3 Ottobre 2014: Lotta di classe internazionale contro la disoccupazione
Federazione Sindacale Mondiale FSM - WFTU | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
27/09/2014
3 Ottobre 2014: Perché una giornata contro la disoccupazione?
La Segreteria della FSM mette al centro della Giornata di Azione internazionale 2014, la lotta contro la disoccupazione. Non si tratta di una scelta casuale. La disoccupazione rappresenta oggi il problema maggiore e più pericoloso per la classe operaia internazionale in tutto il mondo capitalista.
I disoccupati sono milioni e milioni, condannati alla povertà e privati perfino dei bisogni più basilari; accanto a loro altri milioni di schiavi impiegati in nero, a tempo parziale, esternalizzati, in condizioni lavorative e salariali squallide. Ogni famiglia conta uno o più disoccupati: la disoccupazione è un problema generalizzato.
La borghesia e i loro governi traggono vantaggi da questo problema: riducono gli stipendi, tagliano gli ammortizzatori sociali; propongono condizioni di lavoro a favore dei monopoli: i lavoratori non hanno diritti, ottengono bassi stipendi, nessuna stabilità, nessuna sicurezza sociale, dequalificazione.
La Segreteria della FSM insiste sul fatto che la lotta contro la disoccupazione è un compito centrale per la classe operaia e per tutte le organizzazioni sindacali. Solo la lotta di classe consente di creare le condizioni per una via d'uscita dalla situazione attuale a favore dei disoccupati, per i lavoratori, per gli strati popolari.
La classe operaia in alleanza con i contadini poveri, i lavoratori autonomi, le popolazioni indigene e i progressisti devono esigere soluzioni favorevoli ai popoli. Per oggi e per domani.
Disoccupati, lavoratori,
in Asia, in Sud e Nord America, in Europa, in Africa, in Medio Oriente, in Australia, la disoccupazione è una caratteristica intrinseca del capitalismo; fa parte del suo DNA. Oggi, a causa della crisi capitalista internazionale, il tasso di disoccupazione segna un andamento in crescita in tutti i paesi.
La Federazione Sindacale Mondiale fa appello a tutte le Organizzazioni sindacali a partecipare alla Giornata di Azione Internazionale per la difesa del diritto al lavoro, il diritto al lavoro dignitoso e per rivendicare misure immediate di tutela dei disoccupati.
La FSM e i suoi membri chiamano il 3 Ottobre 2014 milioni di lavoratori in tutto il mondo a partecipare alle attività, iniziative, picchetti, proteste, manifestazioni e scioperi nei paesi di tutto il mondo.
Quanti sono i disoccupati?
Anche se la disoccupazione è una grande ferita per la classe operaia di tutto il mondo, non conosciamo l'entità specifica del problema. I metodi di controllo statistico della disoccupazione sono inaffidabili poiché restano uno strumento per le manovre politiche e governative di manipolazione dell'opinione pubblica. I numeri descrivono le indicazioni dei governi e dei datori di lavoro.
I dati statistici ufficiali sono individuati in base alla definizione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro. Secondo questa definizione: "Il tasso di disoccupazione rappresenta i disoccupati come percentuale delle forze del lavoro. Le forze lavoro totali sono rappresentate dagli occupati e dai disoccupati. I disoccupati sono le persone in età compresa tra i 15 e i 74 anni che:
- Sono senza lavoro nella settimana di riferimento (!!!)
- Sono disponibili a lavorare entro le prossime due settimane (!!!)
- Hanno fatto ricerca attiva di lavoro nelle ultime quattro settimane o inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento (!!!)".
Secondo l'OIL nel 2012 oltre 197 milioni di persone sono disoccupate nel mondo, vale a dire il 6% della forza del lavoro globale.
