Comunismo - Scintilla Rossa

Ucraina, scendono in campo gli Stati Uniti

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view post Posted on 28/3/2014, 18:39

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Ucraina: Russia pronta ad attacco


NEW YORK - Sono "quasi 50'000" i soldati russi ammassati lungo il confine con l'Ucraina: lo stimano funzionari del governo Usa citati dal "Wall Street Journal". Mosca "è pronta per un'offensiva su vasta scala", "mimetizza i suoi soldati e sta creando linee di rifornimento", affermano i funzionari statunitensi.
I russi "stanno attivamente mimetizzando le proprie posizioni e stanno creando linee di rifornimento utili per un dispiegamento di lungo periodo", scrive il Wsj citando "funzionari del governo Usa informati sugli ultimi rapporti di intelligence". I movimenti militari "suggeriscono che Putin stia posizionando le proprie forze nel caso decida di espandere la sua conquista della Crimea, prendendo altro territorio ucraino". "Dipende cosa deciderà di fare - spiega un alto funzionario dell'amministrazione Obama -. (Putin) sta chiaramente preparandosi nel caso voglia entrare. La domanda è se la decisione politica è già stata presa". Ieri un responsabile ucraino aveva parlato di "100'000 soldati russi" ammassati al confine: "È un numero troppo alto - spiega un'altra fonte qualificata al Wsj -. E non è un problema di numeri: ne hanno abbastanza, e in grado di essere pericolose", precisa.

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view post Posted on 29/3/2014, 15:42

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curiosità.... Berlusconi difende Putin ;)

Esclusione Russia dal G8. Berlusconi:
"Trovo antistorica ed avventata la decisione dei leader riuniti all'Aja di escludere la Russia"


(ASI) "Trovo antistorica e controproducente la decisione dei leader riuniti all'Aja di escludere la Federazione Russa dal G8. Questa scelta contraddice il lungo e ponderoso lavoro diplomatico portato avanti dall'Italia e dai Governi da me presieduti per includere a pieno titolo la Russia nel consesso delle democrazie occidentali. Sono stato io, infatti, nel '94 a invitare per primo il Presidente Eltsin al G7 di Napoli e nel 2001 a trasformare il G7 in G8 con il Presidente Putin a Genova. E ancora nel 2002 a volere e a concludere l' alleanza strategica tra la Nato e la Russia celebrata al vertice di Pratica di Mare. Trovo davvero avventate e lontane da questo spirito costruttivo tutte le decisioni prese in queste ore dalle diplomazie occidentali".

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view post Posted on 29/3/2014, 20:37

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A proposito cari compagni,cosa ne pensate del"caso"mediatico della nuova procuratrice generale di stato della nuova repubblica Russa di Crimea,tale Natalija Pokhlonskaja?
Qui uno dei tanti video su di lei,pubblicati su you tube:
www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=4I3vCT9ss5E
Ebbene in qualunque modo lo pensiate,la signora o signorina in questione(33 enne!)a mio avviso,rimane sempre una"gnocca" da paura,siete d'accordo con me?
qui x approfondimenti:
www.aurorasito.wordpress.com
un saluto
Alexfaro
 
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view post Posted on 29/3/2014, 21:44

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CITAZIONE
la signora o signorina in questione(33 enne!)a mio avviso,rimane sempre una"gnocca" da paura,siete d'accordo con me?
qui x approfondimenti:

è una gnocca senza se e senza ma!
 
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view post Posted on 1/4/2014, 14:21

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Ucraina: Putin ritira truppe ma insiste su federazione


