CITAZIONE (Platon @ 26/3/2011, 17:18)
L'imperialismo non cambia per sostanza ma cambiano gli assetti intorno a lui. Mi spiego meglio: tutt'oggi gli USA sono la potenza imperialista per eccellenza, spalleggiata da quelle europee, raggruppate in un unico organismo l'UE. In contrasto con questi vi sono le potenze emergenti, che possono compromettere la loro egemonia economica e gli stati che non si sono assoggettati a loro (o almeno non del tutto, come ad esempio la Russia). L'imperialismo UE oggi non potrebbe sfidare quello degli USA, è strettamente legato a questi e l'affianca contro i nemici comuni: Libia, Russia, Cina, Iran ecc. ma credere davvero che gli stati europei si siano rassegnati ad un ruolo di secondo piano è sciocco. L'UE infatti, per quanto son certo non rappresenti un alternativa imperialista a quella americana, e non in grado di sfidarla, è un prototipo di questa. Gli stati facenti parte dell'UE si sono intanto assicurati che le altre nazioni europee non si assoggettassero a potenze al di fuori del vecchio continente costituendo una strategia economica ed un modello economico comune, ed una moneta comune, cosicché se mai vi sarà un paese europeo in fase di crollo economico, questi potranno per primi approfittare dell'occasione ed evitare una dispersione di forze e un indebolimento della loro economia. Non si può non pensare che un giorno, quando e solo quando le potenze emergenti verranno assoggettate e messe a tacere dall'alleanza tra gli imperialismi occidentali, i paesi europei non cercheranno di svincolarsi dal dominio americano, ma di certo non possiamo permettere che si arrivi a questo punto. Certo la differenza tra gli imperialismi occidentali ed orientali è quella della divisione di questi ultimi, senza contare che ancora l'India non si è sviluppata e difficilmente verrà permesso il suo sviluppo (mi pare che Marx avesse ipotizzato l'occasione di rivoluzioni proprio in Russia, Cina ed India, e quest'ultima ancora manca all'appello). Tutto ciò ai tempi di Marx non si poteva immaginare, non si poteva concepire come gli imperialismi europei divisi ed in lotta tra loro potessero un giorno riuscire a far fronte comune ed organizzarsi in un associazione come quella dell'UE (nonostante quest'unione non sia così forte e nonostante tra i paesi europei vi sia ancora divisione riguardo alle idee ed agli interessi di ognuno, l'organizzazione comune fatta tra loro non è cosa da poco).
giustissimo...è lo stesso processo di integrazione dell'unione europea che risponde ad una pretesa di non-subalternità delle nazioni europee ,italia francia e germania su tutte, sugli usa. Non è un caso che qualche anno fa si è discusso proprio sulla possibilità dell'euro di divenire moneta commerciale internazionale al posto del dollaro...ma la disparità era troppo alta e l'ue ha dovuto fare un passo indietro. in ogni caso, non v'è + una missione dove solo gli usa intervengano isolati...e questo è un dato storico importantissimo. Perchè, se dà un lato ci svela un coordinamento sempre + efficace tra le borghesie di + paesi, dall'altro si vede un massiccio intervento di stati, come quello italiano, in genere estremamente passivi fino a 30 anni fa. L'italia è il paese che partecipa nel mondo a + missioni...+ degli usa. E se in primis ciò risponde ad una scarsità di materia prime sul nostro suolo, dall'altro svela una politica che tende ad essere sempre in prima linea al fine di una estensione della propria sfera di influenza, a volte palese, a vole latente, a volte nascosta sotto la fragile foglia di fico dell'onu ecc ecc
CITAZIONE (amaryllide @ 26/3/2011, 18:56)
CITAZIONE (colbacco @ 26/3/2011, 15:03)
La loro aspirazione è di creare un asse alternativo agli usa..infatti la prima rivendicazione è quella di una valuta internazionale alternativa al dollaro...
peccato che
1) l'asse alternativo finora si limita all'astensione in sede ONu. E gli yankee gli ridono dietro
2) la valuta internazionale quale sarebbe? A me pare che per la Cina ci sia solo la loro, la pensano così anche i "colleghi"?
1) nella seconda riunione, tenuta a rio, hanno proprio discusso su come allargare il loro intervento oltre i confini nazionali...e le risate poi non erano così diffuse...i cinesi hanno comprato il 40% el debito pubblico usa...circa 3 anni fa (appena lo trovo lo posto) un economista usa aveva lanciato un serio allarme agli usa: se la cina continuerà ad acquistare debito pubblico usa, finiranno x dettare i ritmi all'economia usa
2) la prima riunione è stata tutta incentrata sulla nuova valuta di scambio alternativa al dollaro. e gli yankee non l'han presa proprio bene. Dal lavoro degli sherpa non si è riuscito ad arrivare alla scelta di una delle 4 monete, eppure era apparso + veritiero e + possibilista la scelta dela moneta cinese...
Per quanto riguarda invece investimenti in europa da parte della cina, che attualmente è l'unico stato in grado di investire all'estero propria moneta in termini rilevanti sui debiti pubblici, ecco i dati: in spagna 7,5 miliardi di euro fatti questo gennaio. la cina aveva già il 20% del debito pubblico spagnolo. E' chiaro che i cinesi hanno riserve valutarie sottostimate e abbondantissime. negli usa sono pronti ad investirne altri 900 miliardi (!!!!!!!!!!!!!). in portogallo, tra dicembre e gennaio ne hanno investiti circa 4.