Comunismo - Scintilla Rossa

Cina: dove sta andando?

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Uomo d'Acciaio
view post Posted on 7/10/2009, 18:55




Ma mi pare anche in un libro consigliato calorosamente da carre (l'era di Stalin) ci sono accenni a questi rapporti economici negli anni 30-40 tipo quando parla di un'azienda americana in Russia o dei tecnici stranieri
 
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view post Posted on 7/10/2009, 18:56
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compagno

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La prima via è quella della conquista e del saccheggio delle colonia…la seconda è la via della sconfitta militare di un altro paese e dell’imposizione di contributi…la terza è la via delle concessioni asserventi prestiti, che un paese capitalisticamente arretrato si fa dare da un paese capitalisticamente sviluppato… Che cos’altro rimane allo Stato sovietico, se non può percorrere le vecchie vie per industrializzare il paese e se non può ricorrere all’afflusso di nuovi capitali a condizioni di asservimento? Rimane una nuova via di sviluppo, una via non ancora sperimentata in pieno da altri paesi, la via dello sviluppo della grande industria senza crediti esterni, la via dell’industrializzazione senza l’incondizionato afflusso di capitali esteri…E’ la via…che il nostro paese ha e che deve percorrere fino in fondo per sviluppare la sua grande industria e trasformare sé stesso in un grande stato industriale del proletariato.
Stalin - Werke, vol.7, 169
 
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BrigataGaribaldi
view post Posted on 7/10/2009, 19:07




Se l'Urss ha deciso così benissimo.
Ma non per questo gli altri paesi socialisti devono copiarne pari pari le strategie:ognuno ha la propria strada per il socialismo,la Storia giudicherà..(e i compagni soprattutto)
 
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view post Posted on 7/10/2009, 19:23
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compagno

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La mia era una risposta all'intervento precedente.
Comunque non è assolutamente vero che ognuno può fare ecletticamente come gli pare.
Sfruttare il proletariato per i profitti dei capitalisti non può essere in alcun modo definito socialismo.
Così come non sono "socialismo" numerose altre fandonie che ci hanno propinato negli ultimi sessant'anni.
Il marxismo, è vero, è una scienza che, come tutte le scienze, si evolve. Il marxismo è una scienza, ma proprio per questo non è una barzelletta da avanspettacolo che ognuno può raccontare come gli pare.
Ed oggi - questo forum ne è lo specchio - l'eclettismo antimarxista sembra proprio che abbia preso piede.

«...se un partito è o non è davvero un partito politico operaio, ciò dipende... anche dalla questione di sapere chi sono coloro che lo dirigono e quale è il carattere della sua azione e della sua tattica politica»
Lenin
 
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view post Posted on 7/10/2009, 22:31
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Abdullah Calahamed (EAU) Vladimir Sevchenko (Belarus)

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Secondo me al discorso di capitalismo va affiancato quello di liberismo, credo sia questo il punto chiave che diferrenzia l'economia cinese da quelle occidentali.
 
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falco80
view post Posted on 7/10/2009, 22:51




CITAZIONE (carre @ 7/10/2009, 20:23)
Così come non sono "socialismo" numerose altre fandonie che ci hanno propinato negli ultimi sessant'anni.
Il marxismo, è vero, è una scienza che, come tutte le scienze, si evolve. Il marxismo è una scienza, ma proprio per questo non è una barzelletta da avanspettacolo che ognuno può raccontare come gli pare.
Ed oggi - questo forum ne è lo specchio - l'eclettismo antimarxista sembra proprio che abbia preso piede.

«...se un partito è o non è davvero un partito politico operaio, ciò dipende... anche dalla questione di sapere chi sono coloro che lo dirigono e quale è il carattere della sua azione e della sua tattica politica»
Lenin

Carre, perdona l'intromissione. Potresti rispondere al mio 3d sulla collocazione tattica dei marxisti-leninisti ?. Ti ringrazio.
 
