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) e a seguire ordinanze ministeriali e regionali, normative che avrebbero avuto lo scopo di contenere l’espandersi della pandemia (1) e l’obiettivo di contenere l’esplosione dei conflitti economico-sociali ad essa conseguenti.

Le azioni poste in essere dall’esecutivo hanno preso due direzioni distinte. Da un lato, l’emanazione di disposizioni cogenti per il contenimento dei contagi che però non hanno tenuto conto dei fattori realmente scatenanti dell’espandersi del virus; dall’altro, disposizioni che hanno scaricato sui singoli la responsabilità della diffusione della malattia: non si è voluto ammettere che i trasporti pubblici continuavano e continuano a essere uno dei principali veicoli di trasmissione del virus, ad esempio. Il Governo non ha preso nessuna misura per favorire il potenziamento del servizio di trasporto pubblico dove si sono concentrati studenti e lavoratori, accusati invece di ammassarsi nei bar di quartiere, durante il tempo libero. In questo contesto gli studenti sono stati costretti a usufruire di una didattica a distanza che fa acqua da tutte le parti e i lavoratori a continuare a recarsi al lavoro, sfruttati in spregio delle più normali misure di sicurezza. L’esecutivo non spende letteralmente una lira né una parola, se non rimandando al protocollo siglato con le parti sociali del 20 marzo 2020 in merito alla gestione dei trasporti stessi, mentre la ministra dei trasporti De Micheli sostiene la necessità dell’invarianza della capienza dei mezzi di trasporto fino all’80%. Affermazioni che fanno a pugni con le semplici regole del buon senso(2)(3).

Si dirà che è comprensibile che in tempi di emergenza sanitaria si concentri in un’unica cabina di regia la gestione delle urgenze. Assistiamo però in queste ore a un continuo rimpallo di responsabilità tra governo ed enti territoriali, a cui è demandata la competenza nella emanazione delle ordinanze di contrasto alla pandemia da COVID-19.

Nel frattempo, dapprima si è parlato di scaglionare gli ingressi nelle scuole e nelle università, poi di applicare la didattica a distanza con l’estensione a cluster di studenti via via più numerosi, evitando accuratamente misure a favore dell’edilizia scolastica, mentre è demandata alle singole regioni la fattibilità della chiusura forzata delle scuole. Così la narrazione a cui siamo sottoposti è incentrata sulle discussioni fra il governo e le polemiche o manie di protagonismo di governatori regionali e sindaci, asserviti di volta in volta agli interessi delle associazioni imprenditoriali locali, o soggiogati dalla brama di visibilità mediatica, che la pandemia favorisce come la più ghiotta delle occasioni. Un dibattito mediatico polarizzato sugli aspetti appena citati ha permesso di mettere in secondo piano l’elemento contraddittorio delle misure prese a tutti i livelli istituzionali: la dicotomia tra diritto allo studio e diritto alla salute per gli studenti e tra diritto alla salute dei lavoratori e volontà di massimizzare i profitti da parte dei padroni.


Sotto la lente di questa dicotomia si possono leggere le misure emanate dal Governo nel tentativo di tenere il più possibile latenti le contraddizioni e con l’obiettivo del sostegno alla pace sociale, misure che, a ben guardare, garantiscono gli interessi della classe imprenditoriale. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera ad una manovra di 40 miliardi di euro varata con specifico DL che rimanda al 2021 la riscossione delle cartelle esattoriali, con la sospensione degli accertamenti esecutivi, dei pignoramenti degli stipendi e delle pensioni e prevede lo slittamento dell’invio di nuove cartelle esattoriali al nuovo anno, manovra che invece gli enti di riscossione territoriali erano pronti a mettere in atto fino a ieri(4). Per il 2021 sono previste assunzioni di medici e infermieri, fino alla concorrenza di 30.000 persone, ma solo a tempo determinato – ci mancherebbe –. Viene poi introdotto un fondo di 400 milioni l’anno per l’acquisto di vaccini per gli anni 2021 e 2022.

Si attendevano altre disposizioni governative che avrebbero dovuto correggere le precedenti manovre in quei punti che apparivano più critici e sui quali si sono scatenati in questi giorni gli organi di informazione nazionale, che solitamente fanno da cassa di risonanza ai provvedimenti governativi, fingendo di rilevarne gli aspetti di novità e rinfocolando invece in maniera acritica le polemiche sull’opportunità e la bontà.

