Comunismo - Scintilla Rossa

Un futuro proletario...Che devo fa?

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view post Posted on 30/9/2022, 18:29
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Salve a tutti.
Sono qui per fare domande, sono qui ad ascoltarvi.

Quiindiii... Sono una NEET da due anni, cioè una persona che non lavora, studia, praticamente non è utile.
Sto cercando di inserirmi nel mondo del lavoro, sono seguita da un tutor in un CPS per questo motivo.
Il mio tarlo è...visto che sarà la mia prima esperienza da lavoratore, quindi sarò molto vulnerabile alle angherie del mio padrone, come dovrei reagire?
Sembra una domanda stupida, tuttavia guardando come il mondo sia ridotto mi chiedo se posso essere capace di contrastare, almeno in piccolo il mio padrone? Potrò coltivare una solidarietà con i miei futuri compagni lavoratori, in un periodo storico in cui siamo considerati una massa che non si deve lamentare e solo ubbidire?
Potrò alzare la testa in faccia ad una cultura che importa solo del guadagno e che eleva mostri come Jeff Bezos e Elon Musk come paladini?
A voi le risposte.
Grazie.
 
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view post Posted on 1/10/2022, 10:08
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QUOTE (Stefano Lorenzin @ 30/9/2022, 19:29) 
Salve a tutti.
Sono qui per fare domande, sono qui ad ascoltarvi.

Quiindiii... Sono una NEET da due anni, cioè una persona che non lavora, studia, praticamente non è utile.
Sto cercando di inserirmi nel mondo del lavoro, sono seguita da un tutor in un CPS per questo motivo.
Il mio tarlo è...visto che sarà la mia prima esperienza da lavoratore, quindi sarò molto vulnerabile alle angherie del mio padrone, come dovrei reagire?
Sembra una domanda stupida, tuttavia guardando come il mondo sia ridotto mi chiedo se posso essere capace di contrastare, almeno in piccolo il mio padrone? Potrò coltivare una solidarietà con i miei futuri compagni lavoratori, in un periodo storico in cui siamo considerati una massa che non si deve lamentare e solo ubbidire?
Potrò alzare la testa in faccia ad una cultura che importa solo del guadagno e che eleva mostri come Jeff Bezos e Elon Musk come paladini?
A voi le risposte.
Grazie.

Marx spiega questi aspetti, se avessi letto o studiato non faresti queste domande che sembrano più da talk-show amorosi,in linea generale il più grande controllo consiste nel controllo sociale della tua vita, poi molto varia dalla situazione e dalle mansioni che uno si ritrova a svolgere, la situazione attuale è molto critica sicuramente non c' è da essere ottimisti, poi se non hai paura di perdere il lavoro puoi andare anche con il fucile. Le angherie a volte si possono ricevere anche dai colleghi non solo dai padroni, e questo per la competizione che c' è in un' ambiente di lavoro

Edited by aixo - 1/10/2022, 11:59
 
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view post Posted on 1/10/2022, 16:47
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Ciao cara, presumo tu sia molto giovane dato che dici di essere alla prima esperienza di lavoro, dopo un periodo da NEET.
Dalle domande che fai, io mi permetto di consigliarti di focalizzarti soprattutto su te stessa in questo momento.
Vivi l'esperienza del lavoro un po' come se stessi imparando ad andare in bici, affronta le tue paure, cadi e rialzati, e pian piano cerchi di capire te stessa, i tuoi bisogni, le tue aspirazioni, le tue capacità.

Se il lavoro non ti piace stringi i denti e mentre fai esperienza, magari porti a casa due spicci, ti guardi intorno, ti guardi dentro, e cerchi di capire come potresti riunire le tue passioni, le tue aspirazioni, le tue capacità attuali e potenziali, e ti adegui di conseguenza.
Se c'è da studiare studia, se c'è da imparare impara, sperimenta, sei giovane, puoi ancora cadere e rialzarti molte volte, puoi mandare a fanculo situazioni in cui ti trovi male o ti trattano male, ti pagano di merda etc

Tu come individuo puoi fare poco o nulla per "contrastare il padrone" o meglio i padroni, quello arriverà da un tuo eventuale percorso di presa di coscienza, di attività politica, di aggregazione con altri lavoratori.

Sul lavoro mi concentrerei soprattutto nel trovare la tua strada, capire cosa ti piace fare, cosa ti stimola, in cosa pensi di poter diventare brava, e prenderti qualche soddisfazione laddove possibile.

Non è che perché siamo sotto il capitalismo, dobbiamo per forza vivere la vita come fosse l'inferno in terra.

CITAZIONE
Potrò coltivare una solidarietà con i miei futuri compagni lavoratori, in un periodo storico in cui siamo considerati una massa che non si deve lamentare e solo ubbidire?

Questo lo puoi fare, sia al lavoro che fuori, probabilmente soprattutto fuori.
Studio, attività politica (non intendo coi partiti etc, ma più semplicemente stando dentro le attività e le lotte che senti ti coinvolgano), aggregazione, condivisione, solidarietà.
Non necessariamente dovrai fare queste cose sul tuo posto di lavoro, non necessariamente avrai a che fare con dei padroni (ad esempio nelle grandi aziende i padroni manco sai chi sono), e non necessariamente i tuoi capi o padroni saranno dei figli di buona donna, magari trovi un posto dove oggettivamente ti trovi bene, per quanto ci si possa trovare bene nel capitalismo in generale.

Se capiti in un lavoro in cui invece occasioni di lotta ce ne sono eccome (mi viene in mente la logistica, ma ci sono altri mille scenari simili), avrai occasione di imparare queste cose direttamente sul posto di lavoro, potrai sperimentare la lotta, l'organizzazione etc
Dipende dove capiterai.

CITAZIONE
Potrò alzare la testa in faccia ad una cultura che importa solo del guadagno e che eleva mostri come Jeff Bezos e Elon Musk come paladini?

Potrai farlo a livello individuale in quanto a visione del mondo, ma per contrastare il capitalismo in quanto modo di produzione, l'unica strada è la maturazione politica del proletariato in quanto classe organizzata, quindi sì, non dico che non si possa fare nulla individualmente, ma la questione va ben oltre le nostre posizioni individuali.
Questa è la necessita del comunismo per noi proletari, solo uniti e organizzati possiamo pensare di ribaltare i rapporti di produzione capitalistici.
 
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view post Posted on 1/10/2022, 20:26
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vietcong

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Kollontaj ti ha dato una bella risposta. Purtroppo individualmente sul posto di lavoro si può fare poco, ma qualcosa si può comunque fare, semplicemente parlare con i colleghi e laddove possibile cercare di dare il proprio contributo "sensibilizzando" e migliorando le condizioni di lavoro creando solidarietà e aiutando chi è in difficoltà. Per il resto inutile dire che adottare atteggiamenti finto-rivoluzionari da adolescente (o post) non può che portare problemi e nei casi peggiori un siluramento assicurato. Alla fine che ci piaccia o no dobbiamo convivere, almeno per il momento, con il capitalismo, quindi dovrai trovare un equilibrio (più facile a dirsi che a farsi) o meglio accettare dei compromessi (chiaro non nel senso di azzerbinarsi) per portare a casa la pagnotta e continuare le proprie lotte fuori o dentro il lavoro.
 
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