Comunismo - Scintilla Rossa

Il complotto contro la Rivoluzione russa (1944), Dimitrov, Ercoli, Ponomarev, Krupskaja, Fischer

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SkateRed
view post Posted on 2/4/2011, 15:18 by: SkateRed

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PERCHE’ LA II INTERNAZIONALE DIFENDE TROTSKIJ

"KRUPSKAJA"



“Il socialismo non si erige affatto per virtù di ordini provenienti dall’alto. L’automatismo burocratico è incomprensibile con la sua essenza: il socialismo vivente e creatore, è l’opera delle masse popolari stesse” (1), diceva Lenin nei primi giorni della nostra rivoluzione di Ottobre.
Il 6 maggio 1919, nel suo discorso al primo congresso pan-russo dell’istruzione post-scolastica, Lenin dichiarava:
“ se noi ci definiamo come il Partito dei comunisti, dobbiamo comprendere, che soltanto adesso, poiché siamo venuti a capo degli ostacoli di ordine esterno, e dopo che abbiamo spezzate le vecchie istituzioni, adesso, per la prima volta si pone realmente e in tutta la sua ampiezza, il primo compito della rivoluzione proletaria, la tecnica dell’organizzazione di decine, di centinaia di milioni di uomini”(2).
Dopo la morte di Lenin le masse si raccolsero ancor più strettamente intorno il Partito. “Lenin è morto, ma la sua opera vive”
Molti anni sono trascorsi, e a noi venne concesso lo spettacolo di veder, giorno dopo giorno, crescere e fortificarsi l’organizzazione di decine di milioni di lavoratori, chiamati in masse sempre più grandi, all’amministrazione del paese, all’edificazione sempre più completa del vero socialismo. Il carattere sociale del nostro paese sovietico si è interamente modificato; migliaia, decine di migliaia di organizzazioni, sono uscite dal seno delle masse popolari. E quali prove eloquenti di ciò, ecco il movimento stakanovista, le conferenze dell’inverno scorso tra i dirigenti del partito e del governo e le organizzazioni del lavoro nelle sue differenti branche produttive: kolkoziani, operai, conducenti agricoli, contadini che raccolgono più di 500 quintali di barbabietole per ettaro, ecc. ognuno ha ben potuto vedere come, sulla base dell’organizzazione economica, l’amicizia tra i popoli del paese dei sovieti, sia sempre più salda, e come e quanto il livello culturale delle masse si sia sollevato. E le innumerevoli masse si rendono conto di come Stalin si sia votato totalmente senza riserve, alla loro causa, alla causa di Lenin, alla causa dell’avvenire socialista, guidandoli così verso la via del benessere. Questo vedono e con fiducia circondano Stalin di fedeltà ed assoluto amore.
Ma i trotskisti e gli zinovievisti, non si sono mai preoccupati delle masse, prestando a queste il minimo interesse, poiché non pensavano che di impadronirsi del potere; anche a costo dell’alleanza con la Gestapo, con i peggiori nemici della dittatura del proletariato, con coloro che cercano di ristabilire nel paese sovietico, l’ordine borghese, lo sfruttamento capitalista delle masse lavoratrici. E Lenin scriveva a proposito della posizione assunta da Trotskij:
“Quest’uomo, (Trotskij) è caduto in una serie di errori per quel che concerne, l’essenza medesima della questione delle dittatura del proletariato. Ma, indipendentemente da questo, ci chiediamo come mai difetti tra noi, quella collaborazione amichevole, pertanto così necessaria. Dipende dalle nostre divergenze sulla questione dei metodi da adottare per avvicinarsi e intendersi con le masse, per esercitare una influenza preponderante su queste e con queste legarsi sempre più. Ecco l’essenziale” (3).
E non certo a caso che Trotskij, che non ha ma compreso ciò che forma l’essenza stessa della dittatura del proletariato, che non ha mai capito il compito delle masse, nella costruzione dell’edificio socialista, e che supponeva che il socialismo potesse erigersi mediante comandamenti dall’alto, si sia alla fine posto sulla strada delle organizzazioni terroristiche, attentando perfino alla vita di Stalin, Voroshilov e di altri membri dell’Ufficio Politico che aiuta le masse nella completa stabilizzazione della libertà socialista. Non è per un mero caso che il blocco senza perno, che Zinoviev e Kamenev avevano formato con Trotskij, li ha trascinati sempre più verso l’abisso profondo del peggior tradimento della causa leninista, delle masse lavoratrici, della causa del socialismo.
Trotskij, Zinoviev, Kaménev, e tutta la loro banda di assassini, hanno agito di concerto con il fascismo tedesco, hanno concluso un’alleanza con la Gestapo. Ecco perché il paese è stato cosi unanime nel reclamare la fucilazione dei cani arrabbiati.
