Comunismo - Scintilla Rossa

Ucraina, scendono in campo gli Stati Uniti

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Yuri Gagarin
view post Posted on 3/2/2014, 21:39




Oddio scusa skate XD
 
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view post Posted on 3/2/2014, 21:40

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il Partito Comunista d'Ucraina non deve essere confuso con il VKPB

CITAZIONE (Yuri Gagarin @ 3/2/2014, 21:39) 
Oddio scusa skate XD

fa niente un po di spam per SeP ogni tanto ci vuole :asd:
 
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Yuri Gagarin
view post Posted on 3/2/2014, 21:53




Vero ma comunque stato e potenza non rappresenta i comunisti ucraini . Sono si legati a ziuganov , ma il KPFR e i suoi partiti "fratelli " hanno molte correnti . Tuttavia rimangono partiti revisionisti , anche se ora come ora l'antifascismo e l'antiimperialismo hanno la priorità , intanto se esiste un partito MLM deve partecipare a tali milizie e premere per costruire il potere proletario radicalizzando l'antifascismo ucraino .

Per quel che riguarda putin io credo sia innocuo ancora , l'imperialismo russo è ancora ai primordi e la contraddizione principale è con gli imperialisti europei e americani .Yanucovich non è un leader affidabile e le forze definite comuniste sono sempre state molto critiche verso di lui . Non lo dobbiamo quindi confondere con un Maduro o che altro , ma non dobbiamo nemmeno fasciarci la testa per i russi , sicuramente non proteggeranno l'ucraina perchè le vogliono bene però è giusto sfruttare la contraddizione NATO /Russia .
 
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view post Posted on 3/2/2014, 22:19
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CITAZIONE
però è giusto sfruttare la contraddizione NATO /Russia

Esatto.
 
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Ceskystev
view post Posted on 4/2/2014, 00:11




CITAZIONE
I principali obiettivi della milizia è supervisionare il rispetto della legge e dell’ordine nella città, creare squadre d’intervento anti-tumulti, impedire all’opposizione di occupare edifici amministrativi, lotta antivandalica, opposizione a qualsiasi forma di restauro del fascismo e riabilitazione dei crimini commessi dai terroristi dell’UPA.

Le milizie create dal KPU non sono milizie rivoluzionarie, anche se si fregiano del nome comunista e della falce e martello, perché parlano chiaramente. I loro intenti non sono rivoluzionari, ma di mantenimento dell'ordine, l'ordine del governo. Praticamente sono squadre di sostegno alla polizia regolare.

C'è solo un modo per poter essere sicuri di non sbagliare in queste situazioni. Basta pensare che, anche se per noi la Russia non è l'imperialismo che domina direttamente il nostro paese, per i paesi dell'est questa ricopre esattamente lo stesso ruolo che l'America ricopre da noi. Se un partito sedicente comunista in Italia organizzasse squadre anti-tumulto, con l'obiettivo di garantire il rispetto della legge, le considereremmo davvero comuniste e rivoluzionarie? No. Stessa cosa vale per chiunque si trovi ad est, chi costituisce milizie in favore del governo e con l'obiettivo di far rispettare la legge è semplicemente un'altro servo dell'imperialismo dominante (dominante in quel paese).

Va da se che se i comunisti di un paese sostenessero la borghesia dell'altro per sfruttare le "contraddizioni" non se ne uscirebbe più. Lenin fece semplicemente questo ragionamento in seno alla seconda internazionale ed è anche, ma non solo, così che nacque la linea del nè con la borghesia del proprio paese, nè con quella straniera.
 
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view post Posted on 4/2/2014, 13:10
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Ciao Elio,

è vero quello che dici, ma la contraddizione politica più grande in seno al fronte capitalista è quella tra l'imperialismo Usraeiliano e la Russia-Paesi Sud-Centroamericani non allineati. In assenza di un movimento rivoluzionario occorre perseguire l'obbiettivo di un equilibrio tra le forze e non il prevalere del più forte o del più aggressivo.

