Comunismo - Scintilla Rossa

Il fascismo

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view post Posted on 28/6/2023, 10:20

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Porterei avanti qui la discussione sul fascismo.

Provo a dare il mio contributo.

QUOTE (Pepito 17 @ 27/6/2023, 23:32) 
Dipende cosa si intende per fascismo. Certamente lo stato russo non garantisce libertà sufficienti per il libero sviluppo della lotta di classe. Uno stato fascista è per me uno stato in cui la lotta di classe è fuorilegge. E se la lotta di classe è illegale significa che non esiste nessuna prospettiva di rivoluzione socialista.

PS: Secondo questa definizione Italia, Germania e USA sono esempi di stati borghesi non fascisti, perché la lotta di classe è ammessa. Russia e Cina sono invece esempi di stati borghesi fascisti, perché la lotta di classe è illegale.

Vanno individuati gli elementi strutturali che caratterizzano e causano il fascismo, solo dopo si possono derivare e spiegare quelli sovrastrutturali.
Quando si parla di fascismo come "dittatura aperta", "autoritarismo", "sciovinismo", "militarismo", si stanno elencando caratteristiche sovrastrutturali, che riguardano lo stato e la politica, non le dinamiche storiche dei rapporti sociali di produzione.
Il fascismo è una fase transitoria dell'egemonia borghese data da una necessità urgente di un avanzamento capitalistico da rapporti di produzione concorrenziali a monopolistici, che evidentemente non è stata soddisfatta per tempo attraverso le riforme democratiche, necessità storica che si presenta ogniqualvolta l'accumulazione di capitale raggiunge un limite (in termini di saggio di profitto) posto dall'impreparata struttura sociale, ossia da fattori quali le rispettive posizioni conquistate nella lotta di classe, la mancanza di sbocchi imperialistici e l'assenza di un'organizzazione nazionale dell'economia. In questo frangente solo un patto di unione borghese, capace di governare di concerto e accordo il braccio armato dello stato, può superare tali contraddizioni, ristabilendo cioè la supremazia nella lotta di classe, riorganizzando l'economia in senso statale-corporativo, stringendo accordi con il capitale finanziario internazionale ed adoperandosi per la conquista di "spazio vitale" ossia di sbocchi imperialistici.
Stando così le cose sebbene sia evidente che la Russia abbia affrontato problematiche del genere verso la fine degli anni '90 - quando l'implosione del socialimperialismo fece ripiombare la Russia in un caotico capitalismo concorrenziale da cui si riprese con l'arrivo di Putin, da subito ristabilendo l'ordine monopolistico, poi rafforzando la supremazia di classe ed infine ritrovando gli sbocchi imperialistici persi con la caduta dell'URSS, prima nel Caucaso ed ora in Europa orientale - l'eredità sovietica non completamente sfaldata permise una riorganizzazione sociale che non necessitò dell'instaurazione di una dittatura terroristica in tutto e per tutto fascista, ossia vietante in modo assoluto una qualunque opposizione politica e sindacale e perpetrante una manipolazione ideologica totalitaria, per ristabilire l'ordine monopolistico ma solo di un certo autoritarismo non così lontano dalla Russia precedente la Rivoluzione d'Ottobre.
Diverso è il caso cinese, che è davvero complicato e che non credo possa essere semplicemente catalogato nel calderone del fascismo.

QUOTE (Kollontaj @ 28/6/2023, 01:08) 
ritengo che la repressione fascista, o altre forme simili, denoti sempre una grande debolezza della borghesia e tendono sempre ad essere insostenibili nel tempo, e a scatenare reazioni poderose.

Credo invece sia il contrario, denota cioè la forza della borghesia nella sua capacità di organizzarsi e reagire alla crisi storica invece che lasciar cadere la società nell'anarchia. Così come denota l'inadeguatezza dell'avanguardia proletaria non solo a prendere in mano la situazione ma anche a guidare le classi dominate a difendere i propri diritti più fondamentali.
Le reazioni poderose delle classi dominate invece si verificarono solo quando il fascismo era al collasso.

Edited by k7ygd - 4/7/2023, 19:48
 
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view post Posted on 28/6/2023, 14:33
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CITAZIONE
In questo frangente solo un patto di unione borghese, capace di governare di concerto e accordo il braccio armato dello stato, può superare tali contraddizioni, ristabilendo cioè la supremazia nella lotta di classe, riorganizzando l'economia in senso statale-corporativo, stringendo accordi con il capitale finanziario internazionale ed adoperandosi per la conquista di "spazio vitale" ossia di sbocchi imperialistici.

con questa definizione, praticamente qualsiasi regime borghese sarebbe fascista.

CITAZIONE
Il fascismo è una fase transitoria dell'egemonia borghese data dalla necessità urgente di un avanzamento capitalistico da rapporti di produzione concorrenziali a monopolistici

ad esempio gli Stati Uniti, quando avrebbero vissuto questa fase?
e il Regno Unito?

