Comunismo - Scintilla Rossa

Materialismo dialettico e materialismo storico, Stalin

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matteo.morganti
view post Posted on 16/7/2009, 22:03




CITAZIONE
Il materialismo dialettico è la concezione del mondo del partito marxista-leninista.

La prima frase già dice tutto del tentativo di tarpare le ali alla ricerca scientifica, in sé potrebbe essere scusabile, un giusto tentativo per dettare la linea corretta del partito, ma c’è un piccolissimo problema:
1) Il materialismo dialettico non era all’epoca – e non lo è nemmeno oggi – sviluppato in modo sistematico in tutte le sue possibili declinazioni. Già il nome “materialismo dialettico” è di dubbia provenienza; non l’ha mai usato Marx che parlava di “metodo dialettico” né Engels che usava il termine “dialettica materialistica”; pare sia stato il filosofo-operaio Joseph Dietzgen a coniarlo nel 1887, ma è probabilmente dalla Dialettica della Natura di Engels che Lenin lo trasse; ma sul nome possiamo sorvolare. Quello che conta è lo sviluppo di una disciplina e possiamo dire che la dialettica materialistica non è per niente sviluppata nemmeno oggi (lo affermava Lenin stesso quando invitava a proseguire nel lavoro perché solo le architravi erano state posizionate); se possiamo dare per delineati i contorni e parte del quadro nell’economia e nella filosofia, dobbiamo invece – purtroppo – constatare che nelle altre discipline il lavoro non è neppure cominciato; sono stati lodevoli di tentativi di Gramsci (nella lingua) e di Lukacs (nell’estetica) – solo per citare 2 esempi famosi – ma il resto è un piattume desolante, e quel che deve preoccuparsi maggiormente è l’assenza pressoché totale di marxisti nelle scienze naturali in grado di imprimere una svolta decisa nelle loro discipline, ed a pioggia su tutto il resto. Perciò quando un concetto è così oscuro anche per i più grandi marxisti della storia, voler impacchettare la ricerca a priori con l’etichetta del materialismo-dialettico come metodo del partito (ed il Partito cosa dev’essere se non l’embrione dell’intera società futura?) è un modello di controllo sociale trasportato pari pari dall’Indice della Santa Inquisizione, un canone inappellabile (per definizione in quanto oscuro ed oggetto di grossi dibattiti), una mannaia con cui la cricca burocratica-militare-padronale – in attesa di riprendere il potere materialmente nelle proprie mani – ha inteso tutelarsi “ideologicamente”.
2) Il termine “materialismo dialettico” è di dubbia correttezza teorica. Ci sono stati pochissimi marxisti che hanno tentato di ribellarsi (anche all’estero) a questo termine (cfr. H. Lefebvre – Il materialismo dialettico). In sostanza la giusta accusa teorica rivolta alla locuzione si rifà alla terminologia engelsiana (dialettica materialistica) dove al centro del concetto stanno le tesi materialistiche, e dove il metodo dialettico è secondo-derivato. Lana caprina? No. In Engels si pone l’accento sul fatto che questa dialettica è materialistica, che l’essere dialettico è attributo-predicato essenziale della materia stessa, per differenziarsi chiaramente dall’idealismo di Hegel in quanto si pretende dialettico (perché si può benissimo costruire un idealismo dialettico, anzi è naturale, perché l’idealismo oggettivo di Hegel è proprio un’accettazione acritica dei fenomeni che appaiono alla superficie della realtà, come alla realtà superficiale appare il fatto che il denaro autovalorizza se stesso rinnovando da solo il ciclo D-M-D’, e non è mica una fantasia di qualche stralunato pazzoide, appare proprio così alla superficie, ed è per questo che gli agenti della produzione capitalistica si comportano in quel modo, si comportano così perché devono adeguarsi alle apparenze necessarie per il funzionamento del modo di produzione e non – viceversa – il denaro sembra che crei se stesso perché i capitalisti ed i lavoratori si comportano in quella maniera irrazionale); in STALIN si dice che il materialismo è dialettico, come se la materia potesse svilupparsi in altro modo che non dialetticamente, è una tautologia intesa in questo la locuzione “materialismo dialettico”, perché la materia è già dall’inizio dialettica.
Interessante sarebbe ritornare alla tesi di Lenin secondo cui il termine “materialismo dialettico” è il sinonimo di “materialismo scientifico”, allora in questo caso allora il movimento dialettico della materia impone che la scienza che lo studia sia anche’essa dialettica.
(continua)
 
