Comunismo - Scintilla Rossa

Posts written by Nikos Zachariadis

view post Posted: 23/8/2021, 03:48 Compagni buonasera - Varie
CITAZIONE
Niente da fare, Nikos proprio non si arrende al fatto di aver fatto una serie enorme di figure di merda e decide di farne un'altra sequela :D

Io, se fossi in te, dopo la figura di merda che stai per fare la finirei di rompere i coglioni su questa discussione e mi nasconderei per l'eternità

CITAZIONE
Mao critica la Jugoslavia(e nel '49, e nel '56) non per il semplice fatto di stare a cavallo dei due blocchi, ma per il fatto di stare pericolosamente con il piede anche nel blocco imperialista, dato che nel '56 considera l'URSS ancora socialista. È questo stare spostati verso il blocco imperialista a causare la neutralità criticata da Mao. È la sua necessaria premessa(dunque parte integrante anche della critica del '56), dato che - ripeto - per Mao all'epoca(1956) era naturale stare nel blocco socialista accanto all'URSS. Punto. Puoi arrampicarti quanto vuoi cercando di distorcere le cose, ma questi sono i fatti. E tu stesso qui sei costretto ad ammetterlo senza accorgertene.

Peggio di quanto credessi quindi. Mao non avrebbe criticato la Jugoslavia se fosse stata indipendente tra i due blocchi, ma la critica solo perché era con un piede in quello occidentale

CITAZIONE
Ecco che qui mostri di essere stato colpito e affondato. La mia dimostrazione era circa la sincerità delle critiche di Mao CONTRO la Jugoslavia, mostrando la loro continuità pre-morte di Stalin e post-morte di Stalin, e tu cosa fai? Dato che non sai come controargomentare inventi di sana pianta che io stessi parlando della sincerità della volontà di avvicinamento. :lol:

Chissà come mai stai tentando di scappare.

Assolutamente no, mio bugiardo cronico irrecuperabile. Le critiche di Mao alla Jugoslavia nel '56 non assomigliano per niente a quelle del '49, dove leccò il culo, e mo ci vuole (e dopo parleremo anche di questo) a Stalin senza esprimere alcuna perplessità circa l' allontanamento della Jugoslavia dal COMINFORM. In più hai anche detto che Mao era favorevole ad una Jugoslavia indipendente dai due blocchi e che la criticava solo perché era più vicino alla NATO

CITAZIONE
"Inventare interpretazioni"? Ma se erano talmente poco inventate e tanto cogenti da costringerti ad una fuga come ho mostrato qua sopra :D
Oltre al fatto che Mao parla letteralmente di un comportamento ingiusto avuto da Stalin nei confronti degli jugoslavi(e quindi delle masse jugoslave, isolate dalla risoluzione) e quindi non parla(nella citazione del '56 da te più volte citata) degli effetti sul campo socialista di cui vorresti qui parlare perché ti fa comodo nascondere tutto il resto(su cui non sai controargomentare). Più chiaro di cosi..altro che interpretazioni mie: banale comprensione del testo.

Puoi girarci come vuoi, puoi tentare di nascondere la verità quanto vuoi, ma non riuscirai mai nel tuo intento.
Mao sta criticano Stalin davanti alla delegazione della jugoslavia titoista sostenendo che essi (e non le massi popolari jugoslave che l'avrebbero sputato in faccia per una cazzata simile) non meritassero un trattamento come quello previsto dalla risoluzione del COMINFORM.
Io non ti restituisco l'accusa di non aver compreso il testo, a mio parere tu l'hai compreso benissimo, servirebbe soltanto uno strizzacervelli che ci spiegasse per quale assurdo motivo tu curvi la realtà a tuo piacimento per parare il culo al tuo mito cinese

CITAZIONE
Questa(effetti sul campo socialista) che citi è solo una ragione di cui ho già parlato in passato(sbagliata solo nella tua testolina). L'altra(la principale, come appare dalla citazione del '56) ha a che vedere con gli sforzi delle masse di proseguire verso il socialismo(tramite l'opposizione agli elementi revisionisti). Sforzi che la decisione del COMINFORM isoló con la sua decisione unilaterale.

Peccato che la realtà - e non i ragionamenti illogici della tua teatolina - ci hanno dimostrato, nel caso della Finlandia, che un paese simile non lo spingi verso il socialismo semplicememte restando in buone relazioni con lui. Quando Stalin era ancora vivo e vegeto, i capitalisti finlandesi espulsero i comunisti che erano presenti al governo. Eppure Stalin mantenne buone relazioni con i vicini tanto che al suo funerale si presentò il leader di Helsinki, ma non mi pare che questo si mosse amche solo di un passettino nella direzione del socialismo.
Allo stesso modo Belgrado, che ancor prima della rottura: non partecipava alle riunioni del COMINTERN, che arrestava i leader filo-sovietici come Hebrang e Žujovic, che dichiarava pubblicamente che l'Urss seguisse una politica imperialistica che si rifiutò di costruire il socialismo non espropriando i kulaki e che era diventato un covo di agenti dell'imperialismo americano che possedeva contatti internazionali con gli esponenti dei kulaki e dei burocrati degli altri paesi socialisti, di certo non lo avresri mosso verso il socialismo facendolo restare nel COMINFORM ma anzi, avresti solamemte compromesso la sanità dell'intero campo socialista e del movimento comunista internazionale

CITAZIONE
Questo ho sempre sostenuto contro i tuoi balbettii. Tu, invece, hai cambiato tesi almeno 2 volte pur di adattarti alla tua continua perdita nel dibattito, addirittura inventando che Stalin avrebbe compiuto l'allontanamento perché in tal modo le masse jugoslave - perdendo ciò che avevano conquistato con tanto sforzo - non si sa come, avrebbero avuto un gran vantaggio :lol:

No, caro il mio falsificatore da strapazzo. La Jugoslavia fu espulsa dal COMINFORM per i motivi che ti ho appena citato e ho fatto presente che le masse popolari jugoslave non si fossero rafforzate per via della rottura in sé, ma per via del loro radicalizzarsi dopo aver perso le loro conquiste e l'aver preso consapevolezza di cosa fosse davvero il regime di Tito. Esse quindi rappresentavano un alleato, quello più importante, per il COMINFORM.
A differenza della tua molto ambigua opzione che non specifica se prevedesse un ritorno della Jugoslavia capitalista nel campo socialista tramite un colpo di stato contro Tito o addirittura in modo spontaneo dalla stessa cricca di Tito. Ma le tue ultime parole mi fanno pensare che tu avresti auspicato ad un neutralismo tra i due blocchi della Jugoslavia

CITAZIONE
Sei l'antimarxismo in persona e insulti l'intelligenza del compagno Stalin.

Quindi Stalin era un ciuccio antimarxista, che per giunta si insultava da solo, dato che la Jugoslavia dal COMINFORM l'ha espulsa lui? Sei assolutamente patetico

CITAZIONE
A questa difesa si riducono le tue? :D

Le critiche ad Hoxha sono state svolte mostrandoti la ridicolaggine della tua tesi(e del tuo Maestro) per cui Hoxha sospettasse i cinesi di aver tradito la scienza marxista-leninista già prima della morte di Mao, e purtuttavia elogiasse Mao fino al '76 quale continuazione e arricchimento della scienza marxista-leninista. E ora piantala di scopiazzarmi la prosa. Non ne sei capace.

Le critiche di Hoxha a Mao erano sincere e non ne svelò la maggior parte subito perché l' Albania, nonostante fosse un piccolo paese, era l'unico rappresentante del marxismo-leninismo a livello internazionale e, siccome le sue dimensioni non le permettevano l'edificazione del socialismo in un solo paese come invece nell'Urss (in cui tra l'altro nemmeno qui il socialismo in un solo paese poteva essere eterno, bensì per mantenersi sarebbe dovuto prima o poi per forza allargarsi verso altri paesi altrimenti sarebbe crollato sotto le pressioni dell'imperialismo e dei nemici interni) doveva cercare di sfrutrare la situazione internazionale e restare in buoni rapporti diplomatici con i paesi progressisti e che non erano ancora stati smascherati completamente come anti-marxisti in modo da cercare di conservare il più possibile il socialismo nel proprio paese e sperando, e ovviamente lottando nei limiti delle proprie capacità, che altri grandi paesi diventassero socialisti. Altri motivi furono il non illustrare tramite documenti, da parte dei cinesi, come funzionasse effettivamente il sistema vigente in Cina e la non pubblicazione delle opere di Mao coniate dopo il '49, venute alla luce solo dopo la morte di quest'ultimo

CITAZIONE
Nikos, purtroppo qui dentro tutti conosciamo le leccate di culo di Hoxha verso Mao e questa tua invenzione e calunnia non attacca:

《Quale eminente continuatore dei grandi educatori del proletariato mondiale, Marx, Engels, Lenin e Stalin, Voi avete sviluppato e arricchito ulteriormente e in modo creativo, conformemente alle condizioni della Cina e alle particolarità della epoca attuale, la scienza marxista-leninista nel campo della filosofia, dello sviluppo del Partito proletario, della strategia e della tattica della lotta rivoluzionaria e della lotta contro l'imperialismo, dei problemi della costruzione della società socialista. I vostri insegnamenti sulla continuazione della rivoluzione nelle condizioni della dittatura del proletariato, per condurre fino alla vittoria completa l'edificazione socialista e per sbarrare la via al pericolo della restaurazione del capitalismo, in qualsiasi forma si presenti o da qualsiasi parte provenga, costituiscono un contributo eminente di grande valore internazionale alla teoria e alla pratica del socialismo scientifico. Le Vostre opere sono una autentica scuola rivoluzionaria per tutti i marxisti-leninisti e i lavoratori.》

Lettera di Hoxha a Mao, 1973




Questo lo stato delle tue argomentazioni: sapendo che Hoxha fino al '76 non fece altro che elogiare in maniera così forte Mao(quella del '73 non è il solo esempio, e lo sai), ora inventi di sana pianta che fosse il contrario. Dai su, Nikos, non farci ridere ulteriormente.

Qui dimostri tutto il tuo idealismo: secondo te semplici parole di dirigenri albanesi per preservare le relazioni internazionali valgono più delle loro scelte politiche e del sistema economico vigente in Albania.
Tra l'altro gli albanesi ebbero lo stesso identico atteggiamento anche nei confronti di Krushiov. Fino alla fine degli anni '50 gli albanesi dichiaravano:
«Il PCUS ha giustamente condannato il culto della personalità generato nei confronti di JV Stalin negli ultimi anni della sua vita e della sua attività; culto che causò gravi danni all'Unione Sovietica. (...) Va detto che Stalin, dopo aver fatto ottenere al Partito Comunista dell'Unione Sovietica e al popolo sovietico grandi vittorie che portarono al trionfo del socialismo, cominciò a porsi al di sopra del Partito e del popolo, abbandonando così le masse e questo è stato un errore molto costoso per il popolo sovietico e per il socialismo. (Enver Hoxha; Il marxismo-leninismo ci insegna che il popolo è il creatore della storia, 14 aprile 1956)
Eppure nel suo diario politico scriveva:
"Tutta la notte ho letto il rapporto segreto di N. Krusciov che ci ha dato mentre faceva lo stesso con tutte le altre delegazioni straniere. Il rapporto respinge la figura e tutti gli atti del grande Stalin.

Ho capito la posizione di Krusciov e degli altri suoi compagni contro Stalin e i loro atti gloriosi durante l'incontro congressuale in cui il nome di Stalin non è stato menzionato nemmeno una volta per niente bene, ma all'epoca non ho mai pensato che potessero mai arrivare a questo punto. .

Rabbrividisco quando penso a quanto gioiranno la borghesia ei reazionari quando avranno tra le mani questo rapporto, perché sono sicuro che lanceranno una campagna di menzogne ​​e chissà quanto durerà. Tito dovrebbe essere molto contento dopo aver letto questo rapporto, come sono sicuro che tu l'abbia letto.

Che danno incalcolabile all'Unione Sovietica e al campo socialista! Quale vergognosa responsabilità di fronte alla storia!

Non riesco a mettere nulla su carta. Posso solo dire: "Sono scioccato!"

26 febbraio 1956, Mosca. (Enver Hoxha; Diario politico , Diario 1, 1955-1957)


Ciò trova riscontro anche da chi gli era vicino: www.revolutionarydemocracy.org/rdv19n2/enver.htm

Ma, cosa più importante per un materialista - e non per un idealista come te - ovvero le scelte politiche che sorgono direttamente dalla struttura economica, le tesi del XX Congresso non furono mai pubblicate in Albania.






A parole Hoxha diceva:
«Il XX Congresso del PCUS, intitolato «Fare il bilancio delle vittorie del socialismo in URSS e su scala mondiale» e il rapporto sulle nuove forze nello sviluppo dell'attuale situazione internazionale hanno preso decisioni importanti per il futuro del socialismo e il destino dell'umanità. (Enver Hoxha; Il marxismo-leninismo ci insegna che il popolo è il creatore della storia, 14 aprile 1956)

Ma i fatti, e non le "chiacchiere, ci dicono che l'Albania non applicò le tesi della coesistenza pacifica, e nemmeno le riforme revisioniste di Krushiov, al contrario di Mao che ampliò gli investimenti in agricoltura e che cedette le SMT ai kolchoz dicendo che Stalin avesse sbagliato a non farlo. I fatti hanno la testa dura, al contrario delle chiacchiere idealiate che vorresti spacciare tu.

Continuando:
Dopo il fallito colpo di stato contro Krushiov il PLA diceva pubblicamente:
“Quando il gruppo antipartito è stato espulso dal Partito sovietico alla fine di giugno, il Partito albanese ha prontamente sostenuto questa azione di Krusciov e dei suoi scagnozzi. Il 4 luglio è stata adottata una risoluzione del Comitato centrale albanese, che condanna l'attività di fazione del gruppo Malenkov-Kaganovich-Molotov ed esprime la sua piena solidarietà al PCUS e alla sua decisione. Un commento albanese di luglio affermava che “la vita stessa ha confermato, senza alcun dubbio, la genuinità e la prudenza della politica marxista-leninista definita dal XX° Congresso del PCUS, sia per quanto riguarda lo sviluppo futuro delle forze produttive dell'URSS sia come sulla situazione internazionale ”. (CIA; Relazioni sovietico-albanese, 1940-1960 , 1962)
E tu ora dirai, dall'alto del tuo idealismo, "ma allora peelrché critichi Mao per aver elogiato Krushiov dopo questo evento?".
Lo critico perché, come abbiamo già detto, economicamente il PLA aveva molti più legami con il "gruppo antipartito" che con i krushioviani, al contrario di Mao.
Prendiamo come esempio Molotov, uno degli esponenti del gruppo anri-partito. Egli, seppur degenerato sotto molti punti di vista, era contro la cessione delle SMT ai colcos, quindi era contrario ad un ampliamento della legge del valore.
E indovina un po', cosa fecero Mao e Hoxha nei rispettivi paesi?
Il primo si innamorò nei fatti, oltre che nelle parole, della linea krushioviana cedendo le SMT ai colcos e dando ragione a Krushiov per questa nuova scelta econica sostenendo che Stalin avesse sbagliato a non farlo prima; il secondo invece lasciò le SMT nelle mani dello stato proletario non ampliando la sfera di corcolazione della legge del valore.
Molotov e Hoxha rappresentavano gli interessi dello stato, ovvero del proletariato organizzato in classe dominante; Mao e Krushiov rappressntavano gli interessi dei burocrati agrari che divenivano una nascente borghesia.
Faceva bene quindi Molotov a dichiarare nelle sue memorie che Mao: Era un uomo intelligente, un capo contadino, una specie di Pugachev cinese. Era lontano da un marxista
[Felix Chuev, "Molotov Remembers: Inside Kremlin Polirics]

Tornando al discorso iniziale delle parole che sono più importanti delle chiacchiere,
Nel libro di Owen Pearson:" Albania in the Twentieth Century, A History: Volume III: Albania as Dictatorship and Democracy":
L'intervento di Shehu e Balluku ha contribuito a causare l'epurazione 1956 del Partito Comunista Albanese. Dopo che Hoxha è tornato a Tirana, ha prima cercato di essere conciliante con i suoi critici e poi ha reagito ordinando l'arresto di tutti coloro che avevano parlato. La troika Hoxha-Shehu-Balluku fu così descritta da Nikita Krusciov , allora Primo Segretario del Partito Comunista dell'Unione Sovietica :
Gli albanesi sono peggio delle bestie: sono dei mostri. Solo più tardi abbiamo appreso come i dirigenti comunisti albanesi punissero ed eliminassero i membri del loro stesso partito. Avevano una sorta di troika: Hoxha, Shehu e Balluku. Questi tre erano soliti processare qualcuno, ed Enver Hoxha e Mehmet Shehu condannavano a morte gli accusati loro stessi, senza mai mettere nulla per iscritto; quindi avrebbero cercato un'opportunità per far uccidere segretamente la loro vittima e Balluku avrebbe personalmente eseguito l'esecuzione. Era tutto molto simile al sistema usato da Joseph Stalin e Lavrentiy Beria .


