Comunismo - Scintilla Rossa

Papa Francesco, il lupo vestito d'agnello

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Tetram
view post Posted on 16/3/2013, 16:07




CITAZIONE (Ceskystev @ 14/3/2013, 15:26) 
Ludovico si allaccia ad un discorso interessante, se le masse sono affascinate dall'idea, tanto vale sfruttarla a proprio vantaggio. La chiesa non è tutta uguale, ci sono elementi di ceto sociale basso più vicini al popolo, i quali possono essere molto più vicini a noi rispetto ai porporati. Allo stesso modo questi dispongono di consenso tra la popolazione. Rifiutarli e allontanarli a priori, senza valutare la situazione, può essere un errore non trascurabile in paesi a forte impronta e tradizione religiosa, qual'era la Russia zarista, qual'è l'america latina, qual'è anche l'Italia. Non sia mai che si preferisca far affondare una rivoluzione per simili giudizi che non tengono conto della situazione ma che propugnano una visione univoca nello spazio e nel tempo (a chi volesse ricordarmi di Berlinguer, invito a considerare che c'è differenza tra l'avvicinarsi ad un potere ostile e l'usare l'idea di quel potere ostile contro se stesso. In questo caso, l'idea religiosa potrebbe essere facilmente ritorta contro i suoi stessi propugnatori)

Sono d'accordo.
La religione essendo stata parte integrante della vita di molti paesi (come l'Italia),non si può pretendere di estirparla di punto in bianco.
Sarebbe utile usarla a vantaggio rivoluzionario,dato che come dice Ceskystev,molti clericali di "basso livello",sono vicini al popolo e potrebbero guadagnare in consenso delle masse popolari credenti.
 
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view post Posted on 16/3/2013, 16:30

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"La chiesa cattolica è un cancro, ma non è il nostro nemico principale: estirparlo sarà più difficile perché decine di milioni di credenti accetterebbero anche la distruzione della borghesia in quanto classe ma scenderebbero in piazza per difendere la chiesa. La forza della chiesa sono le masse dei credenti, le quali masse sopravanzano i non credenti. Ma moltissimi credenti imbracceranno le armi insieme a noi però non dobbiamo toccargli la chiesa, gesù, le madonne, i santi, ecc. E a noi non ce ne frega, non gli toccheremo la chiesa, gesù, le madonne e tutti i santi purché sparino dalla parte giusta."
 
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view post Posted on 16/3/2013, 19:52
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compagno

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La macchina della propaganda capitalista del consenso ai suoi servi/padroni era già pronta ed oliata, ed è scattata non appena è stato reso il nome del cooptato.
 
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view post Posted on 16/3/2013, 21:57
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Abdullah Calahamed (EAU) Vladimir Sevchenko (Belarus)

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Complimenti, siete arrivati alla conclusione che la rivoluzione in Italia non dovrebbe essere atea ma prevedere libertà di culto. Una grande mente lo diceva già anni fa e voi lo avete deriso perchè il vostro vangelo era a vostro dire chiarissimo in merito. Siete dei luridi farisei!
 
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view post Posted on 17/3/2013, 09:54

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I marxisti leninisti non sposano nessuna causa religiosa ma pretendere di cancellare duemila anni di cattolicesimo con un colpo di spugna, rivoluzione o altro che sia, è non solo utopistico ma irrazionale. Se solo ci si prova in men che non si dica la controrivoluzione, con l'appoggio delle masse dei credenti, te lo metterebbe da qualche parte instaurando il peggior sistema reazionario che si possa concepire.
 
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view post Posted on 17/3/2013, 10:05
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compagno

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Un'altra riflessione incidentale di Engels, anch'essa legata al problema dello Stato, riguarda la religione. E' noto che la socialdemocrazia tedesca, a mano a mano che si incancreniva e diventava sempre più opportunista, scivolava con sempre maggiore frequenza verso una interpretazione erronea e filistea della celebre formula: "La religione è un affare privato". Questa formula infatti era interpretata come se, anche per il partito del proletariato rivoluzionario, la questione della religione fosse un affare privato!! Contro questo completo tradimento del programma rivoluzionario del proletariato si levò Engels, che, non potendo ancora, nel 1891, osservare nel suo partito se non dei debolissimi germi di opportunismo, si esprimeva quindi con grande prudenza:

"Come nella Comune vi erano quasi solo operai o rappresentanti riconosciuti degli operai, così anche le sue deliberazioni avevano una decisa impronta proletaria. O decretavano riforme che la borghesia repubblicana aveva trascurato soltanto per viltà, ma che rappresentavano una base necessaria per la libertà d'azione della classe operaia, come l'attuazione del principio che di fronte allo Stato la religione non è che un semplice affare privato; oppure emettevano deliberazioni nell'interesse diretto della classe operaia, che talvolta incidevano anche profondamente sull'antico ordinamento sociale..." [44].

