| da Cheyenne Rebelde · Il 12 aprile il maggiore von Loeben al comando di 800 uomini del 1º reggimento Flak della divisione Herman Göring giunse a Stia (Arezzo), dove alle ore 3:00 del mattino del giorno dopo il 13 d’aprile, diede ordine di fare terra bruciata e massacrare tutta la popolazione civile della valle, inclusi anziani, donne e bambini. Furono così uccise 14 persone a Giuncheto, 6 a Molino di Bucchio, una a Santa Maria, una al Molinuzzo, 12 donne e 4 bambini a Serelli, 17 persone a Vallucciole, due nelle fattorie della Campana e della Canonica, 27 persone a Monte di Chianni, 6 persone a Moianno, dove sequestrarono anche un gruppo di donne, una delle quali di appena 17 anni fu stuprata da un branco di 4-5 tedeschi, nonostante le suppliche della madre che fu fucilata; altre donne vennero stuprate e poi uccise. Dopo essersi concentrati verso il Monte Falterona, trascinandosi circa una trentina di ostaggi, i tedeschi tentarono un'operazione antipartigiana, ma senza esito. Ritornati a valle, fra Molino di Bucchio e Giuncheto, iniziarono a uccidere i tutti i prigionieri, fingendo di rilasciarli ma poi fucilandoli alle spalle mentre si allontanavano. Complessivamente, nella giornata del 13 aprile 1944, vennero uccise 105 persone. Nella memoria, per sempre. Vallucciole.
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