Lo sappiamo tutti che Putin è un fascistoide, ma è un fascistoide utile.

Il socialismo del XXI secolo è confuso è porterà a grandi contraddizioni interne, che lo faranno sparire, ma attualmente si oppone all'imperialismo ed ha una certa utilità.

Ciao
 
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Ceskystev
view post Posted on 5/2/2014, 10:35




Si, conosco questo modo di vedere le cose, non mi opporrei con tanta forza se il KPU non avesse dato la prova empirica che questo modo di agire dei comunisti non porta a risultati. Il movimento rivoluzionario, ad un certo punto, bisogna cominciare a crearlo e non ad aspettarlo. (ovviamente poi bisognerebbe considerare che senza teoria rivoluzionaria non vi è movimento rivoluzionario, credo che questo rafforzi ancora di più la necessità di emanciparsi anche dalle borghesie dell'est). Le mie parole non sono dettate da semplici letture, ma anche da analisi dei fatti concreti.
 
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view post Posted on 5/2/2014, 21:00

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A Lutsk (Ucraina) eretto un monumento a Stalin - "liberatore dell'Ucraina"


Come riportato da "commento" al servizio stampa del Partito Comunista, all'inaugurazione hanno partecipato il Comitato Antifascista, Volyn Komsomol, il Partito Comunista, i rappresentanti della città di Mosca in Lutsk, comunità russe e bielorusse e altre organizzazioni pubbliche.

http://xn--80ajoghfjyj0a.xn--p1ai/na-volyn...nitelyu-ukrainy
 
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view post Posted on 6/2/2014, 09:13
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CITAZIONE (Ceskystev @ 5/2/2014, 10:35) 
Si, conosco questo modo di vedere le cose, non mi opporrei con tanta forza se il KPU non avesse dato la prova empirica che questo modo di agire dei comunisti non porta a risultati. Il movimento rivoluzionario, ad un certo punto, bisogna cominciare a crearlo e non ad aspettarlo. (ovviamente poi bisognerebbe considerare che senza teoria rivoluzionaria non vi è movimento rivoluzionario, credo che questo rafforzi ancora di più la necessità di emanciparsi anche dalle borghesie dell'est). Le mie parole non sono dettate da semplici letture, ma anche da analisi dei fatti concreti.

La maggior parte dell'umanità non crede che ci possa essere un diverso modo di produzione. La maggior parte dell'umanità spera di uscire individualmente dalla condizione di povertà e sfruttamento in cui si trova. La maggior parte dell'umanità ha una coscienza piccola borghese. Non fu un caso che la rivoluzione sovietica si affermò durante la guerra, quando la popolazione accettò le idee rivoluzionarie pur di uscire dalla massima barbarie della guerra. La maggior parte della popolazione crede che la "Crisi" sia passegera. Crede che tra qualche anno tutto tornerà come trent'anni fa. Con il bel welfare, con la sanità, con la crescita e la prosperità. Lo credono anche i piddini della base, gli ex comunisti nati nei primi anni del secondo dopo guerra, diventati piccolo borghesi ( a debito pubblico, bisognerebbe spiegarglielo...). Bisognerebbe dimostrare scientificamente alle generazioni attuali e a quelle future, attraverso la scrittura libri, studiando accuratamente il processo economico in tutti i suoi aspetti, e poi attraverso conferenze e dibattiti che è necessario passare ad un modo di produzione socialista e poi comunista perché non vi sono alternative. Il problema è che ora manca totalmente ( qualche scienziato rivoluzionario c'è, ma attualmente, visto l'aria che tira, se ne sta nascosto) l'èlite intellettuale di livello superiore che sia in grado di preparare e far avanzare la scienza rivoluzionaria. Attualmente, purtroppo, le "migliori" ( le più preparate) menti sono schierate tra la borghesia di serie B ( ad esempio il professor Bagnai ). Ma in futuro, non ho dubbi , si formeranno elite intellettuali rivoluzionarie, anche perché la "Crisi" sta declassando ampi strati sopciali dell'Europa, area geografica che gli Usraeliani stanno usando, ribadisco, come camera di compensazione dell 'immenso debito pubblico americano determinato dalle guerre medio-orientali (a loro volta determinate dalla caduta del saggio di profitto e per la creazione di un nuovo impero....), imponendo la decresita (Monti lo ha dichiarato apertamente), per favorire le imprese americane.

