- Group:
- Member
- Posts:
- 291
- Status:
| |
| C'è chi vuole fare compere con il black friday e chi lo condanna in nome del friday for future.Infatti parte del movimento ecologista che fa capo a Greta Thunberg la ragazza sedicenne che giustamente critica le emmissioni di c02,ma scade nel basso quando critica il "consumismo".Certamente ridurre la vita ad un unico fine come quello dei consumi o al solo materialismo è sbagliato,perchè riduce la versatilità e multidimensionalità dell'essere umano.Infatti non solo per i credenti la vita non è solo materialismo ,ma anche per i non credenti si arriva a dare importanza a valori superiori ,come l'ambiente o la cultura.
Infatti una società iperconsumista è anche una società che scarta gli essere piu' deboli e li relega nel fondo di essa.Ma mi pare che a parte questi discorsi che sono già stati pronunciati da Papa Francesco,la lettura dell'ecologismo di Greta migliore sia stata quella fatta dall'ex ministro Giulio Tremonti,ovvero Greta e il suo movimento non vengono dal nulla,e hanno obiettivi politici oltre che ecologici.Se da un lato i motivi ecologici sono condivisibili come la riduzione dell'inquinamento e della Co2 per fare in modo che i ghiacciai non si sciolgano,sugli obiettivi politici bisogna aprire un dibattito.
Perchè Greta un pò tutto il sistema economico sul quale ci basiamo oggigiorno,dominato dal mercato,dalla produzione ,dagli aerei o navi che portano merci da un capo all'altro del mondo.Infatti Greta critica le multinazionali come Amazon perchè se acquisti un prodotto a minor costo in un altro continente (e non solo continenti sviluppati)ma anche nazioni di continenti in via di sviluppo o paesi emergenti,stai facendo secondo Greta un crimine ambientale perchè i mezzi con i quali ti viene recapitato l'articolo sono causa di inquinamento.E fin qui si può anche starci,ma se poi pensiamo che Greta critica pure i prodotti a basso costo ,critica i black friday ,ti viene da pensare che lei stia dalla parte di quelle imprese piccole e medie di tipo "sovranistico" che non possono produrre a basso costo,e producono giustamente prodotti dall'alto valore aggiunto.
Ma se poi fai un indagine su chi compra prodotti a basso costo americani o cinesi ti accorgi che sono sopprattutto le famiglie indebitate,la classe proletaria ,che chi mangia nei macdonalds sono sopprattutto gli immigrati visto che Greta critica pure i fast food.Insomma si può condividere il gretismo,ma nel breve periodo ,immaginiamo come sarebbe il mondo se metessimo subito in opera i suoi comandamenti.Sarebbe un mondo dove si introducono meno calorie nel corpo,dove è difficile per un ragazzo comprare un paio di cuffie per ascoltare la propria musica preferita,e magari pure un computer ,visto che i componenti della maggior parte dei nostri prodotti hi tech vengono assemblati in Cina,comprare un libro in lingua straniera sarebbe ancora piu' difficile perchè viene spedito da altre nazioni con gli arei postali,per non parlare dei vestiti che sono tessuti nei paesi emergenti o in via di sviluppo,per non parlare di una pallone da basket.Insomma queste spese peserebbero ancora di piu' di come pesano oggi sulle famiglie occidentali che hanno molte difficoltà.Sarebbe un non senso,Ed infatti ha ragione Tremonti a dire che il movimento Gretino anche se non lo dice apertamente ,condivide inconsciamente alcuni temi caldi del sovranismo sia esso di carattere nazionale o di carattere europeo.Insomma pur dichiarandosi un movimento globale seppur glocal ,il movimento ecologista tende a reinstaurare tutta una serie di protezionismi alle industrie nazionali e del continente europeo,ai danni delle aziende che sono andate a delocalizzarsi in Cina.
E' un movimento non per reindustrializzare l'Europa con i migliori offerenti siano essi asiatici o americani,ma bensi per proteggere l'Europa.Nel breve periodo una politica che non guarda al concetto di "governance globale" e alle elite globali ,è una politica suicida anche se viene accolta dalle stesse elite.D'altra parte i nostri politici europei piu' scaltri hanno capito che l'ecologismo va capito ma anche indirizzato perchè non crei "desertificazione".Lo ha capito molto bene sopprattutto il Presidente francese Emmanuel Macron.Noi giovani nati negli anni ottanta,abbiamo vissuto con un nuovo paradigma ,quello per cui come si scriveva in un rapporto dell'Onu le aziende inquinanti e che producevano a basso costo sarebbero migrate in Cina ,Africa o India,lasciando ai popoli occidentali la facoltà di inventare nuovi prodotti di piu' alto valore aggiunto,di investire quindi nella mente piu' che nelle braccia,nella formazione scolastica dei ragazzi che li dovrebbe aprire alla competizione globale.Sappiamo che questo non è avvenuto perchè sopprattutto in Italia le nostre scuole sono pessime ,non insegnano a ragionare autonomamente a essere progettuali a creare imprenditoria e a tirare fuori la genialità che è dentro ognuno di noi.Ma lasciateci dire che dopo una adolescenza globalizzata,non vogliamo tornare indietro ,e farci ripetere il mantra che vivere come "selvaggi" sia bello rispetto alla civilizzazione.
Infatti la civiltà industriale ha fatto molto sopprattutto per la Cina,elevandone i livelli di vita e di cultura.Oggi si può dire che la Cina pur nel suo modello legato al comunismo ha raggiunto traguardi piu' alti dell'Europa.E noi europei non dobbiamo essere invidiosi di questo.Certo servira un riequilibrio (certi dazi possono pure servire)ma mai una chiusura aprioristica. Ho appena finito di leggere un libro di Richard Hughes dal titolo Ciclone sulla Jamaica che parla di alcuni bambini di una famiglia inglese jamaicana del 800 che per andare a studiare in Inghilterra nel viaggio in nave che li dovrebbe portare dalla Jamaica alla Gran Bretagna vengono rapiti da dei pirati.Si denota nel libro l'indole selvaggia dei pirati,e la storia di questi ragazzi che vengono su senza cultura e buone maniere.Cultura ,civiltà e buone maniere che infine riescono a ritrovare una volta portati in salvo a Londra dove si accorgono delle comodità del progresso e di quanto sia immensa la cultura dei "libri" rispetto a quella del puro ambiente.Insomma speriamo che i Gretini non siano i nuovi pirati.
EDOARDO BUSO
|