Comunismo - Scintilla Rossa

Il fascismo

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view post Posted on 30/6/2023, 13:44
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dire che non c'è differenza strutturale

È falso. Le differenze strutturali, per quanto non marcatissime, ci sono
 
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view post Posted on 30/6/2023, 13:52

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Sì ci possono essere, ma sono dello stesso ordine di grandezza di quelle esistenti tra differenti sistemi economici capitalistici non fascisti. Quindi non significative da un punto di vista macroscopico.
 
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view post Posted on 30/6/2023, 14:36

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QUOTE (Shokut L @ 30/6/2023, 14:24) 
Ecco, ciò dimostra che fascismo e coercizione non sono sinonimi, altrimenti dovremmo considerare fascista anche Luigi Pelloux.

E su questo il nostro Pepito dovrebbe dissentire visto che Pelloux vieto' scioperi, riunioni e liberta' di stampa. O sbaglio?

QUOTE
Tutti i regimi da te citati, con l'eccezione dell'Apartheid (e forse del regime di Amin) non sono fascisti.

l'Apartheid e' interessante perche' le contraddizioni di classe e di razza si intersecano... e anche i casi "cleptocratici" tipo Obiang in guinea equatoriale sembrano piu' dovuti a lotte intestine fra borghesi che alla presenza di movimenti rivoluzionari dal basso. Insomma sono casi di dittature poco chiari, un po' come la Cina odierna, che e' difficile fare rientrare nell'insieme del fascismo.
Anche le dittature militari di transizione alla democrazia, per esempio la rivoluzione dei garofani, hanno le loro peculiarita' di non poco conto.

QUOTE
L'Arabia Saudita è particolare perché pur essendo imperialista ha una sovrastruttura feudale, il che è pure peggio del fascismo

credo sia dovuto al balzo causato dalla scoperta del petrolio negli anni '30, quella zona si e' trasformata da un'economia tribale-agricola ad un capitalismo monopolistico di stato nel giro di 40 anni (quando nell'80 completo' l'aquisizione delle quote petrolifere).
E' chiaro che la sovrastruttura non ha avuto il tempo di adeguarsi, anche perche' come capitalismo monopolistico e' un po' monco dato che si fonda esclusivamente sul petrolio (dovrebbe essere il 90% delle entrate e il 40% del pil)

QUOTE (Pepito 17 @ 30/6/2023, 14:24) 
Io invece argomento che non c'è differenza strutturale tra capitalismo concorrenziale in regime liberale e capitalismo concorrenziale in regime fascista, e che non c'è differenza strutturale tra capitalismo imperialista in regime liberale e capitalismo imperialista in regime fascista.

su questo non ci piove, sono entrambi gli stessi modi di produzione sia nell'uno che nell'altro caso.
Argomentai invece che cambia l'intensita' delle contraddizioni: se e' preferita la dittatura alla democrazia in un dato momento dalla borghesia, significa che questa ha fallito nel soddisfare le esigenze strutturali attraverso le riforme democratiche e che pertanto la struttura va riassestata con la dittatura.

Magari sbaglio e i fascismi nascono principalmente in risposta alle minacce proletarie, ma allora non mi spiego gli altri casi di dittature borghesi.

QUOTE (Pepito 17 @ 30/6/2023, 14:34) 
Ovviamente dire che non c'è differenza strutturale non significa affatto dire che non ci sono differenze. Le differenze sovrastrutturali sono enormi e impattano in maniera drammatica la vita di tutti.

Le differenze sovrastrutturali non cadono dal pero, sono sempre in ultima istanza riconducibili a movimenti strutturali che se trascurati o non capiti si finisce per fare dell'idealismo bello e buono. Quindi se ci sono differenze sovrastrutturali enormi significa che sotto sta accadendo qualcosa nella struttura.