Raggiungere un livello accademico (dottorato ed oltre) riuscendo a mantenere uno spirito rivoluzionario ( bisogna fingere a quei livelli....) e scrivere dei libri rivoluzionari e attualmente il principale obbiettivo di un giovane o giovanissimo rivoluzionario. Se, al contrario, ci si aspetta dalle masse il colpo di genio, la rivoluzione immediata, ci si comporta come le masse che giornalmente si recano a Lourdes per chiedere un miracolo.

Impedire agli Usraelinai di usare l'Europa come camera di compensazione, agli usraeliani di accaparrarsi le risorse medio-orientali, d espandere il mercato ad est aiuta ad aumentare le contraddizioni politiche ed economiche in seno all'Imperialismo.

Ciao

Edited by Ludovico - 6/2/2014, 09:30
 
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view post Posted on 7/2/2014, 14:54

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L'Ucraina fa litigare Unione Europea e Stati Uniti


In una dichiarazione rilasciata oggi, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha definito ''assolutamente inaccettabili'' le dichiarazioni offensive dell'ambasciatrice Usa Victoria Nuland, che ieri si era lasciata andare ad una frase ingiuriosa contro le azioni della diplomazia di Bruxelles dentro la crisi ucraina. ''La cancelliera'', ha detto il portavoce della Merkel rispondendo a una domanda dei giornalisti ''vuole ancora una volta sottolineare che la signora Ashton sta facendo un lavoro eccellente''. La Ashton è attualmente mrs. Europe ossia la rappresentante della politica estera di Bruxelles. Il paradosso della vicenda sta nel fatto che la pesante gaffe dell'ambasciatrice americana in Europa, Victoria Nuland, è avvenuta durante una conversazione telefonica con l'ambasciatore americano a Kiev: La Nuland ha usato un termine offensivo per criticare l'atteggiamento di Bruxelles nei confronti della crisi in Ucraina. ''Fuck the Ue (si fotta la Ue)'', aveva detto la Nuland durante la telefonata, che è stata però intercettata e postata su YouTube. I funzionari americani, in evidente imbarazzo, non hanno negato la conversazione, ma hanno accusato la Russia di intercettare i telefoni del personale diplomatico statunitense (detto dagli Usa del datagate l'accusa appare piuttosto paradossale). Le autorità dell'Unione Europea al momento evitano ogni polemica. ''Non commentiamo le conversazioni telefoniche intercettate'' ha detto una portavoce dell'Altro Rappresentante per la politica estera Catherine Ashton.

Manifestanti antigovernativi ucraini tre giorni fa avevano preso di mira oggi gli uffici della Deutsche Bank a Kiev. I manifestanti si erano portati dietro una vasca da bagno piena di banconote coperte di sangue. I manifestanti accusavano la banca tedesca di aver fatto affarri con una banca ucraina di proprieta' di Oleksandr Yanukovych, figlio del presidente. ''La Deutsche Bank e' la lavanderia dei soldi sporchi ucraini'', ha accusato uno dei manifestanti. Una iniziativa che Berlino non deve aver apprezzato molto e dietro la quale qualcuno ha letto lo zampino di Washington. Dal canto suo la Russia attraverso il consigliere del presidente russo Sergei Glazyev ha dichiarato che ''secondo alcune fonti, gli Stati Uniti avrebbero speso circa 20 milioni di dollari a settimana per finanziare i ribelli. Naturalmente e' inaccettabile e procederemo con un esame''. Il Cremlino non ha risparmiato neanche il governo ucraino accusandolo di ''aver distorto la realta' facendo passare false informazione sulla situazione a Kiev''. Glazyev ha definito la situazione ''schizofrenica perche' il governo ha paura di chiamare le cose con il proprio nome: si tratta di un colpo di Stato e lo diciamo a gran voce''.
 
