Comunismo - Scintilla Rossa

Oddio ho vistro troppi titoli con scritto Green Da

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view post Posted on 5/7/2013, 11:31
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compagno

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Io credo che un compagno debba essere contro l'uso delle droghe, di qualsiasi "droga", non per motivi morali, tanto meno per motivi religiosi, e neppure per non ben definiti ancora motivi medici.
Un compagno deve avversare tutte quelle sostanza che determinano una sostanziale alterazione della mente, tale da provocare un allontanamento dalla realtà.
La nostra concezione di vita si basa sul materialismo - ovviamente dialettico -quindi sulla realtà concreta dei fatti, e, di conseguenza, nella teoria-prassi per trasformare tale realtà.
Se siamo, più o meno temporaneamente fuori da questa, se tendiamo ad alterarla, che compagni siamo? Come possiamo svolgere ciò che ci siamo spontaneamente prefissi di compiere?
Poi, beninteso, possono esistere tutte le eccezioni, i casi sporadici dettati da gravi situazioni contingenti. Insomma si sa "la carne è debole" e non si può pretendere da tutti di essere sempre dei "santi". Ma si deve pretendere che ci sia piena conoscenza delle proprie carenze, dei propri errori. Che ci sia sempre, anche su questo argomento, critica ed autocritica .... e possibilmente trasformazione.

Concordo con OR: quello della "droga" è un problema di questa società di merda ed è un problema che, come quasi tutti gli altri, il capitalismo genera ma non sa e non può risolvere.
Nel socialismo il problema della "droga", come anche quello della religione - non per niente oppio dei popoli - si estinguerà lentamente, ma inesorabilmente.
 
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view post Posted on 5/7/2013, 11:34
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Il compagno Carre ha espresso un concetto che condivido perfettamente; l'alterazione della mente, il rilassamento da droga, determinano una visione non corrispondente alla realtà in cui viviamo e in cui dobbiamo muoverci, necessariamente, pensando che sia reale. Se per assurdo, il nostro mondo fosse nient'altro che una realtà virtuale determinata da un gruppo di alieni con le orecchie a sventola e gli occhi quadrati, noi dovremmo muoverci, in ogni caso, come se fosse tutto reale, perchè anche noi apparteniamo, agiamo e siamo determinati, da tale realtà.
Drogarsi e alterare la mente, vuol dire attribuire al nostro cervello delle sovrastrutture, non corrispondenti alla realtà che ci determina.
 
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Oktyabr'skoy Revolyutsii
view post Posted on 5/7/2013, 11:46




CITAZIONE
La borghesia nasce come classe rivoluzionaria

La borghesia ha giocato nella storia un ruolo altamente rivoluzionario.Karl Marx. Ci sono un po' di differenze tra le due definizioni

CITAZIONE
attuale produzione

A cosa ti riferisci?

CITAZIONE
Pertanto, cos'è la borghesia, perchè noi vogliamo instaurare il socialismo? Non di certo per un gioco intellettuale o metafisico, nè perchè il proletariato è una maggioranza e nemmeno perchè è nell'interesse del proletariato, in quanto, Marx ci insegna che sono le circostanze materiali, a determinare le coscienze. L'oggettivo, determina il soggettivo. E quindi perchè? Per il semplice fatto che oramai, nell'attuale modo di produrre, la borghesia non è necessaria ed anzi, è un peso.


La società non può più vivere sotto la borghesia, insomma l'esistenza della borghesia non è più compatibile con quella della società.
La condizione essenziale per l'esistenza e per il dominio della borghesia è l'accumulazione della ricchezza nelle mani di privati, la formazione e la moltiplicazione del capitale. La condizione necessaria a creare il capitale è il lavoro salariato. Il lavoro salariato riposa esclusivamente sulla concorrenza fra i lavoratori. Il progresso dell'industria, di cui la borghesia è portatrice involontaria e passiva, produce, invece dell'isolamento

Si parla di incompatibilità, non di inutilità.

