Comunismo - Scintilla Rossa

Viva il 17° anniversario del Partito Comunista di Kampuchea (1977), Pol Pot

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Mekong
view post Posted on 24/5/2013, 15:14 by: Mekong




Questa è la funzione della base rurale. Che abbiamo realizzato attraverso la pratica. Fin dai primi mesi del 1960, i membri del Comitato Centrale hanno trasferito gradualmente le loro attività in campagna. Sin dal 1963, il 90% dei membri del Comitato Centrale si è trasferito lì. Abbiamo dovuto vivere in campagna allo scopo di mobilitare direttamente le masse contadine. Allo stesso tempo abbiamo continuato il nostro lavoro nelle città. In questo modo, abbiamo costretto il nemico a dover disperdere le proprie forze. Senza possibilità di concentrarle né in campagna e neanche nelle città. Che infatti abbiamo attaccato simultaneamente su entrambi i fronti per indebolirlo. Così, una volta che la linea politica fu compresa ed assimilata, la forza del movimento a Phnom Penh e nelle altre grandi città, come nelle aree rurali, crebbe rapidamente.

1963: Questo è stato l'anno in cui furono respinti tutti gli aiuti degli Stati Uniti. Ciò è da considerare un grande evento nella nostra lotta. E stato il risultato della lotta di popolo, la lotta degli allievi, degli studenti, di intellettuali, operai e contadini, dei monaci buddisti, aiutati anche dalla lotta dei nostri personaggi di spicco presenti ed attivi nell'Assemblea come nel governo, sostenuti anche grazie alle lotte nelle campagne.
Gennaio 1964: una grande manifestazione mobilitò molte decine di migliaia di persone a Phnom Penh contro l'imperialismo degli Stati Uniti e la cricca del traditore Lon Nol. Nello stesso anno, nel mese di marzo, un altra grande manifestazione riunì centinaia di migliaia di persone davanti all'ambasciata degli Stati Uniti. La folla ne assaltò i locali e strappò la bandiera americana calpestandola. Questi furono alcuni degli eventi che illustrano al meglio la battaglia campale sostenuta dalla popolazione nelle città a quel tempo.
1965: Questo fu l'anno in cui furono interrotte le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti , culmine delle continue e potenti lotte del nostro popolo. Queste lotte urbane hanno dato un notevole contributo alla lotta in campagna. Hanno creato le condizioni favorevoli per un forte consolidamento e sviluppo delle forze rivoluzionarie.
Qual era la situazione nelle campagne? Nel 1964, 1965, 1966 e nel 1967, le lotte si susseguirono senza tregua in tutto il paese, assumendo molte forme, ma soprattutto incarnate nella lotta per la riforma agraria.
Nel 1967 la situazione si mostrava propizia nelle campagne di tutto il Kampuchea.
La popolazione si armò di coltelli, asce, bastoni e altre armi su cui avrebbero potuto mettere le mani, per attaccare stazioni di polizia e guarnigioni militari. La violenza rivoluzionaria raggiunse allora un livello elevato. Fu in questa consolidata situazione rivoluzionaria che scoppiò una rivolta armata nel 1967 a Samlaut nella provincia di Battambang. Rivolta partita dal popolo, attraverso il proprio movimento. Di fatti, il Comitato Centrale del Partito non aveva ancora deciso sull'insurrezione armata generale in tutto il paese. L'esplosione della lotta armata a Battambang fu motivata dal fatto che il movimento di lotta dei contadini di quella regione aveva raggiunto un vero e proprio punto di ebollizione. Ma il partito era lì per dare una direzione al movimento e ha deciso di far sospendere temporaneamente la lotta armata a Battambang fino a quando il paese intero non avesse raggiunto una certa preparazione. Se Battambang si precipitò da solo nella lotta, il nemico avrebbe concentrato lì tutte le sue forze per schiacciare le forze rivoluzionarie.
Così, nel 1967 la situazione in campagna aveva raggiunto un nuovo picco, come la paglia secca nei campi di riso a marzo e aprile, che ha bisogno solo di una piccola scintilla per infiammarsi. Perciò, la situazione apparve matura. A questa valutazione riguardante la situazione del nostro movimento rivoluzionario popolare, ci arrivammo dopo lo studio e l'analisi di queste lotte. Questo è il motivo per cui nella metà del 1967, a seguito dell'esperienza della rivolta armata a Samlaut-Battambang, il partito decise di avviare una fase diretta della lotta armata per difendere la rivoluzione e, allo stesso tempo, per creare le condizioni per il consolidamento e lo sviluppo delle forze rivoluzionarie. Altrimenti, il nemico le avrebbe distrutte. Era necessario iniziare la lotta armata perché avevamo già preparato il popolo: l'odio di classe e quello nazionale sarebbe divenuto esplosivo. La gente era già stata temprata da numerose esperienze in lotta; già erano alle prese con la lotta, con le loro mani nude, con i bastoni, con i coltelli.
Questa era la situazione che appariva nelle campagne e nelle città. A quel tempo, il nemico si mostrò ondivago e incapace di affrontare le forze rivoluzionarie, in quanto stavamo attaccando simultaneamente nelle città e nelle campagne, in un perfetto coordinamento.
