Comunismo - Scintilla Rossa

Il genio italiano non si vede solo sulla pizza

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view post Posted on 2/12/2014, 15:09

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IL GENIO ITALIANO NON LO SI VEDE SOLO SULLA PIZZA



Noi siamo Italiani,e mettiamo la mazurka anche nella musica techno.Mi riferisco al dj,cantante,produttore “con il pallino di fare tutto da solo” a differenza delle boyband che tanto oggi imperversano tipo gli One direction,che porta il nome d’arte di Gigi D’Agostino.E’ stato un pioniere delle sonorità tarde anni 90,nel 97 proponeva in una chiave tutta sua sia musica techno abbastanza feroce,sia dance ballabile e dolce che riprendeva temi degli anni 80 come The riddle,melodia in voga tra il 98 e 99 basata su un ricampionamento del famoso pezzo di Nick Kershav,fino a riprendere nel suo famoso album di debutto L’amour toujours un doppio cd,anche temi assai più vecchi remixati e inglesizzati,per esempio “The way”:”tu sarai sempre regine ed io il tuo Re…”.Sicuramente molti cantanti e produttori di musica dance negli anni seguenti al 99,ai primi del 2000 sono riusciti a fare musica eccezzionale.Musica ballabile,ma anche dolce e poetica che sapeva trasmettere dei sentimenti,come quella dei Soundlovers.In questi tempi la musica di Gigi D’Agostino non era l’eccezzione alla regola,perchè molti produttori come gli stessi Soundlovers,More o Molella sapevano fare molto e molto meglio.Ma poi verso il 2004 le sonorità iniziarono repentinamente a mutare.Dapprima la riscoperta dei ritmi più elettronici con Benny Benassi,poi con il tempo la dance cambiava sempre più verso sonorità urbane e meno “folcloristiche e dolci” di quelle dei primi anni 2000,quando imperversava la italodance da non confondere con l’italodisco degli anni 80.Se ascoltate e rapportate brani come quelli dei Soundlovers (living in your head)ai ritmi “dance” attuali,la musica dei soundlovers o di Lady violet,vi sembrerà quasi una ninna nanna.Sicuramente era musica meno veloce di quella attuale,che invece si nutre del frangente break,elektro,e house.Insomma la dance si è molto metropolizzata dal 2004 ad adesso,e quindi non esiste una vera separazione netta tra dance e house elettronica,anzi nel 2006 imperversava già un nuovo genere per me inascoltabile chiamato tectonik.(una musica a placche).
Ma nello stesso momento in cui la musica italodance cioè quella Italiana,scompariva,e la dance si “rotterdamizava” come accadeva nei primi anni 90 con il fenomeno hard dance belga e olandese,in questo periodo cosi poco italianeggiante,un Pioniere della dance anni 90 cioè Gigi D?agostino abbassava considerevolmente i battiti per minuto della cassa della vecchia dance,e creava un nuovo genere battezzato “lento e violento” una musica dance molto da sagra,e molto itlaiana se non addirittura provinciale,che univa una cassa da marcetta o mazurka,a delle vere melodie che ormai erano quasi inesistenti nella dance del 2006/7,lo chiamavano il folcloristica per l’uso sopra queste basi cosi lente ma con una cassa comunque potente e vibrante,di vecchi temi della tradizione etno-folcloristica anche dell’est europeo se non proprio della musica regionalistica italiana.Una novità assoluta che comunque forse è stata poco esportata all’estero,e poco apprezzata nel sistema mediatico commerciale dominato dalla musica britannica e americana.Poi certo vennero alla ribalta l’anno scorso nuovi gruppi di dance un pò più leggere con venature dall’est europa,come il noto gruppo Fly Project.Ma pare che il mercato radiofonico nella compilazione delle sue playlist e rotazioni musicali,poco apprezzi e faccia ascoltare le novità che provengono dalla nostra terra,anche nel campo della musica dance.
Basta guardare a come i palinsesti radiofonici siano completamente soggiogati allo stile britannico e nord americano,non solo nelle reti commerciali,ma anche nella radio di stato la Rai che preferisce trasmettere musica brasiliana,piuttosto che creare delle trasmissioni che possano ritrasmettere il patrimonio folcloristico dell’Europa e anche delle stesse regioni Italiane,visto che la musica etnica in Italia è differente da regione e regione,e sarebbe neccessario riscoprire questo patrimonio di canti tradizionali e strumenti tradizionali.
Insomma noi Italiani non sappiamo proprio valorizzarci.Se non altro Il folclorista Gigi D’Agostino per chi lo ha seguito anche dagli anni 2000 in poi,ha regalato una musica diversa dai soliti canoni elettronici e meccanici che non sanno trasmettere poesia e emozioni.Purtroppo però anche in Italia si fa strada una generazione che preferisce la dance dei Daft Punk cosi ossessiva meccanica e assillante invece che un nuovo genere tutto autoctono.

EDOARDO BUSO
 
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view post Posted on 2/12/2014, 15:28

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Il compagno Buso il meglio lo pubblica altrove... :P
 
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