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| preso dalla rete: CITAZIONE Gli arbori delle "pensioni" furono sotto il governo Giolitti II (novembre 1903 - marzo 1905). In quel periodo furono varate norme a tutela del lavoro (in particolare infantile e femminile), sulla vecchiaia, sull'invalidità e sugli infortuni.
Nel concreto, il sistema italiano della previdenza sociale sorse nel 1898 con la costituzione della Cassa nazionale di previdenza per l'invalidità e la vecchiaia degli operai (CNAS). Si trattava di una assicurazione volontaria, finanziata dai contributi pagati dai dipendenti, ed integrata dall’intervento statale e da versamenti volontari dei datori di lavoro.
L’assicurazione per l'invalidità e la vecchiaia divenne obbligatoria nel 1919... Ripeto nel 1919 (anno in cui Mussolini fondò i Fasci italiani di combattimento... ma non era al potere) l'assicurazione per l'invalidità e vecchiaia divenne obbligatorio... tale passaggio da volontaria a obbligatoria avvenne sotto il Governo Orlando...
Poi nel periodo fascista il sistema previdenza fu migliorato e potenziato... Nel 1933 la Cassa assunse la denominazione di Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale, costituito in ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e a gestione autonoma. Successivi interventi del legislatore ampliarono in modo significativo i compiti dell’Istituto, cui già nel 1939 fu attribuita la gestione dei primi interventi a sostegno del reddito (assicurazione contro la disoccupazione, assegni familiari, integrazioni salariali per i lavoratori sospesi o ad orario ridotto). Nel 1943 assunse la denominazione attuale senza l'aggettivo "Fascista".
Quindi il sistema pensionistico fu anteriore a Mussolini... Mussolini ebbe il merito di averlo potenziato e migliorato... ma non quello di costituirlo...
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