Comunismo - Scintilla Rossa

La cosiddetta "dottrina Breznev" è una vera e propria dottrina dell'egemonia, Mao Tse-tung

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Lepontico
view post Posted on 29/9/2011, 20:34




Il socialismo è fatto dalle masse lavoratrici per le masse lavoratrici. Non credo si possa leggerlo unicamente tramite una metafora militare, perchè i rapporti sono decisamente più complessi quando si esamina un caso concreto. Se allora come dici tu le masse quando lasciate sole dal paparino possono combinare tutti questi guai allora tanto vale mantenerle ad uno stato infantile e lasciare che lo stato maggiore diriga tutto, senza finzioni democratiche...?
 
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Klim Voroshilov
view post Posted on 29/9/2011, 20:43




Probabilmente Lepontico confonde i concetti di dittatura e di direzione.
 
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view post Posted on 29/9/2011, 20:44
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compagno

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Lepontico, so bene, che la tua "parte" ha rinnegato allo stesso tempo lotta di calsse e dittatura del proletariato.
Però i fatti, passati (di cui stiamo parlando), presenti e futuri, dimostrano che nella lotta lo Stato Maggiore è di fondamentale importanza.
Basti pensare che quando lo Stato Maggiore era composto da Lenin e da Stalin si sono raggiunti certi risultati.
Qiando è stato composto da Togliatti e de Belinguer, i risultati sono stati un tantinello diversi.
Adesso il tuo Stato Maggiore è composto da Diliberto e da Ferrero ..... auguri.
 
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Lepontico
view post Posted on 29/9/2011, 20:52




CITAZIONE
Probabilmente Lepontico confonde i concetti di dittatura e di direzione.

Dittatura, direzione, egemonia. Sono concetti differenti. Ma dai discorsi qui sentiti sembra che il socialismo sia fatto da due-tre persone. Crollate loro crolla tutto. Le masse sarebbero niente. Questo non è né dittatura, né direzione, né egemonia.
 
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view post Posted on 29/9/2011, 21:31
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compagno

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Lepontico, secondome tu menti sapendo di mentire.
Però, per i compagni che ancora non ti conoscono a fondo, voglio risponderti.
Il rapporto che c'è tra direzione del Partito della classe operaia e proletariato, è analogo - ovviamente con tutte le imperfezioni di qualsiasi esempio - a quello che intercorre tra Stato Maggiore ed esercito. Questo non lo dico io, che chiaramente non conto nulla, ma lo diceva un certo signor Vladimir Ilic Ulianov, in arte Lenin.
E' chiaro che sono due termini imprescindibili l'uno dall'altro e che l'uno senza l'altro, nulla possono.
A me sembra chiaro. La storia, i fatti - che hanno sempre la testa dura - lo dimostrano ampiamente.
Ed ora sbugiardiamo per la millesima volta le tue affermazioni piccolo-borghesi. Non è affatto vero che "crollati i capi crolla tutto". In primisi perché, se ci vogliamo rifare alla storia dell'URSS, ci sono voluti quasi quarant'anni di revisionismo moderno per portare alla restaurazione del capitalismo. Non è bastato un giorno e non è bastato neppure un solo Giuda.
Secondo: tu non hai assolutamente presente che cosa sia la fase storica del socialismo, nella quale, come esplicitamente detto sempre da quel signor Vladimir Ilic Ulianov, in arte Lenin, che tu non conosci minimamente, è del tutto possibile sia l'evoluzione verso il comunismo, sia l'involuzione e il ritorno al capitalismo.
Non sto qui a rispiegarti con mille parole il marxismo-leninismo e forse non sarei neppure in grado di farlo. Sta di fatto che le masse da sole non hanno mai rivoluzionato nulla in centinaia e centinaia di anni della storia dell'umanità. In particolare il socialismo prende il potere e si edifica solamente sotto la guida del Partito della classe operaia. E soltanto se la guida del Partito è in mani sicure, se la linea è giusta per le condizioni storiche.
Poi è chiaro che gli attori principali della nuova società sono le masse popolari sotto la guida ferrea del proletariato attraverso il suo Partito.
Le utopie sono lontane anni luce da ogni concezione marxista del mondo, mentre sono vicinissime a quelle piccolo-borghesi idealistiche.
Nel particolare del tema del nostro discorso, abbiamo chiaramente dimostrato che la guida di Dubcek era una guida improntata alla teoria borghese ed alla prassi dell'antimarxismo.
Stante queste premesse era inevitabile il risultato.
Le masse non sono un'entità ideale composta da una moltitudine cosciente di rivoluzionari incalliti pronti a dare il sangue per i propri fratelli di classe. Questa, la tua, è una parodia del marxismo. E' un marxismo da operetta. Come da tragica operetta sono stati gli attori di cui hai il culto della personalità - deviazione senz'altro piccolo-borghese - quali Dubcek, Togliatti, Berlinguer, Diliberto ecc. ecc.
 
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Lepontico
view post Posted on 29/9/2011, 21:34




CITAZIONE
Non è affatto vero che "crollati i capi crolla tutto".

Svegliati. E' quello che ho detto io. Infatti è proprio quello che si evincerebbe da quanto scrivi. Insomma, Stalin vivo tutto perfetto, l'età dell'ora. Morto Stalin tutto a scatafascio. Non è un bell'esempio di analisi marxista.
 