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view post Posted on 7/10/2009, 23:40
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compagno

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CITAZIONE (falco80 @ 7/10/2009, 23:51)
Carre, perdona l'intromissione. Potresti rispondere al mio 3d sulla collocazione tattica dei marxisti-leninisti ?. Ti ringrazio.

Se ne sarò in grado volentieri.
Dove sta?
 
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falco80
view post Posted on 7/10/2009, 23:45




CITAZIONE (carre @ 8/10/2009, 00:40)
CITAZIONE (falco80 @ 7/10/2009, 23:51)
Carre, perdona l'intromissione. Potresti rispondere al mio 3d sulla collocazione tattica dei marxisti-leninisti ?. Ti ringrazio.

Se ne sarò in grado volentieri.
Dove sta?

E' qui: https://scintillarossa.forumcommunity.net/?t=32131631
 
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LokiTorino
view post Posted on 8/10/2009, 10:58




Come mi pare di capire, la mole di informazioni riportata oramai ha convinto la quasi totalità degli utenti del forum della bontà del sistema socialista cinese.
Chiaramente definire come generalmente valido un sistema non ci esime dal criticarne vari aspetti.
La quasi totalità del forum non comprende ovviamente te, carre, che ti ostini a spingere per la tesi contraria.
Ma sta bene così, alla fine, scremando tutte le solite accuse sul marxismo etc. (a cui oramai ho fatto il callo e bypasso in automatico) la discussione ha preso un ritmo abbastanza approfondito e utile per gli utenti che hanno meno conoscenze in merito.
Quindi procedamus.

CITAZIONE (carre @ 7/10/2009, 18:28)
Mi pare che tu avessi scritto, in uno dei tuoi precedenti interventi, che il PCC non permettesse l'intervento privato in settori strategici.
Invece ora scopriamo che lo permette, eccome, in settori strategici.

I settori strategici si dividono in varie branche chiaramente, my fault che non l'ho specificato.
Le branche sono palesi, ma qua che ci si attacca a tutto, è necessario esplicitare dunque tutto.
Esistono dei settori strategici acquisiti, ad esmpio quallo energetico, il campo dell'estrazione delle risorse, ...
Esistono anche dei settori che sono potenzialmente strategici in una società avanzata (informatica, telecomunicazioni, nanotecnologie, ...) ma che non tutti dispongono.
Caduta l'URSS, la possibilità di sviluppare cooperazione con il paese socialista si è esaurita, quindi è necessario procedere secondo gli schemi classici del capitalismo se non si vuole sviluppare tutto in casa.
Ma come saprà chiunque abbia lavorato in un settore ad alto tasso di sviluppo, se si fa tutto in casa si perde un sacco di tempo. Per questo la Cina compra brevetti, permette la ricerca straniera su suolo cinese, agevola il deposito di nuovi brevetti internazionali sul suolo cinese, etc.
Perché ha "fame" di tecnologia.
L'URSS aveva sviluppato settori tecnologici avanzatissimi (ad esempio il settore sommergibilistico russo è ancora avanzato rispetto al resto del mondo) ma pagando un conto molto salato per l'allocazione di risorse in questi settori, visto che lo sviluppo di beni di consumo non seguì lo stesso ritmo (non essendoci mercato aggiungerei).
I Cinesi non vogliono incappare nello stesso problema.

CITAZIONE
Guarda che non hai sconfessato un bel niente. La Cina, dal colpo di Stato dei revisionisti ad oggi, ha moltiplicato la privatizzazione dell'economia.

I dati parlano chiaro invece: il divario poveri-ricchi di oggi è inferiore che ai tempi di Mao. Inoltre il trend produttivo va verso la statalizzazione progressiva dopo la parentesi degli anni ottanta-novanta, parentesi forzatamente necessaria vista la situazione internazionale di offensiva al socialismo.
E i fatti parlano di nuovo chiaro: la Cina ha tenuto alla bordata mondiale del capitalismo, mentre l'URSS no. Ha tenuto modificando la propria struttura e sviluppandosi. Probabilmente l'unica strada per non finire come i Russi o fare il classico "socialismo della miseria" che sembra piacere così tanto ai comunisti d'Italia (che combinazione arrivano in gran parte dalla borghesia improduttiva e quindi confondono il proprio senso di colpa con il comunismo).

