Comunismo - Scintilla Rossa

Trotskismo: Teoria e storia, Kostas Mavrakis

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Yuri Gagarin
view post Posted on 19/11/2013, 21:43 by: Yuri Gagarin




Trotsky e i contadini

Nella sua pretesa di essere più leninista di Lenin, Trotsky ha negato con veemenza di aver voluto « trascurare i contadini » o di averne sottovalutato il potenziale rivoluzionario. Egli ha accusato Lenin di averlo criticato su questo punto senza aver letto le sue opere. In realtà, nel capitolo Bilanci e prospettive consacrato ai rapporti tra il proletariato al potere e i contadini, egli manifesta apertamente il proprio disprezzo verso questi ultimi. (25) Qualche citazione lo proverà: « Numerosi strati delle masse lavoratrici, in particolare nelle campagne, saranno coinvolti nella rivoluzione e si organizzeranno politicamente solo dopo che l'avanguardia rivoluzionaria, ii proletariato urbano, avrà in mano le redini dello Stato. L'agitazione e l'organizzazione rivoluzionaria saranno allora dirette con l'aiuto delle risorse dello Stato » (pp. 202-203). « In una simile situazione creata dal passaggio del potere al proletariato, ai contadini resterà solo da collegarsi al regime della democrazia operaia. Non importa che i contadini non lo facciano secondo un livello di coscienza più elevato di quando sostenevano il regime borghese » (p. 205). Alludendo alla politica leninista, egli scriveva poi: « Si propone ora di completare questa restrizione politica con una vera "garanzia" antisocialista, imponendo al proletariato un collaboratore: il mugik. » (26)In effetti, secondo Lenin «il proletariato... non può vincere ... se la massa dei contadini non si unisce alla [sua] lotta rivoluzionaria » .(27) Osserviamo innanzi tutto che il capitolo da cui abbiamo estratto le due prime citazioni si intitola « Ii proletariato al potere e i contadini » (Corsivo dell'autore. [N.d.R.]). Trotsky non dice nulla sull'alleanza del proletariato e dei contadini in vista di prendere ii potere. Possiamo riassumere come segue le idee di Trotsky prima del 1917 sull'argomento che stiamo trattando:
— Il proletariato emancipa i contadini e conduce internamente a essi un lavoro d'agitazione e d'organizzazione dopo aver preso ii potere.
— I contadini si congiungono al proletariato con un fatalismo e un'ignoranza verso i propri interessi altrettanto grandi di quando sostenevano un regime reazionario.
— Non è il caso, per Trotsky, di fare concessioni ai contadini affinchè le contraddizioni tra loro e il proletariato rimangano secondarie. Infatti egli non distingue la fase democratica dalla fase socialista della rivoluzione.(28) Inoltre, egli considera che il passaggio a quest'ultima supponga un conflitto tra le due classi.
La definizione data da Lenin alla dittatura del proletariato metterà in luce quanto questa posizione fosse antileninista: « La dittatura del proletariato e una forma particolare dell'alleanza di classe fra proletariato, l'avanguardia dei lavoratori, e i numerosi strati non proletari di lavoratori (piccola borghesia, piccoli proprietari, contadini, intellettuali ecc...) diretta contra il capitale... per l'instaurazione e il con-solidamento del socialismo. » (29)In un paese come la Russia, gli « strati non proletari dei lavoratori » erano principalmente le larghe masse contadine. In Russia, la dittatura del proletariato era dunque per Lenin una forma particolare dell'alleanza di classe tra ii proletariato e i contadini lavoratori e sappiamo che, prima di morire, una delle sue maggiori preoccupazioni era il mantenimento di questa alleanza. Ecco per contra ciò che Trotsky scriveva nel 1922 nella prefazione al suo libro 1905: « Per assicurare la sua vittoria, l'avanguardia proletaria deve, a partire dal suo arrivo al potere, attaccare radicalmente non solo la proprietà feudale ma anche la proprietà borghese. Ne conseguiranno conflitti non solo con tutti i settori della borghesia ma anche con larghe masse contadine, con l'aiuto delle quali il proletariato ha conquistato il potere. Rifiutando questa bella prospettiva, Bukharin muove la seguente obiezione a Trotsky: « La questione coloniale, da cui dipende la sorte del capitalismo, non è insomma per noi bolscevichi che la questione dell'alleanza fra il proletariato industriale europeo e americano e i contadini delle colonie. « I due problemi non sono naturalmente identici; è pertanto vero che la questione coloniale è, nelle sue basi sociali, una questione contadina. Appoggiando le ribellioni attraverso cui i contadini delle colonie minano la società capitalista, la classe operaia assicura la sua egemonia sul movimento contadino coloniale... « Se il conflitto fra proletariato e contadini è inevitabile, lo sarà anche dopo la vittoria mondiale del proletariato. I contadini rappresentano la stragrande maggioranza degli abitanti del globo. Se il proletariato non avesse i mezzi per esercitare un'influenza preponderante su questa maggioranza, la rivoluzione internazionale soccomberebbe o dovrebbe essere rinviata fino a quando la maggior parte degli abitanti del pianeta fosse composta da proletari. » (30) La teoria marxista-leninista aveva previsto, e l'esperienza ha confermato, che era possibile, per il proletariato, stabilire una durevole alleanza sotto la propria direzione con i contadini poveri e i contadini medi di rango inferiore. In Cina la soluzione corretta delle contraddizioni secondarie con la massa contadina è stata facilitata dal fatto che quest'ultima ha visto le condizioni materiali della propria esistenza migliorate dopo la liberazione e a ogni tappa della costruzione del socialismo. Inoltre, tutte le rivoluzioni che hanno condotto all'instaurazione della dittatura del proletariato hanno trionfato nei paesi in cui la maggioranza dei contadini non possedeva terra. Il disprezzo di Trotsky nei confronti dei contadini e la sua concezione feticistica della classe operaia l'hanno condotto a dare prova di una totale incomprensione delle vie particolari della rivoluzione cinese, della quale si era pur tuttavia interessato all'epoca in cui egli poteva attingervi argomenti contro Stalin e Bukharin. Per il fatto che essa si svolgeva nelle campagne, egli è rimasto cieco di fronte a questa lotta, apportatrice del più grande sconvolgimento rivoluzionario di ogni tempo e destinata a segnare profondamente la seconda metà del nostro secolo.

