Comunismo - Scintilla Rossa

La cosiddetta "dottrina Breznev" è una vera e propria dottrina dell'egemonia, Mao Tse-tung

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Lepontico
view post Posted on 28/9/2011, 23:37




buffoncello...


Per favore, mi indichi dove ti sei documentato sulla riforma economica? Al di là del programma d'azione, che dà soltanto delle indicazioni generiche, intendo proprio nello specifico. E se lo hanno già capito allora me lo possono indicare questi fantomatici "altri"?
 
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view post Posted on 29/9/2011, 00:06
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compagno

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Io ho ben capito che stai svolgendo il ruolo di banale provocatore.
Quando siete in minoranza questo è stato da oltre cento anni il compito di quelli come te.
Quando altresì siete maggioranza mandate in malora il movimento comunista.
Ciononostante ti rispondo.
Il "programma d'azione", come dice il nome, è un documento programmatico di circa 60 pagine (credo che puoi trovarlo anche su internet) che delinea a grandi tratti gli elementi programmatici (appunto) del "nuovo corso" (controrivoluzionario, che a te piace tanto) cecoslovacco.
Ovviamente in un documento programmatico di 60 pagine, che tratta di molti argomenti, non vengono definiti con precisione i punti di cui si parla. Altrimenti non sarebbe "programmatico", ma "pratico".
Ma appunto perchè programmatico, e quindi in un certo senso "ideologico", non si tratta, come dici provocatoriamente tu, di "indicazioni generiche".
Quando si parla di "autonomia imprenditoriale per le grandi aziende e la legalizzazione delle piccole imprese private" - e non capiasco perché tu tralasci le altre nefandezze del documento - ciò è pienamente suifficiente per indicarlo come un Programma di restaurazione borghese e controrivoluzionario. Ed è sufficiente per considerare agente della borghesia e controrivoluzionario chi lo propone e chi lo difenda.
Io, peraltro, mi sono limitato a riportare quel che Dibcek afferma di se stesso e del suo operato nella sua autobiografia. In modo tale da sputtanarti senza dare adito ad alcun dubbio sulla natura anticomunista della tua concezione del mondo, e dei fatti in questione ovviamente.
Però il "Programma", se te lo leggi - ma io ti consiglio invece di studiare Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao, dei quali sei totalmente digiuno (sempre che ti interessino) - è molto più esplicito, diciamo peggiore, di quanto riveli Dubcek nel suo libro.
 
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view post Posted on 29/9/2011, 00:29
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CITAZIONE
a me risulta che le piccole aziende private fossero già legali. Sull'autonomia delle grandi aziende invece cosa prevedeva nello specifico il progetto di riforma?
L'abolizione della censura? Non credo che le masse popolari, in uno stato socialista, se tale è, siano dei bambini a cui devi dare la pappa pronta, ben calda e guardare che non cadano e si sbuccino le ginocchia ogni secondo della loro esistenza. Tutto ciò che era stato avviato, in senso di riforma, non è stata opera di una persona o di un ristretto gruppo di persone o setta o golpisti, ma è passato attraverso le istituzioni politiche socialiste. Quindi o quel socialismo non funzionava ed era marcio fin dalla radice, o le masse popolari ritenevano che non era più necessario che un'istituzione statale si occupasse in modo invasivo di censura (la censura non è mai stata "abolita", ma sono stati attenuati i campi di intervento). Sul ritorno al pre-Novotny direi che non fu un errore, si era ormai sputtanato e come minimo un ritorno alla costituzione precedente al '60 era necessaria per consolidare il regime socialista.