MOSCA - Mosca comincia a ritirare le truppe dal confine con l'Ucraina, alla vigilia delle esercitazioni aeree Nato nei Paesi baltici in concomitanza con la riunione dei ministri degli esteri dell'Alleanza.
E non boccia più a priori la legittimità delle presidenziali convocate per il 25 maggio. Ma non retrocede dalla sue proposte per uscire dalla crisi, in particolare da una riforma federale che per ora Kiev rifiuta in modo sdegnato e categorico. Putin ha insistito sulla sua necessità, "per tutelare gli interessi legittimi degli abitanti di tutte le regioni" dell'Ucraina, in una telefonata alla cancelliera tedesca Angela Merkel, alla quale ha denunciato inoltre il blocco in Moldova della Transnistria, altra regione russofona secessionista. Qualcosa comunque sembra muoversi all'indomani dell'incontro parigino tra il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. Pur mantenendo opinioni divergenti, i capi delle due diplomazie hanno concordato di cercare "un terreno comune" per una soluzione diplomatica della crisi. Kerry aveva chiesto, tra l'altro, il ritiro delle forze militari russe dai confini, ritenendo che non si possa dialogare con una pistola puntata alla testa. Ed oggi Mosca ha lanciato un primo segnale, dopo che nei giorni scorsi si erano diffuse voci sulla presenza di alcune decine di migliaia di militari pronti per un eventuale blitz. La Russia "sta ritirando progressivamente" le truppe alla frontiera, ha reso noto un portavoce del ministero ucraino della Difesa, Olexii Dmitrashkivski, secondo cui i movimenti potrebbero essere legati "ad un avvicendamento dei militari" oppure più probabilmente "ai negoziati tra Russia e Stati Uniti" di domenica. Quali sono allora i nodi su cui stanno negoziando Russia e Usa tentando di coinvolgere Kiev? Lo scioglimento delle organizzazioni paramilitari legate al Maidan, a partire da quella di estrema destra 'Pravi Sektor', e una riforma costituzionale che trasformi il Paese in una federazione per dare più potere alle regioni russofone del sud-est, consentendo loro di usare il russo come seconda lingua ufficiale e di eleggere il proprio governatore, ora nominato da Kiev. Solo così, secondo Mosca, le presidenziali potranno avere una loro legittimità. Ma il presidente ucraino ad interim Oleksandr Turcinov boccia l'ipotesi federalista: "Al momento non ci sono i pre-requisiti in Ucraina per il federalismo. L'Ucraina è uno Stato unitario". "Il governo russo dovrebbe occuparsi dei problemi della Federazione russa, e non dei problemi dell'Ucraina", ha aggiunto sdegnato.

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view post Posted on 3/4/2014, 18:11

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Ucraina: Usa agli alleati, gas americano non prima del 2015



BRUXELLES - I paesi europei non potranno contare sul gas americano per coprire il fabbisogno e ridurre la loro dipendenza dalla Russia prima del prossimo anno.
Lo ha detto il segretario di Stato, John Kerry, che ha partecipato a Bruxelle a un meeting bilaterale sull'energia fra Stati Uniti e Ue, dove si e' discusso dell'argomento alla luce della crisi diplomatica con Mosca per l'annessione della Crimea. Nessun paese, ha ammonito Kerry, dovrebbe usare le forniture di gas come ''arma politica o strumento di aggressione. Nessuna nazione dovrebbe usare l'energia per ostacolare le aspirazioni di un popolo''. Ieri il gigante energetico russo ha annunciato un rialzo dei prezzi delle esportazioni di gas verso l'Ucraina di oltre un terzo, passando da 268,5 dollari a 385,5 dollari ogni 1.000 metri cubici. L'Ucraina consuma 50 miliardi di metri cubici di gas ogni anno, dei quali 20 prodotti internamente e 30 importati dalla Russia. Ma, cosa piu' importante, i gasdotti ucraini portano 65 dei 133 miliardi di metri cubici all'anno utilizzati dai 28 Paesi membri della Ue. Kerry e l'Alto rappresentante della politica estera della ue, Catherine Ashton, hanno annunciato ''nuovi sforzi di collaborazione'' fra Washington e Bruxelles e il cambiamento piu' significativo sara' l'arrivo sul mercato mondiale del gas statunitense, dopo il recente sviluppo dei bacini di estrazione di gas scisto nel nord America. Una volta approvate le licenze, ha detto Kerry, gli Usa ''immetterano piu' gas nel mondo di quello che consuma oggi l'Europa''. Ma la prima fornitura non potra' avvenire prima del 2015, ha avvertito il Segretario americano, invitando i paesi europei a trovare delle soluzioni sui fabbisogni energetici. La sfida principale per Bruxelles e' quella di diversificare le fonti di approvvigionamento, impedendo alla Gazprom di dettare i prezzi. Tre stati dell'Unione, Estonia, Lituania e Lettonia, sono tuttavia ancora strettamente legati al gas russo, non avendo collegamenti con i gasdotti europei.

