Comunismo - Scintilla Rossa

Papa Francesco, il lupo vestito d'agnello

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MDCCXCIII
view post Posted on 13/3/2013, 21:42




Argentina, il lato oscuro del cardinale

Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, presidente dei vescovi argentini, nonché tra i più votati, un anno fa, nel conclave Vaticano che ha scelto il successore di Giovanni Paolo II, è accusato di collusione con la dittatura argentina che sterminò almeno 9000 persone

Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, presidente dei vescovi argentini, nonché tra i più votati, un anno fa, nel conclave Vaticano che ha scelto il successore di Giovanni Paolo II, è accusato di collusione con la dittatura argentina che sterminò novemila persone. Le prove del ruolo giocato da Bergoglio a partire dal 24 marzo 1976, sono racchiuse nel libro L’isola del Silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina, del giornalista argentino Horacio Verbitsky, che da anni studia e indaga sul periodo più tragico del Paese sudamericano, lavorando sulla ricostruzione degli eventi attraverso ricerche serie e attente.

I fatti riferiti da Verbitsky. Nei primi anni Settanta Bergoglio, 36 anni, gesuita, divenne il più giovane Superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina. Entrando a capo della congregazione, ereditò molta influenza e molto potere, dato che in quel periodo l’istituzione religiosa ricopriva un ruolo determinante in tutte le comunità ecclesiastiche di base, attive nelle baraccopoli di Buenos Aires. Tutti i sacerdoti gesuiti che operavano nell’area erano sotto le sue dipendenze. Fu così che nel febbraio del ’76, un mese prima del colpo di stato, Bergoglio chiese a due dei gesuiti impegnati nelle comunità di abbandonare il loro lavoro nelle baraccopoli e di andarsene. Erano Orlando Yorio e Francisco Jalics, che si rifiutarono di andarsene. Non se la sentirono di abbandonare tutta quella gente povera che faceva affidamento su di loro.

La svolta. Verbitsky racconta come Bergoglio reagì con due provvedimenti immediati. Innanzitutto li escluse dalla Compagnia di Gesù senza nemmeno informarli, poi fece pressioni all’allora arcivescovo di Buenos Aires per toglier loro l’autorizzazione a dir messa. Pochi giorni dopo il golpe, furono rapiti. Secondo quanto sostenuto dai due sacerdoti, quella revoca fu il segnale per i militari, il via libera ad agire: la protezione della Chiesa era ormai venuta meno. E la colpa fu proprio di Bergoglio, accusato di aver segnalato i due padri alla dittatura come sovversivi. Con l’accezione “sovversivo”, nell’Argentina di quegli anni, venivano qualificate persone di ogni ordine e grado: dai professori universitari simpatizzanti del peronismo a chi cantava canzoni di protesta, dalle donne che osavano indossare le minigonne a chi viaggiava armato fino ai denti, fino ad arrivare a chi era impegnato nel sociale ed educava la gente umile a prendere coscienza di diritti e libertà. Dopo sei mesi di sevizie nella famigerata Scuola di meccanica della marina (Esma), i due religiosi furono rilasciati, grazie alle pressioni del Vaticano.

http://guide.supereva.it/no_global/interve...05/255194.shtml
 
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Tetram
view post Posted on 13/3/2013, 22:21




Un Papa altamente qualificato direi.
 
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Ceskystev
view post Posted on 13/3/2013, 22:39




Porco Dio!

 
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MDCCXCIII
view post Posted on 13/3/2013, 22:58




sarà un papa decrescista che ci dirà che la miseria è giusta
 
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view post Posted on 13/3/2013, 23:12
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compagno

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E vabbè, ma dal Vaticano mica ci si poteva aspettare l'elezione di un ex-seminarista georgiano con pipa e baffoni, no?

Il nome del prescelto, poi, è tutto un programma: Francesco predicherà la povertà (per il proletariato ovviamente).
 
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MDCCXCIII
view post Posted on 13/3/2013, 23:18




CITAZIONE (carre @ 13/3/2013, 23:12) 
E vabbè, ma dal Vaticano mica ci si poteva aspettare l'elezione di un ex-seminarista georgiano con pipa e baffoni, no?

magari un anonimo papa d'apparato
 
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babeuf
view post Posted on 14/3/2013, 00:21




..Dal loro punta di vista una scelta eccezionale, in Sudamerica si gioca una grande partita politica (con la sinistra) e spirituale ( i protestanti), nulla di meglio che un gesuita , aperto socialmente ma conservatore.

