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Intervista a Claudio Moffa

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view post Posted on 11/10/2010, 18:26
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Pianificazione, cifre, modalità delle stragi ebree nella seconda guerra mondiale: una discussione possibile e necessaria

ADN KRONOS -

Intervista a Claudio Moffa

Fonte: www.claudiomoffa.it/
7 ottobre 2010



Nel corso della sua lezione, lei ha affermato che non c'è alcun documento di Hitler che dicesse di sterminare tutti gli ebrei e che la shoah e' un'arma ideologica. Vuole dire che non è esistita alcuna soluzione finale? E che la shoah è una speculazione fatta dagli stessi ebrei?

Non esiste la certezza assoluta ed eterna nella ricerca storica: è comunque è condiviso da tutti – compresi storici ortodossi come Hilberg e Poliakov - che non esistono documenti attestanti un ordine di sterminio di Hitler. La "soluzione finale" della "questione ebraica" in Germania pianificata dai nazisti era quella "territoriale", organizzare – peraltro d'accordo con i sionisti, fatto stranoto agli storici – l'emigrazione in massa degli ebrei tedeschi e austriaci verso la Palestina, in vista della fondazione dello Stato d'Israele. Un orribile pulizia etnica, ma non uno sterminio fisico. Quanto alla speculazione odierna della shoah, ne parlano molti giornalisti e studiosi ebrei, fra cui lo storico Norman Finkelstein, figlio di deportati ad Auschwitz, e autore dell'Industria de l'Olocausto edito in Italia da Rizzoli. Anche la cronaca odierna ce ne offre un esempio.

Tanti documenti audiovisivi mostrano le sofferenze degli ebrei e la morte degli ebrei in quegli anni e il numero impressionante di persone che sono state uccise. Lei nega la veridicità di tutte quelle immagini e il fatto che siano stati sterminati 6 milioni di ebrei?

Il problema delle fonti è sempre cruciale nello studio della storia. "Tutto è storia" diceva Lucien Febvre nelle Annales. Da cui l'importanza della memoria, da combinarsi però sempre con altra documentazione, perché come ho ricordato a lezione, il caso Enric Marco – il millantatore spagnolo che vantava di essere stato deportato ad Auschwitz e venne sbugiardato da tutta la stampa – dimostra quanto il terreno della memoria, che non coincide mai perfettamente con la storia, sia scivoloso. Quanto alle foto, è noto che possono essere truccate, da Timisoara al miliziano finto caduto della guerra civile spagnola. Ma moltissime drammatiche foto di ebrei nei campi di sterminio sono senz'altro vere. Ma vede, se io guardo una foto con l'orribile scena di alcune centinaia di cadaveri, sono portato per emotività comprensibile a trasformare quella foto – prova degli orrori dei lager – in una prova che il numero delle vittime è stato di 6 milioni. Non basta, il numero dei 6 milioni di vittime ebree esisteva già nella prima guerra mondiale, come da documento illustrato a lezione. Da cui un dibattito ormai sedimentato sul numero di morti ebrei, una delle popolazioni che ha subito sofferenze indicibili della seconda guerra mondiale, come i sovietici e gli abitanti di Hiroshima, Nagasaky e Dresda.

Grandezza umana e politica di ahmadinejad quali sono le virtù mostrate da ahmadinejad in questi anni e come giudica le sue dichiarazioni periodiche sulla distruzione di israele

In occidente c'è una campagna contro l'Iran che ricorda quella contro l'Iraq di Saddam Hussein e le inesistenti "armi di distruzione di massa" a cui hanno creduto tanti organi di stampa. Per quel che mi riguarda trovo apprezzabile lo slogan "armi nucleari per nessuno, energia nucleare per tutti", credo che la lapidazione sia un barbaro metodo di uccisione dentro il fenomeno negativo della pena di morte – e bene ha fatto Ahmadinejad ad abrogarla di fatto. Quanto alla "distruzione" di Israele è una semplificazione di altra richiesta: da una parte il diritto al ritorno dei profughi palestinesi, dall'altra che Israele si trasformi in uno stato bietnico. Sa chi propone, fra gli altri, una soluzione del genere? Israel Shamir, un altro dei docenti del mio master. Ma mi lasci ritornare in attimo alla mia lezione sulla Shoah: Repubblica riporta l'invito di Renzo Gattegna agli storici che mettono in dubbio cifre, modalità e pianificazione dello sterminio degli ebrei "a visitare lo Yad Vashem e a studiare la documentazione che è là depositata". Accetto l'invito, e rilancio: non solo lo Yad Vashem ma anche Auschwitz e gli archivi tedeschi, e non io solo, ma una equipe di studiosi mista, compresi i cosiddetti revisionisti, per dar vita a una svolta in questa lacerante polemica. Un confronto, anche pubblico fra le diverse tesi su quello che resta un orrore della II guerra mondiale, la strage di ebrei nei lager nazisti.
 
