Due giugno 1981, un'auto sfreccia sulla Nomentana, saranno le 4 , il giovane alla guida è su di giri, ha tirato tardi con gli amici. Dall'altra parte un commerciante su un camion sta andando a lavorare: una manovra sbagliata, chissà. E l'auto si schianta: quel giovane verrà rifiutato da cinque ospedali, prima di spegnersi. Quel giovane aveva quasi 31 anni e si chiamava Rino Gaetano.
AMATO PIU' ORA - Ed è stato uno dei migliori cantautori della sua generazione. Più celebrato da morto che da vivo, amato dai ragazzi del 2011 come non seppero amarlo quello degli anni'70. Perchè Rino, questo calabrese nato nel'50 e presto emigrato a Roma, cresciuto nel leggendario Folkstudio che allevò anche Venditti e De Gregori, non era un cantante schierato, impegnato come andava di moda definirsi allora. Eppure l'Italia che ha raccontato lui, le cartoline da pentapartito di «Nuntereggae più», i fratelli-figli unici «che non guardano i film senza vederli» e convinti «che esistano ancora gli sfruttati, malpagati e frustrati», vale molto di più di fiumi di retorica e slogan. E, sì, narrano di un Paese che non c'è più, eppure sempre esistito.
PREVEDER LA PROPRIA MORTE- La capacità di esser leggeri e ironici anche quando si è costretti a cantare di cose pesantissime, questo ha insegnato Rino Gaetano a chi è venuto dopo di lui. E ai ragazzi del 2011, Rino manca e questo affetto glielo dimostrano in continuazione: film su di lui e poi tributi, premi, concorsi in ogni angolo del Paese. Per un uomo capace di prevedere, tra le tante cose, anche la propria morte. Cantava Rino ne «La Ballata di Renzo», una canzone poco nota di qualche anno prima: «Quando Renzo morì/ io ero al bar la strada era buia /si andò al S.Camillo /e lì non l'accettarono forse per l'orario /si pregò tutti i Santi ma s'andò al S.Giovanni/ e lì non lo vollero per lo sciopero...». Sì, manca proprio uno così.
Trentacinque anni fa Rino Gaetano moriva a seguito di un incidente stradale e dopo essere stato rifiutato da molti ospedali romani per mancanza di posti, proprio come era avvenuto al personaggio di Renzo nella sua canzone "Quando Renzo morì io ero al bar": "La strada era buia, s'andò al San Camillo/e lì non l'accettarono forse per l'orario/si pregò tutti i santi ma s'andò al San Giovanni/e lì non lo vollero per lo sciopero". Attivo discograficamente dal 1973 (anno in cui uscì il suo primo 45 giri, "I love you Maryanna/Jaqueline") al 1981, il cantautore originario di Crotone ha segnato con le sue canzoni un'epoca della musica italiana. Ancora oggi, tra le nuove generazioni, canzoni come la stessa "I love you Maryanna", "Ma il cielo è sempre più", "Berta filava", "Nuntereggae più" continuano ad essere molto apprezzate. In questa gallery vi proponiamo 10 cover delle canzoni più famose tra quelle incise da Rino Gaetano.
Si dice che in America tutto è Ricco tutto è nuovo, puoi salire In teleferica su un grattacielo e farti un uovo, io cerco il rock'n'Roll al bar e nei metrò, cerco una bandiera diversa senza sangue sempre tersa