Dunque decisioni antisocialiste che passino per istituzioni socialiste rafforzano il socialismo? Se le nostre sono generalizzazioni (io le definisco letture politiche generali alla luce dell'esperienza storica) le tue sono il riflesso, scusami, della peggiore mentalità revisionista, quella per cui l'avanguardia diventa autorità, cioè il partito comunista e lo stato socialista valgono in quanto tali, non più come strumenti per la costruzione del socialismo e del comunismo, ma in quanto fini in sè stessi a cui va tributata obbedienza. E proprio con il formalismo socialista, ma con il capitalismo fin nelle midolla, che la socialdemocrazia ha fatto passare le peggior cose ed è da sempre che il movimento comunista l'ha smascherata come "socialista" borghese, come riflesso della borghesia sul movimento operaio.
Tu dici di guardare alle singole situazioni: sono proprie queste ultime a darci la linea di continuità, sono i revisionisti a confermarcela con le loro parole, con le loro parabole di vita personale al servizio della restaurazione capitalista, con l'effettiva distruzione del socialismo che stà dietro ai loro piani e che si è storicamente manifestata con Gorbacev.
I dirigenti servono per dirigere verso il socialismo, altrimenti non sono dirigenti, o meglio dirigenti che hanno imboccato la via capitalista e contro di essi bisogna lottare. Attenzione alle nefandezza che si possono nascondere dietro ogni formalismo socialista, sopratutto quello statale perchè è il detenere il potere politico dell'una o dell'altra classe che decide dell'intera società.
Mao Tse Tung disse in proposito: fuoco sul quartier generale!

mi sembra che viaggi un pò con la fantasia. Mi sembra molto cervellotico. A rafforzare il socialismo sono le decisioni socialiste, punto e basta.

Io viaggerei di fantasia? Leggi quello che hai scritto, dai il senso, comunemente ritenuto tale, alle parole che hai scritto.
Tu hai detto che essendo il cambiamento portato avanti da Dubcek
CITAZIONE
passato attraverso le istituzioni politiche socialiste

esso aveva una sua intrinseca legittimità e che esso
CITAZIONE
non fu un errore

. Ovvero
CITAZIONE
un ritorno alla costituzione precedente al '60 era necessaria per consolidare il regime socialista

.
Non sono io che navigo di fantasia, ma sei tu che, ripeto, hai detto che i provvedimenti di uno stato, solo poiché quest'ultimo risponde alle forme istituzionali del socialismo, valgono anche quando prevedono un ritorno indietro (in politica si dice restaurazione) ma, in nome di chissà quale logica (imbroglio revisionista!!), servirebbero a
CITAZIONE
consolidare il regime socialista

.
Basta sofismi! Le fonti citate sono quelle dello stesso Dubcek, la cui lontananza da una minima prospettiva di classe è abissale. L'autonomia della grandi aziende è lo smantellamento del socialismo, lo può capire anche uno che non ha mai letto una riga di Marx. L'abolizione della censura non significava nient'altro che prospettare la fine della lotta di classe in campo politico-culturale, ovvero il procedere di pari passo, rispetto alla restaurazione nella struttura, nella reazione a livello sovrastrutturale.
Così come formalmente l'autonomia delle grandi aziende non aboliva il regime socialista in campo economico, ma di fatto lo faceva, l'abolizione della censura formalmente non ne significa l'abbandono in campo politico-culturale, ma nei fatti lo determinava.
 
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Lepontico
view post Posted on 29/9/2011, 00:35




CITAZIONE
Quando si parla di "autonomia imprenditoriale per le grandi aziende e la legalizzazione delle piccole imprese private" - e non capiasco perché tu tralasci le altre nefandezze del documento - ciò è pienamente suifficiente per indicarlo come un Programma di restaurazione borghese e controrivoluzionario.

Ripeto, a me risulta che le piccole imprese private fossero già legali. E detto così "autonomia imprenditoriale" può volere dire tutto e niente. Non credo sia sufficiente questo per parlare di restaurazione borghese, dato che nessuno parlava di ritornare ad un'economia fondata sulla proprietà privata.

CITAZIONE
hai detto che i provvedimenti di uno stato, solo poiché quest'ultimo risponde alle forme istituzionali del socialismo, valgono anche quando prevedono un ritorno indietro

No. Io ho detto che se di ritorno indietro si tratta allora quella forma di socialismo non funziona. Altrimenti, se quella forma funziona, allora vuol dire che sei in errore e non si tratta di tornare indietro.
 
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view post Posted on 29/9/2011, 08:37
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CITAZIONE (Lepontico @ 29/9/2011, 01:35) 
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Quando si parla di "autonomia imprenditoriale per le grandi aziende e la legalizzazione delle piccole imprese private" - e non capiasco perché tu tralasci le altre nefandezze del documento - ciò è pienamente suifficiente per indicarlo come un Programma di restaurazione borghese e controrivoluzionario.