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matteo.morganti
view post Posted on 17/7/2009, 11:04




CITAZIONE
Definendo il loro metodo dialettico, Marx ed Engels si riferiscono di solito a Hegel, come al filosofo che ha fissato i tratti fondamentali della dialettica. Questo però non vuol dire che la dialettica di Marx e di Engels sia identica a quella di Hegel. Infatti, Marx ed Engels hanno preso dalla dialettica di Hegel solo il suo «nucleo razionale», gettando via la corteccia idealistica hegeliana e sviluppando la dialettica per imprimerle un carattere scientifico moderno. «Il mio metodo dialettico, - dice Marx, - non solo differisce dal metodo hegeliano nella base, ma ne è diametralmente l'opposto. Per Hegel il processo del pensiero, che egli trasforma persino, sotto il nome di Idea, in un soggetto indipendente, è il demiurgo (il creatore) della realtà, la quale è solo la manifestazione estrinseca dell'Idea. Per me, al contrario, l'elemento ideale non è che l'elemento materiale, trasportato e trasposto nel cervello dell'uomo» (STALIN)

“Infatti, Marx ed Engels hanno preso dalla dialettica di Hegel solo il suo «nucleo razionale», gettando via la corteccia idealistica hegeliana e sviluppando la dialettica per imprimerle un carattere scientifico moderno” (STALIN). Qui c’è qualcosa che non quadra con il metodo dialettico ma STALIN sembra non accorgersene come dimostra in particolare l’uso del verbo “sviluppando”. Cosa vuol dire estrarre dalla dialettica hegeliana il nocciolo razionale per gettare alle ortiche la ganga mistica (il sistema speculativo hegeliano)? E’ corretto affermare che Marx-Engels sviluppano il nocciolo razionale? È meglio dire che trasformano il nocciolo razionale; sofisticheria? No. Pensiamo a cosa ha significato nella storia del pensiero il concetto di “sviluppo”: non serve essere particolarmente ferrati per comprendere che l’idea di sviluppo nasconde surrettiziamente il progresso inteso come “processo lineare di movimento da un inizio ad una fine”; esattamente il contrario del processo dialettico, anzi è proprio un concetto pre-dialettico quello di sviluppo-progresso, perché non prevede rotture-salti qualitativi (cambiamenti di terreno) e anche quando li introduce, sono posizionati in linea di continuità con i momenti precedenti, le opposizioni inconciliabili qui si conciliano benissimo, tutto procede linearmente e al diavolo le contraddizioni insanabili che – una volta risolte – daranno luogo ad un “oggetto” superiore. Attenzione perché qui siamo posizionati in uno dei terreni più scivolosi del marxismo, presentarlo come sviluppo-evoluzione significa renderlo “neutro” rispetto a tutto quello che lo precede come se il marxismo non fosse invece la scienza della rivoluzione (e le rivoluzioni non si fanno certo in continuità, sviluppando il passato, si portano a termine distruggendo il passato casomai); non è un caso che un critico del marxismo come teoria dell’evoluzione (questa volta a vantaggio del proletariato) come Walter Benjamin abbia fatto notare come questo genere di marxismo sia stato un tentativo (vano per definizione) di far assumere alle masse proletarie l’idea di progresso, idea (anzi ideologia!) tanto cara ai padroni, che sono ben felici di navigare sicuri nel verso della corrente; mentre Lenin ci ha sempre ammonito sul nostro compito principale: remare contro-corrente. Ma sotto l’idea di “sviluppo del nocciolo razionale” sta anche un altro grave errore (legato al primo ed anche questo un problema pre-dialettico): forse molti avranno sentito parlare della dialettica forma/contenuto (c’è chi sostiene che la scienza sia proprio l’analisi delle