Comunismo - Scintilla Rossa

Le masse fanno la Storia?, Sul Soggetto

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 10/7/2009, 18:46
Avatar

compagno

Group:
Founder
Posts:
15,562
Location:
Comunismo . Scintilla Rossa

Status:


CITAZIONE (matteo.morganti @ 10/7/2009, 09:22)
Semplicemente operaio, l'ho ripetuto tante volte Carre [omissis] io non ho mai studiato filosofia come si conviene, perciò non ho nemmeno le basi per potermi dire filosofo. [omissis] allora capirai come si svolgono. [omissis] ha sempre bruciato particolarmente [omissis] il fatto che ci siano lavoratori che non sono contagiati dal feticcio della merce e si mettano a studiare,[omissis] una bella casta di burocrati con le medagliette tarocche che decidono per i lavoratori, passi un figlio della borghesia renana come Marx, passi il figlio di una famiglia russa in vista come Lenin, ma figli di operai, operai a loro volta che non [omissis] delegano il lavoro intellettuale [omissis] brucia parecchio [omissis] davvero, è lì il succo della divisione del lavoro, del resto ai preti cattolici bruciava la riforma luterana, [omissis]

Per ora ho solamente epurato il tuo intervento dai soliti insulti (e ci ho perso pure parecchio tempo)
carre

Caro David, le masse fanno la storia?
Questo è il tema del topic che proprio tu hai iniziato.
Le tue lamentele farcite di insulti non sono attinenti al tema da te proposto.
E neppure la tua presunta origine operaia ti scagiona dall'aver fatto tue le teorie di gente che non ha mai costruito nulla, e di aver rigettato a mare il marxismo-leninismo che, solo, ha portato agli enormi successi di cui abbiamo già parlato e che sono scritti indelebilmente nella storia del movimento comunista mondiale.
L'essere operaio non ti dà il salvacondotto per poter glissare sugli insegnamenti di Marx, di Engels, di Lenin, di Stalin, di Mao e di altri sommi Rivoluzionari, con la scusa che sono citazioni da me proposte.
Attieniti ai temi che scegli liberamente di discutere - si fa così in un forum comunista; ed anche nelle assemblee dei comunisti o dirette dai comunisti ci si attiene agli argomenti all'ordine del giorno (in quelle dirette da te capisco bene che ciò ecletticamente non succeda!) - e soprattutto evita gli insulti gratuiti.
A me, come già detto, gli insulti non mi toccano - ne ho ricevuti a migliaia nei forum - però qui, in un forum comunista che prende il nome del giornale di Lenin e che prende il colore del movimento operaio, certi atteggiamenti piccolo-borghesi non dovrebbero essere tollerati.
E fintantoché i compagni mi lasceranno la "moderazione" di questa sezione, non saranno ulteriormente tollerati.
Fino ad ora lo sono stati fin troppo!
Ora basta, punto.
 
Top
matteo.morganti
view post Posted on 10/7/2009, 20:12




Prima di passare alla critica delle citazioni a vanvera un consiglio di lettura per chi volesse approfondire l'argomento; intanto un inquadramento generale della questione. Il problema di cui ci occupiamo qui ha come margini-bordi-limiti la teoria di Marx (un capolavoro della storia del pensiero umano) non sul Soggetto, ma sulla costituzione della soggettività, perchè non dico Soggetto, perchè non è sinonimo di soggettività intanto come tutti possono comprendere, e perchè la teoria di Marx mostra una rivoluzione totale: la soggettività è costituita-fabbricata dall'oggettività di riferimento (in Marx ovviamente il modo di produzione capitalistico); è proprio una teoria sorprendente perchè viene meno uno dei capisaldi dell'ideologia di ogni tempo, ovvero la presenza di un Soggetto trascendentale già dato a priori. La teoria si svolge attorno ad un concetto essenziale, quello di feticismo (della merce), da non confondersi con l'ideologia, perchè i piani sono diversi. Cercherò i passi di Marx in questione ma intanto chi volesse potrebbe approfondire l'argomento con 2 libri: il primo è un capolavoro di Lukacs: Storia e coscienza di classe; l'altro è un volume di un autore sconosciuto , Pasukanis: La teoria generale del diritto e il marxismo, in cui si fa un interessante parallelo tra la costituzione del feticismo delle merci e del feticismo dei soggetti di diritto.

