Due precisazioni:
1) Esistono le classi natagoniste nel socialismo, intendendo precisamente delle classi sociali che si pongono in modo differente in rapporto ai mezzi di produzione? No. Esistono però delle classi non antagoniste; nel caso sovietico, operai e colcosiani. Ma questo non significa la cessazione di qualsiasi lotta di classe; il perchè lo spiega molto bene Stalin:
“Nella vostra qualità di marxisti dovete sapere che
la coscienza degli uomini ritarda, nel suo sviluppo,
sulla loro situazione reale. Per la loro situazione i colcosiani non sono più contadini individuali, ma collettivisti, la loro coscienza però è ancora la vecchia, quella del proprietario privato. Ed ecco gli «ex», provenienti dalle classi sfruttatrici, sfruttare questa mentalità di proprietario privato, che sopravvive nei colcosiani, per organizzare la dilapidazione dei beni pubblici e così scuotere la base del regime dei Soviet, la proprietà sociale.”
(Stalin,
Bilancio del primo piano quinquennale, 7 gennaio 1933)
Di conseguenza, dopo la compiuta edificazione del socialismo:
“E' venuta a mancare, è scomparsa la funzione della repressione armata nell'interno del paese poiché lo sfruttamento è stato eliminato, gli sfruttatori non vi esistono più e non vi è più nessuno da reprimere. La funzione di repressione dello Stato è stata sostituita dalla funzione della salvaguardia della proprietà socialista dai ladri e dai dissipatori dei beni del popolo. La funzione della difesa militare del paese dall'aggressione esterna si è conservata integralmente; si sono conservati di conseguenza anche l'Esercito Rosso, la Marina militare Rossa, come si sono conservati gli organi punitivi e di sorveglianza, necessari per acciuffare e punire le spie, gli assassini, i sabotatori, inviati nel nostro paese dai servizi di spionaggio stranieri.”
(Stalin,
Rapporto al XVIII Congresso del partito sull'attività del Comitato Centrale del Partito Comunista (bolscevico) dell'U.R.S.S., 10 marzo 1939)
Così stanno le cose per quanto riguarda la lotta di classe nel socialismo. Successivamente, i teorici maoisti hanno identificato il tipo di lotta indicato da Stalin come una forma diversa della lotta di classe, che prosegue nel socialismo. Infine, a proposito dei pericoli della burocrazia:
“Lenin e Stalin hanno ripetutamente rilevato che il burocrate con la tessera del partito è il peggior tipo di burocrate e il più pericoloso, perchè, possedendo la tessera del partito, immagina di poter passar sopra alle leggi di partito e sovietiche, ai bisogni e agli interessi dei lavoratori.”
(Andrei Zdanov,
Modifiche allo statuto del Partito Comunista (bolscevico) dell’U.R.S.S., 18 marzo 1939)
I teorici maoisti classificheranno poi la burocrazia che nasce in seno al partito come una nuova borghesia.
2) Il compagno Elio è caduto in una palese contraddizione. Da un lato, egli afferma:
CITAZIONE
L'abbondanza dei prodotti è dannosa quanto la loro mancanza.
Ma poi dice:
CITAZIONE
Non possiamo considerare la Distribuzione senza la produzione. Produzione e distribuzione devono collimare e avere uno scarto minimo o nullo il piu' possibile e questo e' il senso della pianificazione.
Qual è, dunque, il cambiamento della produzione che determina il passaggio dal principio socialista al principio comunista nella distribuzione? E' proprio l'abbondanza di prodotti che il compagno Elio considera dannosa. In Engels leggiamo: “...il modo di distribuzione dipende da
quanto c'è da distribuire, e se questo si trasforma con i progressi della produzione e dell'organizzazione sociale potrebbe trasformarsi anche il modo di distribuzione” (
Lettera a Conrad Schmidt a Berlino, corsivo di Engels). La stessa tesi fu più volte sostenuta da Stalin, che la considerava come una delle basi del movimento stakhanovista (cfr.
Discorso alla prima Conferenza degli stakanonisti dell'U.R.S.S.).
Nel socialismo non si verificano crisi di sovrapproduzione quando si producono merci in eccedenza, in quanto queste entrano a far parte delle riserve statali, creando le condizioni necessarie per dirigere con l'aiuto dei prezzi (cfr. Stalin,
Discussione del 29 gennaio 1941). Inoltre, l'abbondanza di merci ha anche altri effetti positivi:
“Quanto più largamente si svilupperà la circolazione delle merci, tanto più rapidamente aumenterà il benessere dei lavoratori, saranno soddisfatte le loro necessità essenziali, si alzerà il livello del salario reale e si consoliderà il corso del rublo.”
(Andrei Zdanov,
Il XXIX anniversario della grande rivoluzione socialista d’ottobre, 6 novembre 1946)
Come direbbe Stalin, mi pare che sia chiaro.
Edited by Andrej Zdanov - 2/9/2012, 14:23