CITAZIONE
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In un regime comunista di tipo dittatoriale i governanti oltre che disporre dei poteri sovrani e della forza pubblica sarebbero gli amministratori dello stato [....]
"Lo Stato, vale a dire il proletariato organizzato come classe dominante".
Marx-Engels nel "Manifesto"
"
noi abbiamo, nel regime capitalistico, lo Stato nel vero senso della parola, una macchina speciale per la repressione di una classe da parte di un'altra e per di più della maggioranza da parte della minoranza. [...] In seguito, nel periodo di transizione dal capitalismo al comunismo, la repressione è ancora necessaria, ma è già esercitata da una maggioranza di sfruttati contro una minoranza di sfruttatori." Lenin da "Stato e Rivoluzione"
CITAZIONE
chi è trotskista, chi maoista, chi maxista-leninista o solo marxista
Poi c'è anche chi è del Milan, della Viterbese e dell'Albinoleffe.
CITAZIONE
per arrivare alla società ipotizzata da marx
Per cortesia postami dove Marx ha
ipotizzato questa società. Così ne discutiamo.
CITAZIONE
Tutti i comunisti sono accomunati da una base marxista-leninista
Ma tu veramente credi che tutti quelli che si definiscono o che si sono definiti "comunisti", siano marxisti-leninisti?
I troschisti non sono leninisti. Bertinotti o Ferrero sono forse marxisti-leninisti?
E così via.
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1) Ora lo stato anche se inteso come classe proletaria, comunque deve essere governato, deve essere retto da un sistema governativo, e a mio parere questo non può essere la dittatura, poichè è un sistema troppo azzardato, infatti se noi parliamo di dittatura dobbiamo mettere una persona a capo dello stato proletario (perchè noi stiamo teorizzando le possibili forme di governo per un possibile stato proletario) e questa persona essendo dittatore governa su tutto e tutti, ciò comporta (essendo questa persona umana) che governerà a seconda delle sue idee, che potrebbero non coincidere con quelle della classe proletaria e potrebbero anche non rispettare la libertà che bisogna dare ad essa, perchè se ci liberiamo dal capitalismo, sistema fondato sull'oppressione di una classe su un altra e incentrato sulla proprietà privata, per creare una nuova forma di governo di un altra classe che poi finirà per essere comandata e oppressa nuovamente, allora tutto questo è inutile, perchè con una dittatura, le idee, le regole di vita e il modello sociale rispecchieranno quelle del dittatore e possono anche non coincidere con quelle del popolo e a questo punto si arriverebbe a riformare il ciclo della lotta di classe, creando nuovi oppressi che non sarebbero più i vecchi oppressori scacciati in principio, ma un movimento interno alla classe proletaria che non si rispecchia con le idee del dittatore(E non sarà una minoranza, perchè le idee di ogni singolo individuo sono diverse e al massimo possono essere tra loro simili e si distinguono in giuste o sbagliate, e se il dittatore avesse idee sbagliate, che non coincidono con il pensiero del popolo la lotta di classe ed una nuova rivoluzione sarebbero inevitabili). Con questo mio ragionamento voglio portare alla luce la mia idea della dittatura che applicata alla società proletaria e quindi al comunismo rischia di far nascere in esso la stessa contraddizione che è nata nel capitalismo e che segnerà la sua fine e quindi di rischiare di segnare la stessa fine anche per il comunismo stesso, perchè la società provvisoria se fatta sugli stessi errori della vecchia classe capitalista, rischia di crollare molto prima che si possa arrivare all'azzeramento delle classi. Inoltre la repressione che dovrebbero fare quelli che prima erano sfruttati agli sfruttatori, non esisterebbe perchè abolendo la proprietà privata, verrebbero a dissolversi gli sfruttatori poichè non avrebbero più modo di sfruttare e quindi sarebbero costretti a diventare parte del proletariato per sopravvivere oppure perirebbero.
2) Esistono numerose correnti comuniste e numerosi teorici nonostante si sia fatta dell'ideologia marxista la via principale. Se ti piace il calcio vai allo stadio.
3)Marx fece un ipotesi di un possibile stato del proletariato in cui all'inizio l'economia sarebbe stato di tipo capitalistico che avrebbe portato beneficio a tutta la società, nella fase finale della rivoluzione vi sarebbe stata
una società senza classi, in cui si sarebbe ricevuto ciò di cui si ha bisogno e prodotto ciò che è possibile produrre per i bisogni della comunità. Con il manifesto del partito comunista Marx delinea i punti principali del partito che sarebbe quello comunista Questa è la società ipotizzata da Marx, che è la sua previsione di ciò che sarebbe accaduto del capitalismo una volta arrivato al crepuscolo. Sarebbe questo l'obbiettivo a cui bisogna aspirare.
4)A seconda dell'età storica la mia affermazione può essere errata come può essere giusta. Perchè se parliamo del comunismo da Marx ad ora, tutti i veri comunisti fanno capo a Marx e a Lenin e tutte le correnti formatesi dopo ne traggono origine. Anche i trotskisti hanno tal base poichè nonostante Trotsky militò tra i malscevichi e vi furono divergenze con Lenin in seguito tornò tra i bolscevichi, divenne capo dell'armata rossa e commissario del popolo per gli affari esteri, e non si può non dire che se non si fosse chiarito con Lenin sarebbe potuto arrivare a far queste cose. Se invece consideriamo una fascia temporale estesa alle prime forme di società allora la mia è un affermazione errata, ma allora bisognerà anche parlare di Proudhon, Fourier e Blaqui. Considerando però questa fascia estesa allora tra i grandi del pensiero comunista bisognerà inserire anche questi che sono ingiustamente scartati, Proudhon fu un grandissimo teorico comunista ma molto spesso si preferisce citare Stalin e non lui, il che non ha senso perchè Stalin ha governato (sommato tutto) con maestria l'URSS, ma non ha teorizzato grandi concetti ne scritto libri di importanza filosofico, sociale e intellettuale del calibro di Phoudhon.
Ora vi possono quindi essere svariate correnti di pensiero, più importanti o meno importanti, ma non bisogna creare da queste delle regole
incontrovertibili, da rispettare perchè sono state dettate da personalità più o meno rilevanti. Perchè come disse Marx "Il nostro motto deve essere dunque: riforma della coscienza non per mezzo di un dogma, ma mediante l'analisi della coscienza non chiara ad essa"