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view post Posted on 12/10/2010, 19:06

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CITAZIONE (carre @ 11/10/2010, 19:26)
Non esiste la certezza assoluta ed eterna nella ricerca storica: è comunque è condiviso da tutti – compresi storici ortodossi come Hilberg e Poliakov - che non esistono documenti attestanti un ordine di sterminio di Hitler. La "soluzione finale" della "questione ebraica" in Germania pianificata dai nazisti era quella "territoriale", organizzare – peraltro d'accordo con i sionisti, fatto stranoto agli storici – l'emigrazione in massa degli ebrei tedeschi e austriaci verso la Palestina

peccato che di ebrei in Palestina ne abbiano portati pochini, nei lager un po' di più. Quanto alla storiella dell'assenza di ordini scritti, Hitler era un criminale, non un fesso, sapeva bene come nascondere i suoi crimini peggiori...per nascondere lo sterminio ai deportati venivano fatte firmare cartoline per i parenti, in modo da far credere loro che fossero ancora vivi. Erano così bravi a nascondere gli stermini che riuscirono a far passare alla Croce Rossa il lager di Terezin per una ridente città regalata da Hitler agli ebrei.
www.olokaustos.org/geo/campi/terezin/terezin6.htm
il nazismo era criminale, ma non al livello da vantarsi pubblicamente dei propri crimini
CITAZIONE
Tanti documenti audiovisivi mostrano le sofferenze degli ebrei e la morte degli ebrei in quegli anni e il numero impressionante di persone che sono state uccise

questa è una scemenza, perchè, come detto prima, i nazisti non lasciavano molte prove dei loro crimini, e bruciavano i corpi degli ebrei uccisi e i documenti che testimoniavano le uccisioni. Al massimo i documenti audiovisivi potevano mostrare, e in effetti mostrarono, solo i morti più recenti e i sopravvissuti.

CITAZIONE
il numero dei 6 milioni di vittime ebree esisteva già nella prima guerra mondiale, come da documento illustrato a lezione.

di che documento parla? E chi avrebbe ucciso 6 milioni di ebrei nella Grande Guerra?

CITAZIONE
Quanto alla "distruzione" di Israele è una semplificazione di altra richiesta: da una parte il diritto al ritorno dei profughi palestinesi, dall'altra che Israele si trasformi in uno stato bietnico.

il che significherebbe la distruzione di Israele come stato ebraico, visto che palestinesi+ profughi sarebbero molti di più degli ebrei, in uno stato bietnico...
 
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view post Posted on 12/10/2010, 23:25
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CITAZIONE
di che documento parla?

Informati. Il fatto che tu non conosca il documento non significa che sia una cazzata.
CITAZIONE
il che significherebbe la distruzione di Israele come stato ebraico, visto che palestinesi+ profughi sarebbero molti di più degli ebrei, in uno stato bietnico...

Uno stato "ebraico" interessa solo alla borghesia imperialista.
Noialtri marxisti valutiamo ben altre contraddizioni.
E poi un unico Stato è l'unica soluzione veramente possibile nella realtà concreta di un'analisi materialistica dialettica.
Non è cosa di domani. Ma è l'unico obiettivo per cui spendersi fattivamente.
Ogni altra soluzione è solo un ipocrita od utopico e opportunistico palliativo utile al mantenimento dello status quo, cioè della guerra, del sionismo, dello sfruttamento più bestiale, del razzismo e così via (insomma, di tutti i mali dell'imperialismo che noi tutti conosciamo).
 
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view post Posted on 12/10/2010, 23:39

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CITAZIONE (carre @ 13/10/2010, 00:25)
CITAZIONE
di che documento parla?

Informati. Il fatto che tu non conosca il documento non significa che sia una cazzata

Punto primo: Moffa l'hai postato te, ergo sarebbe tuo interesse spiegare perchè la fuffa negazionista non sarebbe merda fascista, come è, ma roba di sinistra.
Punto secondo: la cazzata non è il documento, è la "logica" per la quale quel documento renderebbe false le cifre dei morti ebrei...non c'è nessuna correlazione logica. Usando la stessa logica assurda, perchè non neghiamo l'invasione dell'URSS da parte della Germania nel 1941 in base all'argomento che già nella prima guerra mondiale la Germania aveva combattuto su due fronti, e perso, e quindi i generali tedeschi non potevano essere così cretini da fare lo stesso errore vent'anni dopo, e contro un'URSS molto più potente dello stato zarista.
CITAZIONE
CITAZIONE
il che significherebbe la distruzione di Israele come stato ebraico, visto che palestinesi+ profughi sarebbero molti di più degli ebrei, in uno stato bietnico...