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view post Posted on 3/4/2014, 19:17

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Compagni,quando"Bombama" parla di comunità internazionale,la quale a suo dire"sarebbe"totalmente contraria
sul referendum svoltosi in Crimea x l'adesione alla federazione Russa,lo sà di cosa và cianciando almeno?
prendiamo ad esempio la votazione dell'assemblea plenaria dell'ONU:
100 voti a favore della mozione USA/UE,indubbiamente si tratta della cd maggioranza,se si contano solo i voti dei presenti:
100 favorevoli
58 astenuti
11 contrari
Ma a mio parere non é certamente la cd maggioranza assoluta,come vogliono farci credere,in quanto se la matematica non é una opinione
il totale dei votanti fà169,ma gli stati riconosciuti dall'ONU sono ben 195.
Senza contare,Kossovo,Palestina,Sarawi e ci metto anche la repubblica Turca di Cipro nord tié(riconosciuta solo dalla Turchia)
E naturalmente escludendo:
Abkahzia,Ossetia del sud,Transinistria e Nagorno Karahrabak(riconosciuti solo dalla Russia)
domandina facile facile dove sono finiti gli altri 26(o più)stati?
Forse sono spariti dalla carta geografica,a me non risulta,a voi?
Quindi Obama quando parla della"totalità della cd comunità internazionale"mente spudoratamente!
comunque se volete approfondire andate qui:
www.deagostinigeografia.it
un saluto
Alexfaro
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 7/4/2014, 12:20




Manifestazione degli attivisti filorussi a Donetsk, in Ucraina orientale (lapresse)
KIEV - Le autorità regionali di Donetsk, nell'est dell'Ucraina, hanno proclamato la città Repubblica del popolo di Donetsk. ll documento, che è stato letto durante la seduta del consiglio regionale, recita che la Repubblica "costruirà i suoi rapporti in linea con il diritto internazionale e sulla base dei principi di uguaglianza e benefici reciproci". Lo stesso Consiglio regionale ha inoltre stabilito che, entro l'11 maggio, si terrà un referendum per decidere sull'annessione della regione alla Russia.

In Ucraina, infatti, la rivolta degli attivisti filorussi si è allargata ad est. I manifestanti nel week end hanno occupato alcuni edifici pubblici a Donetsk, Luhansk e Kharkiv.

Intanto l'ex 'pasionaria' della Rivoluzione arancione Iulia Timoshenko ha annunciato di essere in partenza proprio per Donetsk. La Timoshenko sospetta che i rivoltosi filorussi siano manovrati dai servizi segreti di Putin e chiede alle autorità di Kiev di adottare "misure efficaci". In seguito alle manifestazioni di questi giorni anche il ministro dell'interno ucraino Arseni Avakov è volato a Kharkiv, mentre il primo vice premier Vitaliy Yarema è partito per Donetsk.

Il portavoce del governo tedesco si è detto "molto preoccupato" per la situazione nell'Ucraina orientale. Mentre Vladimir Putin, partecipando ad una riunione dei vertici dei servizi segreti russi, ha detto: "Non permetteremo mai che in Russia le ong siano usate per scopi distruttivi, come è successo in Ucraina"

http://www.repubblica.it/esteri/2014/04/07...russa-82946842/.
 
