| Difendiamo la libertà d’espressione! NO alla persecuzione dei comunisti
A pochi giorni dal Secondo Congresso Nazionale del P.CARC che si svolgerà a Viareggio il 31 ottobre e il 1° novembre 2009, il 26 ottobre si terrà ad Ancona la seconda udienza del processo a carico di Pietro Vangeli (Segretario Nazionale del Partito dei CARC) e Massimo Amore (Responsabile Nazionale dell'Associazione Solidarietà Proletaria) accusati di “diffamazione il Giudice Giovagnoli di Bologna” perchè nei documenti di propaganda e di denuncia riguardanti l'ottavo procedimento giudiziario a carico della nostra area politica è stato definito un novello Torquemada, un persecutore di comunisti.
Per la cronaca, quel procedimento, come gli altri sette precedenti, si è concluso con un nulla di fatto, le accuse sono state rigettate e il processo non è stato istituito.
Tutto il Partito sta preparando con grande determinazione il Secondo Congresso Nazionale anche a fronte delle pesanti provocazioni che stiamo subendo dalle autorità giudiziarie:
oltre a già citato processo per diffamazione, il 9 ottobre è iniziato a Massa il processo per i compagni che hanno dato vita, il 25 luglio scorso, alla prima Ronda Proletaria Antifascista e Antirazzista a Massa che ha costretto il sindaco a mettere fuori legge le ronde fasciste SSS (capitanate da La Destra). In quel processo è imputato, fra gli altri, Alessandro Della Malva, Segretario della Federazione Toscana e membro della Direzione Nazionale del Partito, attualmente detenuto nel carcere di Pistoia a seguito degli arresti avvenuti l'11 ottobre scorso durante una provocatoria azione poliziesca volta a impedire il coordinamento degli organismi toscani per dar vita a ronde popolari antifasciste e antirazziste in tutta la regione. A ciò si aggiungono l'arresto di un compagno disoccupato di Napoli a seguito di un presidio per il diritto al lavoro il 6 ottobre e una campagna di provocazioni e intimidazioni contro i nostri compagni di Napoli per aver avuto un ruolo attivo nella mobilitazione per la chiusura di Casa Pound.
Nel nostro paese il capo del governo e la banda di razzisti, mafiosi, corruttori e corrotti che gli sta intorno fanno di tutto per assicurarsi l'impunità (il tentativo del Lodo Alfano, lo scudo fiscale...), per garantirsi e garantire a un pugno di parassiti di speculare sui lavoratori e sulle loro famiglie (tagli alla scuola pubblica, alla sanità, delocalizzazioni e chiusura delle aziende, ecc), per fomentare il razzismo e la guerra fra poveri (pacchetto sicurezza, respingimenti, ronde razziste e sdoganamento e riabilitazione dei fascisti). Alle legittime rivendicazioni di disoccupati, lavoratori, studenti e donne delle masse popolari, questa banda di mafiosi, razzisti, fascisti e speculatori risponde con repressione, intimidazioni, denunce e carcere.
In occasione della seconda udienza del processo Giudice Giovagnoli – Novello Torquemada saremo dunque in presidio di fronte al tribunale per denunciare la persecuzione dei comunisti e la repressione.
Saremo ad Ancona per raccogliere, come avvenuto in occasione delle udienze passate, la solidarietà, il sostegno e la simpatia dei lavoratori e delle masse popolari; per unire la nostra voce a quella di quanti non intendono continuare a sacrificarsi per pagare la crisi dei padroni e si mobilitano per difendere i diritti e le libertà conquistate con le lotte dei decenni passati, dal diritto di sciopero alla libertà di espressione e di organizzazione che la banda Berlusconi sta cercando di smantellare.
Saremo ad Ancona per promuovere la costruzione di un Governo di Blocco Popolare, un governo costituito e sorretto dalle organizzazioni operaie e popolari che prenda le misure necessarie e urgenti per far fronte alla crisi:
Nessuna azienda deve essere chiusa! Nessun lavoratore deve essere licenziato!
A ogni adulto un lavoro utile e una vita dignitosa, a ogni azienda quanto serve per funzionare!
Facciamo appello ai comunisti, ai democratici, ai lavoratori combattivi e ai giovani di Ancona a prendere parte al presidio e farne un’occasione di mobilitazione e di lotta.
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