Volendo svolgere una disamina più approfondita delle azioni di governo messe in atto negli ultimi mesi, si devono prendere in esame manovre di più ampio respiro e si deve considerare il Documento Programmatico di Bilancio, che da Regolamento UE n. 473/2013 viene trasmesso entro ogni 15 ottobre alla Commissione Europea e all’Eurogruppo.


Il documento recante il bilancio di previsione dello stato per l’anno finanziario 2021 e il bilancio pluriennale per il 2021-2023 è stato inviato il 18 ottobre scorso alla Commissione Europea e reca disposizioni a sostegno del personale medico e infermieristico, ma che si limitano comunque a una gestione dell’emergenza, prevedendo l’assunzione di 30.000 persone tra medici e infermieri ma solo a tempo determinato. Vengono inoltre finanziate ulteriori settimane di CIG per le imprese che avessero registrato delle perdite.

Per comprendere il taglio di queste misure, basti pensare che i costi della CIG ricadono sulla fiscalità la cui grandissima parte è derivante dalla tassazione sui lavoratori. Così le iniziative attuate e da attuare sono in sostanza disposizioni atte a favorire la classe imprenditoriale. Anche quelle risorse che non vengono direttamente destinate alle imprese tramite, ad esempio, finanziamenti o garanzie per accesso al credito fungono da lubrificante negli ingranaggi della ricerca del profitto in quanto finiscono per essere un sostegno alla domanda e al potere d’acquisto di ampi strati popolari finanziato con risorse che vengono proprio dai lavoratori e non dalle imprese(5).

Nel documento citato le misure sull’incremento dei fondi per il trasporto pubblico non vengono espresse in maniera dettagliata. Mentre per l’edilizia scolastica, diritto allo studio e università vengono stanziate briciole, se paragonate alle spese militari a cui si farà cenno di seguito. Il documento programmatico pluriennale per la difesa anni 2020-2022 è stato recentemente approvato e, oltre a specificare disposizioni sull’acquisto di materiale bellico, definisce tra gli altri la proroga delle missioni italiane all’estero. Nell’allegato “C” al documento viene riportato l’indice delle missioni internazionali rifinanziate, comprensivo di 49 schede più 5 schede di nuovo avvio. Rimandiamo alla lettura del documento per comprenderne meglio il dettaglio. Impiegare in questo modo quei finanziamenti invece che destinarli ad altri settori come, ad esempio, l’edilizia scolastica è una precisa scelta politica che restituisce il carattere antipopolare delle scelte governative (6)(7).

Inoltre, in questi ultimi mesi abbiamo potuto constatare che l’evoluzione della pandemia non soggiace a statistiche attendibili, elemento che avrebbe dovuto determinare un programma di prevenzione nel contempo verticalizzato sui singoli settori pubblici e privati e ad ampio raggio di azione (settori del lavoro, sociali, del trasporto, sanitari). Invece, anche gettando uno sguardo ad altri paesi d’Europa, gli attuali governi in carica hanno dimostrato di non aver saputo né voluto effettuare una pianificazione degli interventi, che tenesse nel debito conto la salute e la sicurezza della popolazione. Ne è dimostrazione la recrudescenza dei contagi, che sta riempiendo le terapie intensive di tutti gli ospedali d’Europa.
Tornando rapidamente all’Italia, è interessante notare che la legislazione nazionale è ormai materia di quasi esclusivo dominio del potere esecutivo. Nonostante sia ben nota la separazione dei poteri prevista dalla Costituzione, pure essa di emanazione borghese, il Parlamento è stato di fatto esautorato delle sue funzioni, quella legislativa in specie. La litania che abbiamo spesso sentito in questi anni sul rafforzamento degli esecutivi e sulla governabilità appare ora nel suo carattere di classe: governabilità è stabilità e sicurezza per i governi di fare ciò che serve a tutelare il capitale tanto più nei momenti di crisi anche a scapito, ad esempio, del contraddittorio fra forze, come quelle che siedono in Parlamento, del tutto conseguenti agli interessi dei borghesi.

