Comunismo - Scintilla Rossa

Intervista a Claudio Moffa

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view post Posted on 19/10/2010, 10:35
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compagno

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I termini (peraltro argomentati) non vengono riferiti alla persona, ma ai concetti espressi.
Quindi non c'è insulto.
In un forum comunista è un insulto dare del nazista a destra ed a manca, affermare che Lenin si sbagliava, adducendo come spiegazione una cazzata sesquipedale ed antiscientifica.
Evidentemente per qualcuno è più grave sapere di aver scritto una cazzata, invece di dire cose totalmente antimaterialiste.
Infatti al bar dei coatti è sufficiente dire "cazzata" per far uscire fuori le lame.
Ma qui siamo in un forum comunista e non in un forum "rosa" del XXI secolo.
E stiamo ancora aspettando che vengano smentite scientificamente certe affermazioni di Moffa .....
 
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BrigataGaribaldi
view post Posted on 19/10/2010, 17:00




Non esiste la certezza assoluta ed eterna nella ricerca storica: è comunque è condiviso da tutti – compresi storici ortodossi come Hilberg e Poliakov - che non esistono documenti attestanti un ordine di sterminio di Hitler. La "soluzione finale" della "questione ebraica" in Germania pianificata dai nazisti era quella "territoriale", organizzare – peraltro d'accordo con i sionisti, fatto stranoto agli storici – l'emigrazione in massa degli ebrei tedeschi e austriaci verso la Palestina, in vista della fondazione dello Stato d'Israele. Un orribile pulizia etnica, ma non uno sterminio fisico.
Qui Moffa non dice "non sappiamo ancora che cosa rappresentasse la soluzione finale". Dice che invece era altro.
Perfetto, allora lo deve dimostrare. Cosa che, se non esistono documenti ritrovati, è difficile da sostenere e da provare.
Qui non fa già più lo storico, da una visione sua particolare, non supportata dai fatti.

Quanto alla speculazione odierna della shoah, ne parlano molti giornalisti e studiosi ebrei, fra cui lo storico Norman Finkelstein, figlio di deportati ad Auschwitz, e autore dell'Industria de l'Olocausto edito in Italia da Rizzoli. Anche la cronaca odierna ce ne offre un esempio.
D'accordo o meno, poco importa.

Ma moltissime drammatiche foto di ebrei nei campi di sterminio sono senz'altro vere. Ma vede, se io guardo una foto con l'orribile scena di alcune centinaia di cadaveri, sono portato per emotività comprensibile a trasformare quella foto – prova degli orrori dei lager – in una prova che il numero delle vittime è stato di 6 milioni. Non basta, il numero dei 6 milioni di vittime ebree esisteva già nella prima guerra mondiale, come da documento illustrato a lezione. Da cui un dibattito ormai sedimentato sul numero di morti ebrei, una delle popolazioni che ha subito sofferenze indicibili della seconda guerra mondiale, come i sovietici e gli abitanti di Hiroshima, Nagasaky e Dresda.
Bisogna vedere che documento..anche Dell'Utri va in giro a sbandierare i diari di mussolini..
Oltre a ciò però il suo è un ragionamento pericoloso: ci sono foto con tanti morti quindi pensiamo a 6 milioni di morti.
Però le foto si possono falsificare e quindi 6 milioni di morti non erano, probabilmente.
Possibilissimo che non fossero 6 milioni, 5,4,3,2 quello che vogliamo.
Non può essere un ragionamento tale a metterci il dubbio o a dimostrare il contrario.
Non c'è nulla di scientifico e tantomeno di storico in ciò.

Quanto alla "distruzione" di Israele è una semplificazione di altra richiesta: da una parte il diritto al ritorno dei profughi palestinesi, dall'altra che Israele si trasformi in uno stato bietnico.
Vabbè come si fa a chiamarla semplificazione? :D
Pensa di parlare ad una manica di stolti??
Ma è vero che l'Iran rivendica quelle cose per i palestinesi e per la Palestina?

In generale concordo con Carre, evitiamo di imporci dogmi.
Ma la discussione in atto non cambia di una virgola l'atteggiamento che dovremmo tenere nei confronti di Israele, della Palestina, dell'Iran e dell'imperialismo in generale.
O sbaglio?
 
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view post Posted on 19/10/2010, 17:46
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compagno

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CITAZIONE
Qui non fa già più lo storico, da una visione sua particolare, non supportata dai fatti.

Qui non sono daccordo. Certo, io non so di preciso che cosa significhi "fare lo storico", però mi sembra che si accennino a fatti ed a prove storiche (l'accordo tra nazisti e sionisti non può e non deve esser sottovalutato, secondo me) che supportano l'ipotesi di Moffa.
Invece, quali prove storiche ci sono del contrario? Se ci sono prove che non si trattava di una "orribile pulizia etnica", che qualcuno ce le fornisca, o ce le racconti, così che si possa conoscere un pezzo altamente drammatico della storia d'Europa.
CITAZIONE
Non c'è nulla di scientifico e tantomeno di storico in ciò.

E che cosa c'è di scientifico nel sacro numero di seimilioni?
E' chiaro che se invece di 6 fossero 5 o 4 o 3 milioni, si tratterebbe sempre di qualcosa di orribile.
Ma è importante analizzare che natura ebbe veramente questa cosa contro gli ebrei.
CITAZIONE
Ma la discussione in atto non cambia di una virgola l'atteggiamento che dovremmo tenere nei confronti di Israele, della Palestina, dell'Iran e dell'imperialismo in generale.
O sbaglio?

Secondo me non sbagli. La discussione però nasce dalle dichiarazioni di Moffa, è vero, ma si estende inevitabilmente al sionismo di oggi, in quanto quest'ultimo erige una sua pretesa morale proprio sulle sofferenze passate.
 
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view post Posted on 4/11/2010, 13:02
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compagno

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Quanto all’altra affermazione di Moffa che ha suscitato scandalo, ossia che non esiste un documento firmato da Adolf Hitler che dia il via alla famigerata, mostruosa “soluzione finale”, devo ricordare che la lectio magistralis tenuta da Eric Hobsbawm (ebreo marxista e comunista, è bene precisare) nel 2000 a Torino, in occasione della laurea ad honorem a lui conferita dell’Ateneo, fu dedicata proprio a questo punto: il documento non esiste, allo stato attuale della ricerca, ed è improbabile si trovi; dirlo è non solo lecito, ma corretto e doveroso, per chi faccia professione di storico. Il che, naturalmente, non significa affatto negare la responsabilità del Führer, che sono totali. E allora perché dobbiamo perdere le staffe se lo sentiamo affermare da qualcuno? Anche se quel qualcuno fosse negazionista a pieno titolo, lasciamoglielo dire: la verità storica ha le sue ragioni, e le sue procedure, e non deve temere proprio nulla.
"Chi vuole la verità storica per decreto?"
di Angelo D’Orsi, Università di Torino

Fonte: Il fatto quotidiano
28 ottobre 2010
 
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