NOTE

25 In numerosi passaggi del libro egli ii definisce « arretrati » « primitivi ecc. I contadini cinesi non lo erano meno, ma Mao ha sempre parlato di loro con la più grande ammirazione a causa del loro spirito rivoluzionario. Se si pensa al numero di insurrezioni contadine degli ultimi decenni del XIX secolo, si può concludere che i contadini russi fossero almeno ugualmente rivoluzionari.
26 1905, «Nos differends », Libr. de l'Humanite, 1923, p. 255.
27 Due tattiche della socialdemocrazia (Opere complete, vol. IX, p. 27.)
28 Trotsky distingue queste due fasi « in teoria », cosi come distingue un programma minimo da un programma massimo. Questa distinzione però scompare, secondo lui, al momento della presa del potere. Infatti non ye n'e traccia nella sua propaganda o nelle sue parole d'ordine. Nel suo libro 1905 egli si rifa a Lassalle che avrebbe tratto dagli eventi del 1848-49 « l'insegnamento irrefutabile che nessuna lotta in Europa pile essere vincente se, fin dal principio, non si manifesta come strettamente socialista » (ibid., p. 55). L'esperienza delle lotte rivoluzionarie a partire dall'inizio del secolo, giustificherebbe piuttosto l'assioma
29 Citato da Stalin in Questioni del Leninismo , ed rinascita 1952 nel capitolo " La rivoluzione d'ottobre e la tattica dei comunisti " p. 101 Cfr anche il "testamento" di Lenin dove è scritto :"Il nostro partito si basa su due classi ; sarebbe possibile smuoverlo e la sua caduta sarebbe inevitabile se non si potesse fare l'alleanza di queste due classi " (opere complete vol XXXVI)
30 « Sulla teoria della rivoluzione permanente », Giuliano Procacci, Staline con/re Trotsky, Maspero, 1965, pp. 99 e 101. Si vede come Bukharin e Stalin abbiano anticipato la strategia dell'accerchiamento delle città a livello mondiale (potenze imperialiste) da parte delle campagne (paesi dominati) di Lin Piao.


Edited by Yuri Gagarin - 21/11/2013, 21:07
 
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