Uno stato "ebraico" interessa solo alla borghesia imperialista.

veramente interesserebbe anche ai proletari ebrei, come dimostra il fatto che per oltre 30 anni della storia di Israele la sinistra ha dominato...
CITAZIONE
Noialtri marxisti valutiamo ben altre contraddizioni.

se Moffa è marxista, io sono Gesù Cristo. Comunque dello stato ebraico parlavo in riferimento al fatto che quelli come Moffa pensano di fare fesso qualcuno non dicendo apertamente che vogliono buttare gli ebrei a mare, ma passando attraverso l'apparentemente inoffensiva tesi dello stato binazionale. Sanno benissimo che uno stato binazionale con gli arabi in netta maggioranza diventerebbe ben presto uno stato judenrein, come è Gaza già adesso.
 
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view post Posted on 13/10/2010, 00:05
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Allora facciamo chiarezza prima di andare a dormire.
Quando Moffa parla del numero 6 milioni, intende dire che è una sorta di numero che si ripete quasi per magia ad ogni occasione in cui vi siano morti ebrei.
E porta anche una consistente documentazione che andrebbe almeno letta prima di valutarla come una "cazzata".
Uno Stato solamente ebraico può interessare anche ai proletari ebrei. I proletari non sono dei santi, deegli eroi o dei rivoluzionari solo perché sono proletari.
Può interessare ai proletari ebrei in quanto darebbe loro l'opportunità di mangiare qualche briciola in più dal piatto della borghesia ebraica, briciole che cadono dal piatto del super-profitto derivante dallo sfruttamento dei "non ebrei", delle loro terre ecc.
Uno stato solamente "ebraico", per i suddetti motivi, non può interessare ovviamente, anzi è stato. e sarà sempre avversato da ogni marxista. E chiaramente da quella parte del proletariato che ha preso coscienza e che si mobilita rivoluzionariamente e non reazionariamente.

Vorrei anche umilmente far notare che la "sinistra" che ha "dominato" in Israele non ha nulla a che vedere col marxismo. A meno che non si voglia ricadere nel vetusto "cretinismo parlamentare" per cui basta stare al governo, o prendere un po' di voti alle elezioni e definirsi di sinistra, per avere il plauso di tutti coloro che si definiscono di sinistra ma non stanno manco al governo (e manco in Parlamento talora).

Certamente con le ruggini di oltre 40 anni di soprusi, di occupazione, di uccisioni e di ingiustizie, sarebbe difficile far convivere di colpo palestinesi ed israeliani nello stesso Stato. Però ci sono stati secoli interi di convivenza pacifica, nel passato. E se nella storia c'è stato qualcuno degli attuali contendenti che ha discriminato l'altro, questo è stata la classe dirigente di Israele.

Inoltre non si capisce come mai, secondo quale concetto marxista - ma noialtri non dovremmo essere per l'autodeterminazione dei popoli? - se pure i palestinesi fossero più numerosi degli ebrei, dovrebbero essere i primi a lasciare il posto alla minoranza dei secondi.
Misteri della fede sionista e dei danni di sessant'anni di revisionismo moderno antimarxista!

Poiché le contraddizioni vere non sono quelle etniche, piano piano escono ed usciranno fuori le contraddizioni principali, che sono tre, anche in Palestina:
a) tra borghesia e proletariato
b) intercapitaliste
c) tra paesi imperialisti e paesi dipendenti.
 
