Comunismo - Scintilla Rossa

A chi buttereste la torna in faccia?

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view post Posted on 2/8/2015, 10:17

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Chi vuole può sbizzarrirsi ma deve spiegare i motivi

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La torta in faccia per oggi è destinata al ministro del lavoro Poletti. L'Istat ha diffuso i dati di giugno sulla disoccupazione. Siamo tornati ai livelli del 1977, quando c'era la disoccupazione di massa. Gli occupati non sono cresciuti nè rispetto a maggio di quest'anno, nè rispetto a maggio di un anno fa. Ma, secondo il ministro Poletti, i dati registrati a giugno vedono un tasso di occupazione "sostanzialmente invariato" mentre il calo degli inattivi "è un segno della crescente fiducia dei cittadini sull’incremento delle opportunità nel mercato del lavoro". Prendere la mira: uno, due, tre: torta in faccia!!

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view post Posted on 2/8/2015, 13:11
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addàrivenì baffone

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Chi vuole può sbizzarrirsi ma deve spiegare i motivi

tiro una torta imbottita di tritolo in faccia al criminale di guerra, nazista, Beniamino Netanyau per l'infame recita e ipocrita condanna che ha messo in scena dopo il tragico avvenimento di qualche giorno fa in Palestina. Conosciamo bene il suo impegno nella pulizia etnica che intraprende, in linea con i suoi predecessori, ai danni del popolo palestinese pertanto le sue parole di "condanna" contro i fascisti coloni da lui sempre supportati, non gabbano nessuno; il danno e la beffa.
Che lo spappoli per bene!
 
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view post Posted on 2/8/2015, 13:15

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tiro una torta imbottita di tritolo in faccia al criminale di guerra, nazista, Beniamino Netanyau

aggiungici la mia!
 
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view post Posted on 4/8/2015, 10:08

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Oggi le torte in faccia sono due e a pari merito. Il ministro Maria Elena Boschi, ha invocato un Pd compatto e che anche Forza Italia torni a votare le riforme, ma ha avvertito: «Chi rema contro sulle riforme si assume la responsabilità di consegnare il nostro Paese a Grillo e Salvini, alle destre populiste»

Secondo l’Ansa anche la vice segretaria del Pd ha affermato ieri alla festa dell’Unità ad Aquileia che: "Si può anche mandare a casa questo governo ma bisogna avere chiaro in testa che l'alternativa si chiama Salvini e Grillo e accettare questo rischio. Chiedo a tutto il Pd, minoranza compresa, di respingere questo rischio" - ha proseguito la Serracchiani.

Due affermazioni praticamente fotocopia e indicano la medesima preoccupazione. O i cronisti hanno fatto confusione, o le dirigenti del PD sanno ripetere solo slogan fotocopia e a pappagallo. Torte in faccia!!

Due affermazioni praticamente fotocopia e indicano la medesima preoccupazione. O i cronisti hanno fatto confusione, o le dirigenti del PD sanno ripetere solo slogan fotocopiati e a pappagallo. Torte in faccia!!

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view post Posted on 5/8/2015, 15:46
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addàrivenì baffone

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Per tenere vivo il topic e per non rallentare la produzione di dolci esplosivi...

Tiro un'ennesima torta al tritolo a quel ceffo dell'abbronzato e al suo compare turco, per la finta opposizione all'ISIS del primo che cela la probabile volontà di mettere all'angolo le forze siriane non jihadiste di Assad e al secondo per il suo spudorato supporto, sempre in chiave antisiriana, a quei calippi dell'ISIS.
 
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view post Posted on 28/8/2015, 09:25

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Veramente a costui bisognerebbe buttare tutta la pasticceria addosso!