Quindi a parole i dirigenti del PLA elogiavano Krushiov, ma nei fatti lo combattevano epurandoli dal partito; mentre invece l'esponente della borghesia rurale Mao, nel periodo krushioviano epurava dal partito l'autore del primo piano quinquennale cinese - l'unico ad aver avvicinato il gigante asiato verso il socialismo - Gao Gang, che voleva anche combattere i kulaki facendo andare su tutte le furie il timoniere revisionista

Continuando:
" In un'intervista con Harrison Salisburu del 28 agosto, [Mehmet] Shehu ha ribadito questa politica: " Nella nostra politica nei confronti del governo federale Repubblica popolare di Jugoslavia " , ha detto, "



Partiamo dal fatto che sia l'Albania che la Jugoslavia stanno costruendo il socialismo. Pertanto, le relazioni tra i due Paesi non possono che svilupparsi in modo socialista, basato sui principi di uguaglianza, cooperazione fraterna, rispetto reciproco e non ingerenza . (CIA; Relazioni sovietico-albanese, 1940-1960 , 1962)


Ma mai in Albania furono riabilitati i revisionisti filo-jugoslavi come Xoxe, inoltre:
«Enver Hoxha: Abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per seguire il tuo consiglio [Krusciov]; cioè, per mantenerci calmi su questa faccenda. Ma i leader jugoslavi non smettono di provocarci. (...) Crediamo che rappresentino una minaccia non solo per noi, ma per tutto il nostro campo socialista: hanno deviato dal marxismo-leninismo. Scrivono sui loro giornali che vogliono migliorare i loro rapporti con l'Albania, ma questa è una bomba fumogena. (...) Non siamo d'accordo con i compagni polacchi, ma non lo abbiamo mai espresso pubblicamente. Lo stesso con i compagni italiani. Non siamo d'accordo con il compagno [Palmiro] Togliatti su certe cose, ma non troverete una sola parola di questo sui nostri giornali. (...) Ammettiamo che abbiamo sbagliato nella nostra tattica e siamo molto grati al compagno Krusciov, che è il nostro maestro e che ci ha parlato apertamente. Faremo tutto il possibile per risolvere queste questioni sulla base di una linea marxista-leninista.» . ( Memorandum dell'intervista albanese-sovietica , 15 aprile 1957)
Al contrario di Mao che, dopo aver leccato il culo a Stalin nel '49 lo tradì nei fatti auspicando l' avvicinamento della Jugoslavia titoista, nonostante i tuoi sofismi, qui
“Compagni miei, quando l'Unione Sovietica ci ha chiesto di seguirvi in ​​quel momento, era difficile per noi opporci. Questo è stato fatto perché a quel tempo c'erano alcune persone che dicevano che c'erano due Tito nel mondo: uno in Jugoslavia e l'altro in Cina. (...) Krusciov ha già corretto in relazione alla Jugoslavia." (Mao Zedong; Conversazione con la delegazione della Lega Comunista di Jugoslavia, tra il 15 e il 28 settembre 1956) "


È quindi lo stesso identico atteggiamento che Hoxha ha avuto nei confronti della Cina e del Vietnam revisionista (se non lo sapessi, Hoxha, pur criticando il flio-sovietismo di Hanoi, non dichiarò mai che fosse revisionista).
A parole Hoxha esaltava Mao, ma nei fatti non seguì nessun nuovo apporto del maoismo, a volte dichiarandolo anche pubblicamente:
" «La vostra decisione di ac-
cogliere Nixon a Pechino, si diceva nella lettera, noi la consi-
deriamo non giusta, non gradita, non l’approviamo e non l’ap-
poggiamo. Inoltre noi siamo dell’opinione che l’annuncio della
visita di Nixon in Cina non sarà approvato nemmeno dai
popoli, dai rivoluzionari, e dai comunisti dei diversi paesi»
[Lettera del CC del PLA indirizzata al CC del PCC, 6 agosto 1971] "

Atteggiamento diametralmente opposto a quello assunto dal cacasotto Mao a proposiro della risoluzione del COMINFORM sulla Jugoslavia, in cui, da buon vigliacco qual era, leccò il culo a Stalin senza dimostrare la minima perplessità salvo poi tradirlo dopo la sua morte.

A proposito della Rivolzuione Culturale, Hoxha la elogiava in pubblico, ma nel privato la criticò già dal 1966!:
www.marxists.org/reference/archive.../1966/10/01.htm

È quindi evidente che le chiacchiere che cerchi di spacciarci come prova del revisionismo di Hoxha non possono minimamente essere prese in considerazione dato che non corrispondono ai fatti, ovvero nella struttura economica e nelle scelte politiche dell'Albania

Ma adesso mettiamo un attimo da parte una figura come quella del "leccaculo di Mao" Enver Hoxha, per soffermarci su quella di un "sincero marxista-leninista" come Mao Zedong, che invece aveva il coraggio di esprimere i suoi disappunti senza aver paura di Stalin:
" Ho scritto tre articoli di elogio a Stalin . Il primo fu scritto a Yen' an per celebrare il 60esimo anniversario della sua nascita -il 21 dicembre 1939- il secondo fu un discorso di congratulazioni - che pronunciai - a Mosca e il terzo fu un articolo che mi fu richiesto dalla Pravda dopo la sua morte- nel marzo del 1953. Non mi è mai piaciuto congratularmi con gli altri o che gli altri si congratulassero con me . Quando ero a Mosca per festeggiare il suo compleanno cosa avrei potuto fare se non avessi deciso di congratularmi con lui ? Insultarlo ? Dopo la sua morte - l'Unione sovietica aveva bisogno del nostro sostegno e noi volevamo anche sostenere l' Unione sovietica. Ecco perché ho scritto quell' articolo lodando le virtù e le conquiste di Stalin. Quell' articolo non era per Stalin ma per il partito comunista dell' Unione sovietica. Per quanto riguarda l'articolo che ho scritto a Yen'an ho dovuto mettere da parte i miei sentimenti personali e trattarlo come il leader di un paese socialista. Quindi quell' articolo uscì vigoroso , mentre gli altri due avevano la loro origine nella necessità politica, non nel mio cuore e nella mia volontà. La vita è contraddittoria: le tue emozioni ti dicono di non scrivere quegli articoli, ma la tua razionalità ti costringe a farlo. Ora che Mosca ha criticato Stalin, siamo liberi di discutere di questi problemi."

" Potreste chiedervi perché [noi] rendiamo ancora omaggio a Stalin in Cina appendendo il suo ritratto al muro. I compagni di Mosca ci hanno informato che non appendono più i ritratti di Stalin che espongono solo i ritratti di Lenin e degli attuali leader nelle parate pubbliche. Tuttavia, non ci hanno chiesto di seguire il loro esempio. Troviamo molto difficile seguirlo. I quattro errori commessi da Stalin devono ancora essere resi noti al popolo cinese così come a tutto il nostro partito. La nostra situazione è completamente diversa dalla vostra: la vostra [sofferenza inflitta da Stalin] è nota alla gente e al mondo intero. Entro il nostro partito, gli errori delle due linee di Wang Ming sono ben noti; ma la nostra gente non lo sa che questi errori hanno avuto origine da Stalin. Solo il nostro Comitato Centrale sapeva che Stalin aveva bloccato la nostra rivoluzione e mi considerava un Tito nascosto. Non abbiamo avuto obiezioni sul fatto che l'Unione Sovietica funzioni come centro [della rivoluzione mondiale] perché proprio così avvantaggia il movimento socialista. Voi potreste non essere d'accordo [con noi] su questo punto. Con tutto il cuore voi appoggiate la campagna di Krusciov per criticare Stalin, ma noi non possiamo fare lo stesso perché il nostro popolo non vi aderirebbe."

[Mao Tse Tung, incontro con una delegazione della lega dei comunisti jugoslavi, 1956]


" “Compagni miei, quando l'Unione Sovietica ci ha chiesto di seguirvi in ​​quel momento, era difficile per noi opporci. Questo è stato fatto perché a quel tempo c'erano alcune persone che dicevano che c'erano due Tito nel mondo: uno in Jugoslavia e l'altro in Cina. (...) Krusciov ha già corretto in relazione alla Jugoslavia." (Mao Zedong; Conversazione con la delegazione della Lega Comunista di Jugoslavia, tra il 15 e il 28 settembre 1956)

"A proposito di rabbia, ho ancora una rabbia repressa, principalmente contro Stalin. Ma non ne ho parlato, e anche oggi dirò solo che sono arrabbiato e lo lascio lì. (...) Lo sviluppo dell'Unione Sovietica è stato come una curva ed è progredito dialetticamente. Dalla dialettica di Lenin, passando per il modo di pensare - parzialmente o essenzialmente - metafisico di Stalin, è ora tornato alla dialettica. Durante il tempo di Stalin nessuno osò parlare. Sono venuto a Mosca due volte: la prima è stata deprimente. Nonostante tutti quei discorsi sulla "festa dei fratelli", non c'era davvero uguaglianza. Adesso sento che c'è un'atmosfera di uguaglianza." (Mao Zedong; Discorso all'incontro dei Partiti Comunisti e Operai dei Paesi Socialisti, 14 novembre 1957)

"Il Comitato centrale del nostro partito sostiene che gli errori di Stalin ammontino
solo al 30 per cento del totale e i suoi meriti al 70 per cento" (Mao Zedong - Sui Dieci Grandi Rapporti) "


" Quanto ai problemi dell’industria pesante, dell’industria leggera e dell’agricoltura,
l’Unione Sovietica ha prestato poca attenzione a quelli di questi ultimi due settori.
Il risultato è che ha dovuto subire le conseguenze di questa scarsa attenzione.
Inoltre, i rapporti tra l’interesse immediato e l’interesse di lungo periodo del
popolo non sono stabiliti con chiarezza dai sovietici; in pratica, essi camminano
su una gamba sola. Tra il piano sovietico e il piano cinese, qual è, tutto
considerato, il più conforme a uno sviluppo pianificato e proporzionato? Infine,
Stalin mette l’accento solo sulla tecnologia e sui quadri tecnici. Vuole solo la
tecnica e i quadri. Ignora la politica e le masse. Anche in questo cammina su una
gamba sola. Nel campo dell’industria mette l’accento sull’industria pesante e
trascura l’industria leggera. Ancora una volta cammina su una gamba sola. Anche
per quel che riguarda i rapporti reciproci tra i diversi settori dell’industria pesante,
Stalin non indica qual è l’aspetto principale della contraddizione. Egli mette
l’accento sull’industria pesante, dicendo che l’acciaio ne è la base e che le
macchine ne sono il cuore. Quanto a noi, riteniamo che nel campo dell’agricoltura
la produzione dei cereali costituisce l’elemento dirigente e che nel campo
dell’industria il ruolo di elemento dirigente è svolto dalla produzione dell’acciaio.
Considerando l’acciaio come l’elemento dirigente, noi procuriamo la materia
prima alle nostre industrie e l’industria meccanica si sviluppa di conseguenza.
Nel primo capitolo del suo libro, Stalin pone il problema e parla delle leggi
oggettive. Ma non dà una risposta soddisfacente a questo problema.
Il secondo capitolo tratta del problema delle merci1
e il terzo della legge del
valore2
. Io sono sostanzialmente d’accordo su molti dei punti di vista che vi sono
espressi. Stalin divide la produzione in due grandi categorie e afferma che i mezzi
di produzione non sono merci. Questo merita di essere studiato. In Cina, nel
settore dell’agricoltura, un buon numero dei mezzi di produzione sono tuttora da
considerarsi merci.
A mio avviso, l’ultima delle tre lettere di Stalin presentate nell’appendice del suo
libro esprime un punto di vista quasi del tutto sbagliato3
. Vi si scorge una grande
diffidenza nei confronti dei contadini, oltre alla volontà di non allentare il
controllo sulle macchine agricole. Da un lato, Stalin dice che i mezzi di produzione
appartengono allo Stato, mentre dall’altro afferma che essi sono troppo cari per
i contadini. In realtà, egli si inganna da solo. Lo Stato esercita un controllo
asfissiante sui contadini e Stalin non ha trovato il metodo giusto e la via giusta che
conducono dal capitalismo al socialismo e dal socialismo al comunismo. Per lui
è una cosa molto imbarazzante. " [Su problemi economici del socialismo nell'Urss di Stalin]
Anche se qui bisognerebbe citare tutto lo scritto

Il problema dell'eliminazione dei controrivoluzionari è un problema del primo tipo di contraddizione, cioè tra il nemico e noi stessi. In termini comparativi, in ultima analisi, come è stato il lavoro di eliminazione dei controrivoluzionari nel nostro paese? Cattivo o buono? Dal mio punto di vista ci sono state carenze, ma rispetto ad altri paesi è stato fatto relativamente bene. Meglio dell'Unione Sovietica, meglio dell'Ungheria. L'Unione Sovietica era troppo di sinistra, l'Ungheria era troppo di destra. Abbiamo sviluppato una lezione da questo; non che fossero particolarmente intelligenti. Poiché l'Unione Sovietica è stata troppo di sinistra, abbiamo imparato qualcosa da quell'esperienza. (Mao Zedong; Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo (note di discorso)

Le contraddizioni, comprese quelle tra i leader e il popolo, esistono sotto il comunismo. L'incomprensione di Stalin su questo punto portò a una regola del terrore nell'Unione Sovietica e alla liquidazione di migliaia di comunisti ». (Mao Zedong; On the Correct Treatment of Contradictions within the People (Speech Notes), 27 febbraio 1957

Queste ultime due citazioni furono rimosse dalle Opere Complete proprio dai revisionisti che salirono al potere, i quali si resero conto, perfino loro, che Mao avesse detro delle cazzate astronomiche.

A quale conclusione possiamo quindi giungere?
Se Hoxha era un "leccaculo di Mao" allora Mao era la "puttana di Stalin". Forse si spiegherebbe anche come mai Mao non disse o scrisse mai cose del genere quando Stalin era in vita: aveva la bocca e le mani impegnate a fare altro!

CITAZIONE
Se tu fossi leninista ti accorgeresti della ridicolaggine del tuo impianto argomentativo che non fa altro che darci ragione: tu sei un dogmatico

Se tu fossi un leninista, dopo questa bastonata ti accorgeresti delle cagate idealistiche che hai scritto e ti scuseresti subito facendo autocriticha, anche se per la vastità delle cazzate che hai scritto servirebbe anche un esorcista

CITAZIONE
E in questo tuo atteggiamento sei addirittura smentito dal tuo Gran Maestro Hoxha, dato che questo - nel corso della crisi afghana - appoggiò quantomeno ideologicamente l'opposizione grande-borghese filostatunitense contro l'URSS:

《Colui che sostiene l’occupazione dell’Afganistan da parte dei socialimperialisti sovietici e la considera come un atto giusto e necessario, non è marxista, ma antimarxista. Anche coloro che, pur spacciandosi per marxisti-leninisti, cercano di «dimostrare» che non bisogna definire patrioti il popolo afgano, gli elementi della media e alta borghesia che hanno impugnato le armi e combattono gli invasori sovietici, non sono marxisti, ma antimarxisti.》

(Hoxha, Le superpotenze, 1986)

Qua davvero ti sei superato! Questa citazione sei andata a prenderla direttamente dall'arsenale del revisionista storico primomaggio, anche se non è da escludere una vostra collaborazione per tentare di distorcere la politica estera albanese con tagliuzzamenti propagandistici vari. Tu e il tuo socio qui andrete incontro ad una figura di merda in stile fantozziano.
Nella stessa opera che hai citato, che ovviamente non avete letto né tu né quell'altro buffone, Hoxha considera i guerrieri afghani allo stesso modo di quelli iraniani:
" l’Afganistan confina anche con l’Iran, e per di più gli insorti afgani si atteggiano
ad amici, estimatori e compagni d’armi di Khomeini." [Enver Hoxha - Le Superpotenze]

È risaputo che Khomeini fosse notoriamente un filo-americano, vero, caro il mio coglionazzo?
Ma la cosa più grave e che tu - e il tuo amichetto, il ragionier Filini nell'altro post - pur di spacciare questa balla dell'Hoxha filo-americano, arrivate ad ignorare i risultati della guerriglia del popolo afghano: ovvero l'Emiro Afghano al potere dal 1996 al 2001 e dal 2021! Ma i talebani sono notoriamente filo-americani, giusto, caro il mio coglionazzo?
A cosa serve poi sottolineare il fatto che Hoxha avesse sostenuto una borghesia nazionale? Per giustificare il fatto che Mao avesse appoggiato la propria borghesia nazionale? Hoxha però dice che quella borghesia nazionale è antimaexista e guarda caso quella parte non l'hai sottolineata, coglionazzo!

CITAZIONE
Ma non ti accorgi che sei un crogiolo di contraddizioni?

Ma non ti accorgi di essere un deficiente patentato, caro il mio coglionazzo?
Scendi dalle nuvole e guarda la realtà quali risultati ha svelato riguardo la lotta afghana: la nascita di un regime anri-americano!
Quindi Hoxha era coerente con le affermazioni di Stalin, caro il mio coglionazzo:
" La lotta dell’emiro afghano per l’indipendenza dell’Afghanistan è oggettivamente una lotta rivoluzionaria, malgrado il caratteremonarchico delle concezioni dell’emiro e dei suoi seguaci, poiché essa indebolisce, disgrega, scalza l’imperialismo, mentre la lotta di certi «ultra» democratici «socialisti», «rivoluzionari» e repubblicani ..durante la guerra imperialista, era una lotta reazionaria, perché aveva come risultato di abbellire artificialmente, di consolidare, di far trionfare l’imperialismo! "
E meno male che prima scrivevi:
Sei l'antimarxismo in persona e insulti l'intelligenza del compagno Stalin. .
Vatti a nascondere e vergognati!

CITAZIONE
Ovvia, ma non per te.
Inolte, non ci provare :D

Già mesi prima Primomaggio aveva efficacemente smentito la tua balla secondo cui la Cina avesse compiuto una virata unilaterale verso la sola agricoltura e industria leggera. :lol:

Su questa falsa premessa(che tu infili in segreto) svolgi tutta la tua traballante linea d'attacco e il tuo paragone con i denghisti.

Andiamo a vedere cosa dice chi ha una documentazione ufficiale:
" Il rapporto proporzionale tra industria e agricoltura e tra industria leggera e industria pesante è migliorato. Nel 1962 il valore della produzione agricola lorda ha raggiunto i 43.000 milioni di yuan, con un incremento del 6,2% rispetto all'anno precedente, e quello della produzione industriale di 85.000 yuan, con una diminuzione del 16,6% rispetto all'anno precedente; il rapporto tra il valore della produzione industriale e quella agricola era di 4:1 nel 1960 e di 2,1 nel 1962. Nella produzione industriale, il valore della produzione dell'industria leggera era di 39.500 milioni di yuan, con una diminuzione dell'8,4% rispetto al 1961, e che dell'industria pesante 45.500 milioni di yuan, un calo del 22,6%; e il suo peso relativo passò da 42,5:57,5 nel 1961 a 47,2:52,8 nel 1962» ("Breve storia dell'economia socialista della Cina", Pechino 1984, p. 300) "
Ma questa sarà sicuramente propaganda dengista, no?

CITAZIONE
Non c'è che dire, sei sicuramente un bravissimo capocomico e clown.