forme, io dico invece che sia l’analisi della dialettica forma/contenuto, ma tralascio questa diatriba), ebbene, STALIN non la coglie e si affida al senso letterale delle parole di Marx, che però ha usato quella metafora proprio per farci saltare sulla sedia in modo da dovergli prestare attenzione. Proviamo con un esempio. Ho una pesca, il nocciolo è il “nocciolo razionale” e la parte succosa è il sistema speculativo hegeliano; STALIN dice: estraggo il nocciolo e butto la parte succosa, poi sviluppo in continuità col precedente quel nocciolo e ottengo un nocciolo marxiano (ottengo la dialettica materialistica). Nonostante le immagini di STALIN che ammira fiori e frutti, non dev’essere stato un botanico di quelli molto scaltri, io che sono nato in campagna invece ho sempre notato che il nocciolo di una pesca non è mica uguale al nocciolo di una mela-pera-anguria … C’è qualcosa allora che non va. E qui salta completamente l’immagine del rovesciamento della dialettica hegeliana operato dal marxismo, giralo come vuoi, il nocciolo di una pesca non diventerà mai il nocciolo di un’anguria; perché? La dialettica forma/contenuto appunto. Il sistema speculativo (idealistico) hegeliano (l’involucro) ha contagiato-plasmato il nocciolo (contenuto razionale, la dialettica) ed ora questa è inservibile così com’è, è piena di vizi-capricci mistici-dialettici-teologici; abbiamo il nuovo involucro materialista (anguria) ma ci troviamo in mano il vecchio nocciolo (la dialettica hegeliana) della pesca; forma e contenuto non si incontrano, il solo modo è trasformare anche la dialettica per avere in mano una dialettica quasi totalmente nuova (i 2 noccioli di pesca e anguria non sono 2 oggetti totalmente diversi, hanno molte cose in comune). In particolare l’idealismo dell’involucro ha richiesto per sé una dialettica avente una contraddizione semplice termine a termine, questo perché risalendo la spirale delle contraddizioni si può arrivare ad un’origine comune di ogni contraddizione che investe lo Spirito Assoluto (Marx infatti dice che sia una teiera bollente che la Rivoluzione Francese per la dialettica hegeliana sono solo esempi che dimostrano la contraddizione qualità/quantità); ovvero in Hegel è sempre la stessa categoria originaria che opera nel Mondo (la logica della causa non gli ha permesso di prestare attenzione alla causa della logica). STALIN quindi è ben felice di operare nel senso della corrente, navigare contro-corrente sarebbe stato offrire alle masse la conoscenza per sovvertire la propria cricca.

(continua)
 
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view post Posted on 17/7/2009, 18:28
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compagno

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Capisco che tu possa considerarti un grande articolista, conosciuto al colto ed all'inclita in tutto l'orbe terracqueo, però questa non è la sezione adatta per questo post.
Ti aspetto in quella di "Marxismo - Teoria e Scienza" nella quale sono moderatore ....... :wub:
Mi piacerebbe capire che cosa hanno in testa i chiacchieroni del "fallimento del marxismo", nei confronti dei Rivoluzionari che il socialismo hanno edificato di fatto, nella realtà materiale.
:D :D :D
 
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matteo.morganti
view post Posted on 17/7/2009, 19:21




Sezione adattissima, quello è un documento e io lo sto criticando. Spiacente se la tua mannaia qui non può colpire.
CITAZIONE
Mi piacerebbe capire che cosa hanno in testa i chiacchieroni del "fallimento del marxismo", nei confronti dei Rivoluzionari che il socialismo hanno edificato di fatto, nella realtà materiale.

