RENZI AUMENTA LE SPESE MILITARI CON I FONDI PER LO SVILUPPO DEL LAVORO
- LA POLITICA MILITARE DEL GOVERNO RENZI - dal nuovo numero di proletari comunisti giornale del PCm Italia
Renzi gioca alla battaglia navale(Da Il Manifesto di Giulio Marcon) 5.12.2014
"Spese militari. La commissione difesa della Camera: sì all'acquisto di 15 navi da guerra con 10 miliardi di euro
La portaerei CavourIeri la Commissione Difesa (dopo la Commissione Bilancio) della Camera dei Deputati ha dato il via libera al nuovo programma di una quindicina di navi militari – dotate di armamenti di tutto punto – che nei prossimi 19 anni ci portera’ a spendere piu’ di 5,4 miliardi di euro. Si tratta di pattugliatori –corredati di mitragliatrici, cannoncini, lanciasiluri ed altri raffinati sistemi d’arma – che si aggiungono al programma delle fregate FREMM iniziato una decina di anni fa e che anche questo ci costa più di 5 miliardi. In tutto, oltre 10 miliardi di euro per una “battaglia navale” senza senso, finanziata con i soldi presi dai fondi dello “sviluppo economico”: fondi che potrebbero esse più utilmente spesi per sostenere i settori industriali in crisi del nostro paese. Soldi che potrebbero essere utilizzati per rilanciare le imprese che rischiano di chiudere e per gli investimenti nel campo delle energie rinnovabili, nella mobilità sostenibile, nelle nuove tecnologie.
Tra l’altro tutti questi soldi –che si trovano, per l’appunto, sui capitoli di spesa del ministero dello sviluppo economico– non vengono mai contabilizzati (come anche i fondi stanziati per le missioni militari all’estero, un miliardo l’anno) come spese della difesa e questo porta a sottovalutare la spesa militare nel nostro paese. Come ha efficacemente dimostrato l’ultimo rapporto della campagna Sbilanciamoci (www.sbilanciamoci.org) investiremo nel 2015 per le spese militari ben 23,5 miliardi di euro, solo qualche milione in meno rispetto al 2014: nonostante la spending review, la spesa militare non viene sostanzialmente intaccata. Agli oltre 10 miliardi di spese per le navi militari, vanno aggiunti i 13 miliardi per gli F35. E’ vero che ci sono mozioni che chiedono il dimezzamento della spesa per i cacciabombardieri, ma per ora la Pinotti fa finta di niente.
Dice la ministra che bisogna aspettare il libro bianco sulla difesa (ancora in alto mare, si potrebbe dire) per definire i sistemi d’arma di cui abbiamo bisogno. Però, la Pinotti non ha aspettato il libro bianco per imporre una spesa di 5,4 miliardi per questa nuova “battaglia navale” nel mediterraneo. Dicono al governo che queste navi serviranno anche al soccorso,all’anti-inquinamento, all’aiuto umanitario, a salvare le vite dei migranti nel mediterraneo. Non si capisce a cosa servano lanciasiluri e cannoni per salvare le vite dei migranti: una vera ipocrisia. Se sommiamo la spesa degli F35 a quella delle FREMM e alla spesa di queste nuove navi e di altri sistemi d’arma (come i sommergibili) arriviamo a sforare i 25 miliardi di euro. Se poi mettiamo insieme tutti gli investimenti pluriennali nei sistemi d’arma (Eurofighter, blindati Vbm, ecc) arriviamo alla stratosferica cifra di 43 miliardi di euro. Una spesa colossale e ingiustificata. “Ma a chi dobbiamo dichiarare guerra?”, ci sarebbe da chiedersi...
Tra le due portaerei (la Cavour e la Garibaldi), le fregate FREMM, i quattro sommergibili U-212, la quindicina di nuovi pattugliatori siamo ben attrezzati per una inutile “battaglia navale” che fa contenti ammiragli e capitani di vascello (e il business dell’industria militare), ma che impoverisce drammaticamente un’altra “battaglia” ben più importante: quella del lavoro e della lotta alla povertà."
Governo Renzi e la politica estera e militare dell'Italia imperialista - da Proletari comunisti
"Quando il governo Renzi si è insediato e tutta la fase della sua “scalata” (come dice lui) del PD e del governo, Renzi è sembrato disinteressarsi del tutto della politica estera, della politica militare e della presenza dell'imperialismo italiano nel contesto della Nato nel mondo.
A distanza di alcuni mesi dal suo insediamento, Renzi come persona ha continuato più o meno sullo stesso piano, ma il suo governo certamente no, perchè il governo Renzi, di cui i padroni e gli industriali in particolare sono gli azionisti di maggioranza, è pur sempre un governo della borghesia imperialista italiana, e l'imperialismo italiano è parte integrante del'imperialismo europeo, che in realtà in qualto tale non esiste come elemento sovranazionale reale, dell'Alleanza imperialista Nato a egemonia Usa.