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view post Posted on 15/2/2014, 17:51

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Generale Russo: La Russia in Guerra!


FONTE

In un'intervista pubblicata il 10 febbraio su km.ru, il generale russo Leonid Ivashov, ex capo dell'Ufficio degli Affari Esteri del ministero russo della Difesa e attuale presidente dell'Accademia di studi geopolitici, lancia un avvertimento chiaro e preciso sulle drammatiche conseguenze derivanti dalla crisi ucraina:

"Sembra che [funzionari chiave all'interno dell'Unione europea e il Segretario di Stato Americano, John Kerry] si siano dedicati allo studio della dottrina del Dr. Goebbels, e continuino a farlo. (... ) Hanno una concezione della realtà che è esattamente il contrario. Questa è una formula che la propaganda nazista ha utilizzato con grande successo. (...) Quello che vediamo in Ucraina e in Siria è un progetto occidentale, un nuovo tipo di guerra: in entrambi i casi vediamo un chiaro approccio anti-russo, ed è notorio che i conflitti cominciano sempre con operazioni di guerra psicologica, disinformazione e manipolazione delle informazioni (...).

Presumo che il Ministero degli Affari Esteri [Russo] capisca che siamo in guerra e che le guerre hanno le loro leggi. (...) Dopo la guerra della disinformazione, si preparano ad un'operazione via terra e mare in Ucraina.

Kerry e Obama per incoraggiare Kiev reprimono duramente i contestatori nel loro paese. I leader europei stanno combattendo con forza manifestazioni non autorizzate e stanno gettando manifestanti in prigione, mentre nel caso ucraino sta succedendo esattamente il contrario e non contenti, minacciano pure la Russia. Logicamente, queste mistificazioni sono parte della guerra di disinformazione.

Tenete a mente che le reazioni suscitate dall'informazioni, nasconde il fatto che le navi americane siano entrate nel Mar Nero e siano quindi vicine all'Ucraina. Mandano i loro "Marines", e hanno anche cominciato a schierare più carri armati in Europa. (...) Dopo la guerra della disinformazione, si preparano ad un'operazione navale e di terra. Forse anche ad un'operazione aerea.

Lo scenario potrebbe essere il seguente: portare l'Ucraina sull'orlo del collasso e dare la colpa alla Russia e a Yanukovich di tutto questo per poi dire che la NATO non può rimanere lì, senza far nulla, e deve quindi inviare le sue truppe per ristabilire l'ordine.

Un governo di transizione sarà poi formato come in Iraq e in Kosovo, e la NATO prenderà il controllo delle cose. La storia ci ha mostrato situazioni simili."

Tradotto e Riadattato da Fractions of Reality
 
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view post Posted on 16/2/2014, 19:08

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Se tutto quello ipotizzato dall'articolo postato da Skate@Red dovesse accadere,credete forse che la Russia di Putin starebbe a guardare senza fare nulla?
Putin lo sa benissimo che se cade oggi o tutt'al più domani l'Ucraina,poco dopo sarebbe la volta della federazione Russa di finire nel tritacarne USA-NATO/UE!
Non x nulla Russia ed Ucraina sono nazioni confinanti,x non parlare dei legami tra i 2 stati,legami molto stretti di tipo familiare,industriale,commerciale,militare(Sebastopoli)ed infine politici.
Quindi,dico:(e ne sono sicurissimo)che se i fatti dovessero prendere la piega ventilata dal post di Skate@Red(che il destino non voglia)sarebbe il preludio alla 3^ GM,con tutte le conseguenze che possiamo immaginare!(BRR....ripeto BRR....!)
Come ho già detto altre volte,spero che Barack e compagnia cantante ci pensino non una ma almeno 10 volte prima di proseguire su una strada che fatalmente potrebbe condurci tutti(intendo con questo l'umanità intera)alla fine della civiltà,se non all'estinzione totale!
ps
Ricordate?
Nel 2008,x molto meno,vedi il caso Abkazia e Sud-Ossetia,la Russia era intervenuta militarmente contro la Georgia,da notare che allora il presidente era Medvedev e non Putin!
un saluto
Alexfaro
 
