NO TAV: LUCA FUORI PERICOLO. IERI MOBILITAZIONI IN TUTTA ITALIA.
E’ stato dichiarato fuori pericolo Luca Abbà, il leader No Tav rimasto folgorato lunedì su un traliccio dell’alta tensione sul quale era salito per protestare contro l’ampliamento del cantiere della Tav in Val di Susa. Lo ha reso noto poco fa Maurizio Berardino, direttore della rianimazione dell’ospedale Cto di Torino dove Abbà è ricoverato. Luca Abbà – ha riferito Berardino – é stato sottoposto a un intervento di chirurgia plastica muscolare al fine di ridurre le conseguenze della scarica elettrica. Il quadro generale – ha aggiunto – ha confermato la tendenza al miglioramento della funzione renale e respiratoria. La risonanza magnetica eseguita ha permesso di valutare l’entità del danno da folgorazione, che ha interessato soprattutto il braccio destro, danneggiato nella componente muscolare e nervosa, e la gamba destra, cha ha riportato soltanto danni muscolari. Attualmente – ha reso noto il medico – è in corso un intervento di fasciotomia esplorativa effettuata dai medici del gruppo di chirurgia plastica per grandi ustionati dell’ospedale, diretto da Maurizio Stella. Il problema delle tossine nel sangue, invece, è stato già risolto. Nel pomeriggio ulteriori informazioni sulla situazione di Luca.
Notte tranquilla, quella appena trascorsa, sul fronte No Tav dopo la grande mobilitazione di tutta Italia in risposta all’appello valsusino “Blocchiamo tutto, blocchiamo dappertutto!”. Oltre 50 le città che hanno messo in campo blocchi, cortei, presidi e blitz a sorpresa specie su strade, autostrade e ferrovie. Verso mezzanotte i migliaia di No Tav che erano tornati sulla A32 hanno lasciato il blocco, in attesa di nuove assemblee popolari che decidano quale strada intraprendere per opporsi alla grande opera inutile.
Tangenziale e A14 liberate ieri sera dai manifestanti anche a Bologna mentre a Rovato, vicino Brescia, 150 attivisti hanno bloccato fin verso mezzanotte il casello A4. Poco prima, verso le 19, altri No Tav avevano invaso i binari della stazione ferroviaria di Brescia. Iniziative anche a Roma, con l’occupazione della sede Pd, a Torino, con lo stop della tangenziale, a Milano, con momenti di tensione a causa della militarizzazione della stazione Centrale. Il bilancio della mobilitazione romana con Dario, redattore di Radio Onda Rossa. Ascolta
A Napoli fermata la stazione ferroviaria, mentre a Palermo chiusa l’autostrada per Catania. Cortei e blocchi fra gli altri anche a Firenze, Trento, Reggio Emilia, Modena, Padova, Venezia, Cesena, Empoli, Ancona (dove la polizia ha caricato a freddo i no Tav fuori dalla stazione), Bergamo, Cremona (con blocco dei binari della linea Mantova – Milano). Proprio vicino a Milano, a Rogoredo, questa mattina blitz di alcune decine di No Tav che hanno bloccato un Freccia Rossa partito da Torino e diretto a Roma. Gli attivisti se ne sono andati prima dell’arrivo della polizia. Un bilancio delle mobilitazioni con Giovanni Vighetti, Comitati popolari No Tav. Ascolta
Questo un po’ il quadro, ovviamente incompleto, della grande mobilitazione di ieri. Sul fronte governativo, continua la linea dell’indifferenza sui contenuti e della repressione in strada. In ministro Cancellieri ha ripetuto che “margini di manovra non ce ne sono”, mentre il premier Monti ha convocato a Palazzo Chigi per oggi pomeriggio una riunione sui lavori per l’asse ferroviario Torino-Lione, “per verificarne lo stato di avanzamento nelle necessarie misure di sicurezza”. La linea del governo, ha comunque anticipato – resta la stessa”.
Intanto 360 tra docenti, ricercatori e professionisti hanno chiesto al presidente del Consiglio di tener conto dei risultati scientifici sull’Alta velocità ferroviaria in Val Susa i cui benefici economici sono incerti, a fronte di costi elevatissimi e di un pesante impatto ambientale: Torino-Lione, 270 chilometri complessivi, di cui 81 sul nostro territorio. Costo previsto: 23 miliardi. Il commento di Andrea Fumagalli, economista e nostro collaboratore. Ascolta
Chiudiamo la pagina dedicata ai trasporti con un’altra notizia. Mentre si progettano di spendere miliardi di euro per l’alta velocità, in Italia intere linee e automotive sono abbandonate a se stessi con pesanti rischi per lavoratori e pendolari. L’ultimo esempio al riguardo arriva dalla Calabria. Un treno regionale partito da Reggio e diretto a Catanzaro Lido ha rischiato di deragliare, nei pressi di Bova Marina, sulla linea jonica, dopo avere investito…una mucca. L’animale è stato travolto e trascinato per diversi metri. Lo scontro ha provocato danni al vecchio treno e agli scambi ferroviari ed è stato necessario chiudere il traffico per circa un’ora.
_______
AUGURI LUCA, ANCHE PER IL COMPLEANNO FATTO IERI