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view post Posted on 29/9/2011, 21:45
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compagno

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Quando alla direzione c'era il compagno Stalin il socialismo evolveva verso il comunismo.
Sotto la direzione dei revisionisti moderni il socialismo si involveva verso il ritorno al capitalismo.
Questa è la realtà incontestabile dei fatti.
Per quanto attiene i paesi non socialisti, sotto la direzione dei revisionisti moderni del tipo Togliatti e Berlinguer, si è andati incontro alla sconfitta, al perdurare del capitalismo, alla liquefazione del movimento comunista e, alla fine, all'aggravarsi dello sfruttamento capitalistico.
E questo nonostante che le masse fossero di certo più coscienti alla fine del XX secolo o nel XXI secolo, rispetto a quanto non fossero nel XIX secolo o agli inizi del XX.
Il mio non sarà un bell'esempio di analisi marxista, però, almeno ci prova ad esserlo.
La tua è un'analisi piccolo-borghese succube dell'utopia idealistica con la quale idealizzi le masse stesse.
Tu non hai nemmeno il lontano sentore della concezione marxista-leninista del Partito e del suo rapporto con le masse.
Io, già anni fa, ti invitai a leggere "Principi del leninismo" e segnatamente il capitolo intitolato "Il Partito". Se sei un somaro matricolato, un "destro" incallito, un revisionista moderno fin nel più profondo del midollo, se non vuoi o non puoi emanciparti da sessant'anni di menzogne e di travisamenti del revisionismo moderno togliattiano e berlingueriano, non puoi darne colpa a me.
 
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Lepontico
view post Posted on 29/9/2011, 21:49




CITAZIONE
Quando alla direzione c'era il compagno Stalin il socialismo evolveva verso il comunismo.
Sotto la direzione dei revisionisti moderni il socialismo si involveva verso il ritorno al capitalismo.

Per l'appunto. Quando c'era lui governavano solo i veri comunisti. Morto lui tutti revisionisti. Questo significa che allora quel tipo di socialismo aveva i suoi problemi se doveva veramente reggersi sulle spalle di un uomo. Ma io non credo che sia così semplice e semplificabile. Questa è per l'appunto un'utile semplificazione, ma nulla di più.
 
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view post Posted on 29/9/2011, 22:05
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compagno

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Che cosa ci posso fare se parlo con un somaro totale della natura del socialismo?
Che cosa ci posso fare se parlo con un somaro totale della "lotta fra le due linee"'?
Il socialismo è una fase di passaggio, transitoria, Nel socialismo permangono molti dei tratti del precedente capitalismo, permane la divisione in classi, permane la lotta di classe.
Non è che, preso il potere, il gioco è fatto. Al contrario, è proprio a quel punto che comincia il difficile.
Lenin, Stalin e Mao hanno passato una vita a spiegare certe cose. A spiegare come la borghesia si rinnova continuamente anche nel socialismo, come la borghesia, nel socialismo, assuma anche caratteristiche nuove, diverse da quelle che aveva quando deteneva il potere.
Proprio e anche pr tutto ciò il ruolo del Partito del proletariato resta fondamentale per un intero periodo storico. Se cede il Partito crolla con ogni verosimiglianza tutto il resto.
Tu non puoi pensare che, zac, preso il potere, milioni di lavoratori diventino automaticamente "comunisti". Possono diventare "comunisti" come lo erano i famosi elettori del PCI di Berlinguer. Tu a queste stronzate sei abituato, forse perché ci sei nato in mezzo e te lo hanno fatto credere.
 
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Lepontico
view post Posted on 29/9/2011, 22:09




Io non sto semplificando come semplifichi te. Io sto criticando la tua impostazione, assurda, che si basa unicamente sull'esistenza in vita di un uomo a discriminare il vero socialismo dal revisionismo ecc. ecc.
 
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view post Posted on 29/9/2011, 22:14
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compagno

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Ma non è affatto l'esitenza di un uomo che discrimina il marxismo dal revisionismo del marxismo stesso.
L'opportunismo di Bernstein e di Kautsky sarebbe esistito anche senza Lenin, perché è nella natura del movimento operaio avere linee di destra e di sinistra, con le relative deviazioni le quali, alla fine, esitano in abiure totali.
Così come il revisionismo moderno sarebbe esistito anche senza Stalin e senza Mao.
Così come tu sei un revisionista socialdemocraticista incallito anche se io non scrivessi su questo forum.
Caso mai i grandi comunisti, come Lenin, Stalin e Mao, hanno evidenziato, combattendoli per tutta la vita, hanno smascherato gli opportunisti prima ed i revisionisti moderni poi.
 
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Lepontico
view post Posted on 29/9/2011, 22:42




sei tu che hai detto che quando c'era lui (...) le cose andavano bene. Morto, tutti revisionisti. Non io.
 
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view post Posted on 29/9/2011, 23:39
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compagno

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O io non mi so spiegare bene, oppure tu non sai leggere manco l'abbecedario.

Edited by carre - 1/10/2011, 08:15
 
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Klim Voroshilov
view post Posted on 30/9/2011, 13:18




Sta di fatto che, dopo la morte di Stalin, i revisionisti hanno eluso le sue raccomandazioni sulla transizione al comunismo.
 
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cizikov
view post Posted on 1/10/2011, 01:55




e vai che riprendiamo con i leggendari (e ormai storici) battibecchi tra carre e leopontico
 
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107 replies since 24/9/2011, 16:17   4840 views
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