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view post Posted on 18/2/2014, 16:05

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Kiev: manifestanti pro-Ue assaltano parlamento e occupano partito di governo


Nuova improvvisa fiammata di violenza a Kiev, protagonisti i gruppi più oltranzisti dell’opposizione ucraina filoccidentale e di estrema destra. In occasione di un dibattito in parlamento su materie di carattere costituzionale, circa dieci mila persone hanno marciato questa mattina in corteo fino al parlamento ucraino, chiedendo l’immediata approvazione di una legge che limiti le prerogative del presidente della repubblica Viktor Yanukovich. Ad un certo punto gruppi paramilitari interni alla manifestazione hanno attaccato i cordoni di polizia, distruggendo anche alcuni veicoli di servizio, tentando di assaltare la sede parlamentare e di fare irruzione all’interno dell’edificio. A quel punto di cordoni di Berkut, i reparti antisommossa, hanno risposto con violenza lanciando lacrimogeni, granate stordenti e pallottole di gomma contro i dimostranti che a loro volta hanno lanciato pietre e molotov. Si registrano numerosi feriti.

Sempre questa mattina nella capitale ucraina gruppi di manifestanti della destra hanno occupato la sede del partito delle Regioni, il principale partito del paese e principale forza di governo. Anche in questo caso l’assalto è stato condotto con lanci di pietre e di bottiglie molotov. I dimostranti hanno rotto i vetri delle finestre dell’edificio ed sono riusciti a forzare l’ingresso di un garage del cortile entrando così nella sede del partito dalla quale però sono stati sgomberati dalla polizia qualche minuto dopo.
Come è possibile vedere dai video, moltissime le bandiere del partito di estrema destra Svoboda - l'ex partito nazionalsocialista ucraino - all'interno delle manifestazioni di oggi, a protezione dei militanti armati di bastoni e con il capo coperto da elmetti di tipo militare. Attacchi contro la polizia si sono verificati in contemporanea, riporta la stampa, in numerose zone del centro della capitale.
All'interno del parlamento intanto una cinquantina di parlamentari dei tre partiti di opposizione - Svoboda, Patria e Udar - hanno occupato la presidenza, dopo uno scontro fisico con i commessi e i colleghi della maggioranza di governo, per impedire il proseguimento dei lavori parlamentari.

Proprio ieri la Russia aveva annunciato il proseguimento del finanziamento da 15 miliardi di dollari concesso a dicembre all'Ucraina affermando che, entro questa settimana, verserà altri due miliardi di dollari al governo di Kiev, dopo i tre miliardi già elargiti a fine dicembre. L’intesa da 15 miliardi di prestito è stata concessa da Vladimir Putin al presidente ucraino Viktor Yanukovich, dopo che quest’ultimo ha rinunciato a firmare il trattato di associazione con l'Ue, considerato dannoso per la debole economia locale anche da sindacati e imprenditori.

Da parte loro i leader dell'opposizione ucraina di destra hanno chiesto all'Ue di decidere immediatamente delle sanzioni contro il presidente Viktor Ianukovich e il suo entourage, ed hanno anche sollecitato un aiuto finanziario da parte di Bruxelles. Le richieste sono state avanzate ieri in un incontro a Berlino tra due dei principali leader dell'opposizione di Kiev - l'ex pugile Vitali Klitschko e il capogruppo del partito Patria, Arseni Iatseniuk - e la cancelliera tedesca Angela Merkel.