CITAZIONE
Se per sistema, quindi, intendi le condizioni materiali che si modificano ed avanzano

Mi sembra ovvio, anche perché quando si parla di democrazia borghese:

La società capitalistica, considerata nelle sue condizioni di sviluppo piú favorevoli, ci offre nella repubblica democratica una democrazia piú o meno completa. Ma questa democrazia è sempre compressa nel ristretto quadro dello sfruttamento capitalistico, e rimane sempre, in fondo, una democrazia per la minoranza, per le sole classi possidenti, per i soli ricchi La libertà, nella società capitalistica, rimane sempre, approssimativamente quella che fu nelle repubbliche dell'antica Grecia: la libertà per i proprietari di schiavi. Gli odierni schiavi salariati, in forza dello sfruttamento capitalistico, sono talmente soffocati dal bisogno e dalla miseria, che «hanno ben altro pel capo che la democrazia», «che la politica», sicché, nel corso ordinano e pacifico degli avvenimenti, la maggioranza della popolazione si trova tagliata fuori dalla vita politica e sociale. Democrazia per un'infima minoranza, democrazia per i ricchi: è questa la democrazia della società capitalistica. Se osserviamo piú da vicino il meccanismo della democrazia capitalistica, dovunque e sempre - sia nei «minuti», nei pretesi minuti particolari della legislazione elettorale (durata di domicilio, esclusione delle donne, ecc.), sia nel funzionamento delle istituzioni rappresentative, sia negli ostacoli che di fatto si frappongono al diritto di riunione (gli edifici pubblici non sono per i «poveri»!), sia nell'organizzazione puramente capitalistica della stampa quotidiana, ecc. vedremo restrizioni su restrizioni al democratismo. Queste restrizioni, eliminazioni, esclusioni, intralci per i poveri, sembrano minuti, soprattutto a coloro che non hanno mai conosciuto il bisogno e non hanno mai avvicinato le classi oppresse né la vita delle masse che le costituiscono (e sono i nove decimi, se non i novantanove centesimi dei pubblicisti e degli uomini politici borghesi), ma, sommate, queste restrizioni escludono i poveri dalla politica e dalla partecipazione attiva alla democrazia. Marx afferrò perfettamente questo tratto essenziale della democrazia capitalistica, quando, nella sua analisi della esperienza della Comune, disse: agli oppressi è permesso di decidere, una volta ogni qualche anno, quale fra i rappresentanti della classe dominante li rappresenterà e li opprimerà in Parlamento!


(Lenin, Stato e Rivoluzione)


CITAZIONE
Perchè come afferma sempre Stalin in Anarchia o socialismo?:
La storia ci dice che la classe o il gruppo sociale che ha il compito principale nella produzione sociale e che ha nelle sue mani le funzioni principali della produzione con l'andar del tempo deve inevitabilmente diventare padrone di questa produzione.

Questo è un principio del marxismo stesso
Ciò che scrivi qui è sostanzialmente corretto:
CITAZIONE
Ovviamente la tua era una sorta di sentimentalizzazione che ci può stare, ma è doveroso affermare che noi, non vogliamo prendere il borghese e portarlo alle vette del piacere e della pace proletaria, per liberarlo dalle catene metafisiche a cui sarebbe ancorato, noi vogliamo neutralizzare il borghese, braccarlo, costringerlo a tacere ed essere sfruttato dalla classe proletaria organizzata e dominante, per poter tendere a una situazione di normalità che conduca, in maniera sempre scientifica(e ovviamente attuata in modo scientifico), al Comunismo, ovvero la scomparsa delle classi, conseguente al Socialismo, ovvero la scomparsa del dominio borghese, sostituito con la dittatura del proletariato rivoluzionario.

Poi qui:
CITAZIONE
Risulta quanto meno imprecisa e non metto in dubbio che tu l'abbia scritta così per fretta, ma sappia perfettamente ciò che ho spiegato brevemente, ma è sempre meglio precisare.

Assolutamente no. Quando scrivo cerco di evitare di essere frettoloso e approssimato, infatti mi riferivo al contesto della droga ;)
CITAZIONE
Termini che probabilmente non esistono, ma che ho usato per esprimere brevemente un concetto di trasformazione, accordata alle condizioni oggettive.