La torta in faccia. Oggi tocca a Paolo Mieli

La torta in faccia di oggi, la merita ampiamente Paolo Mieli con il suo editoriale sul Corsera. Il supponente Mieli, che continua a godere di successo e credibilità assai superiori alle proprie qualità di storico e giornalista, oggi si sofferma su un disco incantato. Rivolto alla sinistra greca (ma anche a quella tedesca o italiana) ripete uno stantìo ritornello: “se, per un accidente della storia, vi capita di vincere le elezioni, sfogliate i giornali, cercate un pretesto, sparate a zero contro il vostro governo e pensate subito a dividervi”. Dunque avrebbe fatto male la sinistra greca – quelli di Unità Popolare ma anche il Kke – a prendere le distanze dalle scelte del governo di Tsipras. Così come avrebbe fatto male Oskar Lafontanine a prendere le distanze dalla Spd e fondare la Linke. Avrebbe fatto male Pastorino a guastare la possibile vittoria della candidata renziana del Pd alla regione Liguria. C’è poi il non detto: avrebbe fatto male la sinistra italiana (il Prc allora) a rompere con il governo Prodi.

Il discorso di Mieli è quello che ci sentiamo da tempo e da sempre. La sinistra deve governare e in nome del governo deve rinunciare ai propri contenuti di classe, “di sinistra”, perché il governo…. è il governo.

Ma se un governo di sinistra o con dentro la sinistra firma gli stessi memorandum con l’Unione Europea che avevano accettato i governi di destra continuando il massacro sociale della popolazione, perché mai una forza di classe dovrebbe sostenere o rimanere con quel governo? Se la Spd ha fatto le medesime politiche sociali di destra della Cdu trovando quasi naturale allearvisi per formare il governo, perché avrebbe fatto male Lafontaine? E vogliamo parlare poi dei governi Prodi? Stendiamo un velo pietoso sulla inutilità e cosciente inservibilità di ben sessanta parlamentari in quell’esecutivo.

La torta in faccia a Paolo Mieli la lanciamo volentieri, ma avendo già avviato l’ordinazione in pasticceria per chi, ancora oggi e dentro la gabbia costruita da Unione Europea, Eurozona, Patto di Stabilità e pareggio di bilancio in Costituzione, venisse ancora a parlarci di “sinistra di governo”. Non si può fare! Alternativa significa esattamente il contrario: rottura, priorità sociali definite, duttilità ma nessuno sconto al nemico in difficoltà.
 
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view post Posted on 1/10/2015, 13:48

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Una semplice torta in faccia per Marchionne è poco ma troppo poco. Merita ben altro

Torta in faccia a Marchionne e Williams (Uaw)


La torta in faccia di oggi la tirano a questi due (Sergio Marchionne e Dennis Williams) gli operai della FCA Chrysler negli USA che hanno sonoramente bocciato l'accordo sindacale per il rinnovo del contratto.

Un accordo bidone pieno di chiacchiere che non affronta nessuna delle drammatiche condizioni di lavoro negli stabilimenti di Marchionne. Dagli orari, agli spostamenti di produzioni e soprattutto allo scandalo delle paghe dimezzate a 14 dollari lordi per ora, che per accordo riguardano tutti i nuovi assunti, oramai il 50% della forza lavoro. Il Jobsact di Marchionne.

Per quanto ci riguarda tiriamo un pezzo di torta ai Marchionne boys di qui, che dai grandi giornali alla presidenza del consiglio hanno esaltato questo accordo come modello per le relazioni sindacali di casa nostra.
 
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view post Posted on 3/10/2015, 13:04

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La torta in faccia a... Susanna Camusso


Questa torta va a Susanna Camusso e viene dai lavoratori di Expo, che con paghe di fame - pochi - o facendo tutto gratis - tanti - fanno funzionare quella baracca.

Lunedì prossimo tutto il direttivo della Cgil andrà in gita alla fiera milanese, sponsorizzata da Coca Cola, McDonald e altre multinazionali benefattrici di cibo verso l'umanità. Tra breve la vetrina degli inganni e degli appalti sotto inchiesta chiuderà, e le migliaia di persone che l'han tenuta aperta saranno in mezzo ad una strada con tanti ringraziamenti.

Un sindacato che fa il suo dovere dovrebbe occuparsi di questo, magari facendo autocritica per aver firmato l'accordo a causa del quale migliaia di giovani han lavorato gratis. Invece la segreteria Cgil convoca il direttivo in visita guidata alla fiera, come hanno fatto il PD di Renzi, la Confindustria di Squinzi, il Collegio nazionale dei Geometri e altre organizzazioni della cosiddetta società civile in vena di marchette.

