Comunismo - Scintilla Rossa

No TAV

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Psilocibe
view post Posted on 27/2/2012, 11:31




Da radio black out:
gli sbirri stanno abbattendo la baita clarea in questo momento dopo aver quasi ammazzato Luca, un compagno carissimo e unico, ora ricoverato al CTO di Torino in elicottero.
Per chi è di Roma appuntamento all'università La Sapienza ore 15



TAV: FERITO È LEADER NO TAV ABBÀ, È GRAVISSIMO ++ (ANSA) - TORINO, 27 FEB - Il manifestante ferito nella caduta dal traliccio in Val Susa è Luca Abbà, di 37 anni, uno dei leader storici del Movimento No Tav della Val Susa. Le sue condizioni - si è saputo dal 118 - sono gravissime per traumi da caduta e ustioni gravi da folgorazione. È stato portato in elicottero al Cto di Torino. (ANSA). YS8-DF 27-FEB-12 09:40 NNN

TAV: MILITANTE CADUTO DA TRALICCIO, TRASPORTATO AL CTO (2) = (Adnkronos) - L'uomo, che era arrivato sul luogo attraverso un sentiero, una volta salito sul traliccio, secondo quanto hanno ricostruito le forze di Polizia, ha ignorato gli inviti a scendere da parte delle forze dell'ordine che dalla base del traliccio lo sollecitavano a scendere e a mettersi in sicurezza. Ma, dopo aver oltrepassato il limite di sicurezza delimitato da apposi offendicola, è rimasto folgorato ed è caduto. (Ssa/Zn/Adnkronos) 27-FEB-12 09:57 NNN



http://www.ondarossa.info/newsredazione/va...da-un-traliccio

http://www.notav.info/senza-categoria/sgom...n-ferito-grave/
 
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Psilocibe
view post Posted on 27/2/2012, 12:18




Appuntamenti:

Roma-università La Sapienza ore 15 (davanti all'edificio vecchio di Fisica)
Firenze-PRESIDIO ORE 17.30 PREFETTURA DI FIRENZE (via Cavour)
 
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Psilocibe
view post Posted on 27/2/2012, 13:44




Torino - h. 15.30, Municipio
Roma - h. 15, Fisica La Sapienza
Genova - h. 17, via Roma, Prefettura
Bologna - h. 18, Piazza Nettuno
Brescia - h. 18, Piazza della Loggia
Bergamo - h. 19, sotto il Comune
Milano - h. 18, piazza S. Babila
Perugia - h. 19, Prefettura, Piazza Italia
Giaglione - h. 21 (fiaccolata)
 
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view post Posted on 27/2/2012, 15:20

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8.15 - E' in corso lo sgombero della baita, i compagni sono stati identificati, nessuna violenza, sembra verranno semplicemente riportati a Giaglione, intanto stanno chiudendo l'accesso ai sentieri non so esattamente a che altezza, Luca ha raggiunto la baita e si è arrampicato su un traliccio a 10 metri, i rocciatori si stanno organizzando con le corde per andare a prenderlo.... Invita tutti a raggiungere la baita, ma dai sentieri, o a trovarsi da Genio , a Giaglione, per tentare di raggiungere insieme la baita dai sentieri!

8.50 da RadioBlackOut - Luca, pressato e seguito dalla polizia è salito, ha preso una scossa ed è caduto a peso morto. L'ambulanza presente nel fortino non esce. L'invito è a salire in clarea

8.55 Sta salendo l'elisoccorso, Luca è vivo #forzaLuca

9.02 da RBO L'ambulanza (dopo oltre mezz'ora) ha portato Luca dentro al fortino dove l'elicottero dovrebbe caricarlo

9.33 Luca, sebbene grave è cosciente

10.00 - Importante evitare autostrada: già chiusa a Susa ed in chiusura ad Avigliana

10.35 Luca è in camera operatoria al CTO.

10.48 Le ruspe hanno iniziato a demolire la baita clarea come se nulla fosse accaduto. Nicoletta Dosio dichiara: "se succedono degli incidenti in un cantiere i lavori si sospendono immediatamente".