CITAZIONE
Scusa ma con tutte le tute ginniche, le maglietta da calcio, i palloni (tanto per restare a temi conosciuti) ci giocano soltanto i cinesi?
Mi sa che stai prendendo dei dati un pochettino taroccati. Stiamo considerando che stiamo parlando dell'export di prodotti che le multinazionali producono in Cina?

Questi sono i dati. La Cina fa parte del Fondo Monetario Internazionale, dell'ONU, etc.
Ha la responsabilità di fornire dei dati secondo standard internazionali. Mi fa comunque piacere che sei finalmente giunto al capolinea, ovvero quando poni davanti i dati la tua percezione soggettiva.
Detto questo prendiamo il CIA WorldFactBook, un organo ufficiale di statistica internazionale.
I dati che ci interessano sono: quantitativo in $ di export e PIL nazionale in $.
I valori numerici sono:
export: 974.000.000.000 $
PIL: 2.512.000.000.000.000 $

Senza manco stare a calcolare il rapporto si vede ad occhio quanto poco pesa l'export rispetto al PIL nazionale.

CITAZIONE
Ma quelle etichette made in China che stanno nel 90% delle cose che compro erano di prodotti per il mercato nazionale e poi contrabbandati all'estero?
E poi, Loki mio, i capitalisti cinesi, occidentali, creoli o come ti pare, la "cassa" la fanno sempre e sulle spalle e sul plusvalore estratto agli operai.

Tu compri prodotti di largo consumo dalla Cina. Però il mercato mondiale dell'import/export non sono solo le tute del mercato e il super-tele. E infatti tu non compri macchinari, veicoli, prodotti chimici, manufatti metallici, materiale alimentare, materiale tessile, giusto per citare l'elenco in top delle esportazioni tedesche.

CITAZIONE
La Puma, la volkswagen, la Microsoft, la Boeing, la Nokia sono tipicamente a conduzione familiare vero?

No, però sono in joint-venture con lo stato cinese. E infatti se vai negli stabilimenti IVECO-CINA ad esempio, l'unico con cui sei adibito parlare non sono i lavoratori ma il commissario del popolo che fa da interfaccia tra te (consulente straniero) e la manodopera del posto.
Queste le condizioni per andare in Cina: vai, ti leghi mani e piedi, passi tecnologia, e poi vai via solo se te lo consente il governo. Ben strana forma di capitalismo.

CITAZIONE
Non hai dimostrato nulla se non la tua scarsa conoscenza della storia del socialismo.
Negli anni '20 l'URSS non era un paese socialista e non aveva ancora instaurato la pianificazione e la collettivizzazzione delle campagne. All'URSS servivano specialisti stranieri che insegnassero i metodi di estrazione, di sviluppo industriale, di meccanizzazione agricola ecc.
Nel 1976, alla morte di Mao, la Cina era un paese socialista, con tanto di industrializzazione, pianificazione e collettivizzazione.
Quindi per l'URSS l'abbraccio col capitale era indispensabile, e foriero di progresso socialista, per la Cina l'abbraccio col capitale, sotto la direzione revisionista, può significare regresso dal socialismo