A mio avviso "autonomia imprenditoriale" ha un significato lampante, per il sol fatto che viene usata la parola imprenditoriale e non aziendale, il che presuppone che vi sia un imprenditore "autonomo" a capo di un'impresa perciò presuppone anche che vi sia un capitale privato dietro, altrimenti penso che il termine adatto sarebbe stato "autonomia aziendale"
 
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view post Posted on 29/9/2011, 11:59
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compagno

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Penso che tu abbia ragione.
Il Programma ceco era il precursore del programma gorbacioviano. Quest'ultimo iniziò infatti con le imprese statali libere di fissare le loro quote di produzione in funzione della domanda dei mercati e delle altre imprese; le imprese statali dovevano ottemperare agli ordinativi dello stato, ma diventarono libere di disporre del surplus produttivo a loro piacimento; lo scambio delle materie prime tra le imprese avveniva da quel momento in poi a prezzi di mercato.
Successivamente si passò alla proprietà privata delle imprese di commercio, produzione, servizi ed import-export, quindi alle joint-ventures.
Il governo "sovietico" perse il controllo dell'economia e fu possibile il ritorno manifesto e completo del capitalismo.
Per tornare a Dubcek, è assolutamente evidente il significato antirivoluzionario della "autonomia imprenditoriale" e soltanto chi è in totale malafede può fare finta di non capirlo.
 
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view post Posted on 29/9/2011, 13:15
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hai detto che i provvedimenti di uno stato, solo poiché quest'ultimo risponde alle forme istituzionali del socialismo, valgono anche quando prevedono un ritorno indietro

No. Io ho detto che se di ritorno indietro si tratta allora quella forma di socialismo non funziona. Altrimenti, se quella forma funziona, allora vuol dire che sei in errore e non si tratta di tornare indietro.

Mai sentito parlare di lotta di classe nella fase socialista? E' l'aspetto principale che connota questa fase secondo il movimento comunista. Le forze soggettive progressive, guidate dal proletariato, traducono in prassi l'interesse ad avanzare verso il rafforzamento del socialismo e quindi verso il comunismo.
Le forze soggettive regressive, che si concretizzano sopratutto nei revisionisti e rappresentano gli interessi della borghesia, tendono a tradurre in prassi la restaurazione del capitalismo. Non si tratta di "errori", nè di mero meccanicismo rispetto alla sfera oggettiva dei rapporti di produzione o di "mal funzionamento" dello stato e del partito, quasi fossero macchine e non strutture di uomini in carne ed ossa, ma dello scontro di interessi di classe contrapposti, con ciò che ne consegue in termini ideologico-politici.
 
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Leonid Brezhnev
view post Posted on 29/9/2011, 17:44




CITAZIONE
Mao Tse Tung disse in proposito: fuoco sul quartier generale!

Eccetto che su Xiaoping?

CITAZIONE
E' altrettanto evidente che non tutte le "riforme" di Dubcek - di stampo gorbaceviano, si potrebbe dire parlando a posteriori - si sono potute estrinsecare, a causa dell'intervento dei revisionisti brezneviani.

Avrei una domanda in merito. Le riforme di Dubcek furono evitate in seguito all'intervento sovietico? Personalmente, presumo di sì.
 
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view post Posted on 29/9/2011, 17:54
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compagno

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CITAZIONE (Leonid Brezhnev @ 29/9/2011, 18:44) 
Eccetto che su Xiaoping?

https://scintillarossa.forumcommunity.net/?t=32182486
 
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Lepontico
view post Posted on 29/9/2011, 18:03




Guarda che allo stesso Breznev che hai in immagine, gli importava relativamente poco delle riforme della Cecoslovacchia. Anzi, si compiacque che si stesse riformando il sistema messo in piedi da Novotny. A lui importava che la Cecoslovacchia non facesse la fine dell'Ungheria nel '56! Questo perché a Mosca si credeva, rimane da capire se in modo giustificato o meno, il PCC avesse perso il controllo sul movimento popolare e si stesse lasciando sopraffare da elementi antisocialisti e antisovietici. Ma nel merito nelle riforme del PCC aveva ben poco da contrastare. Di fatti lui personalmente fino all'ultimo fu piuttosto restio ad intervenire con mezzi coercitivi. Fu Celest che allarmò Breznev.