10.49 La polizia sta interrogando i No Tav che erano all'interno della baita.

da Twitter: 11.23 distrutta la Baita #Clarea dalle ruspe! la democrazia è definitivamente MORTA! per TUTTI non solo in valle!

11.30 Notav riuniti al Vernetto (rotonda autostrada)

12.00 Radio Blackout smentisce la demolizione della baita e comunica che Luca è fuori pericolo di vita

12.15 Dal blocco del Vernetto chiedono di portare viveri

13.00 presidio a Torino davanti alla Prefettura - trovate qui elenco di altre iniziative

14.00 Dalle 20.00 notte bianca davanti al CTO in solidarietà a Luca

15,15 Telefonata chiede con urgenza rinforzi a Chianocco

collegamenti in diretta su radio blackout: http://radioblackout.org/
 
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Psilocibe
view post Posted on 27/2/2012, 16:25




Appuntamenti aggiornati:

ore 15:30 Torino piazza Palazzo
ore 17:00 Viareggio Stazione Trenitalia
ore 17:30 Torino rai cub
ore 17.30 Firenze in via Cavour
ore 18:00 Bussoleno
ore 18:00 Brescia Piazza della Loggia
ore 18:00 Milano San Babila
ore 18:00 Bologna Piazza Nettuno
ore 18:00 Lodi stazione
ore 18:00 Chivasso
ore 18:00 Reggio Emilia comune
ore 18:00 L'aquila piazza Regina Margherita
ore 18:00 Padova prefettura
ore 18:00 Nuoro piazza Sardegna
ore 18:00 Trieste piazza Unità d'Italia
ore 18:00 Treviso piazzetta Aldo Moro
ore 18:00 Cagliari piazza Costituzione
ore 18:00 Modena piazza Torre
ore 18:00 Venezia stazione S.Lucia
ore 18:00 Pistoia Piazza Cavour
ore 18:00 Livorno prefettura
ore 18:00 Palermo via cavour
ore 18:00 Pisa Logge dei banchi
ore 18:00 Cosenza comune
ore 18:00 Benevento prefettura
ore 18:00 Savona piazza sisto V
ore 18:00 Mantova prefettura
ore 18:00 Napoli piazza trieste e trento
ore 18:00 Genova prefettura
ore 18:30 Reggio Calabria Prefettura
ore 18:30 Latina giardini pubblici
ore 19:00 Salerno stazione Trenitalia
ore 19:00 Trento piazza del duomo
ore 19:00 Bergamo comune
ore 19:00 Campobasso prefettura
ore 19:00 Perugia Piazza Italia-Prefettura
ore 20:00 Torino cto cub
ore 21:00 Giaglione fiaccolata
 
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Psilocibe
view post Posted on 28/2/2012, 11:34




Cronaca registrata in diretta della lunga notte di blocchi in valle.
http://www.ondarossa.info/newsredazione/no...v-sulla-statale

A sarà dura!
 
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Max86
view post Posted on 28/2/2012, 14:16




Massima solidarietà a Luca....lo dico con commozione
 
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view post Posted on 28/2/2012, 21:13

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No Tav: La polizia carica, la valle resiste!!!

In val susa la resistenza continua nonostante le continue provocazioni e cariche delle forze dell'ordine.
Stamattina a Chianocco i poliziotti hanno utilizzato gli idranti contro i manifestanti ed hanno rimosso la barricata utilizzando una ruspa. I No Tav hanno provato a resistere urlando 'Luca, Luca' e 'Assassini,assassini' a mani alzate ma a causa della sproporzione delle forze e della violenza degli agenti. Gli attivisti ora stanno bloccando parzialmente lo svincolo per l'A32, facendo resistenza passiva e gridano ai celerini che sono a pochi centimetri dalle loro facce "oggi straordinari non pagati, oggi mangiate fumo con noi".