Però non sei altrettanto bravo a leggere ciò che citi, amico mio:

《"il fondamento dell'economia nazionale, il presidente Mao l'ha riassunta in queste parole: "Prendi l'agricoltura come fondamento e l'industria come fattore trainante" - che costituisce il principio generale per lo sviluppo dell'economia nazionale . Ha sottolineato che il primo posto deve essere dato allo sviluppo dell'agricoltura."》

[Peking Review , n. 34, 25 agosto 1972, pp. 7-9, 20.]


Qui(nei passi da te citati come prova) la industria pesante viene definita "fattore trainante". Non "trainato", ma TRAINANTE.

Ti è stato già spiegato che qui - il "primo posto" - ha un significato ben preciso: l'agricoltura non era sviluppata tanto quanto il settore pesante e dunque gli investimenti(annui) ULTERIORI non dovevano essere messi nella industria pesante(già interessata dal bastante numero di investimenti annui), ma nella agricoltura(per andare in pari con gli investimenti annui già previsti per il settore pesante). Questo è il senso.

Infatti:

《dobbiamo continuare ad applicare
il principio di prendere l’agricoltura come base e l’industria come fattore guida e la serie di misure politiche consistenti nel “camminare sulle due gambe”[...]》

[Chou en lai, rapporto sull'attività di governo, 1975]
.



A questo serviva il mettere in pari: per camminare su entrambe le gambe. È scritto nella stessa citazione da te portata eh
E ciò nega il primato assoluto della agricoltura che tenti di far passare. :D
Tanto più che l'industria pesante viene definita FATTORE GUIDA(ma l'hai letta la citazione prima di riportarla?).

E allora appare chiaro il proseguo di tale citazione(che altrimenti sembrerebbe negare quanto scritto poco prima con la tua interpretazione da "taglia e cuci"):

《Dobbiamo organizzare il piano dell’economia nazionale nell’ordine di priorità
seguente: agricoltura, industria leggera, industria pesante.》

[Chou en lai, rapporto sull'attività di governo, 1975]



L'ordine citato è un ordine di investimenti ULTERIORI. È chiaro che se l'industria pesante era già sviluppata in maniera bastante ed erano per essa previsti bastanti investimenti annui, allora gli investimenti ulteriori negli anni a venire andavano messi prima su agricoltura e industria leggera di modo da andare in parità(annua) con l'industria pesante.

Magari comprenderli i testi che citi? Ecco smontata la tua falsa premessa ed ecco mandato a nanna tutto il tuo impianto argomentativo. Per l'ennesima volta :lol:

C'è scrirto che l'agricoltura è il fondamento dell'economia e che necessita della percentuale maggiore di investimenti. Dove, dooo gli investimenti ULTERIORI iniziati nel 1961, come dimostrano le donti ufficiali dimostrate, si sancì che l'agricoltura era il fondamento dell'economia che doveva benediciare della percentuale maggiore di investimenti, buffone!

CITAZIONE
Magari comprenderli i testi che citi?

Detto da te che i testi che citi non li leggi nemmeno....

CITAZIONE
Nikos, lo sviluppo di una nuova borghesia in URSS già avviene prima della Seconda Guerra Mondiale come mostrano già i tentativi di frenare la burocratizzazione attraverso le cosiddette "purghe".

Già, peccato che fino al 1936 l'Urss non avesse raggiunto il socialismo e quindi in realtà quella era una "vecchia" borghesia. Dimentichi inoltre il fatto che la pressione imperialista dell'anteguerra in un paese ad uno stato più che primordiale di socialismo faccia degenerare gli elementi vacillanti

CITAZIONE
Questa della nuova borghesia sviluppatasi solo dopo la seconda guerra mondiale è una tua vecchia sciocchezza che già portavi 1 anno fa e che nasce da un tuo accento unilaterale messo sulle semplici cause esterne. Queste(come già ti dissi all'epoca) hanno funzionato da semplice elemento di acutizzazione di una contraddizione già antagonistica(come, lo ripeto, mostrano le purghe a metà degli anni '30).

Ecco come ti pari il culo, citando una cosa di un anno fa? Dove avrei ignorato le cause interne OGGI?

CITAZIONE
Ma a parte questi tuoi capitomboli(che purtroppo per te sono nero su bianco, e visibili a tutti per quanti sforzi di difenderti tu voglia fare). Se le contraddizioni antagonistiche sono potenzialmente esistenti, la tua affermazione secondo cui non esisterebbero contraddizioni antagonistiche in socialismo è semplicemente falsa. Lo capisci Nikos?
Avoja a dire "no ma io...no ma volevo dire...".

Non esistono finché cause esterne ed interne non le fanno degenerare. In una situazione di normalità non ci sono

CITAZIONE
No. La tendenza burocratica è espressione politica e sovrastrutturale della presenza della nuova borghesia entro la struttura dei rapporti sociali ed economici. Senza la presenza di quest'ultima non esiste alcuna tendenza burocratica a livello di sovrastruttura partitica e politica dato che questa nasce per infiltrazione della nuova borghesia(esistente già nella struttura economica e sociale) nella sovrastruttura partitica, ideologica e politica. Ti è stato già spiegato 1 anno fa. E tu nulla, torni a sostenere questa tua teoria idealistica.


Ciò vuol dire che PRIMA si antagonizza la contraddizione tra dirigenza economica(convertita in nuova borghesia vera e propria per via di un accumulo di forza che la fa entrare in contraddizione antagonistica di interessi, rispetto al proletariato) e POI questa inizia a infiltrare il Partito creando tendenze di stampo burocratico.


Tu stai solo considerando la tendenza burocratica senza considerare la sua radice economica ci classe. E addirittura pensi che sia la tendenza burocratica ad antagonizzarsi. :D


Più vai avanti nella discussione(che hai perso da 2 giorni) e più riveli tutto il tuo antimaterialismo.

Ma che cazzo è sta nuova borghesia? Nel socialismo non esistono classi sfruttatrici, ma solo tendenze burocratiche dovute alla remunerazione in base al lavoro e alla differenza tra città e campagna e lavoro manuale ed intellettuale. Quindi, non essendoci rapporti di produzione borghesi, dato che non ci sono classi sfruttatrici, mi spieghi da quale condizione economica dovrebbero sorgere le linee borghesi? Certo che se nella Cina di Mao che dava cospicue percentuali di plusvalore ai direttori di azienda e che cedeva le SMT alle comuni aumentando la sfera della legge del valore, che non espropriava i kulaki e che non considerava antagonistiche per la costruzione del socialismo le contraddizioni tra proletariato e borghesia sorgessero delle idee borghesi che si infiltravano nel partito, ma lì si trattava di una "vecchia" borghesia e non nuova

CITAZIONE
Tu stai solo considerando la tendenza burocratica senza considerare la sua radice economica ci classe. E addirittura pensi che sia la tendenza burocratica ad antagonizzarsi. :D


Più vai avanti nella discussione(che hai perso da 2 giorni) e più riveli tutto il tuo antimaterialismo.

Io ho detto che le tendenze sorgono nei paesi autenticamente socialisti dalla remunerazione in base al lavoro e dalla differenza tra lavoro manuale ed intellettuale. Quindi queste accuse personali te le restituisco con piacere. Evidentemente non hai capito o fai finta di non capire ciò che dico. Stranamente citi, togliendole dal loro contesto, tanto mie cose dette in precedenti post mentre questa volta non hai riportato la citazione di quando ho detto che l'antagonismo sorge dalla differenza tra lavoro manuale ed intellettuale e dalla remunerazione in base al lavoro. Sappi che le provocazioni non le sopporto e la prossima volta potrei insultarti pesantemente

CITAZIONE
No, ma va, non è assolutamente il tuo ennesimo argomento ad personam mascherato. E tutto questo solo perché non sai più cosa inventare e solo perché è stato mostrato abbondantemente che tu i testi maoisti non li hai mai nemmeno toccati o compresi lol

Sei stato ormai colto con le mani nel sacco, caro il mio coglionazzo! Se non hai mai letto le opere di Hoxha in italiano figuriamoci se hai letto gli opuscoli in spagnolo di dirigenti albanesi meno famosi. Sei stato smascherato, sotterrati e falla finita

CITAZIONE
La teoria maoista delle due linee NON PREPARA le due linee, ma si limita a registrarne l'esistenza fattuale. Poi la affronta alla radice(sociale ed economica) attraverso la mobilitazione di massa permanente, la quale - quando la contraddizione diviene apertamente antagonistica - si converte in rivoluzione culturale proletaria vera e propria. Punto.
Tali due linee vengono riconosciute dallo stesso monolitismo(come sei costretto ad ammettere), ma in maniera non efficace, dato che la linea erronea viene - dal monolitismo - affrontata con una prevalenza di misure dall'alto, dal centro, concentrate fortemente solo sugli effetti burocratici della presenza della nuova borghesia nei rapporti economici, e NON con una mobilitazione di massa permanente in grado di affrontare alla radice la nuova borghesia.

Il monolitismo vede l'effetto ideologico e politico della nuova borghesia e si limita in gran parte ad affrontare quello. Questo è l'errore scientifico del monolitismo.

La teoria maoista - invece - affronta il problema direttamente nella sua radice di classe, entro i rapporti nelle imprese.

Studia ciò che vorresti criticare. Ti prego.

Tutte cazzate già smentite

CITAZIONE
Va anche detto che la "linea erronea" non è la tendenza burocratica, ma la semplice tendenza della dirigenza economica a sostenere un non-smantellamento ulteriore dei vecchi elementi capitalistici entro la produzione. La linea erronea esiste anche quando la dirigenza economica non si è ancora convertita in nuova-borghesia vera e propria e la contraddizione non è ancora pienamente antagonistica. Non in forma di burocratizzazione dei quadri alti del Partito, ma in forma di semplice influenza(al fine di una attività unicamente conservativa e non già reazionaria) nei quadri locali.

La burocratizzazione è quando - divenuta ormai antagonistica la contraddizione con una dirigenza economica ormai nuovo-borghese - allora le forme di infiltrazione non remano solo più nel verso di un non smantellamento(conservativo) ulteriore(questa è solo la linea erronea, presente anche quando la contraddizione non è antagonistica), ma addirittura nel verso di una graduale reintroduzione di elementi capitalistici o nel verso di una intensificazione di quegli elementi capitalistici già - ancora - presenti.

È lì che la linea erronea fa un salto qualitativo.

Sono quasi pienamente d'accordo. Adesso cita mie vecchie frasi estrapolate dal contesto per "smentirmi"

CITAZIONE
E invece sì. Il pericolo non viene mai a mancare e questo perché la tendenza alla conservazione degli elementi ancora capitalistici dura fintanto tali elementi sono presenti, ovvero per tutta la fase socialista.

È a questo che serve la dittatura del proletariato e il monolitismo nel partito: per non dar voce a questi POCHI elementi vacillanti che a volte diventano antagonisti

CITAZIONE
È inutile che attacchi e piagnucoli solo perché vengono smascherate le tue correzioni in corsa. Io sarò boomer, ma tu sei un crogiolo di contraddizioni, fallace logiche ed idealismo. Prenditela con te stesso. :)

Purtroppo non sei solo un boomer. Sei anche un falsificatore patentato e un anti-marxista

CITAZIONE
Quindi? Alla luce del fatto che il pericolo nuovo-borghese(ovvero di contraddizione antagonistica tra elementi ancora capitalistici nei rapporti di produzione e sviluppo socialista delle forze produttive) rimane per tutta la fase socialista e fa parte del travaglio del passaggio da un modo di produzione ad un altro, che cosa ci sarebbe di sbagliato nel prevedere future riacutizzazioni della mobilitazione di massa?

Niente. E per questo sei costretto ad arrampicarti sugli specchi e negare che tale pericolo esista per tutta la fase socialista.

Peccato che ogni 5 anni il socialismo dovrebbe fare passi da gigante e ridurre esponenzialmente la remunerszione in base al lavoro e la differenza tra lavoro manuale ed intellettuale riducendo ulteriormente sfavorendone sempre più le loro influenze, quindi la presenza strutturale di simili elementi dovrebbe ridursi, non acuirsi. Quindi sì, Mao predica lo sviluppo ciclico e non quello a spirale. Vede il socialismo - e lo dimostra la citazione del comunismo come negazione del socialismo - come un invertirsi di posizione tra il proletariato e la borghesia, e non come un salto qualitativo che elimina la borghesia in quanto classe!
Mao non parla di riacutizzazioni, cosa possibile anche per i marxisti-leninisti, ma proprio di acccenzione del fuoco ogni tot. anni

CITAZIONE
Niente. E per questo sei costretto ad arrampicarti sugli specchi e negare che tale pericolo esista per tutta la fase socialista.

Tu ti arrampichi sull'aria invece. Il pericolo esiste, ma non ogni tot. anni come predica Mao e la sua concezione a cicli

CITAZIONE
In ogni caso, stai davvero cadendo oltre la staccionata del ridicolo. Di faccia.

Tu sei già caduto e ti hanno ritrovato con il capo sfracellato. Non c'è ancora traccia del tuo cervello però

CITAZIONE
2) Hai pure fatto una figura di merda riguardo la questione degli elogi di Hoxha.

Vediamo se avrai il coraggio di ripeterlo adesso

CITAZIONE
4) Hai mostrato ulteriormente(dopo 1 anno) il tuo idealismo nell'analisi della questione "burocratizzazione" e "fase socialista"

Esatto, nel socialismo esiste la borghesia anche se i rapporti di produzione non lo consentono. W il materialismo di Ruhan

CITAZIONE
E ora sei costretto a fare battute da ragazzetto, insultare altri compagni che ti hanno smontato in passato e rivolgere ulteriori puri ad personam senza contenuto critico a livello ideologico(boomer e similari) per nascondere il fatto che sei senza argomenti almeno da 2 giorni.


Per quanto continuerai a fare così? È un anno che puntualmente poi ammetti di aver fatto errori teorici. Gli stessi in cui poi ricaschi..
A questo punto non capisco perché tu voglia ulteriormente umiliarti in questa discussione, anziché fare autocritica. Contento tu..

Contento tu dopo questa bastonata, contenti tutti. Vai a nanna adesso.
Nella tua prossima risposta avremo la prova del 9: capiremo se sarai un compagno onesto disposto a fare autocritica od un borghese presuntuoso
view post Posted: 22/8/2021, 02:41 Compagni buonasera - Varie
CITAZIONE
Questa è una conclusione che infili tu artificialmente e che non è rintracciabile nel testo, oltre che negata dall citazione del '49 e quella del '57 che citerò tra poco.

Semplicemente Mao considera la misura come eccessiva ed unilaterale.

CITAZIONE (Nikos Zachariadis @ 21/8/2021, 07:57)
E soprattutto sta calunniando Stalin col beneplacito dei titoisti.

Sta criticando Stalin. Che è ben diverso dal calunniarlo.

CITAZIONE (Nikos Zachariadis @ 21/8/2021, 07:57)
È proprio così che si fanno gli interessi della sinistra!

Non criticando una misura che di fatto affossó ulteriormente la sinistra?


CITAZIONE (Nikos Zachariadis @ 21/8/2021, 07:57)
E qual è il paragone che fai tu invece? Che Stalin disse di peggio alla delegazione della Germania nazista. E cosa disse precisamente, che la rivoluzione d'ottobre era un complotto giudaico-massonico e che il partito comunista tedesco facesse schifo? Perché in proporzione è proprio quello che Mao disse agli jugoslavi

Piantala con la retorica. Mao si limita a criticare una misura unilaterale. Punto. Tutto il tuo impianto retorico si basa sulla falsa premessa secondo cui Mao starebbe dando ragione ideologicamente a Tito e torto ideologicamente a Stalin. Falso. Non appare ció nel testo da te citato e ti invito a non falsificare. Mao si limita a criticare Stalin in relazione alla risoluzione da lui considerata eccessiva. Punto. Niente di più.


CITAZIONE (Nikos Zachariadis @ 21/8/2021, 07:57)
In quella frase di Mao del '56 che hai riportato dice solo che la Jugoslavia sagliasse a rimanere indipendente e non ribadisce le critiche del' 49

No. Nella critica del '56 si critica certo la neutralità, ma tale neutralità è determinata dalla relazione - considerata errata - con l'imperialismo. È la stessa critica del '49, seppur le due critiche analizzano due aspetti complementari della questione: la neutralità è determinata dall'avvicinamento all'imperialismo. Mao critica la causa(avvicinamento all'imperialismo) nel '49 e il suo effetto(posizione ambigua) nel'56.

Mao al tempo della citazione del 1956, infatti, considerava l'URSS ancora socialista. Va da sé che la neutralità è da lui criticata non in quanto tale, ma perché si decide di intascare danaro anche da parte degli imperialisti, mentre bisognerebbe rimanere spostati verso l'URSS
Ma andando oltre.

Esiste una citazione ulteriore:
《Oggi c’è ancora il revisionismo, in Jugoslavia.》

DISCORSO A UN’ASSEMBLEA DI QUADRI DI PARTITO NELLA MUNICIPALITÀ DI TIENTSIN (17 marzo 1957)



Quell'ANCORA è inequivocabile. Allora Mao ha considerato anche in passato la Jugoslavia come interessata da elementi revisionisti e che la considera ancora tale nel '57, dopo pochi mesi dalla tua citazione. E soprattutto: Mao fa tale critica pur essendo morto Stalin e pur essendo lontano il futuro scontro con l'URSS. Non avrebbe alcun motivo per non essere sincero. Il fatto che critichi aspramente la Jugoslavia nel '49, e il fatto che(pur con critica diversa) la critichi anche dopo la morte di Stalin, dimostra ulteriormente che le riserve verso la Jugoslavia non sono esistite solo fintanto Stalin fu vivo, ma anche dopo. Mostra la continuità delle critiche di Mao verso la Jugoslavia, ovvero mostra che allora anche la critica del '49 era sincera dato che Mao nel '57(nonostante fosse morto Stalin) continua a fare critiche aspre come nel '49. Il che fa vedere che la ragione della critica del '49 non è da rintracciarsi in una costrizione determinata dalla presenza di Stalin in vita, o, se così fosse - dopo la morte di Stalin - avremmo visto la scomparsa di tali critiche che invece continuano ad essere fatte nel '56 e nel '57.

