QUOTE (aixo @ 19/7/2023, 21:19)
una delle possibili utopie capitaliste sia che ci sia un' unico grande centro di scambio concentrato in un' unico luogo da cui tutti (anche gli eventuali intermediari) comprano
Per esempio la Cina? Pero' allora dovrebbe essere un luogo che cambia posizione a seconda di dove la forza-lavoro e' piu' conveniente e l'industria piu' avanzata.
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Penso che un' africa sottosviluppata faccia comodo agli imperialisti, proprio per le risorse,
Pero' come dicevo, il luogo di concentrazione della produzione deve muoversi. Quando la Cina comincera' ad esportare piu' capitali di quanto esporti merci, avra' raggiunto un grado di sviluppo che spingera' la produzione in luoghi piu' economici. L'Africa, dove il salario giornaliero in fabbrica e' pari a 1 euro, potrebbe essere il posto adatto (astraendo dalla robotizzazione in arrivo).
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la soluzione sarebbe che in africa ci fosse un' unica struttura politica,eliminare tutte le nazioni locali( residuo del colonialismo e del tribalismo) e acquisire così maggiore peso politico indipendente, è ovvio che un' africa unita sarebbe più potente
Fare un'Africa unita e' piu' difficile che fare l'Europa unita. Il tribalismo e' ancora in via di superamento (per dire, in Zambia ci sono 72 lingue).
Per fare un esempio, non puoi unire Zambia e Congo, si odiano a vicenda. I congolesi sono dei guerrafondai, gli zambiani no. Ci sono ancora dispute sui confini. In Congo c'e disordine anarchico, in Zambia no. Semmai si potrebbero rafforzare le comunita' regionali per semplificare gli scambi commerciali e la mobilita' dei lavoratori. Per esempio uno dei problemi principali di Zambia e Malawi e' la mancanza del mare, il che li porta alla necessita' di collaborare con la Tanzania.
QUOTE (Shokut L @ 19/7/2023, 23:10)
la sede delle grandi multinazionali rimane nel paese d'origine, ma stabilimenti e perfino sedi gestionali vengono aperte nei paesi più disparati, quindi parrebbe che si stia assistendo al processo opposto. Considerando poi il fenomeno della delocalizzazione che dal crollo dell'Urss si estrinseca in tutta la sua essenza questa tendenza alla distribuzione sarebbe confermata
Se prendessimo Apple come esempio, la maggior parte della produzione industriale sarebbe in Asia. Quindi anche se la sede legale amministrativa si trova in USA, la produzione non e' distribuita in tutti i paesi del mondo ma in una regione specifica, ossia dove persiste ancora un equilibrio conveniente tra avanzamento industriale ed economicita' della forza-lavoro.
QUOTE (Kollontaj @ 19/7/2023, 23:44)
interessante anche intendere gli street vendor come piccolo-borghesi.
Mentre in Italia il piccolo-borghese potrebbe essere un imprenditore con una decina di dipendenti, qua la scala e' diversa. Basta un capitale pari ad un cesto di arance per guadagnarsi da vivere.
Certo gli street vendors, essendo lavoratori autonomi, non creano un rapporto capitalista-salariato, ma possiedono comunque una accumulazione originaria che sfruttano attraverso il meccanismo capitalistico denaro-merce-denaro.
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ho vissuto qualche anno in nord Africa e alcune cose le riconosco.
Credo ci sia similarita' a livello di condizioni di vita un po' tra tutti i paesi sotto-sviluppati ma la cultura fa tanto la differenza. Una persona che e' stata in Vietnam mi ha raccontato di un mondo simile ma dove le persone erano completamente diverse, umili e gentili.
Pur essendo stato brevemente in Egitto e Tunisia, non conosco bene i nordafricani. Qua nell'Africa nera e' la giungla, nessuno ti regala niente, non esiste lealta' ne' onesta'. Se sei in difficolta' ti tendono la mano, ti sfilano l'orologio e poi ti tirano un calcio in bocca per farti cadere dal dirupo. Ma sono fatti cosi, bisogna cambiare paradigma ed adattarsi a loro o si finisce col culo per terra.