Non capisco cosa intendi con quei termini, è questa la questione, non l'obbiettivo

Siamo assolutamente finiti off topic, apriamo un topic per ogni argomento che abbiamo trattato qui, altrimenti continuiamo la discussione tramite MP :)
 
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view post Posted on 5/7/2013, 13:30
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Si parla di incompatibilità

E difatti ho citato Stalin che lo diceva perfettamente e non per caso ho parlato di necessità scientifiche.
CITAZIONE
Ci sono un po' di differenze tra le due definizioni

Intendevo che la borghesia non è nata come classe reazionaria...
CITAZIONE
Assolutamente no. Quando scrivo cerco di evitare di essere frettoloso e approssimato, infatti mi riferivo al contesto della droga ;)

Allora stai più attento, perchè quella tua affermazione conteneva gravi errori che non ho riscontrato in altre discussioni, da parte tua.
CITAZIONE
A cosa ti riferisci?

Al modo in cui funziona la collettività dei settori, di cui parla il compagno Stalin nella citazione.

Per me, la discussione è chiusa, non abbiamo disaccordi.
 
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view post Posted on 5/7/2013, 16:43




CITAZIONE
Allora stai più attento, perchè quella tua affermazione conteneva gravi errori che non ho riscontrato in altre discussioni, da parte tua.


Quando abbiamo scelto la professione nella quale possiamo maggiormente operare per l'umanità, allora gli oneri non possono schiacciarci, perché essi sono soltanto un sacrificio per il bene di tutti; allora non gustiamo una gioia povera, limitata ed egoistica, ma la nostra felicità appartiene a milioni, le nostre imprese vivono silenziosamente, ma eternamenti operanti, e le nostre ceneri saranno bagnate dalle lacrime ardenti di milioni di uomini.
Marx, "Considerazioni di un giovane sulla scelta di una professione"(tema di licenza liceale), 12 agosto 1835 - Opere complete, V. 1, p. 7

CITAZIONE
Per me, la discussione è chiusa, non abbiamo disaccordi.

Sì sì, infatti, discussione chiusa, siamo d'accordo sui temi discussi ^_^
 
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view post Posted on 5/7/2013, 17:41
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CITAZIONE (Ruhan @ 5/7/2013, 12:34) 
Il compagno Carre ha espresso un concetto che condivido perfettamente; l'alterazione della mente, il rilassamento da droga, determinano una visione non corrispondente alla realtà in cui viviamo.....

Sarà, ma è un concetto che non condivido e che non ha riscontri oggettivi, forse, ripeto soggettivi in taluni che oltre a non avere coscienza di classe sono già lontani di per se dalla realtà. Non si spiegherebbe infatti come illustri scienziati e pensatori fossero ( e siano ) consumatori di droga ( non sto incitando a consumare droga ). Inoltre ora non so, probabilmente gli effetti variano da persona a persona, ma questo allontanamento dalla realtà o presunta deformazione rimane un'esperienza soggettiva che non trova riscontro in tutti i casi. Perciò invito a riflettere su cosa ci sia all'origine di questo distaccamento che mi pare fuffa da viaggi astrali o roba simile. Non sono neanche d'accordo con quanto dice OR sul fatto che l'uso di droga ( che per uno può essere solo a scopo ricreativo ) dipenda solamente dallo sfruttamento e alienazione prodotta dalla borghesia. Babeuf e io avevamo già ricordato che le droghe esistono prima della borghesia e anche prima della società feudale. Se non bastasse questo, che può sembrare un espediente logico, si pensi alle innumerevoli attività ricreative che possono donare momenti di piacere ,dallo scopare all'ascoltare una canzone, anche questi esistono per non farci pensare alla nostra società di merda? Ovviamente no.
Diverso è il discorso di massa, nelle condizioni attuali, ma credo che su questo non vi sia alcun dubbio.

E' probabile che con la liquidazione delle classi scompaiano anche certe abitudini, ebbene sì è probabile.