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view post Posted on 7/4/2014, 15:30

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Cari compagni,ad oggi risalta sempre di più che gli avvenimenti in Ucraina,seguono passo passo le previsioni che io facevo all'inizio della crisi(vds x es. i miei post precedenti)sicuramente come avevo predetto in tempi non sospetti,la Crimea era solo l'inizio della dissoluzione dello stato Ucraino unitario ora a quanto pare ci risiamo con l'est Russofono(Donestk e Karkov in primis).
Comunque x farla breve,voglio solo dire una cosa all'UE(ma sopratutto agli USA/UK)adesso frignate x le manifestazione autonomiste fatte dai cittadini Ucraini di lingua Russa,vero mia"cara" Asthon e compagnia?Ebbene tutto ciò mi fa venire in mente un vecchio proverbio che spiega perfettamente l'acuirsi della situazione Ucraina,questo:
CHI SEMINA VENTO,RACCOGLIE TEMPESTA! BEN VI STA' egregi burocrati e governanti USA/UE!
un saluto
Alexfaro
 
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view post Posted on 8/4/2014, 13:39

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CITAZIONE
CHI SEMINA VENTO,RACCOGLIE TEMPESTA! BEN VI STA

infatti anche la seguente notizia "cade a puntino"

Anche Kharkov proclama indipendenza. Kiev manda fascisti e mercenari Usa


Dopo quella di Donetsk anche la regione di Kharkov ha proclamato la sua indipendenza dal governo nazionalista di Kiev. Ieri pomeriggio un consistente gruppo di deputati regionali della città dell’Ucraina orientale ha assunto il controllo delle funzioni di governo esautorando le delegazioni delle istituzioni statali ed ha proclamato la nascita della Repubblica Popolare di Kharkov in un clima di scontri in strada tra miliziani fedeli alle autorità centrali e quelle separatiste. Sul modello di quanto era avvenuto in mattinata nella città industriale di Donetsk, le nuove autorità hanno affermato che il ‘nuovo stato sovrano stabilirà relazioni con altri stati in accordo con il diritto internazionale’ dopo un referendum popolare da organizzare quanto prima con l’avallo del deposto presidente Viktor Yanukovich che le comunità russofone continuano a considerare il legittimo capo dello stato. Anche in questo caso durante la proclamazione dell’indipendenza i deputati regionali hanno chiesto alla Russia di garantire il pacifico e regolare svolgimento del referendum sull’autodeterminazione e l’eventuale unione con Mosca. Ma la polizia ha bloccato l’ingresso nell’edificio del Consiglio Regionale di 136 attivisti che previamente erano stati ‘eletti’ come nuovi deputati locali dai manifestanti.

In serata il governo centrale ha risposto inviando a Kharkov alcune squadre di agenti delle forze speciali Alfa, alle quali il ministro degli Interni di Kiev Arsen Avakov ha dato ordine di riportare l’ordine all’interno di quella che è stata definita una ‘operazione antiterrorismo’. Questa mattina la parte dell’edificio occupata dai manifestanti secessionisti è stata sgomberata con la forza da miliziani arrivati a bordo di alcuni pullman mentre all’interno si sviluppava un incendio, e i poliziotti avrebbero arrestato circa 70 persone. Rimane comunque occupata la torre della tv regionale, per protesta contro la decisione da parte del governo centrale di bloccare i canali televisivi che trasmettono in russo.
Secondo alcune fonti il governo ha inviato nelle regioni orientali anche alcuni battaglioni della nuova Guardia Nazionale, il corpo di sicurezza creato dopo il golpe che ha assorbito molti degli estremisti di destra di Pravyi Sektor e di Svoboda protagonisti degli assalti violenti dei giorni della cosiddetta ‘rivoluzione’. Alcuni provocatori arrivati da Kiev, alcuni dei quali armati, sono stati individuati e fermati nella giornata di ieri a Donetsk e in altre località.

Da parte sua Mosca è tornata a denunciare la presenza di 150 mercenari appartenenti alla multinazionale militare privata statunitense Greystone nell'Est dell'Ucraina.

Secondo il ministero degli esteri russo, "in base alle informazioni disponibili, nelle regioni sud-orientali dell'Ucraina, anche a Donetsk" oltre alle forze interne e alla Guardia Nazionale dell'Ucraina, "con la partecipazione illegale di militanti armati del Settore di Destra" ci sarebbe anche altro. "Particolarmente allarmante è il fatto che questa operazione siano collegati circa 150 esperti americani della organizzazione militare privata Greystone, travestiti da unità di soldati Sokol" ha denunciato in un comunicato. Un fatto gravissimo, ha avvertito da Mosca il ministero degli Esteri, che “potrebbe scatenare la guerra civile”.