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view post Posted on 13/10/2010, 00:41

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CITAZIONE (carre @ 13/10/2010, 01:05)
Allora facciamo chiarezza prima di andare a dormire.
Quando Moffa parla del numero 6 milioni, intende dire che è una sorta di numero che si ripete quasi per magia ad ogni occasione in cui vi siano morti ebrei.
E porta anche una consistente documentazione che andrebbe almeno letta prima di valutarla come una "cazzata".

quando ci sono milioni di documenti che testimoniano la Shoah, ne dovresti portare altri milioni, per parlare di consistente documentazione, o dimostrare che la maggior parte di quei milioni di documenti sono falsi. Esempio: ci sono migliaia di sopravvissuti ai campi che hanno descritto i lager, il signor Moffa si attacca all'unico falsario (quello spagnolo) per permettersi di liquidare tutta la memorialistica dei lager, dicendo "eh, se mente lui, possono mentire tutti, quindi le memorie non provano niente". Idem con le fotografie...
con la scusa che si possono falsificare, il signor Moffa pensa di poter cancellare milioni di prove. Personalmente gli farei provare sulla sua pelle il suo metodo a un posto di blocco della polizia
"patente e libretto, per favore"
"eccoli"
"mh, sul libretto c'è scritto proprietario Claudio Moffa, e sulla patente pure, ma sa, c'è gente che falsifica i documenti. Come faccio a credere che le sia davvero il signor Claudio Moffa, e non un impostore?"
"ho anche la carta d'identità"
"embè? Se ha falsificato i documenti per farsi passare per il vero signor Moffa, è ovvio che si sarà fatto dei falsi di tutti i suoi documenti, la CdI non prova niente...ci segua in questura, lei è sospettato di furtodi auto.."

CITAZIONE
Uno stato solamente "ebraico", per i suddetti motivi, non può interessare ovviamente, anzi è stato. e sarà sempre avversato da ogni marxista.

quindi Stalin, che votò per la risoluzione che sanciva la nascita di Israele, era un antimarxista. QUesta è una contraddizione principale o secondaria, compagno ?

CITAZIONE
Vorrei anche umilmente far notare che la "sinistra" che ha "dominato" in Israele non ha nulla a che vedere col marxismo. A meno che non si voglia ricadere nel vetusto "cretinismo parlamentare" per cui basta stare al governo, o prendere un po' di voti alle elezioni e definirsi di sinistra

non si definivano solo, il peso dello stato nell'economia israeliana è stato preminente fino a 20 anni fa, e i kibbutz erano una chiara imitazione dei modelli agricoli sovietici...

CITAZIONE
Però ci sono stati secoli interi di convivenza pacifica, nel passato.

un passato in cui gli ebrei erano il 5% della popolazione....
CITAZIONE
E se nella storia c'è stato qualcuno degli attuali contendenti che ha discriminato l'altro, questo è stata la classe dirigente di Israele.

il muro del pianto fino al 1967 (quando Israele conquistò l'intera Gerusalemme), era un pisciatoio pubblico, tanto gli ebrei venivano trattati bene. E dopo il '67 furono cacciati da tutto il mondo arabo.
CITAZIONE
Inoltre non si capisce come mai, secondo quale concetto marxista - ma noialtri non dovremmo essere per l'autodeterminazione dei popoli? - se pure i palestinesi fossero più numerosi degli ebrei, dovrebbero essere i primi a lasciare il posto alla minoranza dei secondi.

infatti non dovrebbe essere così, dovrebbero vivere ognuno nel proprio stato e basta. Questa è autodeterminazione. Mettere insieme due popoli che allo stato attuale si scannerebbero il giorno dopo la nascita dello stato non è essere a favore dell'autodeterminazione, è essere a favore della distruzione della minoranza da parte della maggioranza...
 
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Aliprando
view post Posted on 13/10/2010, 08:11




quello che Moffa denuncia, più che l'inesistenza dei lager, è l'uso politico dello sterminio di ebrei da parte dell'odierno stato di Israele.
Poi se siano stati 6 milioni o 3 o in che modo siano morti mi sembrano cose sulle quali un'investigazione sia più che legittima, mentre invece in molti paesi è considerato reato.
Non mi pare che vengano ricordati molte volte i politici comunisti morti nei lager, nè i sovietici morti a causa dell'invasione tedesca (e italiana): questo si, è da denunciare
 
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view post Posted on 13/10/2010, 12:36
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Aliprando ha risposto ad amaryllida circa la prima parte dell'intervento precedente di amaryllide stessa.
Sul resto.
L'URSS guidata da Stalin ha appoggiato la nascita di Israele in funzione anti-imperialista (in particolare, all'epoca, in funzione anti britannica ed anti-francese). Oggi, al contrario, lo stato d'Israele è il baluardo delll'imperialismo nel Medio Oriente. Quindi le cose vanno analizzate dialetticamente e non idealisticamente.
In secondo luogo l'URSS guidata da Stalin ha appoggiato la nascita di uno stato d'Israele, ma assolutamento non ha mai appoggiato di certo il sionismo.