CITAZIONE (carre @ 13/3/2013, 23:12) 
E vabbè, ma dal Vaticano mica ci si poteva aspettare l'elezione di un ex-seminarista georgiano con pipa e baffoni, no?

Il nome del prescelto, poi, è tutto un programma: Francesco predicherà la povertà (per il proletariato ovviamente).
 
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view post Posted on 14/3/2013, 07:20

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CITAZIONE (MDCCXCIII @ 13/3/2013, 22:58) 
sarà un papa decrescista che ci dirà che la miseria è giusta

forse intendono dire questo quando lo definiscono "il papa dei poveri"

"A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica..." - "sorella povertà" - "beati i poveri" -

proprio mentre i popoli vengono affamati dai regimi borghesi-capitalisti-imperialisti papa "FRANCESCO" sicuramente è venuto per raccontarci che la fame è cosa buona e giusta.... ottima mossa strategica da parte dei reazionari proprio dopo la morte del grande chavez...

257564622





ecco un'altra conferma www.infiltrato.it/notizie/italia/jo...to-la-dittatura..
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 14/3/2013, 10:13




Due spettri si aggirano per l'America Latina: gli spettri di Mao e Chavez, di Stefano Zecchinelli



1. La situazione attuale è drammaticamente simile a quella che si è delineata alla fine degli anni '70. Nel 1976 muore Mao Tse Tung, leader della Rivoluzione antimperialista cinese ed i suoi successori - dopo aver eliminato la Banda dei Quattro – aprirono all’imperialismo Usa, storpiando il marxismo di Mao con l’introduzione della 'coesistenza pacifica' e della 'collaborazione di classe', revisione sistematizzata da Deng Xiaoping già nel suo scandaloso discorso, del 1974, sui ‘tre mondi e le quattro modernizzazioni’ e nei suoi scritti a-marxisti sul ‘socialismo con caratteristiche cinesi’.
Il blocco delle Repubbliche popolari sovietiche, a causa degli accordi Usa-Cina, in quel momento si trovò isolato a livello internazionale, inoltre sopravvenne un elemento destabilizzante interno: la controrivoluzione capitalistica dei ceti medi.
Nel 1978, l'eletto papa Karol Woytila, si fece interprete di questo processo reazionario e fascista facendo da 'capo di ponte' fra l'imperialismo americano, la mafia vaticana e le forze anticomuniste interne allo Stato operaio deformato polacco.
I fattori da prendere in esame sono due: (1) l’accerchiamento imperialistico è stato l’elemento destabilizzante esterno, sostenuto dalle relazioni internazionali intessute dall’imperialismo Usa in quegli anni; (2) l’organizzazione politica delle frange sociali reazionarie interne agli Stati operai ha completato l’opera. Woytila non ha fatto altro che tenere uniti questi due fattori di destabilizzazione, con una sapiente prassi di mediazione sociale.
Oggi muore Hugo Chavez, socialdemocratico antimperialista, protagonista del processo di decolonizzazione latino-americano.
L'eredità di Chavez è pesante ed il regime sociale venezuelano (che con Chavez ha avuto un orientamento di sinistra) è fortemente contraddittorio: il Compagno presidente ha avviato un grandioso processo di riforme sociali, ha posizionato il Venezuela fra gli Stati antimperialisti, ha fronteggiato in modo coraggioso gli Stati Uniti e l'entità sionista ( basta vedere il ruolo del Mossad nell’appoggio agli squadroni della morte in paesi come il Messico, la Colombia o il Nicaragua ), principali potenze imperialistiche.
Il governo venezuelano ha tagliato le unghia alle multinazionali americane, ha schiacciato l'oligarchia antinazionale, però non è riuscito ad impedire che sacche di borghesie nazionali si fondessero con gli apparati burocratici dello Stato rimasto borghese ( quindi non c’è stata la distruzione della macchina statale che nei paesi coloniali appartiene direttamente all’imperialismo ).
Con tutta probabilità gli elementi contraddittori del chavismo daranno vita a movimenti contrapposti: avremo un chavismo di sinistra che potrà fare un fronte unico politico e militare con i movimenti guerriglieri che combattono nel continente latino-americano solidarizzando con le FARC, il Movimento dei senza terra in Brasile o l'EZLN in Messico, ed un chavismo di destra che si riconcilierà con l'imperialismo yankee.
La morte di Hugo Chavez è un duro colpo per le masse popolari venezuelane ma il processo storico della Rivoluzione bolivariana è tutt'altro che finito. La storia la fanno le masse ed i grandi leader non fanno altro che dare una forma alle ambizioni popolari; il Compagno presidente ci ha lasciati però il blocco storico del chavismo resta fortemente radicalizzato su posizioni nazionaliste e socialiste.