CITAZIONE
Avrei una domanda in merito. Le riforme di Dubcek furono evitate in seguito all'intervento sovietico? Personalmente, presumo di sì.



CITAZIONE
Mai sentito parlare di lotta di classe nella fase socialista? E' l'aspetto principale che connota questa fase secondo il movimento comunista. Le forze soggettive progressive, guidate dal proletariato, traducono in prassi l'interesse ad avanzare verso il rafforzamento del socialismo e quindi verso il comunismo.
Le forze soggettive regressive, che si concretizzano sopratutto nei revisionisti e rappresentano gli interessi della borghesia, tendono a tradurre in prassi la restaurazione del capitalismo. Non si tratta di "errori", nè di mero meccanicismo rispetto alla sfera oggettiva dei rapporti di produzione o di "mal funzionamento" dello stato e del partito, quasi fossero macchine e non strutture di uomini in carne ed ossa, ma dello scontro di interessi di classe contrapposti, con ciò che ne consegue in termini ideologico-politici.

Insomma, in 20 anni di socialismo la Cecoslovacchia era rimasta alla fase del bambino con il genitore che lo sorregge mentre va in triciclo. La massa dei lavoratori cecoslovacchi era rimasta una massa inerte, senza coscienza di classe e senza minima formazione politica...........
 
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Leonid Brezhnev
view post Posted on 29/9/2011, 18:16




CITAZIONE
La massa dei lavoratori cecoslovacchi era rimasta una massa inerte, senza coscienza di classe e senza minima formazione politica...........

In questo caso a maggior ragione si dovrebbe incrementare l'istruzione delle masse alla causa marxista-leninista ed incentivare il processo rivoluzionario anzichè agevolare la regressione nell'evoluzione sociale mediante riforme favorevoli all'introduzione della proprietà privata dei Mezzi di Produzione creando conseguentemente le contraddizioni caratteristiche delle società capitalistiche.

CITAZIONE
Insomma, in 20 anni di socialismo la Cecoslovacchia era rimasta alla fase del bambino con il genitore che lo sorregge mentre va in triciclo.

Dubcek intraprese l'iniziativa di porre fine alle lamentele del bambino tramite una morte lenta e dolorosa.
 
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Lepontico
view post Posted on 29/9/2011, 18:18




Quello che mi domando è che allora quel modello di socialismo in un paese come quello e in quel contesto specifico non aveva funzionato in 20 anni??
 
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view post Posted on 29/9/2011, 18:38
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compagno

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Andrebbe ricordato che dopo la morte di Stalin, nel 1953, cioè dopo soli 5 anni da una Cecoslovacchia socialista, il timone fu preso dai revisionisti krusceviani, che a poco a poco sostituirono tutti i "vecchi" capi comunisti.
 
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Lepontico
view post Posted on 29/9/2011, 19:32




vabbè, allora è sempre il solito discorso, quando c'era lui tutti erano comunistissimi e le masse coscienti del proprio ruolo nella storia. Quando muore l'incantesimo svanisce e tutti diventano dei burattini manovrati da oscuri revisionisti il cui unico scopo è distruggere lentamente ciò che era stato creato. Anche questo discorso mi ricorda un pò troppo l'antiterra pitagorica....

Allora vuoi dire che tutto quel sistema si giocava al livello dei vertici? Tutto dipendeva da loro? Dalle trame di palazzo? Questa è la storiella occidentale da fanta guerra fredda che esclude del tutto il ruolo delle masse nel processo storico...
 
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view post Posted on 29/9/2011, 20:20
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Io credo che il Partito sia lo Stato Maggiore del proletariato. Se lo Stato Maggiore non è in grado di dirigere le operazioni belliche, o perché incapace teoricamente o, peggio, perché in parte o in toto, in combutta col nemico, ritengo che la sconfitta dell'esercito sia inevitabile.
Capisco bene che per chi invece il Partito è un club di aficionados, la cosa si presenti in maniera diversa. Ugualmente la maniera si presenta diversa per chi ritiene, forse per inveterata abitudine, che il Partito del proletariato sia quello di astruse "vie parlamentari", di utopiche "riforme di struttura", di reali bombardamenti alla Jugoslavia, di infame collusione coi poteri forti della borghesia imperialista.
 
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107 replies since 24/9/2011, 16:17   4840 views
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