Il "peso dello stato" non significa automaticamente né socialismo, né quant'altro di simile. Altrimenti il fascismo od il regime democristiano noi dovremmo considerarli alla stregua di una rivoluzione socialista e questo è quanto di più tragicamente ridicolo si possa dire.
La "sinistra" israeliana è stata sempre, tranne marginali eccezioni, una "sinistra" antimarxista ed anticomunista. E la sua esaltazione mi sembra del tutto fuori luogo sulla bocca di qualcuno che si definisca marxista o comunista.

Che cosa poi significa &ognuno dovrebbe vivere nel proprio stato e basta"?
La situazione precedente al 67 non è ripristinabile a causa delle pretese sionistiche. L'unico modo per ripristinarla sarebbe quella di una ipotetica guerra che vedesse vincitori i paesi arabi, cioè, mutatis mutandis, una vittoria del Davide palestinese, contro il Golia nucleare dìIsraele.
Ed anche così non soi risolverebbe un bel nulla, in quanto rimarrebbero insoluti tutti i nodi che hanno scatenato odio e guerre negli ultimi sessantacinque anni.
Quindi bisogna lavorare per l'unica soluzione possibile in prospettiva: due popoli in un unico Stato. Che, a pensarci bene, è l'unica soluzione per gli ebrei stessi, se vogliono rimanere sulla terra che essi hanno usurpato con la forza.
L'utopia del sionismo, invece, è quella di far scomparire i palestinesi dalla faccia della terra. Ma, a parte il popolo palestinese che pure non si lascerà mai né domare, né distruggere, bisogna considerare che esiste un mondo "arabo" che abbraccia molti paesi ed un mondo musulmano ancora più vasto.
Ecco perché quella sionista è un'utopia idealista che può portare solamente morte e distruzione.

Epoi, scusami amaryllide, ma ti ripeto che non si capisce dal tuo ragionamento che "giustizia" sarebbe mai quella dove la minoranza dovrebbe avere il sopravvento sulla maggioranza, motivandola sul fatto (indimostrato e indimostrabile storicamente) che altrimenti la maggioranza distruggerebbe la minoranza.
Questo fatto che qualcuno deve distruggere qualcun altro è capitolazionismo allo stato puro e si riallaccia a quell'altro motivo di discussione tra di noi sul "gnafà".
I comunisti esistono per "farcela", sennò andiamo a casa.
E la frase di Lenin che ho in firma non sta lì a fare bella mostra della mia sesquipedale cultura, ovviamente.
 
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view post Posted on 13/10/2010, 12:53
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Inviterei tutti i compagni - compresa la compagna amaryllide - a leggersi questi interessantissimi e documentatissimi articolo.
www.aginform.org/manno9.html
www.aginform.org/sionismo.html
www.aginform.org/manno14.html
 
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view post Posted on 13/10/2010, 13:21
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SOSTEGNO AL PROFESSORE CLAUDIO MOFFA
e al suo impegno in difesa della verità storica



Chiediamo giustizia per il prof. Claudio Moffa dell'università di Teramo, vittima, il giorno 19 maggio scorso, di un vile assalto squadrista da parte di un gruppo di ebrei, i quali sono ricorsi alla violenza per annullare una conferenza dello storico “revisionista” Faurisson. Dopo varie pressioni della lobby ebraica in Italia sul governo, in particolare sul ben disposto ad ascoltare certi argomenti Ministro Fabio Mussi, sulle autorità accademiche, che hanno ingiustificatamente chiuso l'università il giorno della conferenza, alcuni ebrei nemici della libertà d'espressione, per giungere al loro obiettivo, hanno organizzato una spedizione punitiva da Roma e in macchina si sono recati a Teramo per aggredire e intimidire i partecipanti ad una conferenza del professore Faurisson sull'Olocausto. Il professore Faurisson non nega il giudeicidio né la sofferenza ebraica: invece, sulla base della grande difficoltà tecnica di usare in grande quantità il famoso gas Zyklon B (il che avrebbe messo in pericolo la vita di un gran numero di tedeschi dei campi di concentramento) osa mettere in discussione l'esistenza delle camere a gas.

Fino a qualche tempo fa circolava sui libri di storia la fandonia del sapone fatto con il grasso degli ebrei; oggi questa menzogna è stata completamente smentita e messa in ridicolo e più nessun storico o giornalista fa riferimento ad essa.

Subito dopo la guerra circolavano libri truffa sull'olocausto come The Painted Bird di Jerzy Kosinsky o Frantumi: un'infanzia 1939-1948 di Binjamin Wilkomirsky. Due «testimonianze» che gli storici hanno dimostrato essere completamente false.