E' con intenzione che Engels ha sottolineato le parole "di fronte allo Stato"; in tal modo egli attaccava in pieno l'opportunismo tedesco che dichiarava la religione un affare privato di fronte al partito e abbassava così il partito del proletariato rivoluzionario al livello del più volgare piccolo-borghese "libero pensatore", che è disposto ad ammettere che si possa rimanere fuori della religione, ma rinnega il compito del partito di lottare contro la religione, quest'oppio che inebetisce il popolo.

Il futuro storico della socialdemocrazia tedesca, ricercando le prime fonti della sua vergognosa bancarotta nel 1914, troverà numerosi documenti interessanti su questa questione, a cominciare dalle dichiarazioni evasive fatte nei suoi articoli dal capo ideologico del partito, Kautsky, dichiarazioni che spalancavano le porte all'opportunismo, per finire con l'atteggiamento del partito verso il Los-von-Kirche-Bewegung (movimento per la separazione dalla Chiesa) nel 1913.

da "Stato e Rivoluzione di Lenin
 
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view post Posted on 17/3/2013, 10:31

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Quando parlo di cattolicesimo non mi riferisco solamente alla fede propriamente detta ma anche a tutta la “struttura” che nel corso dei secoli la stessa ha costruito. Mi riferisco alle ritualità, alle tradizioni, al modo di vivere e a tutto quanto in duemila anni di storia il cattolicesimo ha condizionato.
Forse nei paesini e nelle piccole città ci rendiamo maggiormente conto di cosa ciò significhi. Nella mia città, per esempio, la processione al S. Antonio (che poi non è nemmeno il patrono) si snoda per chilometri lungo le strade cittadine (cosa che non vedo mai in altre occasioni). Proviamo a dire a questa folla che gli togliamo il santo e non possono fare più la processione e vediamo cosa succede.
Pochi anni fa il vescovo decise che la processione del venerdì santo doveva essere unica e quindi voleva vietare quelle rionali. La protesta contro il loro stesso vescovo fu molto sonora e specie gli abitanti di un rione erano sul serio disposti a fare la rivoluzione a costo di tenersi la loro processione.
Non credo che da oggi al domani la massa degli italiani rinunci ai rituali dei matrimoni, dei battesimi, dei funerali, delle sante feste e a tutto il resto.
Quindi il problema in Italia non è la religione in se ma la cultura, o meglio la sottocultura, che in duemila anni di cattolicesimo si è consolidata.

Se la religione è l'oppio del popolo non si può pretendere che la disintossicazione avvenga da oggi al domani, specie quando il livello di intossicazione è così elevato come in Italia.
 
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Dotting2
view post Posted on 17/3/2013, 11:40




Noi atei-agnostici -razonalisti non siamo missionari nel senso che non abbiamo un grande interesse a fare proseliti. Quindi chi vuole rimanere credente nella magia e nel soprannaturale (leggasi: nella religione) lo faccia pure,purchè non si ponga come ostacolo all'avanzamento del proletariato. E' pur vero,però, che faremmo di tutto ad ogni livello (scuola ,televisione ecc) , per sdradicare ogni credenza religiosa e per liberare completamente il pensiero umano dalle pastoie dell'irrazionalità.
 
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view post Posted on 17/3/2013, 13:31
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compagno

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La religione è un fatto privato. Non può entrare ovviamente nel Partito d'avanguardia, e questo Lenin lo spiega bene. Deve essere tollerata, da una parte, e combattuta, dall'altra, quando il proletariato prenderà il potere ed edificherà il socialismo.
Tollerata anche per i motivi che diceva Skate, è ovvio. Combattuta nel senso che deve essere assolutamente privata della sua guida "politica", il Vaticano", e nel senso che col tempo le masse si renderanno conto dell'assurdità idealista e metafisica di ogni forma di religione. La propaganda anti-idealista dovrà sempre assumere un posto importante. Ed insieme alla teoria, la prassi materialistica dialettica comporterà, sia pure lentamente (con ogni probabilità) un cambiamento di concezioni.
 
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view post Posted on 17/3/2013, 14:15

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Grillo, il Papa e San Francesco: “M5S francescani della democrazia”
Il leader del M5S esalta la scelta di Papa Bergoglio di chiamarsi Francesco e ricorda che il Movimento fu creato non a caso proprio il 4 ottobre: "La politica senza soldi è sublime, così come potrebbe diventare una Chiesa senza soldi".
continua qui

avete notato come le discussioni, qui di seguito riportate, lentamente stanno confluendo nello stesso punto?