Basandosi su queste esperienze, tutto il partito fu stato unanime nelle sue conclusioni: se avessimo continuato a intraprendere solo la lotta politica, e, se non fossimo ricorsi alla lotta armata, saremmo stati ancora più incapaci nel difendere le forze rivoluzionarie, e allo stesso tempo, di consolidarle ed ampliarle.
E così abbiamo lanciato la lotta armata nel 1968.
Gennaio 1968: Insurrezione nella zona nord-ovest. Abbiamo catturato 4 su 10 cannoni nemici, che sono stati poi utilizzati per continuare l'attacco.
Febbraio 1968: Insurrezione nella zona sudoccidentale. Quasi 200 armi furono prelevati dai soldati della guardia provinciale e dalle guarnigioni militari, che di certo non erano un numero insignificante di armi in quel momento. I militari furono catturati non con le armi, ma con le mani nude, attraverso una insurrezione di massa. Come conseguenza, da quel momento in poi, abbiamo avuto i mezzi per dare vita ad offensive ancora più potenti.
Marzo 1968: Insurrezione nel settore orientale. Lì il nemico aveva scoperto in anticipo i piani. Mentre il Comitato Regionale era nel bel mezzo di una riunione per organizzare una rivolta come quella nel sud-ovest, il nemico riuscì a mettere in salvo le proprie armi fuori da quella zona. Così, all'ora dello scoppio della lotta armata furono disponibili solo poche armi nella Zona Orientale. Il nemico fu dunque libero di attaccare facilmente la popolazione e le forze rivoluzionarie per più di tre mesi, in aprile, maggio e giugno. Le nostre basi furono distrutte. Le case e villaggi devastate, la popolazione uccisa e dispersa. Solo nel mese di luglio ci fu possibile contrattacare. Organizzando un assalto ad un avamposto nemico e catturando 70 armi, che abbiamo utilizzato come fondo per costruire le nostre forze armate. Le mani della popolazione erano si vuote, ma furono già addestrate alla violenza rivoluzionaria e alla lotta, avendo così già acquisito una certa esperienza.
Così la popolazione era già capace a mani nude, di strappare le armi al nemico.
Nella Zona Nord esplose un'insurrezione nel marzo 1968. Solo quattro pistole furono sottratte. Abbiamo affrontato il nemico con alcuni colpi secchi, e abbiamo resistito ai suoi contrattacchi, ma la lotta appariva durissima.
30 marzo 1968: Fu il momento in cui alla zona Nord-Est toccò una rivolta. Quattro o cinque armi furono catturate. In aggiunta alle tre o quattro precedentemente utilizzate per difendere la sede del Comitato Centrale del Partito, raggiungemmo un totale di 10 armi per l'intera zona.
Solo la Zona Sud-Ovest aveva un numero considerevole di armi. Nelle altre zone ne possedevano pochissime. Qual'era la qualità di queste armi? Erano tutti vecchi modelli: su dieci colpi, nove facevano cilecca. Nonostante ciò, abbiamo continuato a combattere.
Da gennaio a maggio del 1969, il nostro movimento di guerriglia si diffuse attraverso l'intero paese. I guerriglieri erano presenti in 17 delle 19 province del Kampuchea. Ci siamo impossessati delle nostre armi nel corso della battaglia. Nessuna zona sarebbe potuta venire direttamente in aiuto ad un'altra, dato che erano molto distanti tra loro. Il nostro corpo di comando fu disperso; sparpagliato tra il Nord-Ovest, Sud-Ovest, Est, Nord-Est e Phnom Penh, tutti luoghi
molto distanti tra loro. Tutti i contatti subivano almeno un mese di ritardo, dal momento che per mantenerli significava fare un viaggio a piedi o in elefante, e ciò fu irrimediabilmente necessario per scansarsi il nemico per evitare imboscate. In un mese però, la situazione sarebbe cambiata notevolmente, e il rapporto mensile di istruzioni, non avrebbe più avuto attinenza con la nuova situazione nel momento in cui si stanziò la sede del Comitato Centrale a Ratanakiri. Allo stesso modo, le direttive inviate in risposta sarebbero divenute obsolete ed inapplicabili di ad una situazione nuova. Ragion per cui, per ragioni logistiche dovute ai cambiamenti degli eventi, le direttive comuni di base furono quelle che dovevano mantenere ed affermare solo la nostra linea generale, i principi e l'orientamento politico essenziale. Ogni area dunque, ha dovuto fare affidamento su se stessa, applicando correttamente la linea politica del partito. Nonostante tutto questo stato di cose, ogni area ha difeso con successo, sviluppato e consolidato le sue forze.
Come risultato, dal 1968-69 fino al marzo del 1970, abbiamo stabilito queste basi:
Prima di tutto, le basi di supporto. Nel Nord-Est, consolidammo una solida base di appoggio con una popolazione di più di 30.000 persone. Per "base di appoggio", si intende una base che è inaccessibile al nemico. Contando le basi di appoggio nel Nord-Ovest, Est e Sud-Ovest, le nostre basi di appoggio raggiunsero una popolazione di circa 60.000 persone. Una popolazione di 60.000 persone per le basi di appoggio, è una cifra abbastanza notevole.
In secondo luogo, le basi della guerriglia. Le basi di guerriglia vengono dopo le basi di appoggio.
Queste sono basi che furono controllate saldamente, ma che, malgrado tutto, il nemico sarebbe potuto penetrarci di volta in volta. In tutto il paese, le nostre basi di guerriglia negli anni dal 1968-69 al marzo del 1970, hanno avuto un totale di circa 300.000 abitanti.

(FINE SESTA PARTE)

Edited by Sandor_Krasna - 12/12/2014, 21:06
 
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