Ricordiamo tutti quando Bonometti, il presidente di Confindustria Lombardia, a marzo di quest’anno elogiava l’idea di Conte di mantenere aperte le imprese. Ricordiamo tutti anche le camionette dell’esercito che sfilavano per le strade di Bergamo, polo industriale d’ eccellenza della Lombardia, cariche di bare contenenti i morti per Coronavirus(9). Nel frattempo il ministro per lo Sviluppo Economico Patuanelli aveva messo le mani avanti, escludendo la proroga allo stop dei licenziamenti al 31 dicembre 2020, tirando in ballo addirittura la Costituzione. Si sono agevolate le aziende che non hanno fatto ricorso alla CIG con esoneri contributivi. Altri aiuti alle imprese. A completare il quadro ci sono le imprese che finora hanno potuto aggirare l’ostacolo del divieto di licenziamento, adducendo ad esempio i motivi disciplinari, soprattutto nei confronti dei lavoratori più combattivi.

Passando, infine, all’applicazione del lavoro agile negli uffici pubblici e privati, salta subito agli occhi come conseguenza dello svuotamento degli uffici la situazione dei lavoratori impiegati nei servizi “no core” – pulizie, manutenzione degli stabili, degli impianti etc -, servizi che oramai da decenni sono stati esternalizzati delle aziende pubbliche e private. La situazione già complicata dagli appalti al ribasso, assegnati spesso attraverso bandi di gara opachi, che hanno consentito alle aziende appaltatrici nei casi migliori di applicare i minimi contrattuali ai lavoratori impiegati, si complica ancora in quanto si prevede che le aziende appaltanti richiederanno la rimodulazione dei contratti di servizio attraverso l’abbattimento del monte ore erogato con conseguenze facilmente immaginabili per i lavoratori.

In quest’emergenza, insomma, c’è sempre qualcuno che guadagna quando si consumano tragedie. E invece nessuna garanzia per i lavoratori, per gli studenti, per la continuità della didattica, né garanzie per lo sviluppo evolutivo dei più piccoli, per cui si rimanda la responsabilità dell’educazione e modulazione dei tempi e degli spazi alle sole famiglie già in difficoltà, nessuna garanzia di continuità nell’erogazione dei servizi sanitari. Ricordiamocene quando faranno appello al nostro senso di responsabilità, scaricando su di noi le colpe di una tragedia, di cui si paventa l’avvio di una seconda ondata.
view post Posted: 31/10/2020, 02:30 Partito Comunista - Partiti e movimenti comunisti
CITAZIONE (Nikos Zachariadis @ 30/10/2020, 22:35) 
Seguendo il tuo stesso ragionamento, allora perché due etero dovrebbero fare figli quando ci sono milioni di orfani?

Ci tengo a precisare che non intendevo assolutamente un discorso etero sì omo no. Quindi non c'entra molto sto tuo discorso. Intendevo più o meno quello che diceva Ruhan, se una coppia (etero o omo) per motivi biologici non può avere figli l'adozione mi sembra la pratica più indicata da seguire anziché l'utero in affitto che mi pare essere una forma non molto sana di sfruttamento del corpo con le ricadute sui bambini nati così che sottolineava Ruhan (e forse anche sulla gestante stessa). Non è una questione di moralismo spiccio o tantomeno religiosa. Però è una mia opinione, forse sono arretrato o antico io.
view post Posted: 30/10/2020, 12:20 Partito Comunista - Partiti e movimenti comunisti
CITAZIONE
la maternità surrogata

ma perchè non adottare le migliaia di bambini orfani che hanno bisogno di cure familiari? o è un problema di purezza del sangue?
view post Posted: 26/10/2020, 07:48 corona virus, un altro punto di vista - Varie
CITAZIONE
Il problema però non è mai la composizione maggioritaria, ma la composizione di classe di chi sta alla testa delle proteste

Sicuramente mi sarò perso qualcosa dopo 7anni ma Calvani, Ferro etc... è tutta la leadership dei Forconi era chiarissima, così come gli indirizzi della protesta, e infatti si è visto com'è finita. A Napoli la situazione è un tantino più fluida, tanto che le manifestazioni successive hanno visto qualità diverse, in ogni caso qua non ci sono state leadership chiare, visto che è questo quello che ci interessa.

CITAZIONE
Avrò frainteso sicuramente le tue intenzioni

Hai evidentemente frainteso, perchè non ti ho accusato di nulla, tagliamola qua perchè non è una diatriba personale.