Sempre in mattinata i medici del Cto di Torino hanno diffuso un nuovo referto sulle condizioni di Luca Abbà: “il paziente risponde bene alle terapie che restano intensive per supportare le funzioni vitali - ha detto il direttore del Dipartimento di emergenza del Cto, Maurizio Berardino - ”Le ustioni sono stabili, non sono stati riscontrati nè edemi nè gonfiori agli arti e questo è confortante”. "La dialisi potrebbe rendersi necessaria per aiutare il paziente a smaltire le tossine generate dalla folgorazione”. Berardino ha confermato che il ragazzo continua ad essere sedato.

Intando dopo le presentazioni del libro 'Assalto alla giustizia' di Gian Carlo Caselli, anche l'incontro al liceo classico Carducci dal titolo «La legge è uguale per tutti», in programma per domani alle 18, è stato cancellato. Il procuratore capo di Torino non vuole incontrare in alcun modo chi contesta il suo ruolo di coordinamento nella repressione di un movimento popolare descritto come una sorta di associazione a delinquere. Dopo che sui siti di movimento si era sparsa la voce che il procuratore capo di Torino sarebbe andato a tenere una conferenza domani al Liceo Carducci di Milano, Caselli ha deciso di annullare tutto.

Dall'autostrada bloccata dai manifestanti arriva anche la solidarietà anche dai camionisti incolonnati: Marko Kokoravec – “Ciao ragazzi e ragazze resistenti, sono un camionista in viaggio verso il Frejus, la stradale ci ha appena fatti uscire tutti ad Avigliana ovest, un poliziotto mi ha detto che avete bloccato l’autostrada, offro il mio disagio per la causa No tav, anche se domani dovrei scaricare a Lyone, me ne sbatto i maroni, ad Avigliana ovest tutte le strade adiacenti sono strapiene di tir, la vostra azione avra’ eco e conseguenze pratiche, spero che sia d’aiuto per la Val Susa.”

Il legal team dei No Tav in un comunicato sugli espropri e l'occupazione delle terre a Clarea scrive che “L’ordinanza non costituisce inizio della attività espropriativa in quanto il Prefetto non ha comunque affatto autorizzato l’occupazione dei terreni privati e, ciononostante, le forze dell’ordine hanno permesso la recinzione dei terreni privati in assenza di alcuna autorizzazione. L’ ordinanza limita ed interdice esclusivamente la viabilità e l’accesso su un’area oggettivamente indeterminata ed indeterminabile. Abbiamo provveduto nei giorni scorsi a diffidare la questura e la prefettura ad occupare ovvero agevolare l’eventuale occupazione dei terreni e ciò in nome e per conto del signor Luca Abbà; nonostante ciò di fatto le forze dell’ordine hanno permesso la recinzione dei terreni privati in assenza di valido titolo, estendendo l’area militarmente presidiata senza che nessuno sappia o possa sapere quali saranno i suoi nuovi confini”.

«Non è vero» che quelle sulla Tav sono «scelte fatte con assoluta coscienza ed attenzione» come ha affermato nel pomeriggio il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri. Lo sostengono in una nota gli avvocati del Legal Team No Tav che elencano una serie di ragioni: «l'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici - scrivono - ha constatato l'effettivo »caos« in riferimento alla normativa applicabile». Inoltre «non è esistita alcuna coscienza ed attenzione nella ricomposizione dell'Osservatorio, ipotetico luogo di confronto e partecipazione in quanto la Comunità Montana Valle di Susa ne è stata esclusa». Scelta motivata, nell'atto citato dai legali, con il fatto che la Comunità Montana «non ha la sensibilità politica ed istituzionale atta a rappresentare la comunità della Val di Susa». Secondo il legal team poi «non è stata svolta alcuna gara d'appalto nonostante nella richiesta di finanziamento del 2007 fosse espressamente prevista». E ancora «la Ltf (Lyon-Turin ferroviarie, società responsabile della parte comune italo-francese del futuro collegamento Torino-Lione ndr) non ha alcun rispetto della giurisdizione italiana e avanti al Tar Piemonte ha opposto di non essere soggetta alla giurisdizione predetta». Fatto, sottolineano i legali, che il Tar ha ritenuto infondato.

