Comunismo - Scintilla Rossa

Radio Baita, un esempio di di propaganda nazifascista

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Public Enemy
view post Posted on 21/10/2010, 13:32




Radio Baita venne creata dai nazisti alla fine dell'autunno 1944 cioè in piena guerra tra partigiani e nazifascisti per trasmettere messaggi di propaganda anti-partigiana. Quello che vi trascrivo e il discorso pronunciato a Radio Baita da Pietro Tarulli commissario politico "Barba di ferro" della brigata "Cattaneo". Tarulli venne arrestato il 3 gennaio 1945 ed il 5 gennaio da "Villa Schneider", dove è installato il ripetitore della radio, pronuncia questo discorso che come capirete avvenne con una pistola puntata alla tempia sotto evidente minaccia.

CITAZIONE
Benché sia commissario politico, io di politica me ne intendo poco e così la maggior parte dei partigiani. Mi trovo coi partigiani al solo scopo di non lavorare per i tedeschi e non fare il soldato. La vita dei partigiani, non è una vita, ma un calvario di uomini e di mezzi. Solo i comandanti stanno bene e quelli che vivono realmente al soldo del nemico. La banda Giustizia e Libertà è quasi esclusivamente composta da intellettuali. La nomina a Commissario Politico di certe bande viene fatta al solo scopo di tener segreti i veri nomi dei caporioni; solo allo scopo di tener nascosti coloro che lavorano nell'ombra; ossia nelle città o fuori e noi nulla si viene a sapere di intrighi; qui di politica non se ne parla o non se ne fa.
Noi di Giustizia e Libertà si paga vedette, uomini, donne e fanciulli che ci tengono informati dei movimenti dei fascisti e dei tedeschi. I comandanti sono i primi a a tagliare la corda e lasciano i partigiani con qualche povero fesso di vice comandante che anche lui alla prima occasione si da alla fuga. Tutti i partigiani vogliono abbattere il fascismo poiché si dice che tutto verrà socializzato, che le industrie passeranno allo stato, che si faranno le commissioni di fabbrica.
Non andiamo troppo d'accordo con i Garibaldini, questi pensano che noi sia troppo pelandroni; tra di noi ci sono troppi figli di papà e si sa che quando c'è un posto dove c'è da far poco si trovano sempre.
Scontri proprii con i Garibaldini non si sono ancora avuti, ma qualche volta sono venuti a disarmarci come tanti pesciolini; dopo i nostri comandanti protestano ed allora ci vengono restituite parti delle armi e la questione finisce lì.
Non scendiamo a combattere perché non avremo la legalità del combattimento siamo molto inferiori di numero e mezzi. Non scendiamo a presentarci perché c'è chi dice e ci ha fatto capire che saremo uccisi con una scarica di pallottole.
Molte sono le idee, ognuno che viene su ne porta con sé e non sono precisamente quelle che spingono contro la repubblica e i tedeschi? Molti giovani vengono con noi per poter portare rivoltella e sparare, ciò che potrebbero avere anche andando militari, ma con questi si dovrebbe sparare sul serio.
Gli inglesi che stanno con noi stanno molto bene e noi montiamo la guardia per loro perché possano riposarsi e perché devono andare alle ragazze. Partigiani, è un partigiano che vi ha parlato per farvi capire che la vita che conduciamo non è per noi giovani, che su questa strada andiamo incontro ad un destino atroce, ad una completa rovina.
Ogni volta che i repubblicani a fianco od uniti alle FFAA tedesche si fanno vedere ed avvengono scontri, i nostri comandanti dandosi alla fuga lasciano sul campo morti e feriti senza curarsi di loro, abbandonano equipaggiamenti, facendo delle stalle e delle stanze umide dove noi abbiamo avuto la residenza, un cumulo di rovine.Amici che mi ascoltate, dovete capire che i nostri comandanti pensano solo al loro egoismo [...] mentre noi ritornando a casa alle nostre case saremo mal visti e disprezzati e schiavi dell'oppressore.

Questa la risposta del CLN di Biella:

CITAZIONE
i Nazifascisti con un ignobile quanto stupido mezzo tentano di creare la disunione e l'urto tra le forze che attivamente collaborano alla lotta di liberazione. Ben nascosta, per sfuggire alla nostra reazione, nella così tristemente nascosta Villa Scnheider, "Radio Baita" vuole creare scissione fra noi con una sottile e deleteria propaganda a nome delle vaòlorose formazioni partigiane. Ma è un tentativo così basso e cretino che dimostra unicamente l'intima debolezza dei nazifascisti. Perciò non vogliamo nemmeno controbattere le sciocche insinuazioni di "Radio Baita".

Fonte: "Razza Partigiana" di Carlo Costa e Lorenzo Teodonio; pag. 131-133; edizioni iacobelli.
 
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