Comunismo - Scintilla Rossa

GLI EROI INVISIBILI

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GUGGEVIOLA
view post Posted on 18/2/2007, 21:44




Rumesh Rajgama Achrige
Federico Aldrovandi
Ilaria Alpi
Gaetano Amoroso
Giovanni Ardizzone
Adelchi Argada
Arico Casile Lo Celso Scordo Borth
Renato Biagetti
Rodolfo Boschi
Alberto Brasili
Auro Bruni
Piero Bruno
Antonio Campanella
Giuseppe Casu
Ion Cazacu
Domenico Centola
Fabrizio Ceruso
Domenico Congedo
Gennaro Costantino
Davide "Dax" Cesare
Mauro De Mauro
Luigi Di Rosa
Fausto e Iaio
Giuseppe “Pippo” Fava
Roberto Franceschi
Vittorio Giua
Carlo Giuliani
Giuseppe Impastato
Carmelo Jaconis
Bruno Labate
Francesco Lorusso
Mariano Lupo
Giuseppe Malacaria
Mario Marotta
Giorgiana Masi
Luigi Mastrogiacomo
Zunno Minotti
Cesare Pardini
Pier Paolo Pasolini
Benedetto Petrone
Giuseppe Pinelli
Ciro Principessa
Placido Rizzotto
Luca Rossi
Paolo Rossi
Walter Rossi
Saverio Saltarelli
Mario Salvi
Roberto Scialabba
Franco Serantini
Giuseppe Tavecchio
Varalli-Zibecchi
Valerio Verbano
Ivo Zini

più le 1600 persone che ogni anno muoiono sul lavoro, 4 lavoratori italiani al giorno, i compagni che per la lotta finiscono in galera,
SONO LORO I VERI EROI ITALIANI!!!
non i mercenari di nassyrya, o quelli che ogni domenica "rischiano"(virgolette) la vita negli stadi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

non per fare pubblicita
ma guardate questo sito perchè merita
http://www.reti-invisibili.net/
 
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GUGGEVIOLA
view post Posted on 17/3/2007, 16:01




visto che ieri era il quarto anniversario pubblico la storia di DAX

Davide "Dax" Cesare
scheda a cura di Francesco "baro" Barilli

Nella notte fra il 16 e il 17 marzo 2003 moriva Davide “Dax” Cesare, militante del Centro Sociale O.R.So (“Officina di Resistenza Sociale”) di Milano. Era da poco uscito, assieme ad alcuni compagni, da un bar del quartiere ticinese. Fuori, ad aspettare i ragazzi, un paio di neofascisti armati di coltelli, spalleggiati da un terzo elemento più anziano. Si scoprirà solo in seguito che i due giovani sono fratelli e che l’uomo è il loro padre; si tratta rispettivamente di Federico, Mattia e Giorgio Morbi (28,17 e 54 anni all’epoca del fatto). L’aggressione dei neofascisti è rapida e particolarmente violenta. Numerose coltellate vengono inferte in punti vitali: Davide non giungerà vivo all’ospedale; altri due ragazzi sono feriti (uno in modo grave, ma si salverà).

Alla tragedia di Dax seguono altri fatti a dir poco inquietanti. Prima il ritardo nei soccorsi; sul luogo del delitto arrivano per prime numerose pattuglie di polizia e carabinieri, che rendono ancora più difficoltoso l’arrivo del personale medico. Poi al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, gli amici dei feriti (sconvolti dalla notizia che per Davide non c’è più nulla da fare) vengono brutalmente picchiati dalle forze dell’ordine. Uno scenario che ricorda tristemente le cronache di Genova e Napoli 2001; con la differenza che, stavolta, la brutalità della polizia non ha neppure la debole scusa delle tensioni di piazza. Una brutalità che finirà col coinvolgere anche personale di assistenza medica e pazienti dell’ospedale: in seguito alle cariche il pronto soccorso dovrà cessare il servizio fino alle sette del mattino seguente, e numerosi pazienti finiranno con l’essere trasferiti in altre strutture.

Infine giunge l’ultima vergogna, quasi un marchio di fabbrica delle vicende di cui abbiamo parlato finora: le menzogne degli apparati dello Stato, assecondati da organi di stampa sempre compiacenti e aiutati a posteriori dalla copertura morale prontamente offerta da certi politici. L’omicidio viene spiegato con il degenerare di una “rissa tra balordi”. Il pestaggio dei giovani al San Paolo viene giustificato con la reazione delle forze dell’ordine alle intemperanze dei compagni di Dax, ed in special modo alla loro richiesta di “trafugare” dall’ospedale la salma. Per fortuna le testimonianze dei giovani presenti all’ospedale, assieme alle dichiarazioni coraggiose di elementi del personale medico del San Paolo, hanno in seguito smentito quelle prime ricostruzioni (senza che, purtroppo, la stampa nazionale si sia affannata troppo nel concedere a tali smentite uno spazio uguale a quello che ebbero le prime, false versioni).

Dal punto di vista processuale la vicenda è tuttora aperta su più fronti: per la morte di Davide, Giorgio Morbi è stato già prosciolto (non ci sarebbero prove della sua partecipazione diretta all’agguato mortale); al giovane Mattia è stata riconosciuta quella che giuridicamente si chiama “messa in prova” (tre anni sotto il controllo di una comunità, al termine dei quali sarà valutato il suo “percorso di recupero”); a rispondere dell’omicidio resta dunque il solo Federico Morbi. Per quanto concerne i fatti del San Paolo, sono ancora aperte le indagini; presto si dovrebbe arrivare ai processi, sia a carico di alcuni giovani, sia a carico di alcuni fra gli agenti colpevoli dei pestaggi.

DAX E' VIVO E LOTTA INSIEME A NOI
LE NOSTRE IDEE NON MORIRANNO MAI!!!
 
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ssaa
view post Posted on 17/3/2007, 16:21




DAX VIVE!
 
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view post Posted on 21/4/2022, 19:51
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compagno

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view post Posted on 24/1/2023, 20:22
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view post Posted on 12/9/2023, 09:00
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