Peccato che i dati forniti in Imperialismo Unitario dicano che la partnership commerciale tra URSS e USA sia cresciuta costantemente durante e dopo la seconda guerra mondiale e ancora oltre.
In realtà l'URSS ha sempre mantenuto canali aperti di commercio con l'estero durante tutte le sue fasi storiche.
Proprio alla morte di Mao il PIL ebbe un decremento dell'1.6%! Alla faccia dello sviluppo!
Ma, come sopra, i dati già riportati sconfessano anche questa tua affermazione.
Alla morte di Mao la Cina era un paese non ancora sviluppato, che soffriva fortemente la povertà e che doveva sbrigarsi a svilupparsi dopo il tempo perso a bloccare l'economia con l'ideologia.
Infatti nel campo agricolo, l'output produttivo complessivo del 1977 non era più alto di quello del 1957.
Altro dato che sconfessa la tua affermazione (probabilmente "scientifica" come la quantità di etichette cinesi nelle tue tute sportive): nel 1949 la Cina aveva un PIL di 69 miliardi con cambio corrente, nel 1976 era a 294 miliardi. Una crescita che sembrerebbe agguardevole se non fosse che il PIL del 1949 fu estremamente basso per le potenzialità cinesi (cfr. dati di Losurdo) e che negli anni '80-'90 saltò a migliaia di miliardi ( 1986 - 1020 miliardi, 1991 - 2161 miliardi).
Conclusioni: nel 1976 la Cina non era un cazzo sviluppata.
E aggiungo: non solo era poco sviluppata, ma il suo sviluppo non si traduceva in benessere collettivo.
Nel 1949 il PIL pro capite era di 119 [Rmb], nel 1976 era balzato a 316.
In quasi trent'anni non si era neanche triplicato (il dato ovviamente è scevro di inflazione e allineato al potere d'acquisto di fase).
Nel 1987 il PIL pro capite era salito a 1104, quattro volte il dato del 1976.
Mi permetto di evidenziare che triplicare un valore bassissimo (il dato del 1949 in questo caso) non è la stessa cosa di quadruplicare un valore tre volte più alto. Il tutto in un terzo del tempo.
Senza contare che lo stesso dato nel 1994 era di nuovo triplicato rispetto a quello di pochi anni prima: 3923!
E che nel 2006 il dato è schizzato a: 16084!!

Mi sa che abbiamo differenti visioni dello sviluppo e della distribuzione del benessere!

CITAZIONE
L'URSS andò in bancarotta settant'anni dopo dei fatti da te elencati. Vedrai che, a causa della legge sullo sviluppo ineguale dei pasei capitalisti, prima o poi anche la Cina avrà il suo declino economico capitalista

La Cina sta riscrivendo proprio alla radice la legge sullo sviluppo ineguale. Con buona pace tua, di Marx e di Lenin.

 
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view post Posted on 8/10/2009, 15:44
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compagno

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CITAZIONE (LokiTorino @ 8/10/2009, 11:58)
Come mi pare di capire, la mole di informazioni riportata oramai ha convinto la quasi totalità degli utenti del forum della bontà del sistema socialista cinese.

Che fai te la sòni e te la canti? :D
Tu hai convinto chi era già convinto.
Così come Berlusconi a forza di sparare la stessa falsità a ripetizione, alla fine convince molti che si tratti di realtà.
Tu non puoi convincere nessuno che quello che sta succedendo in Cina sia una qualsivoglia forma di socialismo.
Tu non puoi neppure convincere nessuno che la Cina sia un paese n pieno sviluppo perché ne eravamo già tutti più che convinti.
Esiste lo sviluppo socialista e quello capitalista: la Cine, a mio avviso,segue lo sviluppo capitalista.

CITAZIONE (LokiTorino @ 8/10/2009, 11:58)
I dati parlano chiaro invece: il divario poveri-ricchi di oggi è inferiore che ai tempi di Mao.

Anche in scandinavia il divario era diminuito negli anni '60 e '70 rispetto agli anni precedenti.
Erano stracazzuti socialisti di mercato anche i socialdemocratici scandinavi?
Tu continui a confondere, a causa del tuo marxismo incerto e a causadella disabitudine a ragionare secondo il materialismo dialettico, il progresso col socialismo.
Il socialismo non si misura coi PIL, con loindice di aspettativa di vita, con il divario tra ricchi e poveri.
Esci dalle logiche concettuali dell'ideologia borghese, almeno provaci, e vedrai il mondo da un punto di vista un po' diverso.


CITAZIONE
E i fatti parlano di nuovo chiaro: la Cina ha tenuto alla bordata mondiale del capitalismo, mentre l'URSS no.