Sulle «camere a gas» di Dachau, nel 1945, il medico ebreo Franz Blaha, prima dichiarò che vi era stata una prova con il gas e aggiunse di aver visto nella camera 2 persone morte, 2 svenute e 3 in piedi. In una seconda dichiarazione testimoniò di aver scorto tra le 8 e le 10 persone, tre delle quali ancora vive. Al processo di Norimberga invece giurò che a Dachau ebbero luogo “molte esecuzioni con il gas, le fucilazioni o le iniezioni”. (Finkelstein, l'Industria dell'Olocausto, Rizzoli, 2000, p. 279)

Riguardo alla scandalosa estorsione di miliardi alle banche svizzere da parte della lobby ebraica americana, con l'accusa di complicità delle suddette banche con il regime nazista, scrive Norman Finkelstein «l'Industria dell'olocausto (cioè la lobby ebraica americana, ndt) ha accusato le banche svizzere di aver sistematicamente distrutto documenti importanti nel tentativo di coprire le proprie tracce. La commissione Volker ha concluso che l'accusa era priva di fondamento». Un'altra menzogna quindi mediante la quale i soldi estorti non sono andati ai “sopravvissuti dell'olocausto” ma proprio ai ricchi rappresentanti della lobby e a Israele.

Questi sono solo alcuni esempi di falsificazioni. Allora perché si blocca la ricerca storica sull'olocausto e si impone una verità ufficiale alla cui difesa concorrono lobby ebraica, parlamenti, governi occidentali e tribunali di “giustizia”? La ricerca storica è il compito degli storici e dei ricercatori. Solo dal dibattito libero e argomentato potrà emergere la verità definitiva.

La gente onesta, non importa se di sinistra o di destra, gli spiriti liberi, gli storici, i ricercatori, i giornalisti con un'etica professionale devono unirsi per riportare la Seconda Guerra Mondiale e l'olocausto nell'ambito della loro dimensione storica reale. L'obiettivo non è la negazione di alcunché ma la ricerca della verità. Va rigettata qualsiasi costruzione ideologica che è stata elaborata intorno ai fatti storici e il cui mantenimento è la vera ragione delle leggi e delle sentenze di tribunale contro chi tale costruzione combatte.

L'olocausto e la Seconda Guerra Mondiale non sono gli unici temi di cui è proibito dibattere. Accanto ad essi, qualsiasi critica allo stato di Israele è immediatamente accolta con l'accusa di “antisemitismo”; un solo accenno alla lobby ebraica in America o in Europa viene denunciata come la ripresentazione dei “Protocolli dei Saggi di Sion”. Altri argomenti che non concordano con la visione dominante sono banditi dal dibattito e dalla ricerca. Lo storico Norman Finkelstein ha dovuto subire l'ostracismo per aver denunciato lo sfruttamento economico dell'olocausto. La ricerca di Tom Segev sull'uso che una minoranza di ebrei ha fatto dell'Olocausto per realizzare l'obiettivo della costituzione dello stato ebraico in Palestina, obiettivo definito e perseguito già da prima dell'Olocausto stesso, è stata tacitata da una congiura del silenzio. Si è toccato il ridicolo quando lo storico Ariel Toaf ha dovuto ritirare il suo libro sulle Pasque di sangue. Lo stesso vale se si vuole analizzare il ruolo dei sionisti prima e durante la seconda guerra mondiale, periodo in cui essi collaborarono con le dittature e con i governi antisemiti nello sforzo di convincere gli ebrei a emigrare in Palestina.

Allo stesso modo si elimina dal dibattito la menzione di qualsiasi altra vittima non ebraica del totalitarismo nazista, i milioni di russi, di polacchi, di slavi in genere, i dissidenti e i partigiani di tutta Europa che sono stati fucilati o trasferiti nei campi di concentramento nazisti e lì sono periti.

Israele e la lobby ebraica coltivano ad arte una visione monca, deformata della storia per giustificare l'esistenza dello stato ebraico, la sua politica di guerra in Medio Oriente, la sua pulizia etnica dei palestinesi e la vergognosa politica di estorsione nei confronti della Germania e della Svizzera a beneficio, non dei sopravvissuti all'olocausto, ma degli avidi rappresentanti della lobby in America.

