Eroe di Leningrado
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| Premetto che nel trattare questo argomento non sono affatto imparziale, poiché fin da quando ero bambino sono sempre stato fermamente convinto che il Cosmo sia un'oasi traboccante di ogni genere di forma di vita, e non ho mai messo in dubbio neanche per un secondo questa mia ferrea convinzione. Dal mio punto di vista, se venissero scoperte delle forme di vita su altri pianeti, che si tratti di civiltà avanzate o di semplici batteri, si tratterebbe di una scoperta epocale dalla quale il Socialismo Scientifico potrebbe solo uscirne rafforzato. Una simile scoperta infatti costituirebbe un colpo mortale per le concezioni idealistiche e religiose che vedono l’Uomo come unico abitante dell’Universo e come essere spirituale uscito direttamente dalla mano di un Creatore supremo ed onnipotente, laddove al contrario l’ateismo scientifico comunista non si porrebbe assolutamente in contraddizione con una simile scoperta. Anzi, oserei dire che la nostra cosmovisione atea, materialista e dialettica implichi quasi implicitamente l’esistenza di altre forme di vita nell’Universo. Il materialismo dialettico, infatti, concepisce l’Universo come infinito nel tempo e nello spazio, giacché dialetticamente parlando non è possibile arrivare ad altra conclusione. Essendo dunque l’Universo infinito nel tempo e nello spazio, è matematicamente certo (date le probabilità infinite) che esistano altre forme di vita nel Cosmo. Dunque, direi che noi comunisti saremmo coloro che più di tutti non potrebbero che gioire di una simile scoperta, poiché essa costituirebbe un’altra prova schiacciante della giustezza e della validità delle nostre posizioni. Dal punto di vista strettamente ideologico, credo quindi che una simile scoperta non costringerebbe ad apportare alcunché alla nostra visione del mondo, tuttavia essa potrebbe produrre un rafforzamento delle nostre posizioni, se non altro in ambito ideologico e filosofico. Pur trattandosi di pure speculazioni, credo che sarebbe affascinante anche immaginarsi come potrebbero essere strutturate delle eventuali civiltà extraterrestri, e se esse possano basarsi su sistemi sociali simili al Socialismo e al Comunismo. Ebbene, Io credo che dipenda dalle singole condizioni materiali nelle quali ogni civiltà si trova ad operare. Indubbiamente una civiltà molto avanzata capace di compiere viaggi interplanetari ed interstellari deve aver trovato un equilibrio, deve esser riuscita a stabilire un singolo sistema sociale che si confaccia alle proprie necessità e che consenta alla popolazione della suddetta civiltà di vivere in modo stabile, tranquillo e prospero. Viceversa sarebbe totalmente impossibile che questa civiltà riesca a compiere avanzamenti degni di nota e ad esplorare lo Spazio nella maniera più conseguente. Dunque, per ciò che concerne nello specifico le civiltà più tecnologicamente evolute, credo che in linea generale si possa affermare con un certo grado di sicurezza che il loro sistema sociale sia scevro da conflitti interni (quindi dalla lotta di classe e/o dal suo eventuale corrispettivo extraterrestre). Per quel che invece concerne le civiltà più primitive, in molti casi i loro sistemi sociali possono essere certamente caratterizzati dalla lotta di classe o da qualcosa di simile ad essa, ma in alcuni altri casi possono essere anche caratterizzati, come nel caso delle civiltà evolute, da un forte equilibrio e da una grande stabilità. Per chiarire meglio questo concetto credo sia necessario avvalermi di un esempio storico ipotetico, molto vicino a noi: se, ad esempio, il blocco socialista avesse vinto la Guerra Fredda e nel 1989 fosse stato il Capitalismo a crollare anziché il Socialismo, quest’ultimo sarebbe stato instaurato a livello mondiale ed avremmo quindi raggiunto una forte stabilità a livello politico ed economico. Ciononostante saremmo rimasti comunque una civiltà tecnologicamente primitiva (incapace quindi di compiere viaggi interstellari o di attingere totalmente alle risorse energetiche del nostro pianeta e/o del Sole), almeno per un certo periodo. Dunque, la maggior parte delle volte le civiltà primitive sono indubbiamente organizzate in sistemi sociali che hanno alla loro base perpetui conflitti interni, ma in alcuni casi possono anch’esse (come le civiltà evolute) basarsi su sistemi sociali stabili e relativamente privi di antagonismi.
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