Leggiti quello che ho scritto e rispondi a tema oppure cita quel che ti pare, per ora l'unico fallimento è la citazione.
 
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view post Posted on 17/7/2009, 22:54
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Tutte queste persone non possono ignorare che Marx ed Engels, decine di volte, hanno chiamato le loro concezioni filosofiche materialismo dialettico. E tutte queste persone, unite - nonostante le nette differenze delle loro opinioni politiche - dall'ostilità contro il materialismo dialettico, pretendono ancora di essere marxisti in filosofia!
Lenin - Prefazione alla Prima Edizione di "Materialismo ed Empiriocriticismo"" Settembre 1908


Ecco che la citazione smaschera il fallimento del tuo sedicente marxismo.
E come direbbe il compagno Stalin:
Mi pare che sia chiaro!

P.S.: chiedo a chi di dovere di spostare la discussione in Marxismo Teoria e Scienza.

Edited by carre - 18/7/2009, 00:36
 
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LudovicoPiero
view post Posted on 18/7/2009, 06:59




QUOTE (carre @ 17/7/2009, 23:54)
Tutte queste persone non possono ignorare che Marx ed Engels, decine di volte, hanno chiamato le loro concezioni filosofiche materialismo dialettico. E tutte queste persone, unite - nonostante le nette differenze delle loro opinioni politiche - dall'ostilità contro il materialismo dialettico, pretendono ancora di essere marxisti in filosofia!
Lenin - Prefazione alla Prima Edizione di "Materialismo ed Empiriocriticismo"" Settembre 1908


Ecco che la citazione smaschera il fallimento del tuo sedicente marxismo.
E come direbbe il compagno Stalin:
Mi pare che sia chiaro!

P.S.: chiedo a chi di dovere di spostare la discussione in Marxismo Teoria e Scienza.

Ma sai Carre Materialismo ed Empiriocriticismo come anche l'Antidüring non sono dei libri utili per comprendere il Marxismo secondo Morganti.

Invece, per il nostro, bisogna leggere Lukacs (Storia e Coscienza di classe), un "grande rivoluzionario", il quale sosteneva che la dialettica non è estendibile all'analisi della natura:

"La separazione operata tra metodo dialettico marxiano e scienze della natura porta Lukács a criticare il tentativo fatto da Engels di estendere, «seguendo il falso esempio di Hegel», il metodo dialettico alla conoscenza della natura: «nella conoscenza della natura non sono presenti le determinazioni decisive della dialettica: l'interazione tra soggetto e oggetto, l'unità di teoria e prassi, la modificazione storica del sostrato delle categorie [economiche] come base della loro modificazione nel pensiero». [19]"


LP (ossia un lavoratore non "immediato")
 
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matteo.morganti
view post Posted on 18/7/2009, 09:50




CITAZIONE
Invece, per il nostro, bisogna leggere Lukacs (Storia e Coscienza di classe), un "grande rivoluzionario", il quale sosteneva che la dialettica non è estendibile all'analisi della natura:

"La separazione operata tra metodo dialettico marxiano e scienze della natura porta Lukács a criticare il tentativo fatto da Engels di estendere, «seguendo il falso esempio di Hegel», il metodo dialettico alla conoscenza della natura: «nella conoscenza della natura non sono presenti le determinazioni decisive della dialettica: l'interazione tra soggetto e oggetto, l'unità di teoria e prassi, la modificazione storica del sostrato delle categorie [economiche] come base della loro modificazione nel pensiero». [19]"

Perchè non hai le palle per riportare quanto ti ho detto dell'idealismo di Lukacs? Ecco il tuo esempio di dialettica materialista: tirare in ballo le disgrazie personali altrui e riportare miei pensieri a metà in modo da distorcerne il contenuto. Che schifo.
Sul lavoratore non immediato ti risponderò nel luogo idoneo.
CITAZIONE
Tutte queste persone non possono ignorare che Marx ed Engels, decine di volte, hanno chiamato le loro concezioni filosofiche materialismo dialettico. E tutte queste persone, unite - nonostante le nette differenze delle loro opinioni politiche - dall'ostilità contro il materialismo dialettico, pretendono ancora di essere marxisti in filosofia!
Lenin - Prefazione alla Prima Edizione di "Materialismo ed Empiriocriticismo"" Settembre 1908

Io non mi sono mai permesso di criticare l'uso che ne fa Lenin infatti, ma quello di STALIN, che è completamente diverso, ma tu Carre vai a braccetto col tuo socio e non rispondete mai nel merito. Non mi interessa, vado avanti da solo per i compagni che vogliono conoscere a differenza vostra.