Le potenze occidentali vincitrici del II conflitto mondiale accettano questa impostura per dorare il loro blasone di nuovi imperatori del mondo, nonché per nascondere la criminale politica realizzata DOPO la fine della Guerra in particolare lo sterminio di circa 3 milioni di tedeschi, prigionieri di guerra o semplici civili nati e vissuti nelle regioni dell'Est, a Riga, in Russia, in Polonia, in Romania, nei Sudeti, ecc. Vittime di cui non parla nessuno, private della loro stessa umanità e non degne di ricordo. Oggi gli Stati Uniti, più che della loro potenza militare, si fanno forti di una pretesa “autorità morale” derivante dalla suddetta interpretazione della storia per imporre una politica di guerra in Medio Oriente e reprimere ogni tentativo da parte degli europei di avere una politica estera indipendente, annullando così gli sforzi passati di un Andreotti o un Craxi che avevano l'ardire di contrapporsi allo strapotere americano o all'arroganza israeliana. È assolutamente vergognoso che in questo trovino l'appoggio dei rappresentanti, come l'on. Fabio Mussi, di un governo pusillanime e conservatore in politica estera. È bene invece che coloro che hanno creduto in quella politica di maggiore indipendenza, i socialisti, i democristiani, i politici di sinistra o di destra si uniscano e tornino a lottare per dare al nostro paese un futuro di dignità.

Il giornalista inglese Hooper del Guardian rende giustizia al Prof. Moffa riproponendo sul suo prestigioso giornale la domanda del professore. “Perché è necessaria una vera e propria persecuzione ad personam, un accanimento giudiziario che ha del maniacale, se le argomentazioni di Faurisson & C. sono effettivamente «infondate»? ” Evidentemente si vuole difendere la “religione dell'olocausto”, questo strumento politico per l'imposizione dell'attuale politica neoconservatrice americana, del potere della lobby ebraica e della politica ingiusta dello stato di Israele.

Viva la libertà!!

Manno Mauro, studioso del Medio Oriente

3 giugno 2007

 
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cizikov
view post Posted on 13/10/2010, 14:02




CITAZIONE
infatti non dovrebbe essere così, dovrebbero vivere ognuno nel proprio stato e basta. Questa è autodeterminazione. Mettere insieme due popoli che allo stato attuale si scannerebbero il giorno dopo la nascita dello stato non è essere a favore dell'autodeterminazione, è essere a favore della distruzione della minoranza da parte della maggioranza...

questa mi sembra un idea molto sbagliata e preconcetta.
 
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view post Posted on 14/10/2010, 14:44

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CITAZIONE (Aliprando @ 13/10/2010, 09:11)
quello che Moffa denuncia, più che l'inesistenza dei lager, è l'uso politico dello sterminio di ebrei da parte dell'odierno stato di Israele.
Poi se siano stati 6 milioni o 3 o in che modo siano morti mi sembrano cose sulle quali un'investigazione sia più che legittima, mentre invece in molti paesi è considerato reato.
Non mi pare che vengano ricordati molte volte i politici comunisti morti nei lager, nè i sovietici morti a causa dell'invasione tedesca (e italiana): questo si, è da denunciare

tutto si può discutere, ma MAI con falsari come Moffa, il cui metodo falsificatorio è evidente dall'uso strumentale della storia del "reduce" spagnolo dai lager Moffa è un falsario, su questo non ci può essere discussione. Sulle cifre dei morti e sull'uso abominevole della shoah da parte del governo israeliano per giustificare i propri crimini, invece si può e SI DEVE discutere. Il signor Norman Finkelstein infatti lo fa con la massima veemenza, ma non ha mai detto che la shoah non è esistita (lui stesso è figlio di due reduci dai lager), e sputerebbe in un occhio a quelli come Moffa.
 
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view post Posted on 14/10/2010, 15:05

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CITAZIONE (carre @ 13/10/2010, 13:36)
L'URSS guidata da Stalin ha appoggiato la nascita di Israele in funzione anti-imperialista (in particolare, all'epoca, in funzione anti britannica ed anti-francese). Oggi, al contrario, lo stato d'Israele è il baluardo delll'imperialismo nel Medio Oriente. Quindi le cose vanno analizzate dialetticamente e non idealisticamente.
In secondo luogo l'URSS guidata da Stalin ha appoggiato la nascita di uno stato d'Israele, ma assolutamento non ha mai appoggiato di certo il sionismo.

peccato che il sionismo era il movimento che voleva lo stato d'Israele. Fare il gioco delle 3 carte non rende l'errore di Stalin una scelta giusta, perchè uno stato non può essere antimperialista un giorno e diventare imperialista il giorno dopo. Israele è nato come uno stato di sionisti (quelli che già c'erano) e di profughi al 99% europei, ergo la differenza tra prima e dopo l'indipendenza, è stata la stessa degli USA, passati da colonia inglese a stato imperialista autonomo. Ma gli yankee ammazzavano i nativi americani e avevano gli schiavi nelle loro piantagioni sia prima che dopo l'indipendenza, quindi sono sempre stati imperialisti, esattamente come i sionisti che iniziarono ad ammazzare gli arabi molto prima di ottenere l'indipendenza. Per fare un altro paragone, gli ebrei, sia prima che dopo l'indipendenza, erano l'equivalente dei pieds noirs francesi in Algeria, ovvero coloni.

