premetto che sto seguendo con interesse la discussione, non vi partecipo sia per arretratezza mia, dato che la caduta del saggio di profitto ancora la devo studiare bene, sia perchè ci sono cose che non mi tornano.
in particolare non mi torna la definizione di finanziarizzazione e una certa idea approssimativa di come funzioni la finanza oggi.
personalmente trovo che la differenziazione tra economia "reale" ed economia "finanziaria" sia errata, se parliamo di finanza in senso generale, mentre ha senso se parliamo di speculazione finanziaria, che è sostanzialmente un gioco a somma zero (a voler essere pignoli negativa, per via delle commissioni degli intermediari...).
ma la finanza non è solo speculazione.
CITAZIONE
in teoria è anticipazione di plusvalore non ancora realizzato, cioè in ultima analisi fittizio, secondo il ciclo d-d1 invece che d-m-d1...la crisi dei subprime ha dimostrato come la bolla del plusvalore fittizio possa ingigantirsi fino ad esplodere nell'insufficienza di valorizzazione del capitale sul piano della produzione industriale.
secondo me stai sbagliando, e stai anche sottovalutando il ruolo generale della finanza nel ciclo di riproduzione e accumulazione del capitale, e in finale nel controllo della forza lavoro intesa come merce.
prendi ad esempio gli strumenti più utilizzati oggi a livello globale nei mercati finanziari,ovvero i
fondi comuni di investimento e gli
ETF,
strumenti molto simili, la differenza principale è che i primi sono usati dall'altissima borghesia diciamo, mentre i secondi sono accessibili a chiunque abbia qualche risparmio da investire.
le società che gestiscono questi strumenti ad oggi sono le entità economiche più mastodontiche che si possano immaginare, cito le due principali, che controllano praticamente la quasi totalità della produzione dei mezzi di consumo di massa al giorno d'oggi, il Vanguard Group, che gestisce 5100 MILIARDI di dollari, e Blackrock, che ne gestisce 6300 MILIARDI.
con la gestione di questi patrimoni, raccolti come detto prima sia dai grandissimi investitori, che dalla massa di più o meno piccoli investitori, producono profitti netti per miliardi di dollari ogni anno.
da dove prendono questi profitti? dal controllo di aziende della cosiddetta economia "reale".
e ti stupiresti di vedere quante sono le società partecipate da questi due giganti, e dagli altri attori simili.
praticamente qualsiasi grande azienda ti viene in mente, che produce, vende o trasporta beni e servizi, è controllata da loro.
dalla tecnologia, alle farmaceutiche, al settore bancario, alle telecom, all'industria del divertimento, alimentari, cosmetici,alla logistica, controllano TUTTO.
e spesso le aziende da loro controllate ne controllano altre, più piccole, e così via.
qualsiasi bene di consumo utilizziamo ogni giorno in un modo o nell'altro probabilmente di fatto lo producono loro, e il plusvalore derivante da questo ciclo viene redistribuito in proporzione tra gli investitori compartecipanti dei fondi.
metto due link che rimandano al portafoglio di questi due giganti, per far capire di cosa parlo.
www.nasdaq.com/quotes/institutiona...rock-inc-711679www.nasdaq.com/quotes/institutiona...group-inc-61322questa per me è la dimostrazione di come la cosiddetta finanza, intesa come risparmio investito in attività produttive, non sia affatto capitale fittizio ma sia di fatto il modo in cui la borghesia imperialista di oggi controlla i mezzi di produzione.
certo rimangono forme di controllo esterne a questo sistema, dalle forme "famigliari" dell'alta borghesia, tipo Agnelli, Ferrero, i Walton di Walmart e così via, che in realtà poi non sono così tanto esterni dato che spesso vi partecipano anche i citati fondi, alla piccola e media imprenditoria che annaspa cercando di sopravvivere e resistere all'inevitabile spinta alla proletarizzazione, ma quando una realtà economica diventa minimamente rilevante e ha potenzialità di sviluppo globale, quindi risulta particolarmente efficace nella riproduzione del capitale , stai sicuro che viene controllata da questi qui.
ovviamente sono attivissime anche nel settore delle startup.
questa per me è la parte più dinamica della borghesia contemporanea, quella che è più in grado di sfruttare efficacemente le conoscenze intellettuali per creare potenziali business globali, le principali forze di riproduzione del capitale oggi, non solo attraverso il "semplice" controllo e la gestione del capitale, ma anche del fondamentale controllo e gestione delle conoscenze intellettuali attraverso il controllo diretto o indiretto (attraverso le aziende da loro possedute) dei principali centri di "incubazione" e produzione intellettuale accademica, cioè le principali università degli USA e di conseguenza anche a livello globale, o meglio del resto del mondo capitalistico avanzato, imperialista.
anche su questo si basa l'egemonia imperialista degli Stati Uniti.
è un discorso molto complesso che mi piacerebbe approfondire ulteriormente appena avrò un po' più di tempo, ci sarebbero ad esempio considerazioni molto interessanti da fare sull'utilizzo delle intelligenze artificiali nella gestione dei capitali e della riproduzione capitalistica oggi e soprattutto in futuro, intanto continuo a seguire la discussione.