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però direi che sulla questione dell'inutilità dei vendors nel mercato, ho qualche dubbio.
se fossero inutili non sarebbero numerosi, se sono numerosi un mercato lo hanno.
Certamente sarebbero inutili in socialismo ma credo diventino progressivamente inutili anche in capitalismo.
Inizialmente la loro funzione e' data dalla somma dei loro tanti piccoli capitali che permette ai magazzini dei grandi negozi di svuotarsi appena si riempiono, dando la possibilita' di far circolare rapidamente il capitale.
Cominciano pero' a perdere di utilita' sociale non appena la media-borghesia accumula abbastanza capitale da non avere piu' necessita' di smaltire le scorte ad alto ritmo perche' con un'organizzazione, un magazzino ed uno stock piu' ampio, riesce a distribuire ai clienti senza particolari ritardi.
A questo punto, onde evitare scompensi, anche la piccola-borghesia deve fare un salto, i negozi piccoli devono accumulare capitale per far fluire velocemente i prodotti al consumatore finale.
Se questo processo e' impedito per la troppa concorrenza rappresentata dagli street vendors, il meccanismo si inceppa.
Allora o aumenta il numero di piccoli negozianti e di street vendors (ma ci sono limiti dati sia dal prezzo minimo a cui si puo' vendere ai consumatori oltre il quale non e' piu' conveniente stare sul mercato, sia dallo spazio fisico presente per commerciare), oppure i piccoli negozianti fagocitano gli street vendors (se possono abbassando i prezzi altrimenti usando la forza dello stato per scacciarli).
Cosi' si acuisce la lotta di classe tra piccola e micro borghesia.
E' come un sistema a buffer, fin quando il sistema non riesce ad elaborare (vendere) abbastanza velocemente ha necessita' di tenere le risorse in coda (i rivenditori) ma quando il sistema supera queste difficolta' i buffer perdono di utilita' ed anzi causano latenze nel sistema (sovrapprezzi causati da una coda di intermediari troppo lunga), e allora vanno ridotti.
Oppure e' come una cisterna (il grande negozio) che distribuisce acqua (prodotti) attraverso tubi (negozianti) aventi una certa resistenza al flusso (prezzo) alle destinazioni (consumatori finali).
Se la cisterna diventa piu' grande e deve distribuire piu' acqua, i tanti tubi piccoli vanno rimpiazzati con tubi piu' grandi di modo da ridurre la resistenza al flusso dell'acqua verso la destinazione.
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la questione che la gente non sappia che in un negozio a 100 metri si trovino gli stessi articoli che cercano, non sta proprio in piedi dai.
Penso di essermi spiegato male.
Quello che intendevo dire e' che ogni prodotto proviene da una fonte in rapido esaurimento. I consumatori non hanno informazioni su dove si trovi la fonte di ciascun prodotto. Nemmeno i piccoli negozianti e gli street vendors ce l'hanno, hanno solo informazioni migliori su prodotti specifici.
Quindi non e' che tutti i negozi sono piu' convenienti di tutti gli street vendors, anche se spesso si comprano i prodotti fra loro perche' non trovano la fonte, ma ogni prodotto viene venduto ad un prezzo basso solo da pochi negozi grandi, e poi tutti i negozianti piccoli applicano i loro prezzi.
Facendo un esempio e tenendo a mente che 1 euro = 20 kwacha = 8 yuan
Queste borsette vengono in questo momento vendute nel mercato locale cinese a circa 41 kwacha (molto probabilmente costavano meno mesi fa quando sono state ordinate), con la spedizione per nave diventano 56 kwacha.
Ne arrivano migliaia sul mercato zambiano e vengono vendute da un grosso negozio del centro commerciale di Downtown a 80 kwacha. Talvolta tempo 48 ore c'e il sold-out.
I piccoli negozianti e gli street vendors rivendono la borsetta a 130 kwacha. Questo negozio nella foto in particolare si trova davvero a 100 metri dal centro commerciale, sempre in Downtown.
Poi ci sono tutti quelli che vengono in Town per comprare e rivendere in periferia o nei villaggi, direi a non meno di 160 kwacha (va considerato il costo del trasporto).
Se c'e chi vende ci sara' anche chi compra.