E' chiaro, tuttavia, che la definizione dell'OIL esclude un gran numero di persone disoccupate o prive di un salario di sussistenza. Per esempio, coloro che hanno lavorato una sola ora durante la settimana della rilevazione dei dati, i lavoratori stagionali, i lavoratori in imprese familiari, i lavoratori sottopagati, quelli che hanno dichiarato di non essere in grado di iniziare un lavoro nelle due settimane successive alla rilevazione (ad esempio per motivi di salute), quelli che partecipano a programmi di formazione professionale o sono in tirocinio e non ricevono un reddito, i ricercatori che hanno perso la speranza di fare ricerca a causa della disoccupazione di lunga durata, i contadini che hanno recentemente perso la terra e sono alla ricerca di occupazione.
Perché disoccupazione esiste?
La disoccupazione è una caratteristica intrinseca del modo di produzione capitalistico. L'esclusivo obiettivo della produzione capitalistica è il profitto, non il soddisfacimento dei bisogni popolari.
La disoccupazione è utile al capitale. E' utilizzata per preservare il timore del licenziamento e come arma di ricatto per contenere il tenore di vita e le sue rivendicazioni economiche nelle trattative per il prezzo della sua forza lavoro.
In nome della disoccupazione, vengono violati e aboliti i diritti lavorativi e sindacali, cancellata la giornata lavorativa di 8 ore, sono promosse condizioni di lavoro flessibili, il lavoro precarizzato a mesi, settimane, giorni, viene legalizzato subappalto di manodopera: un sistema di schiavitù moderno, in cui alle imprese vengono offerti finanziamenti statali per assumere forza lavoro accanto a enormi esenzioni fiscali.
Inoltre, la disoccupazione è necessaria al capitalismo consentendo che la riserva dei disoccupati siano una fonte inesauribile di forza lavoro disponibile per tutte le possibili scelte di investimento capitalista.
Perché la disoccupazione aumenta rapidamente?
In condizioni di crisi capitalista internazionale, il tasso di profitto che i capitalisti traggono dai loro investimenti è inferiore al periodo di sviluppo o comunque al livello desiderato. Questo è uno dei motivi fondamentali per cui le imprese vengono fuse o acquisite, gli investimenti arrestati o delocalizzati, c'è un riordinamento generale, con la concentrazione e la centralizzazione della produzione nel quadro competitivo, per esempio con il trasferimento di investimenti verso paesi con manodopera più economica o condizioni più favorevoli al capitale. Molte aziende di medie e grandi dimensioni chiudono.
In generale, la distruzione delle forze produttive impatta pesantemente sulla più grande forza produttiva: la classe operaia. Milioni di salariati sono spinti alla disoccupazione dalla chiusura di imprese o dall'applicazione di riforme nel settore pubblico. Tanti subiscono politiche antisindacali, con riduzioni di stipendio e tagli alle pensioni, sotto scacco i diritti lavorativi e sociali.
Inoltre, gli attacchi imperialisti, le guerre imperialiste intensificano il problema e aggravano la situazione.
La disoccupazione può essere eliminata?
Sicuramente! Questo deve essere l'obiettivo della lotta di classe operaia mondiale: lo sradicamento della disoccupazione e l'abolizione dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo. Per una società in cui le persone avranno un lavoro e condizioni di vita e sanitarie dignitose e sarà assicurato uno sviluppo a tutti i livelli. Per una società umana.
Nel corso di questa lotta, ogni giorno combattiamo ovunque per la tutela dei disoccupati. Al giorno d'oggi, le esigenze sociali contemporanee delle masse popolari vanno espandendosi. Allo stesso tempo milioni di mani esperte e abili nel lavoro rimangono inutilizzate a causa della disoccupazione. La soddisfazione di tutti i bisogni contemporanei fornirebbero notevoli opportunità di lavoro. Anche la fine delle privatizzazioni genererebbero posti di lavoro, mettendo un freno ai licenziamenti e alle persecuzioni.
