Cosa ne pensate di questo filosofo del '900? Mi ci sono imbattuto durante la stesura della tesi di triennale (sul Materialismo ed Empiriocriticismo) e sono rimasto piuttosto colpito dalla sua analisi del pensiero di Lenin. Ho sentito molte critiche marxiste al suo pensiero basate sul fatto che avrebbe distorto il pensiero di Marx per adattarlo alle esigenze dello strutturalismo, ma non ho personalmente avuto questa opinione. Mi è anzi sembrato che, a differenza della stragrande maggioranza della filosofia accademica, anche progressista (con la paradossale esclusione di Popper) sia stato tra i pochi autori a "prendere sul serio" in Filosofia non solo Lenin ma anche Engels, a sforzarsi di riabilitare la filosofia del marxismo come conseguenza di una vera rottura epistemologica: la nascita della scienza del materialismo storico e l'apertura, a fianco dei due "continenti" della scienza (la matematica e la fisica) di un terzo continente, quello della Storia e delle scienze sociali. Ho trovato in tal senso illuminante il breve testo "Lenin e la filosofia":
www.marxists.org/italiano/althusser/leninfilosofia.htmAllo stesso tempo, pur stimando profondamente Gramsci come teorico trovo la sua critica allo "storicismo assoluto" (che ritiene una deviazione "di sinistra" del marxismo, tanto quanto il determinismo economicista della II internazionale era considerata una deviazione di destra) piuttosto corretta (la trovate in uno dei capitoli centrali di "Leggere il Capitale", "Il marxismo è uno stoicismo?", che purtroppo non riesco a trovare online). Non condivido pienamente la sua interpretazione del primo Marx (seppur sia chiaro questo fosse ancora in larga parte influenzato dal pensiero feuerbachiano, ma penso che l'idea di una netta rottura tra i Manoscritti e le Tesi su Feuerbach/Ideologia Tedesca sia eccessiva), espressa nel testo "Per Marx" (di cui consiglio il capitolo più interessante, con anche un'interessante analisi dell'influenza su Lenin di Nicolò Machiavelli):
www.marxists.org/italiano/althusser/contraddizione.htmSe qualcuno fosse interessato ad avere il testo completo con gli altri capitoli ce l'ho in pdf, se lo volete o può interessare averlo nella biblioteca fatemi sapere).
In definitiva mi sembra Luis Althusser possa essere tranquillamente definito "l'ultimo marxista-leninista in filosofia nella seconda metà del '900", arrivando a riabilitare anche alcune opere teoriche di Stalin, considerate allora di poco conto e raramente lette a livello accademico (in particolare "Il marxismo e la linguistica" verrà preso come continuazione dell'idea di rapporto tra struttura e sovrastruttura presentato nel Materialismo ed Empiriocriticismo, in opposizione a quello che secondo Althusser avrebbe rappresentato Gramsci con il suo "storicismo assoluto) sono dell'idea vada riscoperto anche solo per questo, seppur possiamo non essere d'accordo con tutte le sue tesi.
Cosa ne pensate di questo autore? Cosa ne pensate della sua interpretazione del marxismo come unità tra prassi filosofica, prassi scientifica e prassi politica e della sua idea di una "rottura epistemologica" attuata dal marxismo? E che ne pensate della sua critica a Gramsci e all'"umanismo" del "primo Marx"? (critiche che per altro, oltre ad alcuni testi di Stalin, possono ricollegarsi anche all'idea di una "rivoluzione tecnico-scientifica" introdotta in URSS dopo gli anni '50, che vedeva nella scienza e nella tecnica una forza modificatrice della struttura sociale e non semplice sovrastruttura)
Edited by Lelouch Freedom - 20/3/2020, 16:16