Mao critica - sinceramente eh nessuno mette in dubbio il fatto che volesse riavvicinarsi sinceramente alla Jugoslavia di Tito - la Jugoslavia, accusando Stalin che l' ha allontanata, per il fatto che, nonostante la volontà dei sovietici di scendere a compromessi, restava a cavallo tra i due campi.
Ma se vuoi difendere Mao non potresti magari dire che criticò Stalin per preservare la non rottura del comunismo internazionale - che tra l'altro sarebbe sbagliata lo stesso, ma più ragionevole - anziché inventare tue interpretazioni?

CITAZIONE
Salvo leccargli il culo tutte le altre :D

Leccare il culo perché? Perché ha detro che Mao era un gran marxista? A questo si riducono le vostre argomentazioni?
Peccato che Hoxha, come già detto, non applicò mai nessuna teoria revisionista cinese. Era quindi Mao che voleva conquistare Hoxha ricevendo da quest'ultimo ogni singola volta un solenne rifiuto proprio come un adolescente sfigato in calore dalla figa di turno.
Tra l'altro era già risaputo da prima delle morte di Mao che l'Albania aveva contraddizioni ben visibili con la Cina:
" Durante il 1972, le posizioni dei due stretti alleati sul loro atteggiamento nei confronti degli Stati Uniti tendevano ad allontanarli ancora di più. Parallelamente alle divergenze di vedute su questa fondamentale questione politica, Pechino e Tirana hanno iniziato a reagire in modo diverso ad alcuni importanti eventi e politiche sulla scena internazionale: la crisi di Malta, il consolidamento del Mercato Comune, la Ostpolitik della Germania Ovest e la rielezione di Brandt; e la Movimento "marxista-leninista", per citarne alcuni. Mentre gli albanesi hanno mostrato un attaccamento intransigente alla teoria rivoluzionaria, i cinesi - in linea con il loro cambiamento nelle priorità di politica estera - hanno mostrato una predilezione per la Realpolitik: un passaggio dalla ragion d'ideologue alla ragion di stato. Molti discorsi e rapporti pubblicati di recente da Tirana e Pechino attestano che non esiste una completa unanimità di vedute su vari importanti sviluppi politici internazionali. (Radio Europea Libera; La Via Albanese, 21 dicembre 1972)- " . Che strano, se ne erano accorti i propagandisti dell'imperialismo americano mentre gli esperti maoisti occidentali dormivano con la tetta in bocca

CITAZIONE
Sai benissimo di cosa parlo, quindi piantala di voler allungare il brodo. Sandor ti ha spiegato che il leninismo non è fatto di formulette o ricette spalmabili e Primo sta tuttora argomentando a dovere sulle varie questioni parallele da voi sollevate.

Basta citare una cosa ovvia come il non dogmatismo del leninismo per avere ragione a priori? Ti faccio presente che questo è un cavallo di battaglia dei dengisti eh

CITAZIONE
Questa differenza netta tra il prima e il dopo esiste solo nella tua testa. Già nel '56 in diversi scritti(tra cui i dieci grandi rapporti) appare la stessa questione basata sulla necessità di rendere equilibrato il rapporto tra i vari settori.

E invece negli anni '70 dicono che l' agricoltura deve avere il primato degli investimenti. Dopo 26 anni di socialismo, con la presenza ampissima del prolerariato e mezzi di produzione adeguati (quindi l'argomentazione di Sandor cade) bisogna continuare nell'edificazione del socialismo sviluppando la grande industria meccanizzata o coltivando più patate e cipolle?

CITAZIONE
Non iniziare con queste tue solite astrazioni. Di fatto il monolitismo è stata un'arma nelle mani di tutte le borghesie revisioniste salite al potere.

Se nella società socialista non esiste la borghesia sfruttatrice in quanto classe l'ideologia dominante quale sarà? Quella del proletariato. Quindi quella di elementi burocratizzati - che tra l'altro non sempre diventano dei borghesi veri e propri - sono un'infima minoranza. Quindi il monolitismo è un'arma nelle mani di chi? Il fatto che siano saliti i revisionisti (nell'Urss che pur essendo socialista, era in uno stato primordiale in cui la legge del valore aveva ancora una portata ampia) al potere è dovuto da fattori interni ed esterni. Il più grave è la seconda guerra mondiale che ha distrutto forze produttive importantissime e che non ha potuto permettere l'ulteriore edificazione del socialismo ma, anzi, ci fu un passo indietro con quindi il burocratizzarsi di molti elementi vacillanti e lo dimostra il fatto che anche persone più vicine a Stalin, come Voznesensky e Malenkov (quello che tu reputi "di sinistra") già prima della sua morte esagerassero l'importanza della legge del valore nel socialismo e guardassero con troppa ammirazione alle nazionalizzazioni e alla scarsa disoccupazione dell'occidente, sognando una sorte di unità con esso. Ciò ebbe un efferto domino (mi raccomando, scrivi che l'effetro domino è idealista fingendo di non aver capito che sia una metafora per rappresentare un'immagine della rottura al sostegno internazionale che la "sinistra" - specifichiamo, a sacanso di equivoci, che intendo sinistra coi connotati che gli hai dato tu - dei paesi di democrazia popolare abbisognava per restare al potere) verso gli altri paesi socialisti

CITAZIONE
Tralasciando il fatto che questa frase è autocontraddittoria, dato che se le contraddizioni antagonistiche "possono manifestarsi in taluni momenti" entro il socialismo, allora non è vero che "nel socialismo non esistono contraddizioni antagonistiche". Ti autocontraddici nella stessa frase..
Ma andando oltre questi tuoi capitomboli.
Dunque prima ammettevi che le contraddizioni possono diventare antagonistiche in taluni momenti. Poi ti accorgi che questo non ti è comodo retoricamente e allora ritratti nella risposta dopo(quella cui stavo rispondendo nella parte ora da te quotata):
CITAZIONE (Nikos Zachariadis @ 21/8/2021, 03:12)
Non esistono contraddizioni antagonistiche nel socialismo, è Lenin a dirlo, non io. Mao dichiarava l'esistenza di contraddizioni antagonistiche nel socialismo per giustificare la presenza delle classi sfruttatrici in Cina

Quindi qui negavi in toto la presenza di contraddizioni antagonistiche e addirittura chi le ammette(Mao) secondo te lo fa per opportunismo :D
È contro questa risposta che stavo argomentando nella frase da te ora quotata, ovvero stavo argomentando contro il tuo negare la possibilità di contraddizioni antagonistiche entro il socialismo e NON contro una tua supposta tesi circa la certezza o meno di tale possibilità(come vuoi far passare retoricamente) :D

Devi esserti accorto che cancellare la possibilità di contraddizioni antagonistiche era una stronzata e allora sei ORA tornato ad ammettere tale possibilità fingendo di non aver cambiato posizione 3 volte nel giro di 3 risposte :D

E se esiste la possibilità che le contraddizioni in socialismo diventano antagonistiche, allora esistono contraddizioni antagonistiche in socialismo. È consequenziale a livello logico. Non scappi. Nessuno sta affermando che queste siano inevitabili. Si sta dicendo che queste sono possibili in socialismo e quindi esiste la concreta possibilità di contraddizioni antagoniste nel socialismo. Tu hai affermato che queste non esisterebbero affatto nel socialismo, addirittura tirando Lenin dal colletto e ora ti contraddici. Nel giro di poche ore.

Intendevo dire che le contraddizioni nel socialismo non sono antagoniste e che, con determinate condizioni, effettuano un salto qualitativo divenendo antagoniste. Ti sei fatto un film mentale per nulla. Probabilmente ti sei aggrappato al mio non specificare in ogni singolo rigo - perché così funziona il tuo giochetto - che nel socialismo le contraddizioni possono diventare antagonistiche. Non lo specifico sempre perché quella è un'eccezione.
Viene da sé che se nel socialismo non esiste la borghesia vera e propria ma solo qualche tendenza burocratica - che non sempre è antagonistica - il monolitismo è uno strumento nelle mani della "sinistra" (per usare un termine che ti piace). Ma, secondo i marxisti-leninisti e i testi albanesi che non hai letto (e non è una critica questa, dato che ciò è dovuto al fatto che non esistano in italiano. Io ad esempio ne ho trovate solo alcune in spagnolo) queste tendenze burocratiche possono diventare antagonistiche proprio quando il partito non le controlla (se non ti piace il termine "controlla" sostituiscilo con un altro di tuo gradimento) correttamente. Per cui, è proprio il preparare altre linee che diventano uno strumento di organizzazione, propaganda ed agitazione per i burocrati a rappresentare un pericolo di cambiamento qualitativo in questi rendendoli in contraddizione antagonistica con il proletariato

CITAZIONE
allora esistono contraddizioni antagonistiche in socialismo

Ovvio, ma solo a volte. Non sempre e fino al comunismo - regime che è la negazione del socialismo secondo il cinese - come dichiarava Mao. Mi raccomando, la prossima volta che non metterò per iscritto che possono esistere contraddizioni antagonistiche nel socialismo continua con la tua solita accusa di "fallacce logiche" accompagnate da quelle tue faccine da boomer


CITAZIONE
Riporta la citazione e la commentiamo.

Hoxha in Imperialismo e Rivoluzione ne riporta molte. Nel capitolo "Il «maotsetungpensiero» è in contrasto con la teoria marxista-leninista della rivoluzione.", fa riferimento, ad esempio, a questa frase:
"Bisognerà periodicamente «accendere il fuoco», ma come dobbiamo regolarci per il futuro? Dovremo accenderlo, secondo voi, una volta all’anno o una volta ogni tre anni? Io penso che
dovremo farlo almeno due volte ogni quinquennio, proprio come l’anno di tredici mesi che si ripete, secondo il calendario lunare-solare, una volta
ogni 3 anni o due volte ogni cinque anni"

[Mao Tsetung, Opere scelte, ed. franc., vol. 5, p. 499,
Pechino 1977.].
Ora interpreterai la frase dicendo che Mao intendesse accendere il fuoco della brace per fare le grigliate di Pasquetta?

CITAZIONE
Io e quegli stessi che te le hanno date in passato.

Se sono gli stessi che vogliono costruire il socialismo con i carciofini e le melanzane allora non so ciò quale peso abbia

Edited by Nikos Zachariadis - 22/8/2021, 06:32
view post Posted: 21/8/2021, 06:57 Compagni buonasera - Varie
Benissimo, mi pare che la discussione stia diventando piuttosto ripetitiva, chi ci legge puó benissimo farsi un'opinione così.
Sul resto:

CITAZIONE
Senti Nikos, fino ad adesso ti ho lasciato giochicchiare, ma è arrivato il momento di fare i seri. La sequela di cazzate le stai dicendo tu:

prima sostieni che Mao in quei passi starebbe dando ragione teoricamente a Tito. Ti viene sbattuto il naso sul fatto che non c'è traccia di ciò e allora cosa fai? Inizi a dire che lo stava facendo indirettamente perché quella era la delegazione Jugoslava.
1) Mao in quel passo parla della risoluzione Jugoslava e non di qualche nodo teorico o ideologico.
2) Mao non sta elogiando la Jugoslavia(come vorresti far passare tu con l'assurdo paragone con gli elogi agli USA), ma si sta limitando a parlare della passata risoluzione
3) si tratta di un incontro diplomatico; Stalin ha detto ben di peggio alla delegazione tedesca e i bordighisti e trotskisti usano ancora oggi quelle parole contro di lui
4) un Partito per quanto revisionista ha al suo interno migliaia e migliaia di iscritti e quindi le parole di Mao(che si rivolge al plurale verso gli Jugoslavi in genere) sarebbero potenzialmente arrivate ai quadri locali e alle sezioni locali, ovvero alle masse jugoslave
5) con chi cazzo avrebbe dovuto comunicare Mao? Avrebbe dovuto chiamare per telefono casa per casa di ogni Jugoslavo? Ovvio che usi una visita diplomatica per comunicare con il popolo jugoslavo


Capisco però che tutto ciò sia troppo poco puro per il tuo dogmatismo da prete. A te piacciono gli schemini semplici.

Mao sta dicendo ai delegati titoisti che non meritavano di essere spulsi dal COMINFORM, quindi per lui non esistevano motivazioni ideologiche e comportamemtali gravi da parte loro contro l'Urss. E soprattutto sta calunniando Stalin col beneplacito dei titoisti. È proprio così che si fanno gli interessi della sinistra!
E qual è il paragone che fai tu invece? Che Stalin disse di peggio alla delegazione della Germania nazista. E cosa disse precisamente, che la rivoluzione d'ottobre era un complotto giudaico-massonico e che il partito comunista tedesco facesse schifo? Perché in proporzione è proprio quello che Mao disse agli jugoslavi

In quella frase di Mao del '56 che hai riportato dice solo che la Jugoslavia sagliasse a rimanere indipendente e non ribadisce le critiche del' 49 (ma poi non erano sbagliate le critiche del '49 secondo te?)

CITAZIONE
E questa è rappresentata dalla dirigenza, manager, tecnici etc che - se gli elementi capitalistici non vengono perennemente smussati per adeguare i rapporti produttivi allo sviluppo delle forze produttive - possono divenire una vera e propria nuova borghesia, determinando il passaggio - della contraddizione - ad antagonistica

Ed è quello che dicono gli albanesi. Leggi i loro scritti e ne avrai conferma

CITAZIONE
Su questo ti hanno già risposto a dovere il compagno Sandor Krasna e Primomaggio. Dato che abbiamo chiarito il tuo fraintendimento circa quella mia citazione(che era rivolta alle tue calunnie e non alla questione del 70) non tentare di infilarti in qualche nuovo lido, e stai in argomento.

Tra l'altro già ne "I dieci grandi rapporti" del '56 si fanno discorsi simili che voi(o forse solo Generico) criticavate all'epoca.

Potresti riportare qui la parte in cui Sandor e primomaggio mi avrebbero risposto a dovere?
Il primo ha smesso di riapondermi quando gli ho fatto notare che il suo ragionamento logico - secondo cui la Cina non aveva un proletariato sviluppato e quindi doveva basarsi sull'agricoltura - non trovava un riscontro nella realtà perché i cinesi puntavano più sull'indistria pesante prima del '56, prima del raggiungimento del socialismo quando erano dunque più arretrati, che a "socialismo inoltrato", finché poi negli anni'70,dopo 26 anni di socialismo, non sancirono per iscritto che la percentuale più alta degli investimenti dovesse andare all' agricoltura. Il secondo invece ha portato delle citazioni a caso come se citare servisse a qualcosa

CITAZIONE
Qui si sta criticando il fatto che l'apparato monolitico servì da clava nelle mani degli stessi revisionisti diventati maggioranza. Stai tergiversando come al solito.

Ma come già detto, in una situazione normale i revisionisti dovrebbero rappresentare un'infima minoranza e quindi nel 90% dei casi il monolitismo è giusto

CITAZIONE
Forse sarebbe meglio che tu leggessi "Stato e rivoluzione" perché la questione è un pochino più complessa di come la metti tu.

Dice che i dirigenti sono borghesi? Ti restituisco il consiglio

CITAZIONE
In primo luogo leccare il culo a Mao piaceva pure al tuo maestro.

A me pare che Hoxha avesse mandato a cagare Mao ogni qual volta gli propose le varie teorie revisioniste di cui abbiamo discusso

CITAZIONE
In ogni caso, porta pure la citazione di Lenin cui fai riferimento che così la si analizza assieme.

Purtroppo non riesco più a trovarla, mi pare fosse nei quaderni filosofici. Quando ho tempo cerco meglio

CITAZIONE
Infatti l'URSS era così priva di elementi antagonistici(entro il medesimo socialismo e non semplicemente provenienti dalla fase capitalista) che ci fu una controrivoluzione nel '56.

Infatti mica ho detto che le contraddizioni non raggiungano mai l' antagonismo. Nel caso dell'Urss è successo, ma non era derro che ciò accadesse

CITAZIONE
Ho chiesto una citazione in cui Mao dica - come sostieni - che la salita al potere dei revisionisti sia una CERTEZZA. Non tentare di scappare. La rivoluzione culturale serve ad impedire che questa salita al potere diventi certezza, piuttosto.

E allora per quale motivo bisognava fare altre rivoluzioni culturali se le contraddizioni non è detro che sarebbero diventate antagoniste?

CITAZIONE
Ce la stiamo ridendo un po' tutti

Tu e il tuo amico immaginario?
view post Posted: 21/8/2021, 02:12 Compagni buonasera - Varie
CITAZIONE
Mi raccomando eh. Continua ad insultare per nascondere il fatto che sei senza argomenti e ti sei accorto di non sapere nulla di ciò che vuoi criticare ;)

Sei tu che hai iniziato ad insultare, però per me puoi anche continuare, non me ne frega assolutamente un cazzo.
Ti chiedo solo di non fare il piangina come stai facendo adesso, perché ti sto sentendo da qui

CITAZIONE
La nostra discussione riguarda la validità o meno della tattica consigliata dai cinesi e tale validità o meno dipende da quale fosse la pressione principale da allentare. Non scappi da qui. Inutile che ti dimeni :D

E io ti ho detto che qualunque fosse la pressione principale non cambia nulla

CITAZIONE
Capisco che per te sia già difficile comprendere una riga :D

Detto da te che mi hai citato frasi di Mao degli anni '50 quando in quel mio intervento, di meno di un rigo, avevo scritto che la Cina ufficializzò la politica dei principali investimenti in agricoltura negli anni'70....

CITAZIONE
Dov'è che avresti dimostrato quello di cui cianci?

Te l'jo già detto, non l'ho dimostrato io, non c'è nessuna mia teoria soggettivista, l'ha dimostrato la storia, quindi la realta oggettiva! E meno male che scrivevi:
CITAZIONE
A differenza tua argomento in maniera oggettiva le mie tesi. Sei tu quello che deve sputare questi ad hominem ridicoli per tentare di risultare convincente in mancanza di controargomenti seri.

CITAZIONE
Rimane il fatto che questa non è una dimostrazione, caro Pinocchio. E tu non hai dimostrato nulla. Ma cosa credi? Di prendere per il culo chi ti legge?