2. Oggi, 13 marzo 2013, viene eletto come nuovo papa Jorge Mario Bergoglio, sostenitore in Argentina della Tripla A, e sostenitore della giunta militare serva del Fondo Monetario Internazionale; un personaggio dall'oscuro passato.
Le analogie fra l’elezione di Woytila e quella di Bergoglio sono notevoli: (1) entrambi vicini alla estrema destra fascista polacca (Woytila) ed argentina (Bergoglio); (2) se negli Stati operai dell'est l'elemento destabilizzante interno fu una controrivoluzione dei ceti medi, in America Latina restano forti le borghesie nazionali e non del tutto vinte le borghesie compradore antinazionali.
Anche in questo caso annoterei due cose che mi sembrano importanti: (1) Usa e Russia stanno cercando degli accordi sulla questione Medio Orientale (Siria, Iran, Libano, ecc ...), questo significa che lo scontro in quella geo-zona per il momento è rimandato (come sostiene lo stesso Thierry Meyssan); (2) l'imperialismo americano, con tutta probabilità, per un periodo relativamente breve (a) aumenterà le pressioni sugli Stati capitalistici europei, (b) rispolvererà la Dottrina Monroe cercando di riconquistare l'America Latina.
In questo caso l'accordo Obama-Putin sulla gestione comune della polveriera medio-orientale farebbe il verso all'accordo Reagan-Deng sull'isolamento della Unione Sovietica. La Russia smetterebbe di sostenere i governi progressisti latino-americani e gli Usa, da un lato, rinuncerebbero alla destabilizzazione della Siria ( magari ridimensionando Israele) e, dall’altro lato, aumenterebbero la loro morsa a sud del continente. Resta aperta la questione iraniana ma, come ho già detto, quello che potrebbe avvenire in Medio Oriente è solo una tregua: l’Iran, come la Cina, resta uno dei nemici principali ( e per questo va appoggiato militarmente ! ) degli Stati Uniti.
Ecco che entra in gioco il criminale Bertoglio: Woytila in Polonia è stato il referente degli atlantici, ed ha tenuto compatto il blocco reazionario di Solydarnosc con l’adesione all’americanismo; Bertoglio, in nome del ripristino della Dottrina Monroe, riconcilierebbe le forti borghesie nazionali ( con la loro base sociale ) con le borghesie compradore ridotte ai minimi termini. Per la seconda volta gli Usa si affidano ad un mediatore politico ( fascista ) con la tonaca da prete !
Insomma, nonostante abbiamo un elemento di destabilizzazione interno molto diverso, la tattica politica adottata dall’imperialismo è uguale a quella adottata oltre trenta anni fa: in Sud America difficilmente gli yankee creerebbero un movimento reazionario di massa come Solydarnosc quindi si trovano costretti a fare leva su dei comunicatori ‘politici’ capaci di riconciliare il fronte borghese ( borghesie compradore e borghesie nazionali ). Sembrerà paradossale ma l’unità della borghesia apre le porte alla penetrazione imperialistica essendo tutte le borghesie ( una volta eliminati gli attriti interni ) una agenzia dell’imperialismo più forte, quello a stelle e strisce.
Mao nel 1976 e Chavez nel 2013: due grandi combattenti ci lasciano e l’imperialismo prepara la sua offensiva eppure, in questa circostanza, gli yankee alleati con i pretoni in camicia nera potrebbero trovarsi davanti reazioni popolari difficili da gestire. Il papa fascista può starne certo: l’America Latina non finirà come la Polonia !