Edited by k7ygd - 30/6/2023, 18:34
 
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view post Posted on 30/6/2023, 18:17

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I movimenti strutturali credo siano legati a una accresciuta combattività e conflittualità del proletariato. Quindi più scioperi, anche politici, più scontri di piazza, più rivendicazioni.
Quindi non una modifica nella struttura economica, che resta la stessa, ma una maggiore conflittualità nei rapporti di produzione.
Questo come reazione può generare un giro di vite nella sovrastruttura repressiva.
 
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view post Posted on 4/7/2023, 12:26
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Quindi non una modifica nella struttura economica

E quindi il corporativismo, come tentativo contraddittorio di organizzazione borghese e dominio dei principali gruppi del capitale finanziario, come te lo spieghi?
 
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view post Posted on 5/7/2023, 15:17

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Il corporativismo non cambia la struttura economica né i rapporti di produzione. Sostituisce semplicemente il diritto dello stato liberale con le leggi fasciste. In tal modo i margini di manovra per il proletariato (e per qualunque altra opposizione politica) sono estremamente più ridotti.
 
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view post Posted on 5/7/2023, 16:19
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Il corporativismo non cambia la struttura economica né i rapporti di produzione.

Come no? Aumenta la centralizzazione del capitale, quindi più monopoli e diversa distribuzione dei prodotti
 
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view post Posted on 5/7/2023, 17:14

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È lo stesso ordine di differenze che possono esistere tra diverse economie borghesi liberali, più o meno centralizzate (Francia/Italia), più o meno monopolistiche (Giappone/Europa), più o meno concertative (Germania/Francia), più o meno dirigiste (Francia/USA).
 
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view post Posted on 8/7/2023, 11:42

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QUOTE (Pepito 17 @ 5/7/2023, 18:14) 
È lo stesso ordine di differenze che possono esistere tra diverse economie borghesi liberali, più o meno centralizzate (Francia/Italia), più o meno monopolistiche (Giappone/Europa), più o meno concertative (Germania/Francia), più o meno dirigiste (Francia/USA).

Non dello stesso ordine (quantità) ma dello stesso genere (qualità).

Nel fascismo (congiuntura di massimizzazione degli aspetti strutturali monopolistici), la centralizzazione, il monopolio, la concertazione, il dirigismo, ecc. sono al massimo, non a caso, ma perché le acute contraddizioni strutturali lo richiedono e i rapporti di forza nella lotta di classe lo consentono, di modo da produrre un progresso storico-sociale (in senso contraddittorio reazionario borghese, ovviamente. Sappiamo benissimo, infatti, che l'unica soluzione definitiva alla contraddizione tra proprietà privata e produzione sociale è il socialismo).

All'estremo opposto vi è l'anarchia capitalistica (congiuntura di massimizzazione degli aspetti strutturali concorrenziali), dove le acute contraddizioni strutturali non sono state risolte a causa di debolezze di classe (qualunque classe), e l'organizzazione borghese si sfalda, senza alternativa, causando un regresso storico-sociale.

Infine, in contrapposizione a questi due opposti, abbiamo l'equilibrio capitalista, dove le contraddizioni strutturali rimangono tenui perché la borghesia riesce a risolverle in tempo con metodo democratico.

In esso, l'ordine delle contraddizioni rimane contenuto in una zona di equilibrio al di là della quale si rischia di prodursi un cambiamento qualitativo, dove la democrazia viene sostituita con dell'altro.

Nelle democrazie borghesi, allora, le contraddizioni strutturali, seppur dello stesso genere, ossia qualitativamente identiche (perché il modo di produzione è identico, quello capitalistico), a quelle del fascismo e dell'anarchia, sono per lo più tenui ed oscillanti (quantitativamente), ora da una parte ora dall'altra, esprimendosi in organizzazioni democratiche borghesi diverse (più o meno centralizzate, concertative, ecc.) sulla base delle specifiche strutturali definite dalle forze produttive e dai rapporti di produzione della nazione di riferimento.
 
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23 replies since 28/6/2023, 10:20   381 views
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