Tu ti sei limitato a dire che la tattica albanese fu alla fine efficiente. Ebbene. E in che modo questo dimostrerebbe che la tattica cinese fosse sbagliata? Spiegacelo, avanti. Su. Finché non lo avrai spiegato, mi spiace, ma non avrai dimostrato nulla. Puoi pure continuare a scrivere che "hai dimostrato" se ti fa felice. Rimane il fatto che non lo hai fatto :D

È sbagliata perché se avesse funzionato (e questo non possiamo nemmeno saperlo) l'Albania avrebbe dovuto rivelare informazioni sensibili a Jugoslavia e Romania, mentre con la tattica di Hoxha l'Albania non ha rivelato nulla a nessuno, ottenendo un successo certificato. È l'ennesima volta che te lo spiego

CITAZIONE
Si sta parlando di maggiori o minori rischi e ora te ne esci con questa sciocchezza dei rischi realizzati o non realizzati? Sta di fatto che al tempo del consiglio cinese nessuno poteva avere una palla di vetro e dunque i cinesi si limitarono a consigliare la situazione dotata di minori rischi, dato che il rischio principale - te lo ricordo - veniva dall'URSS.

I minori rischi per la Cina semmai, non per l'Albania. Dovresti avere l'onestà di ammettere che ad oggi la teoria albanese è più corretta di quella dei cinesi. Se nessuno aveva la sfera di cristallo poi, come mai Hoxha si scagliava già all'epoca contro questa scellerata alleanza?

CITAZIONE
CITAZIONE (Nikos Zachariadis @ 20/8/2021, 22:47)
anche se l'Urss avesse rappresentato la minaccia maggiore in quel momento

Questa ipotesi(che tu ormai sei costretto ad ammettere) se è vera(ed è storicamente certo che sia vera), fa cascare tutto questo tuo castellino di carte. La Jugoslavia e la Romania, pure assieme, costituivano un pericolo minore rispetto a quello rappresentato dall'URSS.

Ed ecco che la tua dimostrazione va a fare la nanna.

Tra l'altro continui a mischiare linee cronologiche ad cazzum come tuo solito e questo perché nella tua testolina antimaterialista la controrivoluzione in Albania l'hanno fatta dall'esterno: sempre la solita teoria meccanicistica delle cause esterne. Il tuo eterno vizietto. Sei francamente imbarazzante.

Il tuo paragone non regge. Hoxha con la sua tattica non ha rivelato alcuna informazione ai sovietici, cosa che invece sarebbe accaduta verso gli jugoslavi e i rumeni se si fosse seguito il "consiglio" cinese. Accendilo il cervello ogni tanto

CITAZIONE
Ah un rischio ora è diventato una garanzia? :D

E come mai?

Perché un'alleanza militate avrebbe svelato alla Jugoslavia le debolezze dell'Albania

CITAZIONE
Il consiglio fu dato prima che chiunque potesse sapere come le cose sarebbero andate. Alla fine l'Albania l'ha spuntata? Ottimo. Ma il rischio che ha assunto è stato maggiore rispetto a quello determinato dalla tattica consigliata dai cinesi dato che l'URSS costituiva il pericolo principale. NON la Jugoslavia e NON la Romania.

Stai delirando. La tattica dei cinesi costituiva nell'unione tra Albania, Jugoslavia e Romania. Un'unione che si è dimostrata essere inutile e dannosa. Mentre non è che la tattica di Hoxha implicasse un unione con l'Urss, che rappresenterebbe a detta tua la minaccia maggiore. Il tuo paragone non ha senso

CITAZIONE
Non hai citato le parole di Hoxha? :D Stai ripetendo a pappagallo le sue accuse indimostrate e porti come prova che cosa? Il capo di accusa inventato dalla stessa cricca di Hoxha e mai provato!

Che dimostrazione! Ammazza! :D

Sei buffo.

Balluku era il Ministro della Difesa che guarda caso pu purgato insieme ad altri filo-cinesi, cosa che ovviamente a te non aggrada. Tra l'altro ho anche un estratto di Balluku che lecca il culo a Mao:
"Mao Zedong: Even Tito becomes quite nervous. Yugoslavia thus becomes our indirect ally. It has problems with the Soviet Union, and we must utilize the contradiction between them. If we include the Romanians and Dubcek, East European countries are now divided into two groups. The Soviet Union occupied Czechoslovakia by using force, and many in the Soviet Union, Czechoslovakia, Poland, and East Germany are not satisfied with it. They do not support the Soviet invasion of Czechoslovakia.
Balluku: Yes. Even among the [Soviet] occupation forces there are many problems. Between the commanding officers and the soldiers there are problems. Now the Soviet Union sends soldiers from such Soviet republics as Uzbekistan and Kazakhstan who do not speak Russian to Czechoslovakia to take over defenses there. At present Yugoslavia is strengthening its border defense against Bulgaria, preventing the Soviet troops from attacking the territory of Yugoslavia from Macedonia." (Conversation beetween Mao Zedong and Beqir Balluqu - october 1 1968)

Qua Balluqu conferma che i paesi che avevano contraddizioni coi sovietici divenissero degli alleati naturali dell'Albania. Quindi la politica estera di Balluqu ed Hoxha difderiva ed è estremamente probabile, anche se non ti fidi delle parole di Hoxha, che il primo abbia provato a fare un colpo di stato

CITAZIONE
Questa conclusione è semplicemente una cazzata che tu tiri fuori ogni volta che non sai che pesci pigliare. Studia Nikos.

Proprio perché ho studiato sostengo ciò

CITAZIONE
Questa conclusione è semplicemente una cazzata che tu tiri fuori ogni volta che non sai che pesci pigliare. Studia Nikos.

No no. Sei stato tu a mettere in mezzo le relazioni diplomatiche,quindi adesso ne discutiamo

CITAZIONE
Non sto inventando nulla. Tu hai scritto:
CITAZIONE (Nikos Zachariadis @ 20/8/2021, 13:14)
Se poi tu ti riferisci alla chiusura di relazioni diplomatiche ciò probabilmente fu fatto con lo scopo di isolare la Jugoslavia smascherandola agli occhi delle sue masse popolari, dato che da quel momento avrebbe dovuto far affidamento sugli anglo-americani

Questo è lo scopo che adduce come motivo della risoluzione. Ed è una tesi che ripeti da giorni. Ora ti sei reso conto che è una scemenza idealistica e ti inventi che te la avrei messa io in bocca :D

E quindi? Questo spostamento verso occidente avrebbe tolto i privilegi che le masse popolari si erano guadagnate spingendole quindi verso il COMINFORM, che aveva il compito di appoggiarle

CITAZIONE
Ti stai sbrodolando addosso. Non hai scritto questo. Hai parlato dello scopo della risoluzione. E lo ripeto per te la risoluzione avrebbe dovuto creare l'indignazione e non semplicemente sostenere una indignazione già esistente. È chiarissimo da quello che hai scritto e da qui non scappi. Finiscila.

Perché con lo spostamento ad occidente le masse popolari jugoslave perdevano le loro conquiste in misura maggiore

CITAZIONE
Cosa determinò questa risoluzione? La salita al potere definitiva dei revisionisti entro il paese, l'isolamento ulteriore della opposizione di sinistra e della linea di sinistra tra le masse jugoslave, e la restaurazione partita dal '50.

Questi sono i fatti. Avoja ad arrampicarti sugli specchi. :D

E invece la tua tattica prevedeva che la Jugoslavia restasse più o meno indipendente dai due blocchi senza che si potesse far nulla per intervenire, altrimenti si sarebbe spostata comunque verso occidente

CITAZIONE
Il revisionismo non si "propaganda". Non si importa dall'esterno. Il revisionismo è effetto politico degli interni rapporti di forza tra le classi entro un dato paese.

E quindi il fatto che Tito fosse ancora nel COMINFORM non faceva in modo che egli avesse la possibilità di votare, prendere decisioni e tessere legami con i titoisti degli altri paesi senza che nessuno gli dicesse nulla? Continui imperterrito con questa retorica dell'idealismo ogni qual volta l'interlocutore non ribadisce che le ideologie siano frutto delle condizioni materiali. Così facendo le discussioni diventano frustranti e noiose

CITAZIONE
Ma come? Due giorni fa scrivevi che la sinistra contava come il due di picche e ora adduci questa motivazione? :D

Contava quanto il due di picche per quanto riguarda le posizioni di pptere all'interno dello stato. L'opposizione invece era clandestina ed esisteva sia all'interno sotto forma di scioperi e proteste di operai e contadini che all'esterno con gli esuli jugoslavi che venivano organizzati dal COMINFORM. Tutte cose scritte nel libro di Klugmann che, e su questo ci metto la mano sul fuoco, non hai letto

CITAZIONE
Stai ripetendo sempre le stesse tesi già controargomentate.

La mia opzione(quella cinese) aveva lo scopo di imporre(tramite minaccia del ritiro delle garanzie) delle condizioni utili al non ulteriore schiacciamento della sinistra, oltre che a porre condizione tali da non determinare il suo ulteriore isolamento. Questo ovviamente in funzione anti-Tito.

Chiudendo le relazioni semplicemente non fu più possibile nemmeno quello e la linea di sinistra si ritrovò ulteriormente indebolita.

In questo modo però ti saresti dovuto tenere una Jugoslavia indipendente senza la possibilità di intervenire in alcun modo per farla toenare nel campo socialista

CITAZIONE
Stai mentendo :lol:

Tu sostenevi che bisognasse portare la Jugoslavia a legarsi agli USA in modo da creare indignazione. Questo hai scritto lol

Dunque non ho inventato niente, amico mio. Tu hai sostenuto che spingere le masse jugoslave verso un legame maggiore con gli aguzzini imperialisti fosse per loro vantaggioso perché li avrebbe fatti indignare :D
Peccato che le avrebbe solo ulteriormente indebolite come di fatto avvenne lool

Semplicemente hai sostenuto una sciocchezza e ora ti arrabbi con me perché te l'ho fatta notare. Calma, ragazzo e non insultare. Tanto che tu ti stia arrampicando sui vetri si nota lo stesso e anche di più ;)

E il COMINFORM a cosa serviva allora?

CITAZIONE
Stai mentendo :lol:

Tu sostenevi che bisognasse portare la Jugoslavia a legarsi agli USA in modo da creare indignazione. Questo hai scritto lol

Dunque non ho inventato niente, amico mio. Tu hai sostenuto che spingere le masse jugoslave verso un legame maggiore con gli aguzzini imperialisti fosse per loro vantaggioso perché li avrebbe fatti indignare :D
Peccato che le avrebbe solo ulteriormente indebolite come di fatto avvenne lool

Semplicemente hai sostenuto una sciocchezza e ora ti arrabbi con me perché te l'ho fatta notare. Calma, ragazzo e non insultare. Tanto che tu ti stia arrampicando sui vetri si nota lo stesso e anche di più ;)

Il termine "sinistra" l'hai inventato tu per descrivere le masse popolari jugoslave. E le masse popolari jugoslave, pur non avendo alcuna ppsizone di potere nello stato jugoslavo, si opponevano a Tito e potevano contare sul sostegno del COMINFORM

CITAZIONE
Non hai scritto solo questo prima. Oltre a ciò hai aggiunto che la sinistra fosse divenuta debolissima nel post-Stalin. È scritto nero su bianco e l'ho pure citato. Non scappi. E questo è falso. Al massimo divenne più debole, ma debolissima lo era già almeno dal '50(come dimostra la restaurazione) per effetto dell'isolamento operato dalla risoluzione.

Debolissima perché non contava più nessun sostegno internazionale, mentre ora il regime di Tito ne aveva due di sostegni (cosa che sarebbe accaduta anche con la tua teoria)

CITAZIONE
Non hai scritto solo questo prima. Oltre a ciò hai aggiunto che la sinistra fosse divenuta debolissima nel post-Stalin.

Con "sinistra" intendevo le masse popolari, che erano forti, non i politici o i finzionari in posizioni chiave, che erano deboli. Cioè, vediamo un po' se ho capito il tuo giochetto: tu usi il termine sinistra, che di solito si usa riferendosi ai politici, per descrivere le masse popolari in rivolta e poi quando lo uso io con il medesimo significato ritorni a considerare il termine entro un gergo politico riferito ai funzionari e ai politici statali? Con me non abbocca però

CITAZIONE
1) Ah perché il Partito è espressione delle due linee solo a singhiozzo? :D

La contraddizione di classe si esprime entro il Partito, sempre, anche quando i revisionisti hanno preso il potere, determinando anche in tale contesto due linee.

2) nel Partito non esistevano più le masse iscritte? Quanto detto durante l'incontro non sarebbe stato potenzialmente comunicato anche ai quadri locali e quindi alle masse jugoslave?

Stava discutendo con una delegazione jugoslava che quindi era al servizio di Tito, cosa c'entrano le masse popolari? Se io elogio gli USA in un incontro con una delegazione sto elogiando le masse popolari? Ma la finisci con questa sceneggiata o no? Hai sparato una grandissima cazzata, punto! Fattene una ragione

CITAZIONE
Tanto più che nel '49 è lo stesso Mao a criticarlo aspramente paragonando la Jugoslavia a paesi borghesi ed imperialisti come Italia, Germania e Giappone.

“Compagni miei, quando l'Unione Sovietica ci ha chiesto di seguirvi in ​​quel momento, era difficile per noi opporci. Questo è stato fatto perché a quel tempo c'erano alcune persone che dicevano che c'erano due Tito nel mondo: uno in Jugoslavia e l'altro in Cina. (...) Krusciov ha già corretto in relazione alla Jugoslavia." (Mao Zedong; Conversazione con la delegazione della Lega Comunista di Jugoslavia, tra il 15 e il 28 settembre 1956) "

CITAZIONE
Continui a ragionare in maniera idealistica. Le democratizzazioni contrastavano le misure dirigistiche determinate dalla più generale autogestione? Erano espressione della resistenza delle masse jugoslave, ovvero una loro forma di opposizione attraverso cui il proletariato jugoslavo strappava pezzi di gestione alla borghesia frenandola almeno potenzialmente? Ebbene. Per questo erano interessanti. E non solo erano interessanti perché erano la tattica di massa giusta entro un contesto di restaurazione, ma erano misure virtualmente applicabili anche per impedire a prescindere fenomeni dirigistici entro le imprese, ovvero in situazioni di non restaurazione, per dialettizzare il rapporto tra diretti e dirigenti.

Non puó interessarmi minimamente un salto qualitativo all'indietro che differisce soltanto quantitativamente dalle democrazie borghesi classiche e lo stesso vale per tutti gli altri marxisti-leninisti. Se a te piace tanto elogiare i salti quantitativi allora ti faresti una sega a due mani se, che ne so, salisse al potere Bersani al posto di Draghi?

CITAZIONE
L'unico che si sta abbondantemente rendendo ridicolo ogni 2×3, sei tu, amico mio. Questa mia citazione non era in riferimento ad anni 70, 80, 90 e nemmeno agli anni 3000, ma in riferimento alla tua falsificazione di una discussione passata. In tale discussione passata tu e il tuo compare avevate citato un passo di un testo, ovvero "I dieci grandi rapporti", un passo che citato da solo pare dare una versione unilateralmente spostata verso la industria leggera e l'agricoltura.

Allora io citai - al tempo - altri passi(NELLO STESSO TESTO) che sono quelli che vedi nella citazione contro cui ora hai sbattuto la zucca facendo una figuraccia. In quella discussione che tu hai citato(distorcendola e dicendo che io mi ero limitato a dire che Mao scrive in modo incomprensibile) si parlava della interpretazione della relazione tra quei passi dello stesso identico testo(i dieci grandi rapporti) e non degli anni 70..
È lì(nella discussione su quel passo dei dieci rapporti citato da Generico all'epoca) che parlai ANCHE(oltre a mostrare che il suoo era un pericoloso taglia e cuci) della questione della lingua cinese e non in qualche discussione sugli anni 70. Stavi mentendo e stai mentendo.

La mia citazione dell'epoca mostra che le argomentazioni che portai per smontare quel vostro taglia e cuci vanno ben oltre il dire che il cinese sia incomprensibile per noi occidentali. E ti sbugiarda. Cosa che infatti ti ha generato una reazione buffa come quella avuta ora. Sei stato ulteriormente sbugiardato, mio caro falsificatore.

Se davvero ho sostenuto ciò faccio mea culpa, quello che forse ho detto non corrisponde assolutamente alla realtà. Mao ai tempi dei dieci grandi rapporti, nonostante le sue dichiarazioni imbarazzanri contro l'industrializzazione staliniana, puntava ancora ad investire principalmente nell'industria pesante, sebbene stesse già aumentando gli investimenti in campo agricolo preparando il terreno a quello che avverrà negli anni '70:

"il fondamento dell'economia nazionale, il presidente Mao l'ha riassunta in queste parole: "Prendi l'agricoltura come fondamento e l'industria come fattore trainante" - che costituisce il principio generale per lo sviluppo dell'economia nazionale . Ha sottolineato che il primo posto deve essere dato allo sviluppo dell'agricoltura."
[Peking Review , n. 34, 25 agosto 1972, pp. 7-9, 20.]



dobbiamo continuare ad applicare
il principio di prendere l’agricoltura come base e l’industria come fattore guida
e la serie di misure politiche consistenti nel “camminare sulle due gambe”.
Dobbiamo organizzare il piano dell’economia nazionale nell’ordine di priorità
seguente: agricoltura, industria leggera, industria pesante.
[Chou en lai, rapporto sull'attività di governo, 1975]


CITAZIONE
'Sta sciocchezza la ripeti da quando sei apparso sul forum e ti è già stato spiegato che la teoria delle due linee non affida nessuna linea a nessuno, ma si limita a registrare il dato di fatto che le linee GIÀ ci sono e sono in lotta, anche in un partito monolitico. Semplicemente la contraddizione tra le due linee è affrontata alla radice(tra le masse, con la lotta di classe e la mobilitazione di massa come metodo di gestione dei rapporti in genere) e non solo a partire dal centro, per decreto e per epurazioni decise dalla maggioranza nel Partito. Questa unilateralità centralista è pericolosa una volta che il centro diviene revisionista.

E la teoria di Mao lascia alle altre linee la libertà di organizzarsi e di prendere decisioni contro i marxisti-leninisti

CITAZIONE
Ma chi permette la formazione di linee autonome? :D
Che stai dicendo? Dove l'hai letto?