Da registrare anche l'insopportabile "sobrietà" delle dichiarazioni dei rappresentanti del Governo. Il Ministro degli Interni Annamaria Cancellieri dice che serve il dialogo, ma poi manda i militari e le forze della repressione ad occupare la valle e picchiare i suoi abitanti.
Il ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Corrado Passera, commentando a margine di un'audizione alla Camera le mobilitazioni del popolo della Val di Susa contro la realizzazione dell'Alta velocità sulla linea Torino-Lione dichiara che «Il lavoro è in corso, deve continuare nel modo migliore come previsto, auspicando un dialogo con la popolazione».
Invece che invocare il dialogo il governo si faccia carico di interrompere subito la repressione che anche in queste ore, nonostante quanto accaduto a Luca Abbà, le forze dell’ordine stanno compiendo contro i No Tav. Il clima esasperato è causato proprio dagli idranti, dai fumogeni, dalle cariche e dall’occupazione militare di un territorio che lotta pacificamente da anni per opporsi a un’opera inutile e dannosa.
 
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Precint13
view post Posted on 29/2/2012, 20:14





FORZA LUCA!

GIU' LE MANI DALLA VAL SUSA
 
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view post Posted on 29/2/2012, 21:09

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Lettera di Emanuela, la compagna di Luca Abbà

La giornata di ieri credo sia stata quella che ha visto oltrepassare il limite di quella che continuiamo a voler chiamare democrazia e rispetto della legalità. Una giornata in cui tutto è cambiato.
I fatti gravissimi accaduti in Clarea e alla baita, il tentativo di omicidio perchè solo in questo modo si può chiamare, nei confronti di Luca da parte delle forze del disordine, ha fatto sì che si sia veramente passato ogni limite, che lor signori ci abbiano ormai palesemente dichiarato guerra guidati dalla mano assassina di un governo che anzichè ascoltare le richieste dei suoi cittadini e delle popolazioni tutte, usa la forza della violenza per imporre i suoi loschi e sporchi affari ed è disposta a tutto per raggiungere i suoi sporchi fini.
MI piacerebbe poter chiedere al sig. manganelli in questi momenti di dolore per quanto accaduto a Luca ieri, e che fino a quattro giorni si permetteva di sbraitare dichiarazioni insensate circa la nostra volontà di cercare il morto e alzare il livello di tensione, che tipo di ordini ha impartito ai reparti anti sommossa che in questi giorni hanno raggiunto la Val Susa. Se l’ordine fosse quello di alzare ancora di più il livello di tensione che hanno creato in questi mesi e trovare loro il morto.
Bè caro il mio funzionario da strapazzo, strapagato in milioni di euro mentre noi comuni mortali cerchiamo di mettere insieme il pranzo con la cena, mentre le scuole dei nostri figli cadono a pezzi, mentre negli ospedali spesso sai quando entri e non come ne esci, IL MORTO LO AVETE CERCATO E QUASI TROVATO VOI! In questi lunghi mesi di resistenza abbiamo visto ed assaggiato la violenza di questo stato, dei suoi uomini ingaggiati contro le popolazioni e la Val Susa che ricordatevi, RESISTERA’ e LO FARA’ AD OLTRANZA! Siamo pronti a farci arrestare con il sorriso sulle labbra, siamo determinati a non mollare e non abbiamo paura!
La determinazione di Luca nel portare avanti la lotta al tav di questi anni, è la determinazione che tanti valsusini e tante genti in Italia tutta, hanno e continueranno ad avere, non solo a difesa del proprio territorio ma a difesa del bene di tanti, di tutti.
L’Italia intera da ieri è finalmente scesa per le strade, facendo presidi spontanei, portandosi sotto le prefetture, contestando, protestando, resistendo e denunciando quello che sta avvenendo ormai da mesi non. Un copione che non si adotta solo in Val Susa e che non potrà che peggiorare date le condizioni sociali cui ci stanno portando.
L’informazione di regime che per tutta la giornata è solo riuscita come nel suo consueto modus operandi a continuare con balle e notizie false, a raccontare la sua versione dei fatti di quanto accaduto ieri mattina a Luca in Clarea. I giornalisti con la solita arroganza e sfrontatezza sono arrivati anche davanti all’ingresso dell’ospedale dove Luca è ricoverato. Cosa cercavano? Il gossip per riempire le pagine dei menzonieri giornali per cui lavorano, il notizione irrompendo nel dolore delle persone che erano li? Giornalisti e digos, sempre insieme uno velina dell’altro, diramando notizie false per almeno tutta la mattinata. Vergogna! Il TG3 nazionale che sforna servizi in cui afferma che un altro No Tav arrampicatosi sul traliccio per far scendere Luca lo ha fatto cadere. Tutto questo è disgustoso, vergognoso, non ci sono termini ed aggettivi per poterlo descrivere.Ieri sera rientrando dall’ospedale non me la sono sentita di ritornare subito a casa. Era mio dovere venire a Bussoleno e malgrado la stanchezza, l’apprensione e il dolore che ho dentro, stare in mezzo ALLA MIA GENTE, a tutte le persone che da oltre 20 anni lottano per il proprio territorio, per la propria esistenza per la propria dignità. Con me in mezzo a voi c’era a Luca che in tutti questi anni ha portato avanti e tornerà a portare avanti, attraverso la lotta del nostro meraviglioso popolo, questa volontà di arrivare ad avere un mondo migliore, un mondo che è possibile solo se ci sforziamo con tutta la determinazione di cui siamo capaci, di costruire TUTTI INSIEME UNITI.