Edited by carre - 10/7/2009, 22:44
 
Top
cino moscatelli
view post Posted on 10/7/2009, 21:08




feticismo ma che cazzo e una discussione ose :D
 
Top
_@L!0_
view post Posted on 10/7/2009, 23:43




CITAZIONE (cino moscatelli @ 10/7/2009, 22:08)
feticismo ma che cazzo e una discussione ose :D

http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_marxia...smo_della_merce
 
Top
matteo.morganti
view post Posted on 11/7/2009, 17:28




CITAZIONE (cino moscatelli @ 10/7/2009, 22:08)
feticismo ma che cazzo e una discussione ose :D

Se è una battuta, è una battuta intelligente, se è una considerazione seria, è intelligente comunque. E' proprio quello il feticismo, e non casualmente Marx deve completare il concetto dicendo feticismo della merce, perchè il feticismo è un fenomeno molto più generale che sorge con la nascita delle società mercantili. Nel suo schema generale si potrebbe dire che è la trasposizione-inversione dei rapporti sociali tra gli individui nelle cose; p. es. prendiamo la merce: ad un certo punto della storia dell'umanità i prodotti del lavoro assumo la forma di merce (caratterizzata dalla duplicità di lavoro astratto e lavoro concreto, ovvero valore e valore d'uso), assumono questa forma perchè i rapporti sociali sono caratterizzati da una certa conformazione che richiede quella forma come loro rappresentazione nelle cose prodotte dal lavoro; qui interviene il feticismo, questa forma che non è altro che la manifestazione di rapporti sociali storicamente dati, viene trasposta nei prodotti del lavoro e considerata come naturale, i prodotti del lavoro sarebbero naturalmente merci, perciò sparisce il processo storico che ha generato quei rapporti sociali determinati (che richiedono questa particolare forma come loro rappresentazione) e rimane il feticcio. Si può prendere il feticismo del diritto anche il percorso è lo stesso: la storia dell'umanità ha permesso la generalizzazione della condizione di individuo spazzando via le differenze gerarchiche derivanti da particolari condizioni di privilegio (non del tutto ovviamente perchè permangono le classi e questa differenziazione sociale è la fondamentale, alla base di tutte le altre), il feticismo del diritto crede che questo genere di individui siano naturali, quindi rimaniamo ancora con un feticcio, questa volta dell'uomo (il parallelo tra feticismo della merce e feticismo del diritto è molto importante perchè Marx nel Capitale ha più volte sottolineato che le forme giuridiche non sono per niente accidentali, ma sono essenziali per l'esistenza dei rapporti sociali di produzione, quali essi siano, e questo è quello che ha cercato di sottolineare Pasukanis nell'opera che ho consigliato. Si può anche prendere il feticismo del sesso: il rapporto sociale d'amore libero tra individui è trasposto-invertito in un oggetto del piacere che può essere un film pornografico e lo si crede come portatore d'amore, mentre è solo il veicolo provvisorio di un rapporto che rimane comunque tra esseri umani.
L'ideologia invece è un percorso diverso. Se nel feticismo si ha una cosificazione (sinonimo di feticismo, ma attenzione perchè in Marx non c'è il rapporto inverso: una soggettivazione delle cose, p. es. il capitale non si soggettivizza nel capitalista come suo Soggetto, il motore del processo rimane il capitale, la cosa stessa, e se vogliano trovare una causa la notiamo assente perchè la causa sono i rapporti sociali di produzione, che non appaiono mai alla superficie dove invece appaiono un oggetto, il capitale e un finto-soggetto, il capitalista); nell'ideologia si ha la creazione di un idolo (la Libertà, la Giustizia, Dio ...) perciò è un processo "immaginario" ma reale, immaginario perchè proietta i rapporti tra gli uomini in un idolo trascendentale, reale perchè è un processo oggettivo che quotidianamente si ripropone nella coscienza degli individui (il non essere materiale non lo rende per questo meno oggettivo, è un po' come il sogno). I 2 processi sono complementari e si caratterizzano rispettivamente per essere: un'analisi della costituzione del potere (l'ideologia) e un'analisi dei modi di soggezione storici (il feticismo).

Edited by carre - 11/7/2009, 19:47
 
Top
chiarastra
view post Posted on 13/7/2009, 17:00




feticismo sarebbe quel valore distorto che viene dato alla merce e che non è il valore reale della merce, per fare un esempio ,un oggetto di lusso che in reltà non ha un grande valore lo diventa perchè rappresenta il successo la bellezza la ricchezza...?

CITAZIONE (chiarastra @ 13/7/2009, 17:58)
feticismo sarebbe quel valore distorto che viene dato alla merce e che non è il valore reale della merce, per fare un esempio ,un oggetto di lusso che in reltà non ha un grande valore lo diventa perchè rappresenta il successo o la bellezza o la ricchezza...?



ma come si fa a correggere?
 
Top
50 replies since 7/7/2009, 19:32   1171 views
  Share