Comunismo - Scintilla Rossa

Viva il 17° anniversario del Partito Comunista di Kampuchea (1977), Pol Pot

« Older   Newer »
  Share  
Mekong
view post Posted on 26/5/2013, 16:09 by: Mekong




c) Sulla condotta di combattimento del nostro partito
Il nostro partito ha anche definito concretamente la sua linea di combattimento in modo molto dettagliato, al fine di essere in grado di attaccare il nemico in qualsiasi circostanza.
La nostra condotta di combattimento consisteva nel lanciare offensive continuamente, giocando costantemente sullo spirito creativo e sull'iniziativa in ogni fronte. Applicammo infatti e nello stesso tempo sia una guerra convenzionale, sia una guerra di guerriglia, pur dando la priorità a quella di guerriglia per poter infastidire il nemico ovunque senza dargli tregua, e, utilizzando nel frattempo la guerra convenzionale per spazzare via le truppe nemiche. Abbiamo infatti combinato attacchi su piccola, media e grande scala, fatti in modo che si conseguissero senza tregua, attaccando giorno e notte, nella stagione secca come in quella delle piogge, senza alcuna sosta, in modo da non lasciare al nemico il tempo per riprender fiato o riorganizzarsi, consolidarsi e ridisporre le proprie forze. Dividemmo il nemico in unità più piccole, attaccandone i fianchi, la retroguardia e i punti deboli, evitando però gli attacchi frontali in ogni momento. In questo modo, potemmo attaccarlo in qualsiasi momento, con qualsiasi tipo di forze a disposizione, piccole, medie o di grandi dimensioni. Allo stesso tempo, riuscimmo a preservare al meglio le nostre forze, spazzando via quelle nemiche il più possibile.
La linea del nostro partito dunque, che consiste nel combattere in ogni zona e usando qualasiasi forma di combattimento, ci ha consentito di infliggere dei colpi pesanti e continui contro i nemici e di trionfare su ogni fronte in tutto il paese.
In concreto:
All'inizio abbiamo notato che il nemico era più debole in campagna. Abbiamo così preparato attacchi militari congiunti da parte delle unità regolari e di quelle guerrigliere, attraverso insurrezioni di massa in modo da prendere il potere a livello di villaggio e comune. Procedendo in in questo modo, abbiamo allargato ogni giorno le nostre regioni liberate nelle aree rurali e costretto il nemico a ritirarsi in alcune città isolate, mentre allo stesso tempo costringemmo a restare le forze nemiche in posizioni dispersive, dove le comunicazioni e gli approvigionamenti, divennero sempre più difficili per loro.
Fu in questa situazione che prendemmo misure per tagliare le vie di comunicazione strategiche del nemico. Continuando a seguire così la nostra linea di combattimento, in particolar modo la nostra tattica di dividere il nemico in unità più piccole. Fu in questo modo che, dal 1970 al 1974 tagliammo per poi controllarli tutti i territori comprendenti le vie di comunicazione strategiche del nemico, cioè, le superstrade Uno, Due, Tre, Quattro, Cinque, Sei e Sette. Allo stesso tempo, nel 1972, 1973 e 1974, siamo riusciti a periodicamente a tagliare le vie di comunicazioni fluviali strategiche. Anche la via nel basso Mekong, su cui il nemico concentrò la sua massima attenzione, fu periodicamente tagliata in quegli anni. Quando le linee di comunicazione terrestri e fluviali furono tagliate definitivamente nel 1974, gli imperialisti USA e la cricca del traditore Lon Nol, si ritrovarono essi stessi estremamente isolati a Phnom Penh, come in pochi capoluoghi di provincia.
Fu in questa situazione, quando gli imperialisti USA e la cricca del traditore Lon Nol erano in agonia, che il Comitato centrale del nostro partito, nel corso della sua sessione di giugno 1974, ha deliberato l'inizio dell'offensiva decisiva per liberare Phnom Penh e l'intero paese. Abbiamo osato architettare questa offensiva in quanto avevamo interamente compreso la situazione reale del nemico e la nostra.
Il piano della nostra offensiva consisteva in: attaccare Phnom Penh, tagliare il basso Mekong e attaccare i capoluoghi di provincia ancora sotto il controllo temporaneo del nemico. Il controllo del Basso Mekong è stato il fattore chiave nella liberazione totale di Phnom Penh, essendo complementari gli attacchi alle altre città.
Fin dall'attuazione della decisione del Comitato Centrale del Partito, durante stagione delle piogge dell'anno 1974, preparammo attivamente le nostre forze sul piano politico, ideologico e organizzativo. Allo stesso tempo, il nostro Esercito rivoluzionario assimilò ulteriormente la linea di combattimento del nostro partito al fronte.
Il nostro esercito rivoluzionario al completo accolse entusiasticamente la nuova missione del Partito e, dimostrando il più alto eroismo rivoluzionario, fu determinato a realizzarla a tutti i costi, per il Partito, per la rivoluzione, per la classe operaia e per il popolo, per liberare completamente e definitivamente Phnom Penh con il resto del paese. Abbiamo disposto correttamente e minuziosamente le nostre forze per l'assalto finale a Phnom Penh e per gli attacchi contro i capoluoghi di provincia. E fu così che la decisione del Comitato Centrale del Partito per liberare Phnom Penh e il Kampuchea intero durante la stagione secca del 1975 fu realizzata completamente e alla perfezione, seguendo rigorosamente la linea di indipendenza, di iniziativa e fiducia in noi stessi, e prendendo finalmente il nostro destino nelle nostre mani.

Il 1 ° aprile 1975, abbiamo liberato Neak Leuong. Gli imperialisti americani trassero in salvo il traditore Lon Nol spedendolo alle Hawaii e puntarono su dei cavalli differenti, nella speranza di compiere nuove manovre dopo la loro imminente sconfitta, in vista dell'attuazione di un contrattacco contro la rivoluzione, nel momento in cui questa avesse acquisito il controllo totale di Phnom Penh.
Il 12 aprile del 1975, Gunther Dean, ambasciatore statunitense, e il comando dell'esercito americano di stanza a Phnom Penh, fuggirono con disonore a bordo di una flotta di elicotteri inviati a salvarli ed evacuarli.
Il 17 aprile del 1975, l'Esercito Rivoluzionario del Kampuchea realizzò un assalto a tutto campo, liberando così definitivamente Phnom Penh alle 09:30 del mattino.
Trionfammo in quella che fu una grande vittoria , risultato dell'offensiva finale per la completa liberazione del Kampuchea e del suo popolo, il 17 aprile 1975. E fu così che noi portammo a termine la rivoluzione democratica e nazionale.

(FINE NONA PARTE)

Edited by Sandor_Krasna - 12/12/2014, 21:15
 
Top
15 replies since 23/5/2013, 19:41   1254 views
  Share