Quindi, qualsiasi governo, si può dire ce su questo piano va in automatico e che generali, Servizi, Ministeri degli Esteri e della Difesa sono dentro poteri obiettivamente più importanti e più influenti dei temporanei capi di governo.
Nel governo Renzi ministeri importanti di questa natura sono affidati a piccoli personaggi ignobili, la Pinotti, prima la Mogherini e ora Gentiloni, e quando più scadenti,insignificanti sono questi personaggi tanto più importanti sono questi campi – la Difesa, la Politica estera – che sono sottratti sostanzialmente al dominio della politica politicante che caratterizza il governo e Renzi ancor più; i ministri diventano quindi dei semplici portavoci, segretari o segretarie, più segretarie, dei gestori reali della politica estera e della difesa. E con un'aggravante, che questi poteri si esercitano senza alcuna mediazione, parlamentare e politica, e questi ministri hanno una sorta di eccesso di zelo che li fa peggiori di molti dei ministri dei precedenti governi.
La Mogherini sia nella politica estera italiana, sia ora nella politica europea è una pura portavoce delle decisioni delle potenze imperialiste dominanti in Europa, e sulle grandi questioni, vedi Ucraina, Iraq, ecc., dell'imperialismo dominante, quello Usa.
Così come la squallida ex pacifista Pinotti al ministero della Difesa agisce come grottesco Ufficio stampa delle decisioni dei militari e della Nato.
Il risultato è quindi che all'ombra di Renzi si assiste alla crescita delle spese militari e dell'interventismo imperialista. Anzi, nei prossimi mesi vedremo quando dentro al spirale del nuovo acutizzarsi della tendenza alla guerra nei diversi scenari del mondo trascini il nostro paese.
Il governo Renzi, quindi, è pienamente schierato con i nazisti in Ucraina e a sostegno del regime di Kiev, nonostante sia evidente che gli interessi economici di alcuni sostenitori della borghesia italiana siano in aperto contrasto con questo indirizzo, dati i loro legami con la Russia di Putin. Per cui si finisce per assistere ad una sorprendente recita in cui Berlusconi e Salvini si fanno portavoce della continuità dei legami con la Russia di Putin, cosa che risulta perfino ironica se si pensa che all'inizio le obiezioni sulla Mogherini venivano anche dalle pressioni statunitensi che temevano l'indirizzo filo Russia di governanti italiani memori anche della posizione dell'ultimo governo di Berlusconi. Invece, la Mogherini immediatamente entrata al ministero si è dimostrata tra lepiù filoamericane in Europa e questo le è servito da pass pere l'attuale carica che riveste.
Il governo Renzi si è schierato in prima fila per il nuovo intervento imperialista in Iraq, organizzato dall'imperialismo Usa nel quadro della presunta crociata anti Isis, facciata della volontà di mantenere le grinfie sul petrolio, su tutta l'area, anzi di occupazione delle posizioni nel “domino” della nuova fase della contesa con la Russia e la Cina. Anzi, il governo italiano tramite il ministero della Difesa ha organizzato in fretta e furia un invio di armi obsoleti ai kurdi che sono diventate materia di scandalo e di solita figura da “imperialismo straccione” zelante.
Il governo Renzi si è sprecato nel sostegno e nell'amicizia ad Israele mentre questi massacrava donne e bambini a Gaza.
Il governo Renzi si fa promotore attivo di un nuovo intervento militare in Libia, in reda al caos post Gheddafi e si può dire che non c'è campagna lanciata da Obama, o dichiarazione di Obama che non veda Renzi fargli da controcanto zelante, che quindi predispone l'imeporialismo irtaliano a nuove sciagurate avventure militari.
Sul fronte militare il governo continua l'operazione degli ultimi governi di piazzisti dell'industria bellica, di salvaguardia dell'incremento delle spese militari; nonostante si chiami al taglio tutti i ministeri e in tutte le forme possibili, qui i tagli quando ci sono, sono dentro piani e programmi delle forze armate esistenti da anni che vogliono ammodernare e rendere piùefficiente la macchina militare liberandola da una zavorra di militare civile o militari anziani che è in contrasto con la funzione attuale delle forze armate nelle guerre presenti e future.
Così sugli F35 si mantiene questa dotazione di aerei divenuti ormai senza sponsor, se non quelli puramente e semplicemente degli interessi dei padroni dell'industria bellica in Usa e Italia.
Con Renzi al governo e questi ministri è come se fossimo in resenza di un governo ombra in materiadi Esteri e Difesa fuori dal controllo del parlamento, della stampa e, quindi, in una oscurità voluta che ci trascina nel vortice delle guerre in corso e che fa del nostro governo una sorta di “servo padrone” ancora principalmente dell'imperialismo Usa...
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