Al di là di tecnicismi su cui suppongo nessuno dei compagni qui è preparato, potrebbe essere interessante ipotizzare casi particolari ed analizzarli assieme.
In linea generale nel socialismo sono ammessi tre tipi di proprietà: statale, cooperativa e personale.
Per chi avesse dubbi sull'ultimo tipo di proprietà elencata, che nulla ha a che vedere con la proprietà privata (concetto spesso frainteso da chi confonde i due termini), riporto l'articolo 10 della
Costituzione dell'URSS del 1936:
Il diritto di proprietà personale dei cittadini sui redditi del proprio lavoro e sui propri risparmi, sulla casa di abitazione e sull’azienda domestica ausiliaria, sugli oggetti dell’economia domestica e di uso quotidiano, sugli oggetti di consumo e comodità personali, come pure il diritto di successione ereditaria nella proprietà personale dei cittadini, sono tutelati dalla legge.È chiaro che per ogni tipo di danno bisognerà verificare se è colposo o meno. Nel primo caso l'obbligo di risarcimento dovrebbe avere carattere prevalentemente sociale, nel secondo individuale.
Se per esempio nel socialismo con il mio scontrino guadagnato dopo una giornata di lavoro mi compro una teiera e tu decidi di rubarmela o distruggerla, ebbene in tal caso dovrai essere punito a norma di legge, per esempio nei casi meno gravi costringendoti ad un sopra-lavoro giornaliero temporaneo e nei casi più gravi alla detenzione in un campo di rieducazione, in cui avrai modo di fare ammenda ripagandomi col tuo lavoro la mia teiera, i danni morali, le spese giudiziarie, ecc.
Lo stesso se danneggi la proprietà dello stato o di una cooperativa, nel qual caso è evidente che il danno potrà essere molto maggiore e dunque dovrà esserla anche l'eventuale punizione. Se il danno è troppo grande, per esempio la distruzione di un ponte, di un grande database o di un treno, è chiaro che il risarcimento verrebbe anticipato dalla società. Infatti non essendoci assicurazioni private nel socialismo andranno create altre forme giuridiche sociali per ovviare al problema.
Nel caso invece in cui un lavoratore di una cooperativa durante il suo servizio causasse un danno ad una proprietà statale per esempio per mancanza di diligenza minima o di manutenzione ai sistemi di sicurezza, il risarcimento dovrebbe essere responsabilità almeno per la maggior parte dell'intera cooperativa la quale aveva il compito di assumere personale preparato e all'altezza.
Se per esempio una imbarcazione di proprietà di una cooperativa andasse a sbattere contro una torre di osservazione di proprietà dello stato all'ingresso di un porto, e il tutto fosse causato dal fatto che il capitano dell'imbarcazione era ubriaco, sarà la cooperativa proprietaria dell'imbarcazione ad assumersi la responsabilità di quanto avvenuto e per quanto possibile risarcire il danno causato alla torre di osservazione, all'ambiente e ad eventuali perdite umane.
Insomma a fin dei conti le differenze con l'attuale ordinamento borghese non sarebbero poi così grandi, basta togliere dal quadro la proprietà privata e considerare una società dove, pur mantenendo lo stato e le leggi, i mezzi di produzione sono collettivi.