P.S. Chiedo a Carre di smettere con il tentativo di spostare la discussione altrove, sanno tutti il motivo della tua richiesta, e non ci cascano. Perciò a cuccia cagnolino.
 
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Sakiemi
view post Posted on 18/7/2009, 10:40




Le critiche di Morganti a quanto pare sono fondate.
Ma chi come me è "stalinista"(perdonatemi il termine) vorrebbe anche vedere una risposta adeguata a queste critiche, da persone che ne sanno più di me.
 
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view post Posted on 18/7/2009, 12:46
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compagno

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CITAZIONE (matteo.morganti @ 18/7/2009, 10:50)
Io non mi sono mai permesso di criticare l'uso che ne fa Lenin infatti, ma quello di STALIN, che è completamente diverso, ma tu Carre vai a braccetto col tuo socio e non rispondete mai nel merito. Non mi interessa, vado avanti da solo per i compagni che vogliono conoscere a differenza vostra.

P.S. Chiedo a Carre di smettere con il tentativo di spostare la discussione altrove, sanno tutti il motivo della tua richiesta, e non ci cascano. Perciò a cuccia cagnolino.

Ecco parte delle inesattezze che hai scritto:
CITAZIONE (matteo.morganti @ 16/7/2009, 23:03)
Già il nome “materialismo dialettico” è di dubbia provenienza; non l’ha mai usato Marx che parlava di “metodo dialettico” né Engels che usava il termine “dialettica materialistica [ ...] Il termine “materialismo dialettico” è di dubbia correttezza teorica. Ci sono stati pochissimi marxisti che hanno tentato di ribellarsi (anche all’estero) a questo termine [ ...] . Lana caprina? ecc ecc

Ed ecco come ti risponde il nostro Lenin:
Tutte queste persone non possono ignorare che Marx ed Engels, decine di volte, hanno chiamato le loro concezioni filosofiche materialismo dialettico. E tutte queste persone, unite - nonostante le nette differenze delle loro opinioni politiche - dall'ostilità contro il materialismo dialettico, pretendono ancora di essere marxisti in filosofia!
Quindi tu critichi, a ben vedere, proprio Lenin. D'altro canto criticare Stalin e criticare Lenin è pressoché la stessa cosa, essendo il primo il più fedele discepolo del secondo.
>Tu non ti permetti di criticare Lenin perché sai le pernacchie che prenderesti a prescindere. Come tutti gli anticomunisti ed i revisionisti degli ultimi sessant'anni continuate a criticare il marxismo usando un'ingannevole fraseologia "leninista".
Ma Vladimir Ilic Ulianov, quel piccoletto mezzo pelato, ti inchioda al muro del tuo antimarxismo:
"pretendono ancora di essere marxisti in filosofia!".
Con questa frase lapidaria sei sistemato per le feste.
A quale merito ci toccherebbe rispondere? Al merito dell'anticomunismo forse? E che cosa vorresti far conoscere ai compagni? Le teorie strampalate di antileninisti che non hanno mai combinato un piffero nella loro misera esistenza?
Purtroppo per te, tu hai cominciato la discussione e mal te ne incoglie perché sei stato smascherato quale antileninista proprio dalla citazione di Lenin.
Io chiedo ancora di spostare la discussione nella apposita sezione anche affinchél'ultimo dei presuntuosi, sparapalle, maleducati antileninisti non possa offendere nessuno dandogli del "cagnolino".
Per fortuna che questo cagnolino ha dietro di sè dei molossi colossali del marxismo che ti mordono i polpacci smascherando le tue fandonie da chiacchierone.