Tu non hai mai letto una riga riguardo la teoria delle due linee. Ammettilo.

E di fatto allora a cosa serve la realizzazione di linee diverse?

CITAZIONE
E poi quando è salito al potere ad essere costretta a restaurare il capitalismo(sempre per effetto del monolitismo) fu la sinistra. :D

Non mi risulta che la sinistra fu costretta a restaurare il capitalismo dato che fu declassata tra il 5 e il 6 marzo 1953 dal Presidium del Comitato Centrale a semplici candidati e infine dopo il fallito colpo di stato del '57. O con "sinistra" ti riferivi anche qui alle masse popolari.

In quanto a Krushiov, penso che sia meglio il fatto che sia arrivato al potere negli anni' 50 piuttosto che negli anni '30 assieme ai trotzkisti-zinovievisti che non sarebbero potuti essere combattutti se si fossero applicate le due linee in Urss

CITAZIONE
Continui a confondere la mobilitazione di massa con la rivoluzione culturale proletaria..

Non confondo nulla. Non è scritto da nessuna parte che nel 100% dei casi debba verificarsi uno scontro tra dirigenti e sottoposti

CITAZIONE
come una esplosione necessaria della lotta di classe

L'unica cosa ad essere esplosa è il tuo cervello

CITAZIONE
non sai cosa sia la mobilitazione di massa di cui parla Mao, la quale non coincide con la sua acutizzazione(la rivoluzione culturale proletaria in Cina, ad esempio), ma è da Mao eretta a metodo generale e permanente di relazione sociale tra dirigenti e diretti.

Non esistono contraddizioni antagonistiche nel socialismo, è Lenin a dirlo, non io. Mao dichiarava l'esistenza di contraddizioni antagonistiche nel socialismo per giustificare la presenza delle classi sfruttatrici in Cina

CITAZIONE
P.s. sto ancora aspettando una citazione di Mao in cui dica che la salita al potere dei revisionisti sia una CERTEZZA ;)

Non furono i cinesi a dire che la rivoluzione culturale si sarebbe dovuta verificare ogni tot. di anni?



CONCLUSIONI


Hai sparato un mare di cazzate
view post Posted: 20/8/2021, 21:47 Compagni buonasera - Varie
CITAZIONE
Non lo sai perché non sei un leninista e non hai capito un cazzo di come si applichi la dialettica. Tutto qui.

Non lo so perché non mi metto a parlare di argomenti che non conosco, sopprattutto se non sono inerenti alla discussione

CITAZIONE
No, carissimo, non scappare. Non ho spostato nessuna attenzione, ma mi sono anzi limitato a ricondurti in argomento e dato che non hai argomenti a proposito, cerchi di sfuggire dalla questione inventando questi ad hominem da quattro soldi.
E che non abbia cambiato argomento te lo dimostro:

CITAZIONE (Nikos Zachariadis @ 20/8/2021, 13:14)
dato che la questione era inerente alla validità dell'alleanza

Appunto, Nikos. Piantala di mentire. La questione è nata dalla tua accusa di antileninismo circa il consiglio dato dai cinesi. Si è partiti parlando della validità - leninisticamente parlando - di quel consiglio: ovvero se fosse o non fosse leninista consigliarla. E di questo sto parlando quando dico:
CITAZIONE (Ruhan @ 20/8/2021, 04:56)
Ciò significa che due sono le possibilità: o la contraddizione principale per l'Albania era quella rappresentata dalla Jugoslavia(e dagli USA) o quella rappresentata dall'URSS.

Devi scegliere. Da qui non scappi.

Tu stavi dicendo che tale alleanza non fosse sensata dato che la Jugoslavia esercitava anche lei una certa pressione. E io mi sto limitando a dirti che la pressione esercitata sull'Albania dall'URSS era ben maggiore. Il che giustifica l'eventuale uso della contraddizione dell'URSS con la Jugoslavia per diminuire la pressione sovietica sull'Albania.
Dove starei cambiando argomento se è di questo che stiamo parlando? Stai evidentemente falsificando le cose.

Dato che ti è stato abbondantemente dimostrato che tale consiglio aveva le sue concrete motivazioni, ora sei costretto a balbettare un:
CITAZIONE (Nikos Zachariadis @ 20/8/2021, 13:14)
non su chi tra Urss E USA rappresentasse la minaccia maggiore

:D
Poverino il nostro Nikos. Lui non sa quale fosse la minaccia maggiore. Pur di non ammettere un fatto storico saresti capace di ogni capitombolo.

È inutile che ti accingi a scrivere un poema a cui non frega niente a nessuno solo per sembrare convincente. Ti ho dimostrato che l'alleanza proposta dalla Cina era sbagliata anche se l'Urss avesse rappresentato la minaccia maggiore in quel momento, tutto il resto, il fatto che io abbia detto che la Jugoslavia avrebbe potuto rappresentare una minaccia che ti piace trascrivere tanto, è fuffa che non c'entra nulla col fatto che l'Albania, con la sua tattica di difesa, riuscì a scampare alle pressioni sovietiche senza doversi sacrificare alleandosi con la Jugoslavia. Ti è chiaro

CITAZIONE
Anche qui ecco i tuoi soliti ridicoli capitomboli.

Anche la chiusura operata dall'Albania ha significato - nei fatti - dei sacrifici e dei rischi per quanto riguarda la pressione esercitata dall'URSS(non allentata in alcun modo). Ogni tattica prevede dei rischi, compresa la tattica assunta dall'Albania. Questa assunzione di rischi(propria di ogni tattica) non dimostra la invalidità della tattica o dovremmo dichiarare come "invalida" anche la tattica albanese per questo semplice motivo? Tanto più che dato che la pressione maggiore - riguardo l'Albania - era esercitata dall'URSS, allora il rischio maggiore fu preso non allentandola con nessun tipo di deterrente o di uso delle contraddizioni tra i propri nemici.


Stai dandoti contro da solo e manco te ne accorgi.

Ma tutti i rischi non si sono realizzati. Con la tattica cinese invece l'Albania avrebbe dovuto rilevare informazioni sensibili alla Jugoslavia, quindi la tattica albanese era migliore perché, a parità di esito, la Jugoslavia avrebbe scoperto le debolezze dell'Albania. Per non parlare poi di cosa sarebbe successo se l'Albania si fosse legata anche alla Romania. Già Hoxha combatteva le fortissime influenze rumene, che divennero dominanti una volta salito al potere Alia. La tattica cinese avrebbe anticipato questo processo di 20 anni

CITAZIONE
Piantala. Tu con quel termine cercavi semplicemente di prolungare artificialmente ed eternamente il contesto degli anni '40 appiccicando una etichetta astratta. Falla finita e non arrabbiarti se ti vengono smascherate le tecniche retoriche.

Anche se fosse vero che io abbia sostenuto che la Jugoslavia fosse peggiore dell'Urss non c' entra con l'argomento principale

CITAZIONE
Guarda la miseria del tuo impianto argomentativo. Sei costretto ad ammettere la cosa, ma ti nascondi dietro la "non certezza". Però ammetti la possibile validità leninista della strategia consigliata da parte cinese. È questo ciò di cui stiamo parlando da giorni.

Avrebbe anche potuto funzionare, ma con la GARANZIAdi un rafforzamento jugoslavo a discapito dell'Albania

CITAZIONE
Poverino il nostro Nikos. Lui non sa quale fosse la minaccia maggiore. Pur di non ammettere un fatto storico saresti capace di ogni capitombolo.

E chi se ne frega quale fosse la minaccia maggiore? Ti è stato dimostrato che se anche fosse l'Urss a rappresentare la minaccia maggiore non sarebbe cambiato assolutamente nulla. Continui a nasconderti dietro un dito

CITAZIONE
Nessun A=A, infatti. Se la pressione maggiore era quella determinata dall'Albania e non quella determinata da Jugoslavia e Romania, va da sé che Hoxha - proprio perché le tattiche producono effetti diversi - si assunse dei rischi maggiori con la sua strategia e produsse di fatto dei rischi maggiori non allentando in nessun modo la pressione(maggiore) esercitata dall'URSS, ma soltanto tamponandola. Punto. Altro che "migliore" :D

Da qui non scappi. Smettila di sbrodolarti addosso.

Ti stai controargomentando da solo e nemmeno lo sai.

Riuscì Hoxha ad evitare le pressioni esercitate dall'Irss senza allearsi con paesi revisionisti? Sì. L'Albania dopo aver rifiutato questa tattica iniziò in qualche modo ad essere filo-sovietica? No.
La tattica proprosta dai cinesi se avesse funzionato avrebbe dovuto costringere l'Albania a rivelare informazioni sensibili a due paesi nemici? Sì.
Quindi qual era la tattica migliore? Quella cinese - se IPOTETICAMENTE avesse funzionato, al contrario di quella di Hoxha che invece ha trovato riscontro nella realtà -
avrebbe dovuto costringere un paese marxista-leninista a scendere a compromessi e a rafforzare la Jugoslavia

CITAZIONE
Ti sei dimenticato di dire che stai semplicemente citando a pappagallo le parole indimostrate di Hoxha a proposito. Sei talmente a corto di argomenti e prove che ora tenti di spacciare le parole indimostrate di Hoxha per un "fatto". :D

Sì, e Trotsky era un compagno che se ne stava per fatti suoi in Messico e Slansky fu vittima di un complotto antisemita preparato da Mosca che si affrettava ad iniziare un nuovo olocausto.
Non ti ho nemmeno citato le parole di Hoxha che accusava Balluku di aver accettato le pressioni di Chou, ho solo detto che Balluku fu giustiziato per la sua sinofilia. Tu per caso hai notizie più dettagliate?

CITAZIONE
Tu non hai dimostrato un bel niente se non il tuo antileninismo non capendo il perché di quell'uso cinese della contraddizione tra i due opposti imperialismi, di cui quello sovietico(per ovvi motivi) esercitava la pressione maggiore sulla Cina. Ti è stato spiegato in tutte le salse, ma vedo che continui a dimenarti nel tuo dogmatismo.

Anche se l'Urss fosse più aggressiva degli USA in relazione alla Cina (cosa che io non sostengo) non giustifica il fatto che la Cina abbia frenaro le lotte rivoluzionarie nei paesi dominati dall'imperialismo americano

CITAZIONE
Nikos, stai tentando di spacciare una parziale chiusura per la totale chiusura operata dalla risoluzione..

Per quanto riguarda i rapporti tra parriri comunisti fratelli fu la Jugoslavia a rompere

CITAZIONE
"Smascherandola agli occhi delle masse popolari"? Ma che analisi leninista è questa? Ma cazzo. Torni con i tuoi movimentini di coscienza? Ma quando vorrai capirlo che quelli che contano sono i rapporti di forza(MATERIALE) tra le classi?

Di fatto tali chiusure determinarono un isolamento della linea di sinistra tra le masse jugoslave(si parla di rapporti di forza, non di coscienzine) e la vittoria ulteriore della destra. Questo è un fatto e negarlo ti fa apparire solo ridicolo.

Ti stai di nuovo inventando calunnie per tentare di ridicolizzare la tesi del tuo interlocurore cose se io avessi sostenuto che Tito sarebbe potuto essere rovesciato SOLO grazie all'idignaziine delle masse popolari, eludendo tutto il resto. L'indignazione delle masse popolari - perché sì, c'era - poteva portare dei risultati solo se avesse un sostegno internazionale. Altrimenti da chi doveva tratte l'appoggio il COMINTERN se le masse popolari non erano indignate, da Tito e Kardelj?

CITAZIONE
Io ti accuso di vedere solo due estreme soluzioni, entrambe errate perché unilaterali: il completo mantenimento della Jugoslavia o il suo completo allontanamento.

L'accusa di unilateralismo presuppone che i due opposti siano errati PERCHÉ unilaterali; di che parli, quindi? Probabilmente non conosci significato di "unilaterale"..

Io propongo(come Mao all'epoca) una tattica intermedia dato che le opzioni intermedie esistevano ed erano possibili.

Sì ma a con quest'altra soluzione la Jugoslavia sarebbe rimasta più vicina al COMINTERN per quanto riguarda le relazioni diplomatiche, ma al contempo l' Urss avrebbe dovuto rinunciare ad organizzare gli oppositori di Tito, pena: la rottura delle relazioni diplomatiche tra Urss e Jugoslavia. Senza considerare che così facendo poi il COMINFORM avrebbe avuto al suo interno un partito revisionista libero di tessere ragnatele con Rajk, Kostov, Gomulka, Nagy ecc.

CITAZIONE
Imposizioni a fronte di garanzie date dallo stare ANCHE a cavallo del blocco socialista.

Ti sei dimenticato di ricordare - pensa che sbadato - che Tito otteneva maggiori vantaggi nello stare tra i due blocchi e intascare da entrambi, piuttosto che da uno soltanto. E questo è il motivo per il quale - in certi limiti - avrebbe accettato condizioni tali da rendere perlomeno non maggiormente drammatica la situazione della sinistra tra le masse jugoslave. Riesci a comprenderlo o il tuo negazionismo si spinge fino a questo?

E senza l'espulsione dal COMINFORM Tito poteva o no propagandare il suo revisionismo? Sì. L'Urss poteva organizzare gli oppositori di Tito e allo stesso tempo rimanere in buoni rapporti con lui? Assolutamente no

CITAZIONE
Io propongo(come Mao all'epoca) una tattica intermedia dato che le opzioni intermedie esistevano ed erano possibili. Dove vedi unilateralità in questo? Sto dicendo l'esatto contrario di ciò che mi attribuisci. Ma capisco che chiederti di ragionare in queste tue condizioni sia forse troppo.

Però dovresti ammettere che questa opzione avrebbe avuto, diciamo così, l'effetto positivo di non spingere la Jugoslavia verso l'occidente, ma allo stesso tempo avrebbe avuto quello negativo di non combattere Tito, dato che la tua opzione vorrebbe mantenere buone relazioni con il croato

CITAZIONE
E meno male che sarei io quello unilaterale. Qui proponi il tuo solito aut aut idealistico e basato per l'ennesima volta sui moti di coscienza anziché sui reali rapporti di forza. Ma vediamo un po' la strategia che propone il nostro Nikos: gettare le masse Jugoslave nelle braccia degli aguzzini del blocco imperialista, rafforzando così la destra titina - leggete un po'! - avrebbe rafforzato le masse jugoslave! :D

Stai di nuovo svolgendo il ruolo di pagliaccio che pur di provare a divertire gli altri deve mettersi in ridicolo. Ti è stato detro che la coscienza delle masse jugoslave sarebbe stato un terreno fertile per il COMINFORM. Senza lo smascheramento del regime di Tito il COMINFORM avrebbe avuto meno possibilità di guadagnarsi la fiducia delle masse popolari jugoslave

CITAZIONE
Svegliati Nikos. La restaurazione era già ben avviata agli inizi degli anni '50 con Stalin ancora vivo e vegeto. Stai straparlando.

Non so perché tu abbia messo in mezzo questo argomento scontato che non ho mai nominato. Io ho detto che Stalin continuò ad appoggiare gli oppositori di Tito mentre i successori no, punto. Non ho detto che la Jugoslavia non stesse costruendo il capitalismo

CITAZIONE
Io ho detto che tu stai cercando di far passare l'idea per la quale la vittoria completa della destra e la restaurazione sarebbe iniziata solo con il post-Stalin

Assolutamente no! Ho detto che i post Stalin smisero di appoggiare le opposizioni a Tito rendendole inoffensive. Rileggi meglio magari, grazie

CITAZIONE
Lo vedi? La sinistra venne schiacciata già con Stalin in vita come dimostra la restaurazione avviata agli inizi degli anni '50 e NON solo dopo la morte di Stalin come vorresti sostenere tu qui.

Piantala di arrampicarti sugli specchi.

Sotto Stalin Tito consolidò il proprio potere politico, ma il sovietico continuava a combattere il croato organizzando opposizioni imporranti, cosa che non accadde con Krushiov

CITAZIONE
E io ti faccio notare che perl'ennesima volta stai usando un falso ad hominem basato sul niente, pur di fuggire.

Dove starebbe dando ragione a Tito qui? :D

Qui Tito non viene nominato e Mao sta esprimendo solidarietà genericamente verso le masse jugoslave. È ovvio a chiunque sappia leggere e comprendere ciò che legge. La smetti di distorcere?

Io non sto scappando da un bel niente, caro Nikos. Io sto - anzi - argomentando decisamente in oggetto, ovvero riguardo i motivi della critica maoista verso la risoluzione(che traspare in quelle citazioni da cui siamo partiti!!). Di questo si sta parlando da due giorni. Tu dov'eri mentre accampavi argomenti claudicanti? Ora ti inventi che il tuo interlocutore starebbe scappando solo perché hai dimenticato da dove siamo partiti e solo perché nella tua incomprensione da terza media vuoi vedere un "dare ragione a Tito" in un testo in cui questo non compare. Datti una bella lavata di faccia e svegliati.

È evidente che sia tu che stai cercando di scappare con questo tuo falsificante ad hominem e questa tua distorsione del testo da cui siamo partiti e su cui sto argomentando da 2 giorni con un interlocutore in malafede.

No, perdonami. Cioè, qui Mao sta conversando con la delegazione jugoslava (di chi faceva gli interessi questa delegazione? delle masse popolari jugoslave o del regime di Tito?) dicendo che avessero subito dei torti da Stalin e tu te ne esci dicendo che in realtà si stesse riferendo alla masse popolari jugoslave. Mao disse queste cose in un incontro chiamato " Conversazione con la delegazione della Lega Comunista di Jugoslavia" e non "telegramma alle masse popolari jugoslave capito? Cerca di rimanere connesso

CITAZIONE
"Non poco" in relazione ad una situazione di controrivoluzione e repressione, Nikos. Ovvio che il PRIMA fosse migliore, ma la situazione concreta era cambiata e a questa bisogna guardare da leninisti. In una situazione sfavorevole il proletariato jugoslavo riuscì ad opporre quel poco di resistenza che gli rimaneva strappando quel tipo di misure di democratizzazione che facevano da contrasto al dirigismo interno alle imprese. Punto.