CITAZIONE
Continuo a dubitare di questa completa estraneità

Qua un resoconto di chi c'era e non ha visto Forzanovisti in carriera, mi pare un'analisi lucida tra l'altro:
www.facebook.com/525015217841196/posts/1310319129310797/

CITAZIONE
Certo, credo che tutti siamo d'accordo su questo punto.

Sì, mi pare che di fondo siamo d'accordo, anche al netto della presunta composizione di classe dei dirigenti della protesta, che a Napoli nel venerdì era ambigua ma abbiamo avuto pochi elementi per valutare. Quelle successive invece sembrano essere state più marcatamente popolari, vediamo come si svolge la situazione.
view post Posted: 25/10/2020, 22:06 corona virus, un altro punto di vista - Varie
CITAZIONE
I forconi del 2013 videro una composizione di classe mista, esattamente come le proteste di venerdì. C'era di tutto, compresi studenti.

No. Il movimento dei forconi era per la strangrandissima maggioranza da kulaki e piccolo-borghesi.

CITAZIONE
Mai parlato di camorra o inciviltà, quindi non so di cosa tu stia parlando

Non ho detto che lo affermi tu, ma così è stato presentato dalla stragrande maggioranza della stampa borghese.

Poi è chiaro che la destra populista e i piccolo-borghesi cerchino di cavalcare l'onda, del resto lo stesso Fiore ha provato a metterci il cappello sopra ed è stato appurato che questi non c'entravano niente. Non si sta santificando la piazza o nobilitandola ma è importante non demonizzarla a priori semplicisticamente. Non sto dicendo che tu la demonizzi, non prenderla sul personale.
view post Posted: 25/10/2020, 18:31 corona virus, un altro punto di vista - Varie
CITAZIONE
Ovviamente il proletariato c'era(come è ovvio, dato che le chiusure penalizzano anche chi si ritrova licenziato o senza tozzo di pane) nelle piazze e correva dietro, ma non stava alla guida delle varie rivendicazioni(almeno, nella famosa serata di guerriglia) che erano rivendicazioni piccolo-borghesi.
Ricordano molto da vicino la protesta dei Forconi.

Secondo me appunto perchè c'era pure il proletariato non ha nulla a che fare coi forconi che era un movimento puramente piccolo-borghese con forti tinte reazionarie. Poi è chiaro che in un contesto del genere la piccola-borghesia sia "alla testa" e il proletariato disorganizzato sia alla coda, ma credo che appunto per questo bisognerebbe ribaltare il processo e cercare di portare consapevolezza fra il proletariato in ginocchio anche per via della crisi covid. Se mi posso permettere un paragone che forse non c'entra ed è affrettato (anche perchè non sto magnificando la piazza di Napoli sia chiaro ma è un esempio di quello che potrebbe prodursi andando avanti così) è quello con i gilet gialli. All'inizio pure questi erano un movimento contro il caro benzina e il carovita in generale inizialmente egemonizzato dalla piccola-borghesia, ma con una cospicua base proletaria, tanto che nei giornali e in generale se ne sentivano peste e corna su di questi, ad una certa, grazie anche ad un sindacato organizzato e combattivo, bisogna riconoscerlo, parole d'ordine sempre più proletarie hanno caratterizzato le proteste (e i piccolo-borghesi che ci avevano subito messo la faccia spesso se ne sfilavano) insomma hanno creato una stagione di lotte non indifferente. Poi naturalmente mancava l'elemento direttivo centrale che dovrebbe essere il partito etc...e quindi conosciamo il limite di quell'esperienza ma nondimeno è un elemento importante da tenere di conto, un humus nel quale i comunisti possono portare avanti una battaglia d'avanguardia per far avanzare la coscienza di classe e organizzare le masse. Ora, la protesta di Napoli non sono i gg, c'erano sicuramente degli elementi ambigui ma non soltanto, probabilmente non si arriverà a nulla di vicino a quello successo in Francia ma non credo che accodarsi senza inchiesta alla propaganda borghese (dei napoletani incivili e camorristi) sia molto avanzato. Lo stesso Salvini ha condannato subito le proteste, per dire che manco la destra populista apprezza nel complesso. Mi ripeto, ma su questo vedo che sostanzialmente concordiamo, il punto è registrare il fatto e cercare di trarne gli insegnamenti adeguati con l'intento di ribaltare i rapporti di forza in contesti del genere. Poi sul fatto che i comunisti siano disorganizzati, incapaci di del compito, etc, ok, ma spetta a noi riflettere e colmare le deficienze soggettive.
view post Posted: 25/10/2020, 09:17 Ucraina, scendono in campo gli Stati Uniti - Esteri
È morto il comandante compagno Markov, della brigata fantasma che ha combattuto contro i fascisti per la libertà della sua terra e del suo popolo.