Con amore e con rabbia, Emanuela
 
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view post Posted on 29/2/2012, 21:37

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qui alcuni video

Valsusa: quando si dice 'le mele marce'

Questa mattina ai microfoni dell'emittente antagonista di Torino Radio Blackout un attivista ha raccontato che ieri, nel pomeriggio, i manifestanti che presidiavano il blocco sulla A32 hanno notato un camioncino di "alimentari" che da parecchio tempo stazionava vicino alla barricata. Dopo un po' di tempo, incuriositi e insospettiti, alcuni no tav sono andati a chiedere spiegazioni all'autista, che ha risposto di essere in attesa di portare frutta e altri alimenti a Oulx. Mentre alcuni attivisti parlavano con l'autista, altri manifestanti hanno aperto il portellone e come per magia al posto delle mele, dei formaggi e dei salumi hanno trovato due poliziotti nascosti dotati di cuffie e microfoni direzionali per ascoltare di nascosto quanto si stavano dicendo gli attivisti impegnati nel blocco. Quando si dice le mele marce...
 
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view post Posted on 1/3/2012, 16:22

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Scontri con la polizia, la lunga notte dei No Tav

01 Marzo 2012

La tensione in Val Susa è altissima. Dopo il tragico epilogo del tentativo di sgombero della baita, con il ferimento di Luca Abbà, caduto da un traliccio dell'alta tensione, si susseguono blocchi e manifestazioni in tutta Italia. L'epicentro della protesta resta la Valle, dove migliaia di manifestanti hanno bloccato la Torino-Bardonecchia all'altezza dello svincolo di Chianocco.

Naturalmente la reazione delle forze dell'ordine non si è fatta attendere ed a partire dalla serata di ieri la protesta si è trasformata in mattanza.

I manifestanti sono stati inizialmente spostati "di peso" dalla carreggiata, avendo assunto un atteggiamento passivo e non violento, stendendosi sull'asfalto, ma la massiccia presenza di No Tav ha reso vana questa prima fase di sgombero, e il presidio è rimasto tale. Con il passare delle ore e l'acuirsi della tensione, è giunto l'ordine di avanzare e caricare: idranti, lacrimogeni e diverse cariche di alleggerimento hanno disperso i manifestanti.