Smettila di ragionare idealisticamente una buona volta.

Sì, ma come si puó parlare di interessamento a delle democratizzazioni che erano un salto qualitativo all'indietro rispetto alla politica precedente e soltanto una differenza quantitativa rispetto alle normali democrazie liberali?

CITAZIONE
L'unica cosa che avete dimostrato è di non aver compreso niente del discorso che vi è stato spiegato a più riprese. Piantala di scappare verso altri lidi su cui sei stato già smontato e mantieniti in argomento. So che ti imbarazza rimanere in un dibattito per te francamente(come al solito) umiliante.

CITAZIONE (Nikos Zachariadis @ 20/8/2021, 13:14)
e tu te ne sei uscito dicendo che i cinesi parlano in modi a noi incomprensibili

No, confuso compagno. "Me ne sono uscito dicendo" un puro dato di fatto, ovvero che la retorica propria del pensiero cinese è basata sulla progressiva specificazione concentrica di un argomento, con una sempre maggiore specificazione delle questioni, e che - QUESTO INVECE VALE IN GENERALE CON OGNI SCRITTO - prendere una sola frase(come facevate voi) senza citare anche frasi che - nello stesso documento - specificavano ulteriormente la questione e che mostravano che la vostra interpretazione era semplicemente unilaterale, basata sul taglia e cuci, campata in aria.



E te lo dimostro. Ecco cosa scrivevo:

《Ma queste critiche partono da una premessa che ormai sappiamo essere falsa, ovvero che Mao non ponga l'industria pesante quale settore su cui puntare e mettere l'accento principale. Dato che tali premesse sono false, la critica appare inconsistente: non è vero che Mao non volesse produrre o sviluppare "acciaio, petrolio ,[...]trattori, automobili , navi , vagoni ,[...] una industria chimica ecc ecc"
Tutto questo fa parte dell'industria pesante di cui Mao - ne "Sui dieci grandi rapporti" - dice(ricito):

"Nell’edificazione del nostro paese dobbiamo puntare sull’industria pesante.
Bisogna dare la priorità allo sviluppo della produzione dei mezzi di produzione: è una cosa già stabilita."



E ancora:

"Ciò significa forse che non verrà più data la priorità all’industria pesante? No, l’accento principale resta ancora su questo settore, che occupa il posto prioritario nei nostri investimenti"



È falso - dunque - anche che Mao avrebbe preteso di sviluppare l'industria leggera attraverso un supposto "processo artigianale", dato ciò che Mao scrive circa la priorità da dare all'industria pesante.


Le frasi vanno lette assieme. Non possono essere sfilate dall'insieme del discorso.》




Purtroppo non posso quotare dato che la discussione è chiusa. Il lettore troverà il tutto nella discussione "Sulla questione di Stalin e della Cina" a pagina 18.

Eccoti sbugiardato una volta di più. Le tue pretese dimostrazioni erano basate su un taglia e cuci ridicolo. E ora cerchi di distorcere la realtà di quella discussione per scappare dall'argomento della nostra discussione e fabbricare ad hominem. Ridicolo.

Bravo! Hai citato una frase di Mao che risale agli anni '50, dove anch' io confermo che in quegli anni Mao considerasse ancora prioritari gli investimenri nell'industria pesante. Peccato che durante la lettura ti sia sfuggito il piccolo dettaglio, ovvero quel "negli anni '70" che ti sbugiarda malamente. Davvero mi stai cadendo in basso. Riesci a non renderti ridicolo per 5 minuti?

CITAZIONE
E meno male che sarei io a non conoscere il pensiero della controparte. :D

Potresti citarmi un passo in cui il PCC di Mao abbia affermato che la salita al potere dei controrivoluzionari sia una CERTEZZA? :lol:

Se si assolutizza il potere delle tendenze revisioniste affidandogli addirittura una linea propria significa che si reputa inevitabile la loro salita al potere, al contrario dei marxisti-leninisti che la reputano un'eccezione e per i quali non ha senso affidare una linea propria ai revisionisti se i leninisti hanno un potere saldo tra le loro mani

CITAZIONE
Mao lo esalta il centralismo democratico, al contrario. Ma si limita a criticare sia l'eccesso di centralismo, sia l'eccesso di democrazia.

Il monolitismo è semplicemente un eccesso di centralismo che è utile fintanto i revisionisti sono minoranza, ma che muta in arma a doppio taglio quando i revisionisti diventano maggioranza.

Dichiarare che esista un centralismo democratico quando si permette la formazione di linee autonome significa fare demagogia. Il centralismo "alla cinese" è una palese contraddizione.

CITAZIONE
Si è visto con Krusciov. :D

Certo che si è visto. Dagli anni '30 agli anni' 50, per ben 20 lunghi anni, ha dovuto fingere di essere un leninista contribuendo ad edificare il socialismo togliendosi il terreno sotto i piedi da solo

CITAZIONE
A questo pone come soluzione la mobilitazione di massa e metodi di gestione democratica che fanno della mobilitazione di massa un metodo generale per affrontare i rapporti tra diretti e dirigenti entro le fabbriche e nel Partito. Pu

No, perché nel socialismo non esistono contraddizioni antagonistiche e queste possono manifestarsi soltanto in taluni momenti

CITAZIONE
Tu concepisci la mobilitazione di massa come una semplice esplosione eccezionale ciclica. Nulla di più falso. Si tratta - invece - di un metodo applicato in generale e permanentemente.

No, la mobilitazione di massa che percepisco io non è affato ciclica, anzi, potrebbe benissimo non esserci mai il bisogno di mobilitazioni di massa
view post Posted: 20/8/2021, 12:14 Compagni buonasera - Varie
CITAZIONE
Ciò significa che due sono le possibilità: o la contraddizione principale per l'Albania era quella rappresentata dalla Jugoslavia(e dagli USA) o quella rappresentata dall'URSS.

Devi scegliere. Da qui non scappi.

Sì, questo è vero. Anche se non so quale delle due esercitasse la pressione maggiore.
Comunque mi pare che tu abbia spostato l'attenzione su un falso problema, dato che la questione era inerente alla validità dell'alleanza, smentita dalla realtà che ha dimostrato che l'Albania potesse cavarsela anche senza il saceificio dell'alleanza, non su chi tra Urss E USA rappresentasse la minaccia maggiore. La minaccia maggiore avrebbe potuto benissimo rappresentarla l'Urss senza che cambi di una virgola la mia validità

CITAZIONE
Acerrimo nemico? Ma che categorie usi? Da fumetto Marvel?

Ecco come inizi a farti complessi per una semplice perifrasi. Le perifrasi fanno parte del mio modo di esprimermi, c'è qualche problema per caso?

CITAZIONE
Mi sto limitando a dirti che entrambe le strategie erano strategie possibili. La neutralità assunta da Hoxha fece affidamento sulla pressoché totale chiusura(usando quindi una strategia di natura parecchio difensiva, basata sulla chiusura), mentre il consiglio del PCC faceva affidamento su una strategia di deterrenza. Entrambe le strategie sono strategie in grado di affrontare(seppur in maniere diverse) la pressione esercitata dall'URSS.

CITAZIONE
L'aut aut(per il quale se è giusta una tattica allora tutte le altre devono essere sbagliate) fa parte del tuo solito formalismo e del tuo solito atteggiamento da tifo da stadio.

Magari avrebbe potuto funzionare anche la strategia cinese, questo non possiamo dirlo con certezza. Tuttavia, siccome A=A è un'astrazione che non trova riscontro nella vita vera, le due alleanze avrebbero avuto effetti diversi. Quella cinese avrebbe fatto sì, anche se avesse funzionato, che l'Albania si legasse militarmente, inutilmente, alla Jugoslavia e alla Romania. Quindi la tattica di Hoxha si è rivelata migliore, non mi sembra ci sia molto da discutere

CITAZIONE
Analizza la situazione concreta ed elabora strategie concrete. Che fu esattamente quello che fece il PCC al tempo nel vivo degli eventi, ovvero in una situazione nella quale nessuno poteva dire che poi la strategia albanese avrebbe comunque funzionato relativamente al resistere alla pressione sovietica.

Quindi potresti spiegarci quale realtà dovessero osservare i cinesi se la riuscita della strategia albanese - al tempo - non era ancora una realtà? Ahia. Credo tu abbia una bella confusione nella testolina. Sai che tutta quella vicenda non sta avvenendo oggi, vero?

Ti è sfuggito però il piccolo dettaglio del tentato colpo di stato di Balluqu che, guarda caso, voleva inserire l'Albania in questa alleanza, ahia.
Non è che forse forse il PCC cercasse un secondo fine?

CITAZIONE
Quanto al resto, continui ad affermare quella sciocchezza per cui i cinesi avessero interessi di chissà quale tipo. Ovviamente senza mai dimostrare questa tua tesi nonostante la richiesta - ripetuta - di farlo; il che mostra che l'unico sofista(pure poco capace) sei tu che non sai minimamente argomentare contro la mia spiegazione e sei costretto ad adottare questa strategia retorica di retroguardia composta da un imbarazzante negazionismo di fatti storici evidenti, e da fantasiose accuse indimostrate e ripetute a mo' di disco rotto.

Io ti ho dimostrato con esempi che la Cina seguisse una politica estera filo-americana e anti-sovietica, perché quindi non starei argomentando? Sei tu che per l'ennesima volta lanci accuse ingiustificate

CITAZIONE
Ah no? E come la chiami tu una rottura totale? :D

Dai su. Sei francamente imbarazzante.

A livello di rapporti tra partiti comunisti fu il PCJ a rompere de facto, per i motivi già esposti. Se poi tu ti riferisci alla chiusura di relazioni diplomatiche ciò probabilmente fu fatto con lo scopo di isolare la Jugoslavia smascherandola agli occhi delle sue masse popolari, dato che da quel momento avrebbe dovuto far affidamento sugli anglo-americani

CITAZIONE
Che cosa hai saputo opporre a queste argomentazioni? Niente. Ti sei limitato a ripetere che la Jugoslavia non poteva rimanere nel COMINFORM(tramite il tuo solito aut aut formalistico e idealistico) e che la risoluzione ebbe anche effetti positivi. Ottimo. Ma ne ebbe di negativi: l'isolamento della linea di sinistra nelle masse jugoslave. E questo è dimostrato dal fatto che per quanto tu non lo voglia rimane un fatto: dopo quella risoluzione la cricca di Tito risultò rafforzata entro il paese.


Quindi o non comprendi le tesi del tuo interlocutore o semplicemente menti spudoratamente(come hai fatto parecchie volte in passato).
E secondo me menti. Menti perché non hai saputo controargomentare nulla a riguardo e ora cerchi - artificialmente - di nascondere sotto il tappeto tali mie argomentazioni sperando che nessuno se ne accorga :D

È inutile che fai tanta retorica, dire, senza spiegare in alcun modo, che la rottura avrebbe isolato le masse popolari e delle semplici imposizioni avrebbero potuto spingere Tito a trattare, quando questi se ne sarebbe altamente fregato perché poteva guardare ad occidente, non vuol dire argomentare. Le tue argomentazioni consistono nel sostenere che:

CITAZIONE
1) Perché il mantenimento formale entro l'alleanza forniva alla Jugoslavia date garanzie anche economiche proprie di qualunque alleanza. E sotto il "ricatto" della cancellazione di alcune di tali garanzie si potevano imporre alla cricca di Tito condizioni in grado quantomeno di calmare la repressione della linea di sinistra tra le masse jugoslave. Chiudendo le relazioni questa opzione non fu più possibile.

2) Perché la cricca di Tito otteneva vantaggi certo più grandi dallo stare a cavallo dei due blocchi piuttosto che stare solo nel blocco occidentale.

1) Il provare a calmare le repressioni fu tentato già un anno prima della risoluzione. Non è che le personalità importanti del COMINFORM si siano svegliate una mattina e abbiano espulso la Jugoslavia.
Per quanto riguarda le alleanze economiche, prima mi accusi di sostenere tesi unilaterali negando che esistano più opzioni, poi invece sostieni che il COMINFORM avesse sbagliato con la sua decisione e che invece quella giista fosse solo quella che sostieni tu. All'epoca bisognava fare una scelta: accettare un compromesso e far sì che la Jugoslavia rimanesse più o meno a cavallo tra i due blocchi (come nel periodo krushioviano) oppure tentare di sconvolgere il paese a livello economico creando disordini vari che avrebbero spinto, comunque non in modo così veloce, la Jugoslavia a legarsi agli USA creando indignazione nelle masse che sarebbero state un terreno fertile per i marxisti-leninisti che i sovietici continuavano ad appoggiare?

CITAZIONE
Quindi cosa c'entra il post-Stalin con un processo di restaurazione effettiva che inizia con Stalin ancora vivo e vegeto?

Cambia che i post Stalin accettarono questo processo di restaurazione e smisero di aiutare la sinistra

CITAZIONE
:D
Ora che ti rendi tu stesso conto degli effetti della risoluzione inizi a fantasticare su quanto le cose sarebbero state belle se Stalin fosse stato eterno? :lol:
La restaurazione inizia con Stalin ancora vivo. Sveglia.

Ma ti ripigli o no? In questo ultimo tuo post ti sei davvero superato a proposito di accuse infamanti. Dove avrei detto che con Stalin in Jugoslavia fosse tutto rose e fiori? Forza, trova e trascrivimi pure il punto esatto in cui l'ho detto. Io intendevo dire che Stalin continuava a dichiarare capitalista Tito e ad appoggiare la sinistra; mentre i successori consideravano socialista la Jugoslavia e divennero di fatto degli alleati di Tito contro la sinistra che per via di ciò divenne debolissima. Non so davvero tu che ragionamento abbia fatto.
Ti faccio inoltre notare che per la seconda volta hai creato un falso problema per distogliere l'attenzione dall'argomento principale, ovvero la frase di Mao in cui dice che Tito avesse ragione:
" “Compagni miei, quando l'Unione Sovietica ci ha chiesto di seguirvi in ​​quel momento, era difficile per noi opporci. Questo è stato fatto perché a quel tempo c'erano alcune persone che dicevano che c'erano due Tito nel mondo: uno in Jugoslavia e l'altro in Cina. (...) Krusciov ha già corretto in relazione alla Jugoslavia." (Mao Zedong; Conversazione con la delegazione della Lega Comunista di Jugoslavia, tra il 15 e il 28 settembre 1956) "
"Stalin vi ha fatto soffrire e quindi la giustizia è dalla vostra parte". (Ibidem)
"Sappiamo di essere stati maltrattati in passato; capiamo come ci si sente ad essere maltrattati. Voi avreste avuto la stessa sensazione, vero?". (Ibidem)
"Anche se ne avete sofferto, il movimento comunista internazionale ha imparato una lezione da questo errore. [Il movimento comunista internazionale] deve comprendere pienamente [la gravità di] questo errore". (Ibidem) "

Qua Mao stava difendendo Tito o la sinistra jugoslava? Quindi non cercare di sgattagliolare fuori dall'argomento principale per incamminarri su una questione ben diversa, seppur interessante

CITAZIONE
E dici poco?

Poco in relazione a cosa? Rispetto ad un paese capitalista è tanto, mentre in confronto ai precedenti diritti dei proletari jugoslavi è pochissimo

CITAZIONE
Le democratizzazioni NON sono l'autogestione in sé

Sto perdendo il conto delle calunnie. Nel mio ultimo post dove ho parlato di autogestione? Non è che ieri sera eri ubriaco?

CITAZIONE
Erano quindi un atto reattivo da parte del proletariato. Punto. Una imposizione che il proletariato riuscì a strappare, per quanto presto svuotate per via di una progressiva perdita di forza.

È in che modo ciò puó risultare più interessante se prima avevano più diritti. Queste democratizzazioni, per quanto ppssano piacerti, erano un passo indietro rispetto a prima

CITAZIONE
È quello che fantasticate voialtri in concerto con i bordighisti senza portare uno straccio di prova.

Ti abbiamo dimostrato che il PCC perseguisse a "socialismo" inoltrato, negli anni '70, una politica che considerava prioritari gli investimenti in agricoltura e tu te ne sei uscito dicendo che i cinesi parlano in modi a noi incomprensibili; poi ti abbiamo parlato del sostegno a governi filo-americani sparsi per il mondo e tu te ne sei uscito facendo battute sugli angoli. Sulle due linee, come vedremo tra poco, stai cercando di uscirtene ridicolizzando e inventando di sana pianta cose che non ho mai scritto

CITAZIONE
E purtroppo la storia ha dato ragione ai maoisti, mostrando come la borghesia in seno al Partito sia un fenomeno inevitabile e da affrontare con mezzi adeguati, un fenomeno legato alla permanenza della lotta di classe in socialismo e non a supposti problemi contingenti di vigilanza o a mitologiche degenerazioni dal sapore teologico.

Trascrivimi la parte in cui avrei detto che nel partito non esistano delle manifestazioni provenienti dalle categirie sociali elencate. Tu non conosci il pensiero degli albanesi sulle contraddizioni, altrimenti sapresti che anche secondo loro esistono delle manifestazioni anti-marxiste (altrimenti non si spiega a cosa seeva effettivamente la dittatura del proletariato)

CITAZIONE
La formazione di una borghesia nel Partito è la regola. Si tratta della proiezione nella sfera politica della speculare formazione della borghesia entro i rapporti di produzione nelle imprese; formazione favorita da quegli elementi ancora capitalistici entro i rapporti produttivi e di scambio che permangono per tutta la fase socialista.

Non si tratta di vigilare o di emanare decreti; si tratta di trovare un concreto metodo in grado di levigare perennemente tali elementi capitalistici. E questo metodo è la lotta di classe attraverso la mobilitazione di massa quale elemento in grado di sfavorire una eccessiva affermazione della nuova borghesia, e nei rapporti economici, e nel Partito.


Il tuo approccio significa - nei fatti - non agire concretamente affinché la nuova borghesia non si affermi. Mancare di mezzi effettivi e concreti per impedirne l'affermazione o rallentarla quantomeno il più possibile.