A questo punto ci chiediamo quale intenso programma di incontri si prepari per il gruppo dirigente del più grande sindacato italiano. Da Vinitaly alla fiera del tartufo a quella del porcellino da latte l'Italia è piena di eventi da sponsorizzare. E poi ci sono Gardaland, Aquafan, Zoosafari che aspettano.

Crediamo che non intendesse proprio questo, Di Vittorio, quando chiedeva ai sindacalisti di stare in mezzo al popolo. E pensiamo che, se potesse, il fondatore della Cgil questa torta la tirerebbe per primo.
 
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view post Posted on 6/10/2015, 13:24

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Torta in faccia a Dario Franceschini


C'è il dubbio che il ministro dei beni culturali Dario Franceschini sia veramente una persona in carne ed ossa. Questo perché non ci sono suoi atti rilevanti alla guida di un ministero pure strategico per il nostro paese. I beni culturali sono abbandonati o svenduti e il governo, con il suo ministro, è totalmente assente.

Dario Franceschini non dice nulla, fa ancora meno, non si sente e non si vede. Forse davvero non esiste. Poi quando, come al Colosseo, una sacrosanta assemblea di lavoratori non pagati ferma per due ore il flusso di turisti, ecco che il ministro compare su Twitter per minacciare sfracelli. Sembra un orologio a cucù un po' malandato che per cautela il proprietario carichi e faccia cantare solo in certe occasioni, quelle delle proteste dei lavoratori.

Così a Torino giorni fa la Casa della Regina è stata chiusa per un giorno ai turisti per un incontro di dirigenti di banca. Poco dopo, la vicina grandiosa Reggia di Venaria è stata anch'essa vietata ai turisti per ospitare una festa a pagamento in costume settecentesco. Ovviamente in questi come in tanti altri episodi di uso privato di beni culturali pubblici il ministro non ha twittato nulla. Il cucù evidentemente non aveva ricevuto la carica.

Anche a nome dei lavoratori che mandano avanti tra gli insulti il patrimonio
 
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view post Posted on 14/10/2015, 13:46

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La torta in faccia... a Giorgio Napolitano

Con tutto il rispetto per l'età e quindi sottolineando il senso metaforico e non materiale del lancio, questa torta in faccia va con pieno demerito a Giorgio Napolitano.

Al Senato il presidente emerito della Repubblica si è intestato con un breve discorso la controriforma costituzionale del governo Renzi. Ha ragione, la distruzione della Costituzione Repubblicana deve molto all'opera sua. Come presidente in carica, quasi doppia, ha esercitato un ruolo extra costituzionale di governo nominando e facendo cadere i suoi primi ministri, ha definito le politiche economiche secondo i dettami della Troika, ha scatenato con la Francia la catastrofica guerra di Libia, è intervenuto e ha esternato su tutto e su tutti . Insomma si è posto a capo di una repubblica presidenziale di fatto, senza elezione diretta del suo capo. Cioè ci ha riportato ai tempi della monarchia sabauda, dove erano i re che facevano e disfacevano politiche e governi. E infatti la controriforma costituzionale stravolge la nostra Carta e la fa regredire al vecchio Statuto albertino, con un presidente del consiglio re, padrone del parlamento e delle istituzioni.

Senza Napolitano non ci sarebbero stati il pareggio di bilancio come vincolo costituzionale, il Jobs act, la politica di austerità. O meglio ci sarebbero stati forse, ma con più freni e contestazioni. Ci voleva un uomo che viene dal PCI, per meglio precisare dalla sua destra storica, per fare la riforma più autoritaria e socialmente reazionaria del diritto e delle istituzioni.

Ma la torta non la lanciamo per tutto questo. Qui siamo di fronte a fatti gravi che meritano giudizi seri su colui che è stato il peggior presidente nella storia, anche per causa sua alla fine, della Repubblica.