Il bollettino ufficiale parla di una decina di fermi, un attivista in stato di arresto, tre feriti tra le forze dell'ordine ed uno tra i manifestanti, in realtà il numero di chi ha fatto ricorso a cure mediche è ben più alto. I No Tav denunciano diverse decine di feriti. Una ragazza, colpita per difendere il padre, è stata condotta in ospedale a Susa e il referto parla di una frattura alla mano e diverse ferite alla testa; mentre sono in molti che tra contusioni, ferite lacero contuse e problemi respiratori a causa dei gas lacrimogeni CS, portano ancora i segni della nottata.

Ma questo è solo l'inizio. Lo sgombero dello svincolo di Chianocco, seppur in forze, era certo un eventualità preventivata dai manifestanti. Quel che ha reso la Val Susa un teatro di guerra è quanto accaduto dopo. I manifestanti sgomberati e disorientati si sono mossi in maniera disordinata verso il piccolo centro di Bussoleno per un assemblea straordinaria - oltre che per fare la conta dei feriti e prestare un primo soccorso a chi ne avesse bisogno. Le forze dell'ordine, nonostante fosse oramai stato raggiunto l'obiettivo di sgomberare l'autostrada, hanno seguito i manifestanti, ormai allo sbando, rendendo campo di battaglia un piccolo centro di poco più di 5mila anime.

Durante l'inseguimento infatti, secondo la denuncia dei presenti, diversi agenti si sono accaniti nei confronti delle automobili parcheggiate lungo la statale (già la notte precedente alcune auto di attivisti erano state date alle fiamme, sempre secondo i manifestanti, da agenti in assetto "black bloc"), forzandole e perquisendole, con l'obiettivo di identificare i presenti in modo sommario. I manifestanti, braccati, hanno cercato rifugio nella piazza principale del paese e in locali pubblici del posto. Le cariche e l'atteggiamento delle forze dell'ordine hanno tristemente ricordato i rastrellamenti in tempo di guerra, con irruzioni in locali pubblici, agenti che hanno spaccato vetrine, lanciato lacrimogeni verso le abitazioni, insinuando nel piccolo paese Valsusino uno stato di terrore, le cui vittime sono stati anche inermi cittadini che non avevano partecipato ad alcun presidio.

Il trattamento riservato alla stampa non è stato migliore, dopo le polemiche di alcune testate nei confronti degli attivisti che avrebbero allontanato i loro inviati, le forze dell'ordine nel momento dell'azione non sono state certo più tenere. Diversi operatori e fotoreporter sono stati "invitati" a non documentare quanto stava accadendo e che in quel momento il "diritto di cronaca" era arbitrariamente sospeso. La nottata si è conclusa con una lunga assemblea, dove oltre alle testimonianze di quanto accaduto, i manifestanti hanno annunciato per oggi alle 18, ulteriori presidi e manifestazioni, mentre la solidarietà alla Valle si fa sentire da tutta Italia; sempre per le 18 sono state organizzate in decine di città assemblee, manifestazioni e presidi a favore dei No Tav.

Diego Civitillo
 
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view post Posted on 1/3/2012, 19:37

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view post Posted on 2/3/2012, 14:24

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NO TAV: LUCA FUORI PERICOLO. IERI MOBILITAZIONI IN TUTTA ITALIA.

E’ stato dichiarato fuori pericolo Luca Abbà, il leader No Tav rimasto folgorato lunedì su un traliccio dell’alta tensione sul quale era salito per protestare contro l’ampliamento del cantiere della Tav in Val di Susa. Lo ha reso noto poco fa Maurizio Berardino, direttore della rianimazione dell’ospedale Cto di Torino dove Abbà è ricoverato. Luca Abbà – ha riferito Berardino – é stato sottoposto a un intervento di chirurgia plastica muscolare al fine di ridurre le conseguenze della scarica elettrica. Il quadro generale – ha aggiunto – ha confermato la tendenza al miglioramento della funzione renale e respiratoria. La risonanza magnetica eseguita ha permesso di valutare l’entità del danno da folgorazione, che ha interessato soprattutto il braccio destro, danneggiato nella componente muscolare e nervosa, e la gamba destra, cha ha riportato soltanto danni muscolari. Attualmente – ha reso noto il medico – è in corso un intervento di fasciotomia esplorativa effettuata dai medici del gruppo di chirurgia plastica per grandi ustionati dell’ospedale, diretto da Maurizio Stella. Il problema delle tossine nel sangue, invece, è stato già risolto. Nel pomeriggio ulteriori informazioni sulla situazione di Luca.