Da parte sua il presidente ad interim ucraino Oleksandr Turchynov ha annunciato duri provvedimenti contro partiti e movimenti che "fomentano il separatismo" e la Rada discuterà oggi un giro di vite per arginare l'effetto domino che dalla Crimea sta risalendo verso nord.

***

Nel video, ieri immediatamente dopo la proclamazione della Repubblica Popolare di Donetsk, dalla sede dell'amministrazione regionale sono stati diffusi gli inni dell'URSS e l'Internazionale.

 
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view post Posted on 8/4/2014, 19:21

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Ira di Mosca, Kiev fermi immediatamente i preparativi militari


MOSCA- Nella dichiarazione del dicastero russo della politica estera, pubblicata sulla sua pagina ufficiale di Facebook, il Ministero degli Esteri russo è preoccupato che che nelle regioni sud-orientali dell'Ucraina, compreso Donetsk, si accumulano le forze delle truppe interne e della guardia nazionale dell'Ucraina, con la partecipazione dei militanti del gruppo armato illegale “Settore destro".
Secondo il Ministero degli Esteri, i militari vogliono sopprimere le proteste degli abitanti del sud-est del Paese contro la politica delle autorità di Kiev. "La preoccupazione particolare è provocata dal fatto che in questa operazione sono coinvolti circa 150 militari esperti americani della organizzazione militare privata Greystone, travestiti in divisa di soldati dell'unità Sokol ”, si legge nel comunicato.
 
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view post Posted on 9/4/2014, 20:07

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Ucraina: Putin, Kiev eviti azioni irreparabili


MOSCA - Le autorita' di transizione in ucraina evitino di fare ''azioni irreparabili''.
Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, in un intervento di fronte al governo a Mosca auspicando che gli sforzi diplomatici del ministro Lavrov ''per stabilizzare la situazione'' abbiano ''esito positivo''.
 
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view post Posted on 10/4/2014, 13:32

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Kiev: i nazisti devastano e incendiano la sede del Partito Comunista


Dai giorni del golpe filoccidentale le squadracce fasciste e naziste che facevano riferimento a diversi movimenti di estrema destra – da Pravyi Sektor a Svoboda, ora forza di governo – avevano invaso e occupato la sede del Comitato Centrale del Partito Comunista nella capitale ucraina Kiev. Occupazione mantenuta fino a ieri pomeriggio quando, dopo mesi di distrazione, la polizia ha realizzato un timido tentativo di costringere gli squadristi ad abbandonare l’edificio trasformato ormai da tempo nella sede di un coordinamento di estrema destra denominato ‘C14’.

I fascisti hanno incredibilmente denunciato quella che hanno definito la "pressione sul governo dei comunisti europei" per far liberare l'edificio. Ma evidentemente i loro compari all’interno del governo di Kiev hanno valutato che era venuto il momento di sbaraccare e quindi decine di miliziani di Svoboda e altri gruppi hanno abbandonato l’edificio. Non prima, però, di aver devastato librerie, suppellettili, dipinti e quant’altro e aver appiccato il fuoco in diverse stanze dell’edificio, dopo aver sparso accuratamente benzina per accelerare l’incendio.
Quando i militanti comunisti e i vigili del fuoco sono riusciti a spegnere le fiamme e ad entrare nei locali devastati dalle fiamme non c’era rimasto granché.
Il segretario del partito comunista dell’Ucraina Petro Simonenko, reduce dall’aggressione dei giorni scorsi all’interno del parlamento da parte dei suoi ‘colleghi’ deputati neonazisti, durante la seduta odierna della Rada ha naturalmente denunciato l’incendio nella sede del PCU, denunciando l'indifferenza delle autorità golpiste nei confronti dei 3 milioni di elettori che hanno votato il PCU alle ultime elezioni e soprattutto denunciando la partecipazioni di alcuni parlamentari della maggioranza di governo alla devastazione del Comitato Centrale del Partito. Nel suo intervento Simonenko ha invitato l'Unione Europea ad aprire gli occhi su quello che ha definito il regime “nazionalista e fascista di Kiev” ed ha annunciato che il gruppo comunista non parteciperà più ai lavori parlamentari fino a quando il governo non aprirà una seria inchiesta sull’accaduto ieri sera. I colpevoli, ha spiegato Simonenko, sono facili da individuare e punire, visto che alcuni di loro sono leader assai noti dell’estrema destra e che comunque molti degli squadristi sono facilmente identificabili attraverso i video e le foto diffusi dalle stesse organizzazioni neofasciste per vantarsi delle loro gesta di vandalismo e terrorismo a sfondo politico. Foto visibili, ad esempio, a questo link: http://photo.unian.net/eng/themes/47196

