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| Io sinceramente non condivido molto interesse per una legge emanata da un governo borghese. Questi governi borghesi, di leggi più o meno sgangherate, ne promulgano a bizzeffe, in particolare contro i lavoratori.
Il proletariato e la borghesia sono classi talmente antagoniste che si può affermare tranquillamente che l'interesse dell'una è il danno per l'altra. Pertanto la stragrande maggioranza delle leggi emanate da un governo o da un parlamento borghesi, dovendo fare l'interesse della propria classe sfruttatrice, farà il danno delle altre classi.
Ovviamente in ogni paese la borghesia ha interessi particolari propri, talora diversi da quelli di altri paesi capitalisti, e quindi in un paese si possono promulgare leggi che in un altro paese capitalista non si emanano.
Nel particolare della discussione, poi, si entra in un contesto particolare in quanto si viene trattando di un gruppo di persone, gli omosessuali, che non rientrano in categorie per posì dire "strutturali".
Il "frocio" non è una categoria marxista, in quanto esistono froci proletari e froci capitalisti.
Possiamo però evidenziare anche in questo campo, come la borghesia di qualsiasi paese non sia in grado di risolvere ormai, nella fase imperialista del capitalismo in putrefazione, alcun tipo di contraddizione.
Il discorso che invece potrebbe essere stimolante - e che abbiamo già fatto in un'altra discussione qui nel forum - è come nella nuova società socialista si risolve questa specifica (e non fondamentale!) contraddizione.
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