MAO ZEDONG: Essere attaccati dal nemico è un bene e non un male

Mi sembra che il compagno Mao intendesse tutt'altro argomento.
Egli voleva rimarcare che i falsi comunisti ed i revisionisti in genere, non vengono attaccati dal nemico di classe, come invece avviene per i veri comunisti, poiché i revisionisti non sono di fatto nemici della borghesia.

Infatti Berlusconi e Mussolini hanno raggiunto, ora più ora meno, lo scopo per cui il capitale finanziario si è servito e si serve di loro.
In una società divisa in classi, e per di più in classi antagoniste, è inevitabile che il bene di una classe sia la rovina dell'altra e viceversa.
Non di meno il compagno Mao parla di "noi" e cioè dei membri del Partito del proletariato e non certo dei servi delle classi sfruttatrici, i quali in nulla e per nulla posssono paragonarsi a chi lotta per l'emancipazione dell'umanità.
Ribadisco che la citazione del Presidente Mao è particolarmente adatta a tutti quei falsi e mezzi comunisti in combutta con l'ala "sinistra" della borghesia.

Perché nel dicembre del'39 gli è venuta l'encefalite?
Che caspita dici! Che cosa c'è di materialista e di dialettico in questa tua stupida affermazione?
Tra l'altro il libretto rosso è pieno di citazioni anteriori al '40!!!
Se lo desideri posso postarti una serie di opere di Mao - posteriori al '40 - che risultano essere un contributo eccezionale al marxismo-leninismo.