CITAZIONE
Il "peso dello stato" non significa automaticamente né socialismo

non c'era solo quello, c'erano anche i kibbutz....

CITAZIONE
La "sinistra" israeliana è stata sempre, tranne marginali eccezioni, una "sinistra" antimarxista ed anticomunista

è difficile essere marxisti e prendere molti voti quando lo stato guida dei marxisti arma i tuoi nemici, eh....

CITAZIONE
L'utopia del sionismo, invece, è quella di far scomparire i palestinesi dalla faccia della terra.

e a quale titoli i sionisti che vorrebbero accoppare tutti i palestinesi dovrebbero accettare la soluzione dello stato unico in cui sarebbero in minoranza? E' ovvio che non l'accetteranno mai

CITAZIONE
Epoi, scusami amaryllide, ma ti ripeto che non si capisce dal tuo ragionamento che "giustizia" sarebbe mai quella dove la minoranza dovrebbe avere il sopravvento sulla maggioranza

io non l'ho mai detto, infatti sostengo i due stati separati proprio per questo. Con gli stati separati ognuno è maggioranza assoluta a casa sua, e non ci sono storie. Con lo stato unico, chi ha più armi (i sionisti) si prenderebbe il potere con la forza, e così si tornerebbe di nuovo alla situazione attuale, con Israele che governa direttamente oltre la metà del paese e i coloni che fanno quel cazzo che vogliono nei territori palestinesi
 
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view post Posted on 14/10/2010, 16:27
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compagno

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CITAZIONE
uno stato non può essere antimperialista un giorno e diventare imperialista il giorno dopo.

Ah no? :D
CITAZIONE
ognuno è maggioranza assoluta a casa sua

Sai bene che la "casa" dei Palestinesi sarebbe una riserva indiana; le terre migliori agli ebrei, quelle aride senz'acqua ai Palestinesi; le industrie agli ebrei, la forza di lavoro di riserva ai Palestinesi.
Che soluzione sarebbe mai questa?
Queste sono le "soluzioni" tipiche di una concezione borghese del mondo!
 
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Aliprando
view post Posted on 14/10/2010, 17:27




CITAZIONE (amaryllide @ 14/10/2010, 15:44)
CITAZIONE (Aliprando @ 13/10/2010, 09:11)
quello che Moffa denuncia, più che l'inesistenza dei lager, è l'uso politico dello sterminio di ebrei da parte dell'odierno stato di Israele.
Poi se siano stati 6 milioni o 3 o in che modo siano morti mi sembrano cose sulle quali un'investigazione sia più che legittima, mentre invece in molti paesi è considerato reato.
Non mi pare che vengano ricordati molte volte i politici comunisti morti nei lager, nè i sovietici morti a causa dell'invasione tedesca (e italiana): questo si, è da denunciare

tutto si può discutere, ma MAI con falsari come Moffa, il cui metodo falsificatorio è evidente dall'uso strumentale della storia del "reduce" spagnolo dai lager Moffa è un falsario, su questo non ci può essere discussione. Sulle cifre dei morti e sull'uso abominevole della shoah da parte del governo israeliano per giustificare i propri crimini, invece si può e SI DEVE discutere. Il signor Norman Finkelstein infatti lo fa con la massima veemenza, ma non ha mai detto che la shoah non è esistita (lui stesso è figlio di due reduci dai lager), e sputerebbe in un occhio a quelli come Moffa.

io penso che sia più ragionevole porre dei dubbi sulle storie "ufficiali", come Moffa fa, e cercare di documentarsi per arrivare il più possibile a una verità storica. La cosa triste è che dubitare della versione ufficiale e indagare in modo indipendente in molti paesi è reato, in Italia no ma s'è visto come vieni trattato dall'opinione pubblica.
Che poi una che ha fatto tutta la vita la soubrette e che ha imparato la storia della seconda guerra mondiale sui film di hollywood (Ombetta Colli) si metta a criticare un professore universitario, mi sembra veramente ridicolo
 
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33 replies since 11/10/2010, 18:26   702 views
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