Sono invece i cinesi a non combattere nel dovuto modo le deviazioni. La salita al potere dei revisionisti è solo una possibilità, non è assolutamente una certezza. Se i rapporti di produzione sono socialisti la stragrande maggioranza delle manifestazioni all'interno del partito saranno socialiste, per cui ha senso il centralismo democratico che fa tacere le opposizioni che fanno gli interessi dei burocrati vari. Il monolitismo costringe inoltre gli oppositori che non si smascherano a continuare ad edificare comunque il socialismo, togliendosi quindi il terreno da sotto i piedi da soli. Le due linee cinesi davano invece la possibilità di agire e di organizzarsi a quelle correnti nemiche e non puó bastare una semplice mobilitazione di massa a far si che subito dopo possa tornare tutto alla normalità dando di nuovo spazio agli elementi borghesi che devono di nuovo essere combattuti, quando si rafforzeranno di nuovo, con un'ulteriore rivoluzione culturale fino al comunismo.
I cinesi, e Hoxha non si sbagliava, considerano lo sviluppo della società non a spirale come i marxisti, ma ciclico come i borghesi
view post Posted: 20/8/2021, 01:41 Compagni buonasera - Varie
CITAZIONE
Eh ma dovresti argomentare, Nikos :D
Dai, torna in argomento e non scappare.

Qui si parla del fatto che l'Albania avrebbe potuto usare la contraddizione tra URSS e Jugoslavia per allentare la pressione esercitata dal socialimpeiralismo sovietico. Tu hai ammesso che questo è in linea di principio possibile, salvo poi aggiungere che non fosse il caso dell'Albania senza argomentare nemmeno un atomo. Ora ti limiti a balbettare frasi quali "l'ha deciso la realtà, non io", ma sostanzialmente continui a non saper argomentare queste tue asserzioni e come al solito inizi a scappare qua e là.

Innanzitutto io non sono d'accordo con la tesi dei revisionisti cinesi secondo cui l'Urss social-imperialista fosse più aggressiva degli USA.
Per cui non esistevano differenze qualitative tra le due superpotenze dominanti all'epoca. Poi se per te un paesino marxista-leninista avrebbe dovuto legarsi al suo acerrimo nemico solo perché all'epoca c'era qualche differenza quantitativa (ammettendo per un attimo che l'Urss avevsse anche qualche tratto peggiore degli USA) tra Washington e Mosca, allora non si spiega come mai fino a quella data la Cina rimase (in modo giusto) equidistante dai due blocchi.
E poi ovviamente non è da sottovalutare il fatto che la realtà dimostrò che scelta dell'Albania non mise minimamente in pericolo la propria incolumità. Un materialista dovrebbe affidarsi alla realtà, e non alle idee della sua testa o a qualche sofisma di chi aveva interesse a perseguire una politica estera tendenziosa per i propri interessi, per formulare una tesi o un giudizio

CITAZIONE
Al tempo del consiglio cinese la contraddizione principale e la pressione principale era rappresentata dal socialimperialismo sovietico, e non dalla Jugoslavia come negli anni '40. Continui a confondere volutamente le due linee cronologiche per non ammettere che la pressione principale - al tempo - era quella esercitata dall'URSS sull'Albania.

Questo significa che il pericolo mortale veniva dall'URSS in quel momento e non dalla Jugoslavia.

Intanto tra Jugoslavia ed Albania c'erano anche delle reclamazioni territoriali, vedi la questione del Kosovo. In ogni caso, quando scrivevo che in talune condizioni l'alleanza sarebbe potuta essere fatta col mio consenso, intendevo dire che sarebbe stata possibile soltanto se una delle due superpotenze fosse diventata qualitativamente diversa dall'altra. Altrimenti l'Albania avrebbe dovuto legarsi militarmente alla Jugoslavia già da molto prima, no?

CITAZIONE
Perché non esistono due contraddizioni principali contemporaneamente. Queste sono le basi eh.

Quindi reputi sbagliata la politica estera cinese prima del '68? O quella dell' Urss staliniana ante guerra?

CITAZIONE
l'aver rotto in maniera unilaterale con la Jugoslavia

Non è vero che l'Urss ruppe in modo unilaterale con la Jugoslavia.
Inoltre non mi pare tu abbia argomentato precisamente sul perché la permanenza di un partito revisionista che controllava il proprio paese potesse far del bene alle masse popolari

CITAZIONE
Dai Nikos, non puoi sostenere che la risoluzione abbia avuto effetti considerevoli e al tempo stesso dire che tanto aveva già fatto tutto la Jugoslavia. Ti contraddici.

La Jugoslavia violò le leggi più basilari del COMINFORM e quest'ultimo la espulse facendo sì che questo paese, servo dell'imperialismo, non potesse prendere decisioni a sfavore dei marxisti-leninisti degli altri paesi socialisti

CITAZIONE
Non si tratta di dichiarare guerra, ma di intrattenere rapporti e imporre condizioni al PCdJ. Condizioni che - se chiudi ogni rapporto - non puoi più pretendere di imporre.

Ma la Jugoslavia non seguiva più alcuna condizione del COMINFORM. Suvvia, prima della risoluzione, sono arrivati a non prendere parte ad una riunione del COMINFORM, ad imprigionare i due massimi cominformisti e perfino a pedinare i sovietici presenti in jugoslavia e a paragonare pubblicamente l'Urss agli USA

CITAZIONE
Imponendo condizioni al PCdJ; condizioni che è possibile pretendere solo se i rapporti non vengono totalmente chiusi. Se i rapporti vengono chiusi, allora, non è più possibile imporre degli "o fai così o.."

Ad esempio? E perché mai la Jugoslavia avrebbe dovuto piegarsi a queste condizioni quando potevano benissimo affidarsi a gli anglo-americani che li aspettavano fuori dal portone di casa?

CITAZIONE
Come mai una cosa possibile in passato(aiutare la minoranza di sinistra contro un alleato) non sarebbe stata possibile dopo? La linea di sinistra continua ad esistere sempre, con o senza grandi nomi..

Proprio rompendo con la Jugoslavia si aiutava la linea di sinistra. Poi noi non possiamo sapere cosa sarebbe effettivamente successo se l'Urss fosse rimasta marxista-leninista. Puó essere che le forze più radicali avrebbero alla fine trionfato sostenute dal campo socialista, a differenza del campo revisionista che invece ha benedetto Tito, non lasciandole più alcun sostegno internazionale, quando invece la cricca dominante ne aveva ben due

CITAZIONE
Cito quanto scritto già a Generico:

Sì ma queste democratizzazioni erano un passo indietro o no rispetto alla polica precedente? Quindi cosa me ne frega se il proletariato avesse ancora una certa voce in capitolo? Ne aveva di sicuro meno di prima

CITAZIONE
Vedi sopra. Continui a confondere autogestione e democratizzazione. Queste due sono tendenze opposte, pur se(come vuole la dialettica) presenti contemporaneamente: una esprime la tendenza capitalistica e l'altra quella socialista. Una è dominante e l'altra no, ma questo non la rende meno interessante o meno ammirevole come forma di resistenza proletaria.

Sì, ma alla fine queste democratizzazioni quali vantaggi permettevano al proletariato? Di avere magari più scelta per quanto riguarda il direttore che li avrebbe privati del proprio plusvalore? Alla fine queste democratizzazioni non adavano ad intaccare minimamente la struttura economica e il proletariato non aveva comunque alcun potere effettivo

CITAZIONE
avremmo visto una controrivoluzione in piena regola già sul finire degli anni 50..

È quello che pensiamo noialtri infatti

CITAZIONE
Questa è la critica maoista al monolitismo: funziona solo quando la sinistra è al potere, ma diventa pericoloso quando al potere ci salgono i revisionisti.

E questo secondo me è uno dei principali difetti del maoismo. Considerano la salita dei revisionisti al potere non come l'eccezione, derivata da alcuni fattori che non hanno consentito al partito di vigilare correttamente sugli elementi facilmente degenerabili presenri in una società socialista (remunerazione in base al lavoro, differenza tra lavoro manuale ed individuale), ma come una regola inevitabile e soprattutto ciclica
view post Posted: 19/8/2021, 05:09 Era vaccinista - Bar Toto Cutugno
Riguardo alle cure alternative che ci verrebbo nascoste perché poco redditizie che posizioni avete?
view post Posted: 19/8/2021, 01:47 I talebani sono a Kabul, è la resa dell’Occidente: il presidente Ghani in fuga, “sarà proclamato l’Emirato Islamico”. Ambasciata Usa: “Spari in aeroporto” – la diretta - Esteri
CITAZIONE
Certo è che una parte di me sogna una futura rivoluzione socialista in Afghanistan :D, ma purtroppo al momento manco di informazioni riguardo la reale capacità organizzativa dei comunisti afghani.

Una rivoluzione socialista in un paese provvisto di forze produttive inferiori a quelle del Burundi senza che vi sia nessuna grande nazione socialista a supportarlo? Ma avrebbe anche dei difetti

Edited by Nikos Zachariadis - 19/8/2021, 03:03
view post Posted: 19/8/2021, 01:36 Compagni buonasera - Varie
CITAZIONE
Deciso tu, senza argomentare minimamente. Capito. :D

L'ha deciso la realtà, non io. Perfino il regime di Ramiz Alia era fortemente anti-sovietico, tanto da iniziare a legarsi con la Romania e la Germania Est (dichiarandola socialista) quando questa iniziò ad avere contraddizioni con la politica della Perestrojka di Gorbaciov

CITAZIONE
Rispolvera la tua di memoria. La proposta di Mao nasce in conformità all'aumento della pressione e aggressività del socialimperialismo sovietico e l'invasione della Cecoslovacchia non è che un sintomo di ciò. Come ti è stato spiegato lungamente in passato, l'invasione militare è solo uno dei metodi di pressione e aggressività dell'imperialismo o del socialimpeiralismo..

E un'alleanza militare con la Jugoslavia non comprendeva - dato che un'alleanza serve appunto per rafforzarsi ulteriormente svelando le proprie lacune - anche che quest'ultima venisse a conoscenza dei punti deboli vari, non solo quelli militari, della sua piccola vicina quando tutto questo sarebbe stato non solo inutile, ma addirittura dannoso per l'Albania?

CITAZIONE
Ma questa è una tua ricostruzione fantasiosa peraltro indimostrata. :D
Vale assolutamente niente a livello di analisi. Non è un fatto quello che riporti, e non essendo tale non ti basta a dimostrare che quella tua ricostruzione fantapolitica c'entri qualcosa con il nostro argomento. Non puoi dimostrare qualcosa assumendo quel qualcosa come premessa della tua presunta dimostrazione..

Ogni volta che cito queste alleanze eclettiche te ne esci con simili accuse personali infondate senza soffermarti minimamente sull'argomento. È chiaro quindi che tu non sappia rispondere e cerchi quindi di tergiversare

CITAZIONE
Certo, ma ovviamente noi sappiamo che le contraddizioni non sono tutte uguali. Alcune sono principali e altre di entità minore.

Io ancora non capisco come mai l'Urss dovesse avere una pressione maggiore sull'albania rispetto ai paesi occidentali

CITAZIONE
Però qua, compagno, ritorniamo al famoso aut aut che ti rimprovero. Mao si limita a dire che - secondo lui e il PCC - sarebbe stata necessaria una misura meno unilaterale e definitiva, più intermedia. Quello che dici è vero ed è la ragione per cui non si può rimproverare completamente Stalin. Ma non esisteva solo quella o la soluzione dell'allontanamento definitivo. Sarebbe stata possibile una soluzione intermedia che prevedesse - ipotizzo - un formale allontanamento da ruoli dirimenti nel COMINFORM, ma un mantenimento temporaneo nell'orbita socialista in modo da non isolare la linea di sinistra tra le masse jugoslave.

La soluzione temporanea è stata applicata per un periodo più lungo di quanto pensi. Il COMINFORM sapeva già da prima che esistessero deviazioni borghesi importanti in Jugoslavia (il libro di Klugmann parla del fatto che Tito, o chi per lui, fin dall'inizio sopravvalutò il ruolo di classi non proletarie) ma finché rimanevano ancora elementi marxisti-leninisti tra le posizioni di potere si poteva anche tentare un'inversione di rotta con metodi meno bruschi, un po'come successe in Polonia quando Gomulka (che sembra che all'epoca fosse quello con più potere) fu purgato a favore di Bierut. Ma quando le contraddizioni si iniziarono a fare antagoniste, tra il '47 e il' 48, ovvero quando la linea borghese trionfò e pose fine a quella sorta di coesistenza (che sarebbe, naturalmente, stata temporanea in ogni caso) tra comunisti e revisionisti epurando i primi tra le posizioni chiave dello stato jugoslavo che de facto uscì dal COMINFORM non partecipando al congresso e non seguendo alcuna sua direttiva (e lo scopo dell'Ufficio di Informazioni era, come già detto, cresre una linea comune) allora il PCJ non poteva più essere considerato un partito comunista fratello

CITAZIONE
Continui a confondere i due periodi. È chiaro che non ci si poteva aspettare un aiuto alla sinistra da parte di Krusciov. Ma noi possiamo dirlo ora con il senno di "poi". All'epoca Mao compì un errore di valutazione su Krusciov che poi corresse solo in seguito. Già nel '58 la posizione cambia riguardo la Jugoslavia. Ci si rende conto che dato il quadro revisionista in URSS, ogni speranza per la Jugoslavia è perduta o resa quasi impossibile.

Errore di valutazione tattica quella di Mao nel '56? Sì. Lo fu.

Su questo mi fa piacere che siamo d' accordo

CITAZIONE
Ma la questione di cui si parla, ovvero la possibilità di non isolare ulteriormente la sinistra Jugoslava, riguarda la fine degli anni '40, in epoca staliniana.

Ma cosa sarebbe cambiato se la Jugoslavia fosse rimasta nel COMINFORM? Al massimo non si sarebbero potute rendere illegali le teorie titoiste che riecheggiavano tra Rajk, Kostov e compagni, peggiorando quindi la situazione

CITAZIONE
In primo luogo Mao fa quel paragone in riferimento a certi elementi dell'URSS di Breznev. E per quanto riguarda tali elementi(di schiacciamento delle masse proletarie, di espansionismo etc) il paragone non è del tutto errato. È un po' come quando oggi in riferimento alla Cina odierna si parla di "fascismo" per riferirsi alle condizioni lavorative e all'uso della clava statale e di Partito contro le mobilitazioni di classe.

Ma andando oltre ciò, non metto in dubbio tutto ciò, ma quella tua frase diceva il contrario di ciò che qui testimoni. E io sulle tue frasi posso basarmi..

Magari come iperbole posso anche accettarlo, anche se io per evitare equivoci sarei rimasto su altri toni. Tra l'altro mi sembra che anche Hoxha commise lo stesso errore

CITAZIONE
L'aiuto alla sinistra non passa per Tito come continui a voler sostenere tu. Passa per il suo non isolamento...

Ma era già stata la Jugoslavia ad isolarsi, ormai era un paese totalmente autonomo dall'Ufficio di Informazioni

CITAZIONE
Cosa possibile anche con misure meno unilaterali.

Non me ne intendo di diplomazia, ma come fai a dichiarare praticamente guerra ad un paese che è tuo alleato? La risoluzione era necessaria per il compimento di quelle azioni

CITAZIONE
Ma non mi dire! Ovvio che fossero stati epurati dalle posizioni di potere. Qui si parla di linea di sinistra tra le masse, non di esponenti di sinistra. Continui volutamente a confondere le due cose..

E in che modo si potevano aiutare restando alleati al regime di Tito?

CITAZIONE
Cosa possibile anche con misure meno unilaterali.

Non credo proprio. Il COMINFORM raccoglieva e organizzava gli oppositori di Tito a ridosso della Jugoslavia e questi continuavano ad essere alleati?

CITAZIONE
Riporto quanto già scritto:

Come fa l'autogestione delle imprese a c'entrare qualcosa con questi "esperimenti democratici" se questi ultimi vengono riferiti da Mao non solo alle imprese, ma anche alle organizzazioni in genere? È abbastanza palese che non stia parlando della autogestione titoista, ma di altro, ovvero di elementi antidirigistici positivi o quantomeno interessanti, riguardanti non solo le imprese, ma le organizzazioni in genere.

Piuttosto non si capisce come mai Mao - se stava parlando, come dici tu, dell'autogestione delle imprese - riferisca tali esperimenti anche alle organizzazioni in genere e non alle sole imprese.


Quindi no. Non parlava della autogestione delle imprese o non avrebbe riferito tali esperimenti anche alle organizzazioni sociali in genere. Parlava evidentemente d'altro. E per capire di cosa bisogna avere cognizione del generale discorso maoista contro il dirigismo.

Ma anche qui, come si fa a provare interesse per delle "democratizzazioni" compiute da un paese economicamente capitalista? Sì, di certo gli operai e le masse popolari jugoslave avevano sicuramente più potere rispetto a quelle delle democrazie liberali classiche, ma cosa puó interssare ciò ad un paese che si definisce socialista? Adesso i paesi marxisti-leninisti dovrebbero prendere spunto da quelli revisionisti?
Poi ovviamente non significa che queste "democratizzazioni", che di fatto erano un'ulteriore passo indietro dei revisionisti balcanici, non debbano essere analizzate e studiate ma di certo non usando aggettivi positivi come quelli pronunciati dai cinesi

CITAZIONE
somigliavano ad esperimenti intrapresi anche dal PCC.

Questo spiega tutto :D

CITAZIONE
Ecco, visto che non c'entra molto, evitiamo di cadere in visioni da storiografia borghese.

In che senso storiografia boeghese? Per me sarebbe stato un atto positivo il colpo di stato







Comunque sarebbe ora che anche quello che ha aperto la discussione si faccia vivo ed inizi a prendere una posizione, perché non è che possiamo continuare a scannarci senza che questo nemmeno ci ripaghi
view post Posted: 19/8/2021, 00:45 I talebani sono a Kabul, è la resa dell’Occidente: il presidente Ghani in fuga, “sarà proclamato l’Emirato Islamico”. Ambasciata Usa: “Spari in aeroporto” – la diretta - Esteri
Sto iniziando seriamente a credere che i talebani abbiano un potenziale anti-imperialista sottovalutato, potrebbero mettere i bastoni tra le ruote sia agli USA (per ovvi motivi) che alla Cina (per via della questione dello Xinjiang)
505 replies since 5/7/2020