CITAZIONE
Le reazioni poderose delle classi dominate invece si verificarono solo quando il fascismo era al collasso

è quello che intendevo con "insostenibili nel tempo", i fascismi non reggono nel tempo e creano una forte opposizione.
gran parte dei partigiani italiani erano poco più che ventenni, quindi in pratica sono stati cresciuti ed educati in pieno fascismo per tutta la loro vita.
 
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view post Posted on 28/6/2023, 16:07

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QUOTE (Kollontaj @ 28/6/2023, 15:33) 
con questa definizione, praticamente qualsiasi regime borghese sarebbe fascista. [...]
ad esempio gli Stati Uniti, quando avrebbero vissuto questa fase?
e il Regno Unito?

USA e UK sono esempi di nazioni che sono riuscite a superare le contraddizioni di sviluppo imperialistico senza la necessità di instaurare il fascismo, dove cioè le contraddizioni strutturali non necessitarono di colpi di mano per risolversi.
Per questo parlavo del caso particolare di una "necessità urgente", nel senso che: se non si fa, perché non si è fatto prima, la struttura capitalistica non sta più in piedi.

QUOTE
è quello che intendevo con "insostenibili nel tempo", i fascismi non reggono nel tempo e creano una forte opposizione.

Certo, il fascismo, cioè il "patto di unità borghese", è nel piccolo ciò che l'ultra-imperialismo è nel grande, è cioè impossibile che, se si verifica, perduri, perché il capitalismo monopolistico ha contraddizioni intrinseche insanabili, il che è indipendente dal fatto che la borghesia sia ora forte o debole.

Edited by k7ygd - 28/6/2023, 21:09
 
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view post Posted on 28/6/2023, 16:09

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Secondo me è anche fuorviante parlare di fascismo, che è un fenomeno storicamente collocato e la storia non si ripete. Forse sarebbe meglio parlare di "stato etico", dove sia il fascismo italiano che il franchismo spagnolo, che i regimi russo e cinese attali sono esempi di "stato etico".
Uno stato etico è uno stato borghese in cui è dovere morale di ogni cittadino sostenere la politica del governo e in cui chiunque non si adegui può essere lecitamente punito.
 
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view post Posted on 28/6/2023, 16:59

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QUOTE (Pepito 17 @ 28/6/2023, 17:09) 
Secondo me è anche fuorviante parlare di fascismo, che è un fenomeno storicamente collocato e la storia non si ripete.

La definizione piu' accurata penso sia "dittatura terroristica della borghesia imperialista" ma e' un po' lunga da scrivere.

QUOTE
Forse sarebbe meglio parlare di "stato etico"

mi sembra una terminologia molto poco scientifica, strano anche che provenga da te che se non sbaglio criticavi Gramsci per aver dato troppo risalto nelle sue analisi alle questioni sovrastrutturali

QUOTE
dove sia il fascismo italiano che il franchismo spagnolo, che i regimi russo e cinese attali sono esempi di "stato etico".

paragonare il regime russo (su quello cinese mi taccio per ignoranza) a quello fascista e franchista continua a sembrarmi una esagerazione, e' proprio una differenza quantitativa che determina una differenza qualitativa. Il regime russo ha molte restrizioni, ma sono restrizioni assolute? Direi di no

QUOTE
Uno stato etico è uno stato borghese in cui è dovere morale di ogni cittadino sostenere la politica del governo e in cui chiunque non si adegui può essere lecitamente punito.

quindi il fascismo sarebbe principalmente un fenomeno sovrastrutturale? Io credo che un marxista debba sempre studiare i fenomeni storico-sociali a partire dagli elementi strutturali, e con essi formulare definizioni
 
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view post Posted on 28/6/2023, 18:34

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Beh a livello strutturale tra fascismo e stato liberale cambia poco, in entrambi vige lo sfruttamento capitalistico del lavoro salariato. La differenza è proprio nella sovrastruttura. Nello stato liberale vige la democrazia formale e lo stato di diritto, nel fascismo c'è la dittatura aperta e lo stato etico.
 
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view post Posted on 28/6/2023, 19:30
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i regimi russo e cinese attali sono esempi di "stato etico".

Articolo 29
"A ciascuno è garantita la libertà di pensiero e di parola.
Non è ammessa la propaganda o l’attivismo che inciti all’odio ed all’ostilità sociale, razziale, nazionale o religiosa. E’ proibita la propaganda della superiorità sociale, razziale, nazionale, religiosa o linguistica.
Nessuno può essere costretto ad esprimere le proprie opinioni e convinzioni od a rinunciare ad esse.
Ciascuno ha diritto di cercare, ricevere, trasmettere, produrre e diffondere liberamente l'informazione con ogni mezzo legale. L'elenco delle informazioni che costituiscono segreto di Stato è determinato dalla Legge federale.
E’ garantita la libertà dell'informazione di massa.
La censura è proibita"
 
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view post Posted on 28/6/2023, 19:33

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QUOTE (Pepito 17 @ 28/6/2023, 19:34) 
Beh a livello strutturale tra fascismo e stato liberale cambia poco, in entrambi vige lo sfruttamento capitalistico del lavoro salariato.

