Comunismo - Scintilla Rossa

Viva il 17° anniversario del Partito Comunista di Kampuchea (1977), Pol Pot

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Mekong
view post Posted on 27/5/2013, 08:52 by: Mekong




La linea politica del nostro partito definita nel 1960 aveva stabilito per noi i seguenti compiti:
1. Dover realizzare la rivoluzione nazionale eliminando gli imperialisti, soprattutto quelli americani, dall'intera Kampuchea;
2. Costruire la rivoluzione democratica, abolendo il sistema reazionario del feudalesimo e dei compradores capitalisti.
Siamo riusciti a realizzare completamente questi due obiettivi il 17 Aprile del 1975; il Partito Comunista di Kampuchea guidò la lotta del nostro popolo per 15 anni, nei quali la lotta del popolo cambogiano è stata sottoposta a prove difficili e tragiche, più alcune situazioni estremamente complesse. Ma abbiamo seguito una corretta linea politica, e il Partito Comunista di Kampuchea a condurci sulla retta via. Così, malgrado le difficoltà, abbiamo combattuto fino alla gloriosa vittoria del 17 Aprile 1975.
Nel corso di questi 15 anni, la nostra gente ha dovuto affrontare sacrifici immensi, che si aggiungono a quelli fatti nei secoli e nei millenni di lotte passate.
Il nostro inno nazionale risalta il significato di questa lotta.
Il nostro inno nazionale non è il lavoro di uno o due compositori, ma è l'opera di tutto il nostro popolo, che lo ha scritto con il proprio sangue, sangue che il nostro popolo ha generosamente versato nel corso dei secoli. È una chiamata di mobilitazione dedicata alla nostra generazione e a quelle future. I sacrifici del nostro popolo vengono tramandati e scritti nel nostro inno nazionale. Ogni frase, ogni parola, esprime la vero natura della lotta del nostro popolo. Ed è questo sangue, trasformato in odio di classe e patriottico, che ci ha portato alla vittoria del 17 aprile del 1975, e che chiama a difendere con determinazione il potere popolare e tutto il nostro paese, e di costruire un prospero e pacifico Kampuchea facendo passi da gigante. Questo è il motivo per cui abbiamo intitolato il nostro inno nazionale "La gloriosa vittoria del 17 aprile".