No la torta va a Napolitano perché nella sua apologia del finalmente giunto cambiamento, si è dimenticato di spiegare perché gli ex presidenti della repubblica, come lui, resteranno comunque senatori a vita. Ma si sa, nella tradizione sabauda che Napolitano ha restaurato lo stile è una merce rarissima.
 
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view post Posted on 24/10/2015, 09:25

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Torta in faccia a SkyTg24



Siamo stati per un istante tentati di tirare la torta in faccia all'onorevole Gianluca Buonanno, che è comparso su Sky con un pistolone più grande di lui, che maneggiava con evidente difficoltà. Ma subito abbiamo pensato che non ci si scaglia contro le macchiette degli spettacoli. Pensiamo ai due nazisti dell'Illinois, immortalati nel film Blues Brothers, possiamo davvero indignarci con loro? Tra l'altro si amano e riescono a dichiararsi solo quando la loro auto precipita. Anche Buonanno mentre impugnava il cannone aveva uno sguardo triste da cagnolino ebete, forse pensava a qualche suo amore nascosto o lontano. No, non si tira una torta contro una maschera, Buonanno nella realtà non esiste come persona, è solo il bambolotto padano del KukluxKlan. Semmai, ecco, si dovrebbe chiedere se si senta proprio bene chi ha scelto quel nulla come sindaco di Borgosesia, città dove nacquero le camice rosse garibaldine e il grande comandante partigiano Moscatelli.

No, la torta va alla direzione di Sky e a tutto il sistema mediatico che da qualche giorno sta montando la panna attorno al pensionato lombardo omicida. Il dibattito è aperto: fin dove si possono ammazzare i ladri: sulla porta, in giardino, in piazza? La difesa della proprietà privata, rivendicata da quell'altra invenzione televisiva che è Matteo Salvini, in quali circostanze prevede il linciaggio? E quest'ultimo è misura individuale o collettiva? Si può fare un pogrom? Serenamente lo spettacolo televisivo discute di tutto, pretendendo sempre la buona educazione : per favore mi lasci parlare io la rispetto, vorrei solo bruciarla viva.

Compito di questa TV è banalizzare il male trasformandolo in un talk show o in una selezione per partecipare ad un reality. Torta a Skytg24, per ora.
 
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view post Posted on 8/11/2015, 14:44

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una semplice torta troppo poco ma....

La torta in faccia a... Salvini e CasaPound


Questa torta guasta, insieme ad un bel po' di ortaggi marci e ad altra materia organica affine, va al capitano della Lega Nord che marcia su Bologna.

Aveva fatto tanto, e le tv di Renzi ancora di più, Matteo Salvini per diventare un fascista del terzo millennio. I suoi fan di Casapound, che con lui sono obiettivo di questi lanci, l'avevano proprio investito del titolo di capitano.

Ed ora scopriamo che il Salvini accoglie con entusiasmo Silvio Berlusconi alla sua manifestazione. Ma come! Il legafascista aveva copiato dall'altro Matteo il presentarsi come nato da quindici minuti... Tutto ciò che era stato detto e fatto dalla sua organizzazione prima dell'ultimo talkshow a cui avesse partecipato non lo riguardava. Lui nasceva direttamente davanti alla telecamera che lo inquadrava, come Venere dalla schiuma del mare...

Ed ora invece festeggia il leader storico della destra di governo. Colui che ha governato da venti anni. Colui che ha gestito tutta l'entrata dell'Italia nell'euro, che ha votato tutti i trattati europei, che ha rieletto Napolitano, che ora cerca la pace con la signora Merkel. Insomma colui che ha fatto e sostiene tutto ciò contro cui a parole il povero Salvini dice di opporsi.

Bel guaio un finale così alla Maria De Filippi. I fieri membri di Casapound son andati in crisi e son entrati in un trip da film di Nanni Moretti: non veniamo più, veniamo e ci mettiamo in fondo, veniamo e ci mettiamo a piangere. Non ci sono più i fascisti di un volta...

Non sappiamo come finirà la telenovela, ma sappiamo cosa sarà scritto nella nuova felpa di Salvini: Fascisti e Bunga Bunga uniti nella lotta. Lancio.

http://contropiano.org/politica/item/33900...ini-e-casapound
 
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