CITAZIONE (Sakiemi @ 18/7/2009, 11:40)
Le critiche di Morganti a quanto pare sono fondate.

Sì. Sono fondate sull'antileninismo viscerale.
 
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matteo.morganti
view post Posted on 18/7/2009, 13:00




CITAZIONE
Io chiedo ancora di spostare la discussione nella apposita sezione anche affinchél'ultimo dei presuntuosi, sparapalle, maleducati antileninisti non possa offendere nessuno dandogli del "cagnolino".
Per fortuna che questo cagnolino ha dietro di sè dei molossi colossali del marxismo che ti mordono i polpacci smascherando le tue fandonie da chiacchierone.

Ma te lo ripeto, Lenin usa il termine materialismo dialettico in maniera corretta come sinonimo di scienza materialistica, Stalin no, lo usa nel senso di metodo pre-dialettico calato sulla materia (ma cosa ne vuoi sapere tu, sveglia la cognata in biblioteca va e rimettiti a studiare che ne hai bisogno).


Edited by Lepontico - 18/7/2009, 14:14
 
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Lepontico
view post Posted on 18/7/2009, 13:16




scusami, gli insulti ci sono sempre stati in questo forum, ma hai esagerato un pò, c'è un limite di tolleranza, è il mio compito far rispettare il regolamento in questa sezione. Quindi ti ho sfoltito il messaggio, mantenendo solo i passi inerenti alla discussione.
 
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matteo.morganti
view post Posted on 18/7/2009, 13:21




Da Leopontico accetto questo comportamento. Pertanto prometto d'ignorare il randagio e di proseguire nella mia linea di critica al documento in questione appena mi sarà possibile. Sto anche ricercando gli appunti sul volume Logica Dialettica di Ilienkov (volume pubblicato nelle edizioni progress di Mosca assieme alla robaccia di Sceptulin); appena lo trovo riporto un capitolo appuntato che tratta proprio dell'argomento: la necessaria distinzione tra oggetto reale e oggetto del pensiero (qui ci sono individui che credono di pensare gli oggetti fagocitandoli, buon per loro, chissà che odore poi quando evacuano).
 
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view post Posted on 18/7/2009, 15:34
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CITAZIONE
Già il nome “materialismo dialettico” è di dubbia provenienza; non l’ha mai usato Marx che parlava di “metodo dialettico” né Engels che usava il termine “dialettica materialistica [ ...] Il termine “materialismo dialettico” è di dubbia correttezza teorica. Ci sono stati pochissimi marxisti che hanno tentato di ribellarsi (anche all’estero) a questo termine [ ...] . Lana caprina? ecc ecc

Quindi la tua lana caprina si è già tramutata in un dozzinale sintetico made in China. Almeno a parere di quell' omuncolo di Lenin:
"Marx ed Engels, decine di volte, hanno chiamato le loro concezioni filosofiche materialismo dialettico"
Marx, Engels, Lenin e Stalin tutte persone di dubbia correttezza teorica.
E nemmeno si sono ribellati a questo termine. Ma guarda un po'!
Doveva arivare questo purosangue del marxismo a farci scoprire che lui ed i suoi epigoni troscoidi sono più marxisti di Marx e compagnia bella!!!
Ti ringrazio per il "randagio" e ringrazio Lepontico - vedo che vi stimate a vicenda, e non potrebbe forse essere diversamente - tollera queste affinità cinofile (anche io ho un cane di pura razza bastarda e di origine randagia) nella sezione da lui moderata.

CITAZIONE (matteo.morganti @ 18/7/2009, 14:21)
Da Leopontico accetto questo comportamento.

Continuando con il paragone canino si potrebbe dire:
"Cane non morde cane"
:D :D :D
 
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12 replies since 16/7/2009, 22:03   1198 views
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