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view post Posted on 10/4/2014, 18:55

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Donetsk: citta' circondata da carri armati, ultimatum di 24 ore di Kiev alla gente


DONETSK (RT) - Mancano 24 ore alla fine dell'ultimatum lanciato dal governo di Kiev ai dimostranti nell'Est dell'Ucraina e secondo gli ultimi aggiornamenti la citta' di Donetsk e' stata circondata da carri armati mentre la gente, che sostiene la Russia, continua a tenere in mano i palazzi del potere e a tenere il controllo della citta'.
La gente nelle ore scorse ha cercato di bloccare l'avvicinarsi dei carri armati alla citta' ma questi hanno ferito chi ha cercato di mettersi in mezzo. Secondo fonti locali intervistate da RT le prime forze militari avrebbero iniziato a circondare la citta' alle 02:00 del mattino di giovedi'. Secondo il ministro dell'interno ad interim ucraino Arsen Avakov, le citta' di Donetsk, Lugansk e Kharkov verranno riconquistate nelle prossime 48 ore, se necessario con la forza.

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view post Posted on 11/4/2014, 13:18

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Gli Stati Uniti vogliono distruggere il “ponte” ucraino tra l’UE e la Russia


di Federico Roberti - 09/04/2014
Fonte: byebyeunclesam


Membri della società civile tedesca hanno scritto una lettera aperta al presidente russo Vladimir Putin, condannando la russofobia nei mass media e nell’establishment politico tedesco, mostrando supporto per le azioni di Mosca nella crisi ucraina in corso.
Il tenente colonnello dell’aviazione tedesca in pensione Jochen Scholz ha scritto una lettera aperta al leader russo in risposta al discorso che Putin ha fatto il 18 Marzo 2014 a margine della riunificazione della Crimea con la Russia. La lettera è stata controfirmata da centinaia di tedeschi, tra cui avvocati, giornalisti, medici, militari, studiosi, scienziati, diplomatici e storici.
In tale lettera gli intellettuali tedeschi affermano che il discorso di Putin “si è appellato direttamente al popolo tedesco” e meritava una “risposta positiva che corrisponda ai veri sentimenti dei tedeschi.”
La lettera riconosce che l’Unione Sovietica ha infatti svolto un ruolo decisivo nella liberazione dell’Europa dalla Germania nazista e ha sostenuto la riunificazione della Germania e la sua adesione alla NATO dopo la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione del Patto di Varsavia.
All’epoca, il presidente degli Stati Uniti George Bush Sr. aveva assicurato alla Russia che la NATO non si sarebbe allargata verso est, eppure nonostante la dimostrazione di fiducia da parte di Mosca, gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno violato tale impegno, dice Scholz.
“L’espansione della NATO nelle ex repubbliche sovietiche, la creazione di basi militari nei Paesi dell’ex Patto di Varsavia e la messa a punto di un sistema di difesa antimissilistico in Europa orientale, in contemporanea con il ritiro unilaterale dal trattato ABM degli Stati Uniti, costituiscono una flagrante violazione delle promesse,” si legge nella lettera.
Secondo l’autore, tale è la dimostrazione del potere e della disponibilità dell’Occidente a confrontarsi con Mosca in risposta al recente consolidamento economico e politico della Russia, che è diventato evidente dopo che Vladimir Putin è stato eletto presidente nel 2000.
In un’intervista con RT, Scholz ha elaborato la sua posizione sostenendo che gli interessi degli Stati Uniti e la visione dell’ordine mondiale, in cui al continente è assegnato il ruolo di “vassalli” di Washington, sono diversi dagli interessi europei.