E' infatti la Cina è diventata un paese capitalista, sia pure di un genere particolare, venendo da una situazione di socialismo edificato e sviluppato nella grande industria pesante.
L'URSS c'ha messo 35 anni a perire di revisionismo. Ed oggi, pur sempre, la Russia rimane un paese potente, sia pure capitalista, grazie al periodo socialista.
Continuo dopo che ora ho un appuntamento...
 
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falco80
view post Posted on 8/10/2009, 15:51




CITAZIONE (carre @ 8/10/2009, 16:39)
CITAZIONE (LokiTorino @ 8/10/2009, 11:58)
Come mi pare di capire, la mole di informazioni riportata oramai ha convinto la quasi totalità degli utenti del forum della bontà del sistema socialista cinese.

Che fai te la sòni e te la canti? :D
Tu hai convinto chi era già convinto.
Così come Berlusconi a forza di sparare la stessa falsità a ripetizione, alla fine convince molti che si tratti di realtà.
Tu non puoi convincere nessuno che quello che sta succedendo in Cina sia una qualsivoglia forma di socialismo.
Tu non puoi neppure convincere nessuno che la Cina sia un paese n pieno sviluppo perché ne eravamo già tutti più che convinti.
Esiste lo sviluppo socialista e quello capitalista: la Cine, a mio avviso,segue lo sviluppo capitalista.

Carre, leggo con estremo interesse i tuoi interventi ma dal 3d evinco che la Cina sta producendo ricchezza (ricorrendo in parte ad un tipo di sviluppo capitalista) allo scopo di migliorare, a puro titolo di esempio, i servizi sanitari che, come ha fatto notare Loki, ai tempi di Mao erano a dir poco inefficienti (vedi medici scalzi).
Non vedo il motivo per il quale tutto questo non debba riscuotere la nostra approvazione.
 
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view post Posted on 8/10/2009, 18:16
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compagno

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Caro falco,
l'approvazione è una cosa, il dichiarare falsamente che si tratta di un paese socialista è un'altra.
Io ritengo sostanzialmente derivante da un'ideologia di tipo anticomunista denigrare e scrivere vere e proprie falsità sulla Cina durante la guida del Presidente Mao.
L'industrializzazione della Cina inizia e si concretizza, in senso socialista, a partire dal 1949. L'industria pesante, inesistente prima in Cina, viene fondata, contando sulle proprie forze, dal PCC rivoluzionario, guidato dal Presidente Mao. Nel 1964 la Cina fu in grado di costruire la sua arma nucleare di difesa e quindi .....
Qui si fanno paragoni assurdi, tra un paese uscito da venti e più anni di guerra, come era la Cina nel 1949 - partendo poi da una base feudale - con la Cina denghista partita invece da una ventennale esperienza di socialismo (quello vero!).
Per quanto attiene alla medicina il Presidente Mao si è sempre battuto, come in ogni altro campo peraltro, per la modernizzazione occidentale.
Venendo da una società feudale, in alcune regioni, addirittura patriarcale e schiavista, non era possibile per un marxista imporre immediatamente tutte le novità, pertanto consigliava di utilizzare la medicina moderna e quella tradizionale cinese a seconda dei casi e delle situazioni.
Ci sono diversi interventi di Mao sull'argomento e se vuoi te li cerco nelle Opere Complete e te li posto (ma di per loro non sono granché interessanti).
Così come è ridicolo pensare che attualmente la Cina sia il paese della cuccagna. Esistono grosse lotte dei lavoratori cinesi soprattutto nelle fabbriche delle multinazionali che sfruttano pesantemente i lavoratori con la complicità prezzolata di alcuni funzionari di Partito corrotti.
Esiste in Cina, ma questo certamente non interessa ai denghisti de noantri, una grossa lotta ideologica. E la storia certamente non finisce con Deng e la sua cricca.
Insomma in Cina c'è o non c'è la dittatura del proletariato? C'è o non c'è l'estrazione del plusvalore da parte dei capitalisti? C'è o non c'è (e ce n'è più che ai tempi di Mao) una moltitudine di lavoratori salariati che non hanno voce in capitolo sulla produzione?
Hong Kong e Macao sono esempi di socialismo? E i quartieri residenziali per i nuovi ricchi con ville e piscine? E le elezioni di miss Cina sono qualcosa che si rifà ad una concezione socialista del mondo e ad una visione socialista del ruolo femminile? E potrei continuare all'infinito.