Notte tranquilla, quella appena trascorsa, sul fronte No Tav dopo la grande mobilitazione di tutta Italia in risposta all’appello valsusino “Blocchiamo tutto, blocchiamo dappertutto!”. Oltre 50 le città che hanno messo in campo blocchi, cortei, presidi e blitz a sorpresa specie su strade, autostrade e ferrovie. Verso mezzanotte i migliaia di No Tav che erano tornati sulla A32 hanno lasciato il blocco, in attesa di nuove assemblee popolari che decidano quale strada intraprendere per opporsi alla grande opera inutile.

Tangenziale e A14 liberate ieri sera dai manifestanti anche a Bologna mentre a Rovato, vicino Brescia, 150 attivisti hanno bloccato fin verso mezzanotte il casello A4. Poco prima, verso le 19, altri No Tav avevano invaso i binari della stazione ferroviaria di Brescia. Iniziative anche a Roma, con l’occupazione della sede Pd, a Torino, con lo stop della tangenziale, a Milano, con momenti di tensione a causa della militarizzazione della stazione Centrale. Il bilancio della mobilitazione romana con Dario, redattore di Radio Onda Rossa. Ascolta

A Napoli fermata la stazione ferroviaria, mentre a Palermo chiusa l’autostrada per Catania. Cortei e blocchi fra gli altri anche a Firenze, Trento, Reggio Emilia, Modena, Padova, Venezia, Cesena, Empoli, Ancona (dove la polizia ha caricato a freddo i no Tav fuori dalla stazione), Bergamo, Cremona (con blocco dei binari della linea Mantova – Milano). Proprio vicino a Milano, a Rogoredo, questa mattina blitz di alcune decine di No Tav che hanno bloccato un Freccia Rossa partito da Torino e diretto a Roma. Gli attivisti se ne sono andati prima dell’arrivo della polizia. Un bilancio delle mobilitazioni con Giovanni Vighetti, Comitati popolari No Tav. Ascolta

Questo un po’ il quadro, ovviamente incompleto, della grande mobilitazione di ieri. Sul fronte governativo, continua la linea dell’indifferenza sui contenuti e della repressione in strada. In ministro Cancellieri ha ripetuto che “margini di manovra non ce ne sono”, mentre il premier Monti ha convocato a Palazzo Chigi per oggi pomeriggio una riunione sui lavori per l’asse ferroviario Torino-Lione, “per verificarne lo stato di avanzamento nelle necessarie misure di sicurezza”. La linea del governo, ha comunque anticipato – resta la stessa”.

Intanto 360 tra docenti, ricercatori e professionisti hanno chiesto al presidente del Consiglio di tener conto dei risultati scientifici sull’Alta velocità ferroviaria in Val Susa i cui benefici economici sono incerti, a fronte di costi elevatissimi e di un pesante impatto ambientale: Torino-Lione, 270 chilometri complessivi, di cui 81 sul nostro territorio. Costo previsto: 23 miliardi. Il commento di Andrea Fumagalli, economista e nostro collaboratore. Ascolta

Chiudiamo la pagina dedicata ai trasporti con un’altra notizia. Mentre si progettano di spendere miliardi di euro per l’alta velocità, in Italia intere linee e automotive sono abbandonate a se stessi con pesanti rischi per lavoratori e pendolari. L’ultimo esempio al riguardo arriva dalla Calabria. Un treno regionale partito da Reggio e diretto a Catanzaro Lido ha rischiato di deragliare, nei pressi di Bova Marina, sulla linea jonica, dopo avere investito…una mucca. L’animale è stato travolto e trascinato per diversi metri. Lo scontro ha provocato danni al vecchio treno e agli scambi ferroviari ed è stato necessario chiudere il traffico per circa un’ora.