Stefano Zecchinelli

http://zecchinellistefano.blogspot.it/2013...r-lamerica.html

Interesante ( ma anche inquietante ) l'analogia con la fine degli anni settanta e oggi , tra la morte di mao e quella di chavez .....
 
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MDCCXCIII
view post Posted on 14/3/2013, 11:26




CITAZIONE (Yuri Gagarin @ 14/3/2013, 10:13) 
Interesante ( ma anche inquietante ) l'analogia con la fine degli anni settanta e oggi , tra la morte di mao e quella di chavez .....

che stupidaggine. perché stai dietro a questo trotskista?

CITAZIONE (babeuf @ 14/3/2013, 00:21) 
..Dal loro punta di vista una scelta eccezionale, in Sudamerica si gioca una grande partita politica (con la sinistra) e spirituale ( i protestanti)

la partita spirituale non è forse politica?
i protestanti sono avanguardie ideologiche dell'imperialismo, vedrai che da questo papa non ne riceveranno danno.

Non trovate inquietante che abbia detto di venire dalla fine del mondo? Forse è l'anticristo.
 
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babeuf
view post Posted on 14/3/2013, 11:47




Certamente la parte spirituale è anche politica, diciamo che essendo gesuiti l'affrontano in maniera raffinata... i gesuiti nel 600 a seconda dell'utilità erano a servizio dei monarchi o pronti a teorizzare le uccsioni dei re.(monarcomachi)
Per esempio, credo invece che lanceranno una campagna di rievangelizzazione del sudamerica in concorrenza con i protestanti, senza che la cosa si ponga in contraddizione reale con l'imperialismo. Lo stesso polacco fece un'operazione del genere, nella seconda parte del pontificato. Parlando di poveri e di critica al capitalismo e allo stesso mettendosi d'accordo con i regimi reazionari, e facendo morire un vescovo come Romero.
Mentre il papa tedesco aveva spostato il "core business" in Europa, e la cosa sembra non aver funzionato molto bene..


CITAZIONE (MDCCXCIII @ 14/3/2013, 11:26) 
CITAZIONE (babeuf @ 14/3/2013, 00:21) 
..Dal loro punta di vista una scelta eccezionale, in Sudamerica si gioca una grande partita politica (con la sinistra) e spirituale ( i protestanti)

la partita spirituale non è forse politica?
i protestanti sono avanguardie ideologiche dell'imperialismo, vedrai che da questo papa non ne riceveranno danno.

Non trovate inquietante che abbia detto di venire dalla fine del mondo? Forse è l'anticristo.
 
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view post Posted on 14/3/2013, 11:50
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compagno

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Sto Zecchinelli sono più le volte che deraglia nell'idealismo antiscientifico, di quelle in cui sembra seguire un filo logico materialista dialettico.
Sono, credo, anche i limiti di questa sedicente geo-politica del cavolo.
 
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babeuf
view post Posted on 14/3/2013, 12:48




Zecchinelli unisce origine trotzkiste e geopolitica, un pasticcio..

CITAZIONE (carre @ 14/3/2013, 11:50) 
Sto Zecchinelli sono più le volte che deraglia nell'idealismo antiscientifico, di quelle in cui sembra seguire un filo logico materialista dialettico.
Sono, credo, anche i limiti di questa sedicente geo-politica del cavolo.
 
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MDCCXCIII
view post Posted on 14/3/2013, 13:17




CITAZIONE (babeuf @ 14/3/2013, 11:47) 
Per esempio, credo invece che lanceranno una campagna di rievangelizzazione del sudamerica in concorrenza con i protestanti

http://www.unavox.it/FruttiPostconcilio/Nu...ioEcumenico.htm
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 14/3/2013, 13:30




1793 , e carre i limiti li avverto pure io ma la similitudine con woijtila pernso sia azzeccatissima

Babeuf , hai ragione , difatti avrebbe appoggiato il pasticcio afgano leggendo un po i suoi scritti ( parla di scolastica maoista e nega il socialimperialismo ) .....comunque è assodato che potrebbe servire contro il nuovo corso sudamericano
 
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197 replies since 13/3/2013, 21:42   5456 views
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