Se invece OR si riferiva all'abuso o all'uso sistematico di stupefacenti come conseguenza dello sfruttamento capitalistico, allora ovviamente non posso che essere d'accordo. Ma anche in questo caso il problema è l'abuso e non una molecola chimica.
 
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view post Posted on 5/7/2013, 18:04
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Babeuf e io avevamo già ricordato che le droghe esistono prima della borghesia e anche prima della società feudale.

Sono d'accordo con voi.
CITAZIONE
o presunta deformazione rimane un'esperienza soggettiva che non trova riscontro in tutti i casi.

Dipende, per quanto un astemio, non fumatore come me possa saperne, anche dal tipo di droga. Ovviamente "droga" è un concetto; per fare un esempio classico, Marx parlava di religione come "oppio" dei popoli, Carre parlava di tutti i tipi di droghe(non solo chimiche) etc etc.
In realtà, noi possiamo osservare che le "droghe", sono diverse fra loro, quindi quello, è un modo solo per denominarle.
Io rimango convinto che sia improprio, non perchè ti tolga la coscienza di classe, ma semplicemente perchè a differenza della fantasia o di un bel libro giallo, non puoi decidere quando l'effetto decada.
 
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Oktyabr'skoy Revolyutsii
view post Posted on 5/7/2013, 19:28




CITAZIONE
Babeuf e io avevamo già ricordato che le droghe esistono prima della borghesia e anche prima della società feudale.

E questo lo abbiamo detto anche noi
CITAZIONE
Non sono neanche d'accordo con quanto dice OR sul fatto che l'uso di droga ( che per uno può essere solo a scopo ricreativo ) dipenda solamente dallo sfruttamento e alienazione prodotta dalla borghesia

Io la vedo in chiave marxista: è il sistema che produce necessità di alienazione. Posso capire che sia possibile che non sempre si usi la droga per "bisogno" ma per esperienza e per poi dipendenza. Oltre a tutto secondo me alienarsi per evitare la propria vita di merda anzi che cercare di migliorarla è sbagliato profondamente
 
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view post Posted on 5/7/2013, 19:31
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compagno

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CITAZIONE
Non si spiegherebbe infatti come illustri scienziati e pensatori fossero ( e siano ) consumatori di droga

Non mi risulta di illustri scienziati e pensatori marxisti dediti all'uso di sostanze stupefacenti. E comunque sia la storia è piena zeppa di illustri scienziati e pensatori servi del potere.
CITAZIONE
si pensi alle innumerevoli attività ricreative che possono donare momenti di piacere ,dallo scopare all'ascoltare una canzone

Ma scopare od ascoltare una canzone (così come leggere un libro, o vedere un film "serio") non ti alienano dalla realtà, anzi al contrario, spesso ti ci calano fortemente.
E comunque il mio era un discorso in generale e per alcune cose concordo con te. pietra .....
 
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view post Posted on 5/7/2013, 20:16
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CITAZIONE (carre @ 5/7/2013, 20:31) 
Non mi risulta di illustri scienziati e pensatori marxisti dediti all'uso di sostanze stupefacenti. E comunque sia la storia è piena zeppa di illustri scienziati e pensatori servi del potere.

Nemmeno a me, però anche Koba, a detta di uno degli uomini della sua guardia personale, pare che di tanto in tanto si tirasse delle belle "cembrane" (magari a base di ottima Vodka georgiana ) con i compagni. Non c'è nulla di male nel farsi due risate tra amici, se poi si è tra compagni ancora meglio
 
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view post Posted on 5/7/2013, 20:39
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Non c'è nulla di male nel farsi due risate tra amici, se poi si è tra compagni ancora meglio

Risate, non canne. :asd:
 
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Oktyabr'skoy Revolyutsii
view post Posted on 6/7/2013, 10:44




CITAZIONE (Ruhan @ 5/7/2013, 21:39) 
CITAZIONE
Non c'è nulla di male nel farsi due risate tra amici, se poi si è tra compagni ancora meglio

Risate, non canne. :asd:

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