Dieci domande a Beppe Grillo
https://scintillarossa.forumcommunity.net/?t=51554068

Elezioni, che fare?
https://scintillarossa.forumcommunity.net/?t=53398807

Papa Francesco, il lupo vestito d'agnello
https://scintillarossa.forumcommunity.net/?t=53932871
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 17/3/2013, 14:15




cazz....
 
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polit.buro
view post Posted on 17/3/2013, 17:10




a me sembra che la religione stia scomparendo prima di tutto per opera del capitalismo e del suo "materialismo".
 
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view post Posted on 17/3/2013, 17:37

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Sta scomparendo la fede, specie nelle nuove generazioni ma non quello che essa ha creato nel corso dei millenni.
D'altronde io ho sempre sostenuto che di fede nemmeno i papi non ne hanno mai avuta. Basta ricordare i papa borgia, i medici ma anche tutti gli altri..
CITAZIONE
Paolo III (Alessandro Farnese fratello della sposa di cristo), come riferisce l'ambasciatore spagnolo Mendoza, in termini inequivocabili: Spingeva la sua irriverenza fino al punto di affermare che Cristo non era altro che il sole, adorato dalla setta Mitraica, e Giove Ammone rappresentato nel paganesimo sotto la forma di montone e di agnello. Egli spiegava le allegorie della sua reincarnazione e della sua resurrezione mettendo in parallelo Cristo e Mitra. Egli diceva ancora che l'adorazione dei magi non era altro che la cerimonia nella quale i preti di Zaratustra offrivano al loro dio oro, incenso e mirra, le tre cose attribuite all'astro della luce. Egli sosteneva che la costellazione della Vergine, o meglio ancora d'Iside, che corrisponde al solstizio in cui avvenne la nascita di Mitra, erano state prese come allegorie per determinare la nascita di Cristo per cui Mitra e Gesu erano lo stesso dio. Egli osava dire che non c'era nessun documento valido per dimostrare l'esistenza di Cristo, e che, per lui, la sua convinzione era che non era mai esistito.

Leone X (Giovanni de Medici figlio di Lorenzo) affermò: "Historia docuit quantum nos iuvasse illa de Christo fabula",“Si sa da tempi remoti quanto ci sia stata utile la favola di Gesù Cristo” (Lettera al Cardinale Bembo)
 
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Ceskystev
view post Posted on 17/3/2013, 17:51




Questa è la favoletta che racconta la chiesa. Ma il materialismo filosofico non è il "materialismo" fatto di accumulo di roba e amore per le cose futili che intende la chiesa (senza contare che la stessa chiesa è pingue di questo tipo di materialismo)
 
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MDCCXCIII
view post Posted on 17/3/2013, 17:58




CITAZIONE (§kãtê®RëЙ @ 17/3/2013, 17:37) 
Sta scomparendo la fede, specie nelle nuove generazioni ma non quello che essa ha creato nel corso dei millenni.
D'altronde io ho sempre sostenuto che di fede nemmeno i papi non ne hanno mai avuta. Basta ricordare i papa borgia, i medici ma anche tutti gli altri..
CITAZIONE
Paolo III (Alessandro Farnese fratello della sposa di cristo), come riferisce l'ambasciatore spagnolo Mendoza, in termini inequivocabili: Spingeva la sua irriverenza fino al punto di affermare che Cristo non era altro che il sole, adorato dalla setta Mitraica, e Giove Ammone rappresentato nel paganesimo sotto la forma di montone e di agnello. Egli spiegava le allegorie della sua reincarnazione e della sua resurrezione mettendo in parallelo Cristo e Mitra. Egli diceva ancora che l'adorazione dei magi non era altro che la cerimonia nella quale i preti di Zaratustra offrivano al loro dio oro, incenso e mirra, le tre cose attribuite all'astro della luce. Egli sosteneva che la costellazione della Vergine, o meglio ancora d'Iside, che corrisponde al solstizio in cui avvenne la nascita di Mitra, erano state prese come allegorie per determinare la nascita di Cristo per cui Mitra e Gesu erano lo stesso dio. Egli osava dire che non c'era nessun documento valido per dimostrare l'esistenza di Cristo, e che, per lui, la sua convinzione era che non era mai esistito.


Leone X (Giovanni de Medici figlio di Lorenzo) affermò: "Historia docuit quantum nos iuvasse illa de Christo fabula",“Si sa da tempi remoti quanto ci sia stata utile la favola di Gesù Cristo” (Lettera al Cardinale Bembo)

La fede è roba per poveracci, a gente importante come i papi non si addice.
 
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197 replies since 13/3/2013, 21:42   5457 views
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