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view post Posted: 25/10/2020, 08:37 corona virus, un altro punto di vista - Varie
Quello che è successo a Napoli è il sintomo di un malessere reale rispetto ad una crisi che ricordiamo ha già fatto registrare mezzo milione di posti di lavoro in meno: www.google.com/amp/s/www.agi.it/ec...rus-9695033/amp e potenzialmente dopo la fine prossima del blocco dei licenziamenti si prevedono cifre di oltre un milione, a ciò si aggiungerebbe la questione affitti e sfratti di massa a blocco concluso. La borghesia (governi e covindustria) hanno massacrato il pubblico, in più non hanno fatto una ceppa per migliorare la situazione sanitaria dall'inizio della pandemia ad oggi pur avendo la tregua estiva. Del resto sono passati dagli slogan cazzari della "Milano non si ferma" prima del lockdown all'estate non si ferma del post, e nel frattempo non facevano un cazzo salvo poi piangere che manca personale medico, strutture etc. Che in autunno saremmo stati punto e a capo se non si fossero prese misure organizzative adeguate molti scienziati lo avevano previsto. Ora ste proteste di Napoli saranno state anche in buona parte partecipate da sottoproletariato etc...quello che volete, però al netto del delirio negazionista e nomask di certi dementi, è un fatto che queste siano il risultato di una gestione insufficiente della crisi covid (a livello principalmente di dispositivi economici anticrisi e anche sanitari) atta più a mostrare psicotiche capriole di soggetti tipo De Luca che gioca a fare lo sceriffo che a sostenere veramente chi sopporta il peso della crisi, non certo covindustria ma il proletariato e in generale le masse. Io non sono negazionista e le minchiate dei nomask e cazzoni affini le respingo in pieno, però dall'altro lato non vorrei derubricare la cosa semplicisticamente: "i napoletani so incivili, là erano tutti camorristi". Anche perchè credo che lasciare a questi soggetti lumpen e alla borghesia reazionaria spazio di intercettare il malessere reale dei proletari (non dei cazzoni negazionisti) sarebbe un errore da parte nostra. Semmai bisognerebbe in generale riuscire a trasformare il malessere generale in lotta contro il regime borghese che è responsabile in toto di questa crisi.

Edited by Khleb - 25/10/2020, 18:06
view post Posted: 19/10/2020, 11:36 L'imperialismo si organizza in Bolivia - Esteri
Alle elezioni presidenziali il partito di Morales ha vinto al primo turno nonostante le forti pressioni e la militarizzazione. Pare che i golpisti abbiano "accettato" la situazione ...che cmq a mio avviso resta ultra-precaria.

https://contropiano.org/news/internazional...l-golpe-0132690
view post Posted: 10/10/2020, 16:38 Stalin e la lotta per le riforme democratiche - Grover Furr - Edizioni SR Web-inediti
CITAZIONE
Lo stesso burocratismo è la conseguenza politica di qualcosa di molto più profondo, ovvero il costituirsi - nella sfera della produzione - di una nuova borghesia a partire dagli elementi ancora capitalistici nei rapporti di produzione. E questo non è un problemino tra gli altri, ma un problema centrale, il più importante probabilmente, dato che da questo dipendono le sorti della rivoluzione.

Ruhan ha sottolineato perfettamente il punto, Sputnik, la questione della lotta a queste tendenze - che non furono affatto marginali o "problemi quotidiani", tanto è vero che ne scaturì una profonda lotta che si inseriva nel contesto delle grandi lotte che furono il periodo delle cosiddette purghe; non a caso molti sabotatori erano anche a capo di organi dirigenti dello stato dal ministero degli interni o addirittura nelle prime segreterie dei partiti nazionali e regionali - è centrale.
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