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in ogni città la gente conosce molto bene quantomeno il proprio quartiere, e in genere anche altri, per parentele, lavoro, etc.
Lusaka Town e' almeno 4 km2 di negozi. Per conoscerli tutti dovresti girare Town per qualche settimana a tempo pieno. Poi dovresti indagare i prezzi, perche' solo i negozi grandi scrivono i prezzi sui prodotti, ma poi gli stock cambiano continuamente. Dovresti tenerti aggiornato su quando arrivano gli stock ai fornitori di modo da essere tra i primi a comprare affinche' non vada in sold-out. Insomma nessuno dispone di tutte queste informazioni.
E allora uno che abita nella periferia di Lusaka, e viene in Town una volta al mese quando prende lo stipendio, sa gia' perfettamente cosa comprare e dove comprarlo, oppure frequenta sempre i soliti negozi e al massimo se vede qualcosa di interessante per strada lo compra da un ambulante?
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in Marocco ci sono vari tipi di street vendor più o meno abusivi, e ognuno di loro ha un piccolo valore aggiunto che lo tiene sul mercato, certo poca roba ma non sono mai inutili.
tutte queste figure alla fine hanno lo stesso ruolo di qualsiasi altro commerciante al dettaglio, e in genere coprono la mancanza di strutture distributive più organizzate come quelle dei capitalismi avanzati.
Infatti ma questa mancanza prima o poi svanisce e allora, da progressivi che erano, i piccoli distributori diventano reazionari, fanno da concorrenza ai piccoli negozianti sopravvivendo grazie al fatto che non pagano tasse e affitto, finendo per opporsi al naturale sviluppo capitalistico verso il monopolio.
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sull'abusivismo, illegalità, e tasse non pagate, a me sembra una costante dei capitalismi arretrati e/o depredati, e credo sia dovuto soprattutto all'altissima disoccupazione e alla necessità per ampi strati della popolazione di doversi inventare qualcosa, in qualche modo, che per molti è una zona grigia di abusivismo, per qualcuno è ovviamente la piccola criminalità di cui parli.
non è una questione che quei regimi possono pensare di risolvere per decreto.
finche' i profitti dell'estrazione del rame e di altre materie prime andranno ai privati, ai politici corrotti ed alle societa' estere sara' dura creare alternative.
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praticamente tu sei italiano e ti è venuta l'idea di trasferirti in Zambia e aprire lì un negozio, vivendo tra i locals?
Finita l'universita' ho provato a girare il mondo da solo e senza meta, cosi' sono partito per l'Africa. Kenya, Tanzania, Malawi, Zambia. Dopo un anno ho conosciuto mia moglie, ci siamo sposati e le mie intenzioni di girare sono andate a farsi benedire, anche per tutta una serie di casini in cui mi sono infilato. Prima di aprire il negozio abbiamo provato con altre attivita' fallendo, posso dire di aver fatto anche la fame in questo posto di merda e di essermi salvato per miracolo in certe occasioni. Essendo cresciuto in Liguria mi manca molto il mare, un giorno mi piacerebbe concludere il mio viaggio e visitare Asia, Sudamerica e magari anche Australia come avevo progettato, ma senza soldi non si fa un cazzo e quindi e' bene che mi do' da fare.
QUOTE (aixo @ 20/7/2023, 06:08)
Se hai tempo potresti fare un portale web di informazione intitolato "la lotta di classe in africa" e da lì attirare collaboratori
E' come pensavo di intitolare inizialmente la discussione ma poi ho visto che c'era dell'altro sul Sudafrica ecc.
Direi che per ora mi limitero' a scrivere ogni tanto qui, prima o poi vorrei dire qualcosa sulla massoneria (specie Rotari e Lions), appena avro' maggiori informazioni condividero'.
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molti comunque qui sopravvalutano l' informazione comunista che c' è in italia, a parte questo sito e il pmli non è di così di alto livello (sopratutto dal punto di vista di analisi della verità),se siamo precipitati in una certa posizione in classifica nel mondo come libertà di stampa un motivo ci sarà
Manca tantissimo anche un canale per i giovani. Video esplicativi, post e meme. In italiano c'e davvero poco o nulla.