Quando gli operai lessero sui giornali le confessioni degli accusati dissero: “ volevano instaurare di nuovo la dittatura borghese. Ci avevano dimenticati, noi: le masse. Avremmo potuto lasciarli arrivare al potere?”. Di fatto, avevano dimenticato che il “socialismo vivente e creatore è l’opera delle masse operaie stesse”, e si misero ai primi posti della borghesia contro-rivoluzionaria
Cercarono la disorganizzazione delle masse, tentando di soffocare il cuore e il cervello della rivoluzione, Stalin. Ma non ci sono riusciti. Questa infame banda è stata passata per le armi.
Così, sempre più strettamente le masse si adunano intorno al C. C.. e sempre più vivo è il loro amore per Stalin. Dei senza partito cl scrivono, suggerendoci la pubblicazione completa delle opere di Lenin e di Stalin, sui giornali a grande tiratura. Il grado di coscienza politica, la sete di cognizione aumentano. “ Ah quanto ammiro la scuola per adulti costruita a Pouechkino; è un esempio continuo, che non stanca mai”, mi diceva l'altro giorno un vecchio compagno, dirigente di una impresa, il quale, or a quarant'anni, aveva seguito i miei corsi domenicali e conosciuta la prigione. Nel 1918 egli organizzò nel suo villaggio natale un kolkhoz di ortolani, ricevendo un premio di “un milione di rubli” per il metodo esemplare con cui diresse poi l’organizzazione di un sovkhoz.
L’edifico socialista cresce, e crescono al pari i bisogni culturali delle masse. Noi dobbiamo soddisfare questi bisogni. Ampliare le scuole per adulti come capacita e numero, sovvenzionarle, dotarle, estendere la rete culturale, accrescere le biblioteche, creare case di cultura, musei, e circoli nel kolkhoz.
Al momento attuale, è necessario portare l’attenzione soprattutto sulle qualità dell’insegnamento, la qualità del lavoro delle biblioteche, delle sale di lettura, dei circoli e delle case di cultura.
Noi disponiamo già d'una ricca esperienza in questo campo. Dopo la Rivoluzione Socialista d’ottobre, l’iniziativa degli operai ha assunto notevolissimo incremento nel campo culturale. E i tentativi che non riuscirono, perché non si seppe tener conto delle difficoltà, anche questi tentativi, non li rigettiamo come fatica sprecata. Hanno arrecato i loro frutti di esperienza e hanno insegnato a considerare con più attenzione il presente, rifuggendo sempre più dalle vertiginose avventure del passato, ci hanno resi più coscienti della necessita di allargare e approfondire le nostre conoscenze, per applicarle con metodo alla vita stessa. E ci rendiamo conto così che l’edificio socialista progredisce senza soste, il lavoro prosegue con ritmo intenso, e sempre sulla base di una più stretta collaborazione tra le masse.
E di fronte a tutto questo, la II Internazionale vocifera e si accanisce, e porta in palma dl mano le sue bande assassine, trotzkiste-zinovieviste, e tenta dl infrangere il Fronte Popolare.
I De Brouckère, i vari Citrin, si fanno partigiani di tutte le contumelie dei nemici della classe operaia dell’U.R.S.S., del nostro Partito e dei suoi capi. Si mantengono al primo posto, dinnanzi alla muta degli avversari del paese dei Sovieti, che la borghesia ha raccozzati
La III Internazionale è nata per una lotta definitiva contro la II Internazionale. Con l'aiuto del rinnegato Kautsky e dei suoi complici, la II ha condotto contro la dittatura del proletariato e il potere sovietico, una lotta all’ultimo sangue. La II Internazionale vuol diffondere e giustificare l’ordine capitalistico, e ingannare le masse dei lavoratori. Ecco perché le conviene la difesa dl Trotskij, l’agente della Gestapo. Ma ogni suo impegno si mostra sempre fallimentare. Il nostro Paese sovietico è diventato un potente paese che solleva sempre più in alto lo stendardo del comunismo, e che procede con marcia sicura, sul cammino tracciato da Marx, Engels e Lenin.
Né il trotskismo, né gli zinovievisti, né gli speculatori della II Internazionale, non arriveranno mai a fermare questo progresso, non riusciranno mai ad ingannare i lavoratori.
L’atmosfera tesa che regna sul fronte internazionale, il pericolo minaccioso della guerra, rendono questi lavoratori ancor più chiaroveggenti del proprio destino. E il Fronte Popolare degli operai, crescerà e prospererà sempre più nel mondo intero.
(1) LENIN – Opere complete, libro XXII, pag 45, ed. russa
(2) LENIN – Opere complete, libro XXIV, pag 277-78, ed. russa
(3) LENIN – Opere complete, libro XXVI, pag 66, ed. russa

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