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AUGURI LUCA, ANCHE PER IL COMPLEANNO FATTO IERI
 
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view post Posted on 7/3/2012, 15:27

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Le competenze del Presidente Napolitano

“Non posso aderire a incontri in cui si discutano decisioni come quelle relative alla linea Torino-Lione: decisioni che non mi competono, che sono state via via assunte dalle istanze di governo responsabili e che hanno già formato oggetto, nel corso di parecchi anni, di molte discussioni e mediazioni”. Con queste parole il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lo stesso che a detta di tanti osservatori internazionali ha oltrepassato il ruolo costituzionalmente assegnatogli per prendere direttamente in mano le redini della politica nazionale, rifiuta di incontrare gli amministratori valsusini (parliamo di amministratori comunali, gente eletta nelle liste di partiti “moderati”, al massimo fautori di critica civile e contestazione pacifica contro l’alta velocità, non certo “violenti”) e canta le lodi della Tav in un blindatissimo convegno torinese. Talmente blindato che a Turi Vaccaro, esponente di primo piano del movimento NO TAV, è stato notificato il foglio di via da Chiomonte dopo che lo stesso Turi si trovava a poca distanza dal luogo dove Napolitano ha fatto la sua apparizione mattutina.

Dunque, il Presidente non è competente a decidere sulla Tav eppure si schiera apertamente a favore di un’opera che è riuscita laddove tutti i retorici discorsi presidenziali in occasione del centocinquantesimo anno dall’unità d’Italia sono puntualmente falliti: ha creato reale coesione territoriale e sociale; nel nome dell’opposizione al mostro TAV, la Valle di Susa ha realizzato localmente un’unità popolare quasi perfetta e riscosso solidarietà dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.

Non ci stupiamo però del comportamento di Napolitano. Dall’ interlocutore privilegiato di Obama, della cancelliera Merkel e del francese Sarkozy, già acceso sostenitore dell’intervento italiano nella guerra in Libia (nonostante la Costituzione che Napolitano dovrebbe garantire ripudi la guerra come risoluzione delle controversie internazionali), dall’uomo che ha controfirmato tutti i provvedimenti più discutibili del Governo Berlusconi, da chi alla tenera età di 87 anni ha deciso al posto degli italiani quale fosse il governo da insediare in ossequio ai desideri della BCE, non ci si poteva certo aspettare particolare sensibilità nei confronti delle istanze popolari.

Quello che casomai lascia perplessi, è la perenne aurea di sacralità e di intangibilità che permette al Presidente di agire impunemente. Si tratta di una patologia che colpisce in primis i media main stream: nessun editorialista dei principali quotidiani o nessun opinionista televisivo osa muovere qualche critica politica al Capo dello Stato. Davvero preoccupante.

È fatto oggetto di un coro di lodi ai nostri occhi incomprensibile, e si che la sua storia politica personale è non proprio coerente e irreprensibile: nel 1942 collaborava con la rivista “IX maggio” dei Giovani Universitari Fascisti scrivendo articoli a sostegno della guerra dell’Asse, tre anni dopo, a regime sconfitto, chiedeva la tessera del Partito Comunista. Nel 1956, quando i carri armati sovietici invadevano l’Ungheria, Napolitano dichiarava apertamente il proprio appoggio all’intervento dei carri armati sovietici, per poi pentirsene 50 anni dopo… chissà se tra qualche tempo si pentirà anche del suo appoggio alla guerra della Nato contro la Libia.

Riteniamo che iniziare a guardare con obiettività all’operato di Sua Altezza Reale il Presidente Napolitano sia una premessa importante per smettere di essere sudditi e tornare ad essere cittadini nel senso indicato dai valsusini, che poi è l’unico senso possibile: cittadino è colui che ha dei diritti ma anche dei doveri, tra cui quello principale che consiste nell’assumersi la responsabilità di contribuire a costruire una vera democrazia. Dove le decisioni siano prese rispettando la sovranità popolare e non gli interessi dei poteri forti.

PS- sapete chi sono questi di alternativa?
 
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221 replies since 27/2/2012, 11:31   4043 views
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