L'establishment dell'Unione Europea non è l'unico a soffiare sul fuoco dello scontro frontale in Ucraina, non facendosi scrupolo di utilizzare anche partiti fascisti e xenofobi che all'interno dei confini continentali vengono invece 'combattuti' (ma solo a parole).

Domenica a incitare i manifestanti dell'opposizione ucraina c'era anche Daniel Cohn Bendit che ha aizzato alcune migliaia di persone dal palco di Piazza Maidan. Per chi capisce il castigliano pubblichiamo qui sotto il testo completo del delirante intervento dell'uomo politico franco-tedesco (e punto di riferimento, inspiegabilmente, di molta opinione pubblica 'progressista') pubblicato dal quotidiano spagnolo El Pais:

FONTE
 
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view post Posted on 18/2/2014, 17:55

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ecco il video di oggi che ci ha linkato un compagno ucraino sulla nsotra pagina.... violenza inaudita.. bastardi!



sempre lo stesso compagno ci informa che un poliziotto è stato ucciso!
 
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view post Posted on 19/2/2014, 17:42

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Assalto fascista nel ‘cortile di casa dell’Ue’.
A Kiev scorre il sangue


E’ un caso che poche ore dopo aver incontrato a Berlino la cancelliera tedesca Angela Merkel i settori più oltranzisti dell’opposizione ucraina abbiano messo in atto l’ennesima provocazione violenta sperando – e ottenendo – una corrispondente reazione da parte delle forze dell’ordine?

D’altronde proprio la Cdu di Angela Merkel in più occasioni ha ammesso che la fondazione del partito, la Konrad Adenauer, da tempo lavora per creare in Ucraina una situazione politica favorevole all’ingresso dell’importante repubblica ex sovietica all’interno della sua area di influenza. Durante un evento della fondazione con Klitschko a Bruxelles, Elmar Brok della CDU tedesca affermò apertamente che Berlino nutre un grande interesse per l’Ucraina, visto che si tratta di “un Paese con grandi possibilità economiche“, con “una popolazione ben istruita” e “buoni prerequisiti agricoli”. Anche il governo polacco non nasconde le sue mire sul paese, o quantomeno sulle regioni occidentali ucraine della Galizia, con le quali condivide cultura e storia.

Nei mesi scorsi qualcuno – compreso Contropiano – aveva lanciato l’allarme sulle conseguenze tragiche che la violenta destabilizzazione dell’Ucraina da parte dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e della Nato avrebbero potuto causare in un paese da tempo spaccato in due, sul piano politico ma anche su quello ‘etnico-culturale’. Avevamo "avvertito" che si correva il serio rischio che l’Ucraina diventasse una nuova Jugoslavia. Ai tempi Germania e Vaticano soffiarono sul fuoco delle divisioni etnico-politiche nella federazione plurinazionale, incitando croati, sloveni e bosniaci a portare il livello di scontro fino ad una tragica e sanguinosa guerra civile. All’epoca l’Unione Europea era un timido progetto ancora incipiente. Oggi Bruxelles è la capitale – con tutte le contraddizioni del caso, certo - di un superstato imperialista e aggressivo, desideroso di espandere ad est egemonia e controllo, che non esita a gettare un intero paese nel baratro dopo il fallimento dei piani di destabilizzazione più o meno soft che già nel 2004 avevano imposto al paese un premier-gaglioffo filoccidentale ma presto sconfitto dalle urne.

Nelle ultime settimane il governo del Partito della Regioni e il presidente Yanukovich erano riusciti a disattivare la bomba: avevano dimesso il loro governo aprendo alla possibilità di includere anche le opposizioni affidando a queste ultime la leadership, avevano varato un’amnistia imperfetta ma che comunque ha portato rapidamente alla liberazione di tutti i manifestanti arrestati negli scontri degli ultimi mesi, aveva assentito ad una riforma della costituzione che diminuisse i poteri del presidente a favore di quelli del parlamento. Con ritardi, contraddizioni e qualche furbizia, certamente, ma dal muro contro muro si era passati al negoziato e all’accordo.