“Durante la Guerra Fredda, gli interessi degli Stati Uniti e quelli dell’Europa erano quasi il cento per cento identici. Ma dal 1990 le cose sono cambiate. Gli interessi europei sono oggettivamente diversi da quelli degli Stati Uniti”, ha detto a RT. “Quindi il nostro compito qui in Europa, e certamente anche la Russia appartiene ad essa, è quello di prendere le nostre cose nelle nostre mani. Per lavorare reciprocamente in pace e cooperazione nel rispetto dei diritti umani”.
Gli europei sono ora “considerati un ostacolo sulla via delle intenzioni americane nella regione”, come rivelato dalla conversazione telefonica trapelata tra l’Assistente Segretario di Stato per l’Europa Victoria Nuland e l’ambasciatore degli Stati Uniti, afferma Scholz.
Avendo a mente l’obiettivo geopolitico principale degli Stati Uniti di neutralizzare la Russia, il colonnello in pensione crede, come indicato nella lettera, che Washington ha utilizzato il malcontento ucraino come “strumento” per raggiungerlo.
“Questo modello è stato utilizzato più volte: in Serbia, Georgia e Ucraina nel 2004, in Egitto, Siria, Libia e Venezuela,” recita la lettera indirizzata a Putin.
Discutendo la crisi ucraina più in dettaglio, Scholz ha sottolineato che l’obiettivo principale degli Stati Uniti era quello di “negare all’Ucraina un ruolo di ponte tra l’Unione Eurasiatica e l’Unione Europea.”
“Al contrario, vogliono portare l’Ucraina sotto il controllo della NATO,” il militare in pensione ha detto a RT, sottolineando che egli sostiene la proposta di Putin di costruire una “casa comune europea,” unita mediante una “zona economica comune da Lisbona a Vladivostok”.
Pertanto, l’autore e i co-firmatari della lettera sostengono le azioni intraprese dalla Russia come contrappeso agli interessi statunitensi.
“Basandoci sullo sfondo degli sviluppi in Europa dal 1990, la creazione di circa 1.000 basi militari statunitensi in tutto il mondo, il controllo da parte statunitense degli stretti di mare, così come il pericolo rappresentato dall’abuso di Maidan nei confronti della flotta russa nel Mar Nero – consideriamo la separazione della Crimea come misura difensiva e, allo stesso tempo, come un avvertimento: questa è una linea che non può essere attraversata”, afferma la lettera aperta.
Pur accettando la dichiarazione unilaterale di indipendenza del Kosovo nel 2008 come un precedente per l’autodeterminazione della Crimea, la lettera sostiene che la differenza di principio in confronto è chiara. A differenza della Crimea, nel caso del Kosovo è stata “violata la legge internazionale dalla guerra aerea della NATO in cui la Germania, purtroppo, ha partecipato.”
In conclusione della sua lettera Scholz ha espresso la speranza che le nazioni europee possano concordare di non interferire negli affari di altre nazioni, ciò agendo come garanzia di pace nel resto del mondo. Ha chiamato Vladimir Putin un alleato dell’Europa e gli ha augurato “forza, resistenza e saggezza.”
Commentando la posizione del governo tedesco nei confronti della Russia, al momento, Scholz ha detto a RT che Berlino è in una “posizione molto difficile”, in quanto come membro della UE e della NATO gli obiettivi di questi blocchi sono in contraddizione con il desiderio tedesco “di sviluppare una più stretta relazione con la Russia.”
“Dobbiamo sviluppare la nostra politica di vicinato con la Russia e in quel modo possiamo andare avanti. Ma in ogni caso non ci dovrebbe essere un’ulteriore espansione della NATO verso i confini russi”, ha detto a RT.

fonte

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