Contemporaneamente, il progresso tecnologico e scientifico e lo sviluppo di nuovi mezzi di produzione potrebbero migliorare immensamente le condizioni di lavoro e di vita, riducendo le ore di lavoro necessarie a 7 o 6 ore al giorno per tutti i lavoratori, con un miglioramento degli stipendi. Al contrario di ciò che accade oggi quando il capitalista sceglie di sfruttare un lavoratore per 10-13 ore o dividere uno stipendio su due lavoratori come contratto part-time.
Inoltre, l'eliminazione della fame, delle malattie, la tutela dell'ambiente, il miglioramento dell'assistenza sanitaria, dell'istruzione, dei servizi sociali, la creazione di organismi pubblici per la protezione contro le catastrofi naturali, il soddisfacimento dei bisogni abitativi della popolazione, l'attuazione di politiche per lo sport e la cultura dei popoli, l'uso corretto delle risorse naturali, l'ulteriore progresso tecnologico e scientifico impiegherebbero milioni di lavoratori.
Queste politiche sono impedite dall'anarchia del modo di produzione capitalistico in cui gli investimenti non vengono incanalati verso i bisogni sociali, ma votati al tasso di profitto; sono politiche bloccate dal saccheggio delle risorse, dai cartelli e dalle multinazionali nei paesi di Africa, America Latina, Asia. Bloccate perché il potere è nelle mani della borghesia e dei suoi rappresentanti politici.
Questo è il motivo per cui, insieme alla lotta quotidiana per la sopravvivenza dei disoccupati, accanto alla lotta contro le politiche che generano e accrescono la disoccupazione, è necessario che aiutiamo la classe operaia internazionale a rendersi conto che una soluzione completa e reale alla situazione, passa da un'assunzione diretta della questione nelle sue proprie mani.
Con questo orientamento, la Federazione Sindacale Mondiale riconosce e tutela il diritto al lavoro e lotta per l'eliminazione della disoccupazione. Lotta per tutti i piccoli e grandi problemi dei lavoratori.
Allo stesso tempo, la FSM sottolinea che con l'abolizione della barbarie capitalista e dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo, con la formazione di una società in cui siano centrali nel processo decisionale i bisogni delle persone e non il profitto, la disoccupazione sarà un lontano ricordo.
Cosa facciamo oggi - Rivendicazioni immediate
I lavoratori e le loro famiglie che non hanno alcuna responsabilità per il fenomeno della disoccupazione, ne sono pesantemente influenzate. Quindi, la FSM richiede le seguenti misure di tutela dei disoccupati:
- Sussidi di disoccupazione sostenuti dal bilancio dello Stato per garantire un tenore di vita dignitoso per i disoccupati e le loro famiglie per tutto il tempo dell'inattività;
- Assistenza sanitaria gratuita per i disoccupati e le loro famiglie;
- Sconti sostanziali sulle tariffe dell'energia, dell'acqua, nelle forniture per il riscaldamento e possibilità di accesso ai mezzi di trasporto di massa:
- Sussidi per la casa (affitti);
- Libero accesso all'istruzione per i figli dei disoccupati;
- Congelamento delle rate dei prestiti e degli interessi;
- Conteggio del periodo di disoccupazione ai fini pensionistici.
Soprattutto durante la crisi capitalista internazionale, i sindacati hanno il dovere particolare di mantenere il contatto con i lavoratori disoccupati, per trovare il modo di organizzare le loro lotte e unirli ai lavoratori occupati e affrontare i problemi dell'assenza di lavoro.
3 Ottobre 2014: Giornata di Azione Internazionale
Il 3 Ottobre in occasione della Giornata di Azione internazionale, denunciamo le cause reali della disoccupazione, informiamo i lavoratori e i disoccupati, organizziamo azioni in ogni paese, uniamo le nostre voci, coordiniamo la nostra azione!
L'evento centrale della Federazione Sindacale Mondiale si terrà il 3-4 ottobre a Palamela, Portogallo, con il titolo: "Combattere la disoccupazione, per un lavoro dignitoso".
La Segreteria della FSM