Questo se si vede idealisticamente la struttura come un oggetto statico. Nella realtà del processo storico la struttura è sempre in movimento, e le particolari contraddizioni che la caratterizzano in un dato momento ne modificano anche le espressioni sovrastrutturali.

QUOTE
La differenza è proprio nella sovrastruttura.

Ma ci sarà un motivo strutturale se la borghesia abbandona la democrazia per organizzarsi dittatorialmente, o no?
 
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view post Posted on 28/6/2023, 21:26

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Sì e il motivo è che la borghesia si sente in pericolo. Sente che la sovrastruttura coercitiva dello stato liberale può non essere più sufficiente a garantire la struttura economica esistente, cioè l'estrazione continuativa del plusvalore. E sente che serve una sovrastruttura coercitiva più efficace, affidabile e inattaccabile.
Questo senso di pericolo imminente o di panico si può diffondere quando il movimento operaio è in avanzata, conquista terreno, accresce le sue forze e sfida sempre più apertamente il potere borghese.
 
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view post Posted on 29/6/2023, 23:53
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Ha ragione Pepito a dire che il fascismo trova spazio laddove la borghesia si sente in pericolo, sicché dove i partiti comunisti sono forti e hanno la possibilità di prendere il potere.
Ma ciò significa che suddetti paesi attraversino una crisi economica durissima, ergo, oltre all'intensificazione della coercizione, viene modificata anche la struttura economica con l'istituzione del corporativismo che prevede l'ulteriore centralizzazione del capitale. Dunque ha ragione K7ygd a sottolineare l'importanza della struttura e sbaglia Pepito a sottovalutarla. D'altronde, se come Pepito, ci limitassimo ad asserire che
CITAZIONE
a livello strutturale tra fascismo e stato liberale cambia poco, in entrambi vige lo sfruttamento capitalistico del lavoro salariato.

dovremmo reputare risibili anche le differenze tra capitalismo concorrenziale e capitalismo imperialista, scompaginando più di un secolo di sviluppo ideologico del marxismo

Edited by Shokut L - 30/6/2023, 07:04
 
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view post Posted on 30/6/2023, 12:14

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QUOTE (Shokut L @ 30/6/2023, 00:53) 
il fascismo trova spazio laddove la borghesia si sente in pericolo, sicché dove i partiti comunisti sono forti e hanno la possibilità di prendere il potere.

Sarebbe interessante analizzare anche altri casi di dittature terroristiche borghesi come i regimi di Napoleone, di Cromwell, dei Saud, dei talebani, di Amin e dell'apartheid
 
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view post Posted on 30/6/2023, 13:24
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CITAZIONE
i regimi di Napoleone, di Cromwell, dei Saud, dei talebani, di Amin e dell'apartheid

Ecco, ciò dimostra che fascismo e coercizione non sono sinonimi, altrimenti dovremmo considerare fascista anche Luigi Pelloux. Tutti i regimi da te citati, con l'eccezione dell'Apartheid (e forse del regime di Amin) non sono fascisti. L'Arabia Saudita è particolare perché pur essendo imperialista ha una sovrastruttura feudale, il che è pure peggio del fascismo

Edited by Shokut L - 30/6/2023, 14:25
 
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view post Posted on 30/6/2023, 13:24

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La differenza tra capitalismo concorrenziale e capitalismo imperialista è strutturale, perché subentra la novità dell'esportazione di capitali.
Io invece argomento che non c'è differenza strutturale tra capitalismo concorrenziale in regime liberale e capitalismo concorrenziale in regime fascista, e che non c'è differenza strutturale tra capitalismo imperialista in regime liberale e capitalismo imperialista in regime fascista. Cambia solo il modo di esercitare la coercizione sul proletariato, mediante le leggi dello stato liberale nel primo caso, mediante la pratica della dittatura aperta nel secondo.

Edited by Pepito 17 - 6/30/2023, 02:34 PM
 
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view post Posted on 30/6/2023, 13:28
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La differenza tra capitalismo concorrenziale e capitalismo imperialista è strutturale, perché subentra la novità dell'esportazione di capitali.
Io invece argomento che non c'è differenza strutturale tra capitalismo concorrenziale in regime liberale e capitalismo concorrenziale in regime fascista, e che non c'è differenza strutturale tra capitalismo imperialista in regime liberale e capitalismo imperialista in regime fascista. Cambia solo il modo di esercitare la coercizione sul proletariato, mediante le leggi dello stato liberale nel primo caso, mediante la pratica della dittatura aperta nel secondo.

Questo è vero, la differenza strutturale tra capitalismo imperialista liberale e fascista è piccolissima in relazione a quella tra capitalismo concorrenziale e imperialista. Tuttavia ciò non significa che il fascismo non abbia le proprie peculiarità strutturali
 
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view post Posted on 30/6/2023, 13:34

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Ovviamente dire che non c'è differenza strutturale non significa affatto dire che non ci sono differenze. Le differenze sovrastrutturali sono enormi e impattano in maniera drammatica la vita di tutti.
 
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