Eravamo già decisi e determinati e lo siamo ancora adesso, a fare di tutto per trasformare ogni goccia di sangue versato dai nostri eroi in un filone di patriottismo risoluto, con un deciso supporto di classe, con l'obiettivo di custodire per sempre la nostra integrità territoriale e di guidare al meglio il lavoro di ricostruzione nazionale che mira a trasformare il nostro paese in un paese prospero, portando in un prossimo futuro, il tenore di vita del nostro popolo a un livello più alto, in una società dove possano regnare finalmente la vera giustizia, l'uguaglianza e l'armonia.
Abbiamo visto come numerosi ed enormi furono i sacrifici del nostro popolo. Noi dobbiamo sempre onorarli in modo da valorizzare il coraggio della nostra gente, imparare da loro, per rafforzare e sviluppare il nostro eroismo di generazione in generazione.
Ascoltiamo dunque, con rispetto e cantando, il nostro inno nazionale, in quanto rappresenta la lotta del nostro popolo. Per più di 2.000 anni, il nostro popolo ha vissuto in disgrazia e nella penombra più oscura, senza alcuna luce.
Ma la luce del giornò iniziò a splendere finalmente. Il giorno più luminoso di tutti per il nostro popolo è stato 17 aprile 1975.
Per questa ragione, abbiamo fatto del 17 aprile il titolo del nostro inno nazionale. Tale inno fu composto da generazioni di nostri uomini e donne, combattenti e persone. Il nostro inno nazionale è nato a seguito agli eventi del 17 aprile 1975, quando è nato il Kampuchea democratico.
Il nostro Esercito Rivoluzionario, i nostri combattenti e il nostro popolo, sono i veri compositori del nostro inno nazionale. Nato il 17 aprile 1975, con il Kampuchea Democratica, quest'inno ci appartiene.
Ora siamo a conoscenza dell'essenza della storia di lotta del nostro popolo. Allo scopo di svolgere al meglio il nostro compito, bisogna dare una costante attenzione alla nostra educazione rivoluzionaria, senza tener conto del rango o dell'età. Non possiamo condurre bene un lavoro di difesa e di ricostruzione nazionale, senza poter temprare rapidamente noi stessi per poter sviluppare delle solide qualità rivoluzionarie.
I giovani compagni, siano essi single o sposati, devono generosamente lanciare se stessi nella loro
formazione ideologica, superando tutti gli ostacoli.
Impegnatevi anima e corpo nella rivoluzione! La giovinezza è un periodo della vita in cui ci sono cambiamenti molto rapidi. E un momento in cui la coscienza è più ricettiva alla rivoluzione in quanto siamo ancora in pieno possesso della nostra forza.
Questa dunque, è una direttiva generale del nostro partito. Ed i giovani d'oggi dovranno assumere i compiti rivoluzionari di domani. Inoltre, è necessario che tempriate voi stessi continuamente, in modo da fornire alla rivoluzione stessa forze il cui aiuto è rilevante. Non disdegnate mai i piccoli lavori, non abbiate paura di alcuna difficoltà. Non importa quale sia il lavoro che il collettivo vi assegnerà, basta applicare voi stessi per farlo bene. Quando si fanno errori, il collettivo vi aiuterà a correggerli. Questo è l'unico modo per temprare voi stessi. Provvederemo a correggere gli errori nel corso del nostro lavoro, con le nuove esperienze che abbiamo acquisito. Più lavoriamo, più impariamo. Noi dobbiamo regolarmente fare una summa delle nostre esperienze. Vogliamo formare i nostri giovani per ogni tipo di lavoro. Abbiamo bisogno di quadri qualificati in tutti i compiti, sia forti in combattimento contro l'aggressore, come nella produzione.
In confronto ai giovani, i nostri compagni più anziani hanno già un po 'meno forza fisica e intellettuale. Ma questi compagni devono educare se stessi al fine di dare un contributo migliore al funzionamento del paese e per meglio svolgere i loro compiti rivoluzionari. Coloro che hanno un lunga storia rivoluzionaria non devono essere arroganti o saccenti. Se essi trascurano la loro formazione, non saranno più in grado di applicare al meglio i loro compiti. Nella difesa nazionale e nella costruzione di molti altri settori, abbiamo bisogno di quadri partitici testati e con posizioni ideologiche e politiche sane. Tutte queste qualità possono essere acquisite solo attraverso uno sforzo costante.
I compagni veterani dovranno fare un ulteriore sforzo. Il nostro partito e la nostra rivoluzione hanno
bisogno di tutte le forze e soprattutto di quadri veterani collaudati, non privi di una base solida. E' necessario educare noi stessi, non importa quale sia la nostra età. Tutte le nostre forze sono in grado di svolgere le loro mansioni. Dedichiamo noi stessi anima e corpo alla rivoluzione a causa dell'imponenza dei nostri compiti. Abbiamo liberato completamente il nostro paese, e abbiamo assicurato pienamente la sua difesa. Ciò nonostante, per difenderlo meglio in futuro, le nostre forze devono sempre essere sane. Assumendo sempre un impegno fermo e costante per la difesa del nostro territorio nazionale, da costa a costa.
Noi tutti conosciamo la storia antica di Angkor. Angkor è stata costruita durante il periodo dello schiavismo. Furono i nostri schiavi ad averla costruita sotto il giogo delle classi sfruttatrici di quel tempo e per la gioia del re. Se il nostro popolo è stato in grado di portare a termine la costruzione di Angkor, significa che può realizzare qualsiasi cosa. Il nostro popolo ci ha portato all'evento glorioso del 17 aprile 1975. Dobbiamo innalzare l'anima della nostra nazione, il nostro orgoglio nazionale, per svolgere al meglio il lavoro di difesa e costruzione della patria e per garantire il futuro del nostro Paese.

La seconda parte del mio discorso riguardante la rivoluzione nazionale e democratica è finito. Si passa ora alla terza parte, che ha a che fare con il nuovo periodo della rivoluzione, in cui i compiti principali sono la difesa del Kampuchea democratico, il proseguimento della rivoluzione socialista e la costruzione del socialismo nel Kampuchea.
La nuova fase della nostra rivoluzione è iniziata solo due anni fa. A differenza della passata rivoluzione nazionale e democratica, che ha coperto molti decenni nel corso dei quali affrontammo numerose prove rivoluzionarie, accumulando una vasta esperienza prima di arrivare al glorioso 17 aprile 1975, questa nuova fase è ancora troppo breve, e la nostra esperienza è dunque abbastanza limitata. Ciononostante, dobbiamo esaminare insieme questo nuovo periodo della rivoluzione cambogiana, la sua situazione attuale e le nostre prime esperienze. E, come risultato delle esperienze rilasciate dalla nostra pratica rivoluzionaria presente, dovremo certamente migliorare il nostro lavoro.

(FINE DECIMA PARTE)

Edited by Sandor_Krasna - 12/12/2014, 21:23
 
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15 replies since 23/5/2013, 19:41   1254 views
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