CITAZIONE
Queste le condizioni per andare in Cina: vai, ti leghi mani e piedi

Ma i capitalisti sono "cattivi" solo quando agiscono qua da noi?
Poi vanno in Cina e si fanno legare mani e piedi da quei comunistacci zozzi!
Ma quale legare mani e piedi! Fino al 2008 c'era il far-west e i padroni stranieri facevano quel che cavolo volevano. Poi solo ultimamete è uscita una legge che da alcune garnzie ai lavoratori, ma basta poco (non poco denaro!) per aggirarla.
I pescecani capitalisti sono uguali in tutte le parti del mondo: sfruttano e fanno profitti sullo sfruttamento. Sia che siano capitalisti "doc", sia che siano i nuovi capitalisti nti sotto il segno di un socialismo mistificato.

CITAZIONE
il tempo perso a bloccare l'economia con l'ideologia.

Quindi l'ideologia di Marx e di Lenin (nonché oviamente quella di Mao) è un'ideologia che blocca l'economia!
Bene .....
Tremonti ti fa una sega! E Brunetta (vista la statura) una bella pompa! :wub:
 
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view post Posted on 8/10/2009, 18:41
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compagno

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CITAZIONE
La Cina sta riscrivendo proprio alla radice la legge sullo sviluppo ineguale. Con buona pace tua, di Marx e di Lenin.

Io credevo che la vera discriminante tra comunismo e anticomunismo fossero la figura e l'operato di Stalin.
Oggi - bisogna modernizzarsi giustamente anche in questo campo - stanno diventano la figura di Mao e la Cina.
Ribadisco che tu parti da un assunto sbagliato, indimostrato e probabilmente indimostrabile, che la Cina sia un paese socialista o che viaggia verso il socialismo.
Invece i dati dimostrano che trattasi di un paese capitalista, sia pure di un tipo nuovo. Noi sappiamo da Marx che il socialismo non potrà svilupparsi se non quando il capitalismo avrà esaurito tutte le sue potenzialità. Forse la Cina sta indicando al capitalismo l'ultima sua frontiera.
Pertanto, trattandosi di paese capitalista - certo capitalista secondo i criteri di quei poveracci, obsoleti e superati di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao - la legge dell'ineguale sviluppo dei paese capitalisti viene dimostrata ancora eccezionalmente valida - e non potrebbe essere altrimenti nell'epoca dell'imperialismo.
CITAZIONE
Con buona pace tua, di Marx e di Lenin

Ti ringrazio per l'accostamento immeritato ed improponibile.
Non oso pensare a chi invece ti accosti tu ....
 
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view post Posted on 8/10/2009, 18:58
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compagno

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P.S.:
CITAZIONE (LokiTorino @ 8/10/2009, 11:58)
.
Alla morte di Mao la Cina era un paese non ancora sviluppato, che soffriva fortemente la povertà e che doveva sbrigarsi a svilupparsi dopo il tempo perso a bloccare l'economia con l'ideologia.

La Cina sta riscrivendo proprio alla radice la legge sullo sviluppo ineguale. Con buona pace tua, di Marx e di Lenin.

Invito tutti i compagni che si definiscono marxisti-leninisti, in primis Uomo d'Acciaio, a riflettere su queste osservazioni dell'amico cittadino Loki.
 
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Soviet*Soldier
view post Posted on 8/10/2009, 19:01




Impara a dare un'accezione diversa alla parola "revisionismo".
Rischi di passare per bigotto.
 
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610 replies since 3/10/2009, 09:10   16863 views
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