1miliziekievFinché – ripetiamo, poche ore dopo un incontro con Angela Merkel – alcune delle forze d’opposizione più estremiste non hanno messo in campo la provocazione ‘perfetta’ che in poche ore ha precipitato il paese in una guerra civile incipiente.
Ieri mattina alcune migliaia di membri delle squadre paramilitari di Svoboda e dei gruppi neofascisti coalizzati nella piattaforma ‘Pravi sektor’ (“Settore di destra”) - nella foto qui sopra - hanno letteralmente dato l’assalto prima al parlamento, poi alla sede nazionale del Partito delle Regioni al governo e poi ancora ad un reparto antisommossa della polizia a guardia del centro cittadino. Una gragnuola di molotov, migliaia di militanti dell’estrema destra con caschi militari in testa e mazze alla mano hanno tempestato i poliziotti all’inverosimile. I fascisti hanno tentato l’occupazione del parlamento e poi hanno fatto irruzione nella sede del partito di Yanukovich, ingaggiando uno scontro frontale, violentissimo, con i Berkut mandati a sloggiarli. Oggi alcuni media ‘democratici’ si stupiscono del fatto che per la prima volta da quando Kiev è assediata dalla protesta filo-Ue, i poliziotti ucraini abbiano usato le armi da fuoco. Ma era esattamente questo lo scopo del triplo assalto dell’estrema destra, inondare di sangue il centro di Kiev, forzare il conflitto verso un tragico salto di qualità che renda impossibile ogni mediazione e permetta all’Ue e a Washington di ‘internazionalizzare’ la crisi.

Possono raccontare ciò che vogliono i media che invocano l’intervento europeo ‘per fermare la strage a Kiev’, tacendo sul fatto che la responsabilità dei morti di queste ore ricade interamente su una classe dirigente europea irresponsabile e assetata di potere. Anche perché quegli stessi media – Repubblica in testa – sono obbligati a citare il ‘piccolo particolare’ che nell’assalto ai palazzi istituzionali anche i militanti della destra erano armati di pistole e fucili (nella foto, un manifestante ripreso mentre spara da un fotografo dell'Ap), e altre fonti parlano di armi automatiche. D’altronde il bilancio della battaglia di ieri ma anche degli scontri di oggi - finora 25 i morti e centinaia di feriti - comprende anche 9 poliziotti e alcuni funzionari del partito delle Regioni, alcuni dei quali abbattuti a colpi di arma da fuoco. E' morto in ospedale anche il cronista ucraino Vyacheslav Veremiy del quotidiano ‘Vesti‘, che era stato assalito durante la notte nel centro di Kiev mentre stava viaggiando in taxi assieme a un collega, Oleksii Limarenko. Un gruppo di uomini a volto coperto li ha costretti a scendere dal taxi e li ha picchiati brutalmente.
Dopo che la sede del Partito di governo veniva dato alle fiamme dalle milizie dell'opposizione che nel frattempo avevano rioccupato la sede del municipio della capitale sgomberato da sole 48 ore in cambio dell'amnistia, la polizia ha lanciato un assalto contro i manifestanti sulla Maidan a Kiev, coadiuvati da alcuni blindati muniti di cannoni ad acqua che hanno liberato una parte della pizza dai dimostranti che lanciavano pietre e bottiglie molotov e incendiavano tende e barricata per rallentare i Berkut.

Scontri violenti si segnalano in queste ore anche in altre città dell’Ucraina occidentale, tra cui Leopoli, roccaforte dei nazionalsocialisti di Svoboda e del resto dell’opposizione più oltranzista, dove circa 5.000 miliziani si sono impossessati di un deposito di armi. Nella notte è infine arrivata la notizia di due agenti della polizia stradale uccisi a colpi d’arma da fuoco a Kiev mentre inseguivano «un’auto con dei presunti criminali».

fonte
 
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1012 replies since 17/12/2013, 20:24   22160 views
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