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| ARTICOLO 7 (costituzione) L’on.le Palmiro Togliatti, Segretario nazionale del Partito Comunista Italiano, fu tra coloro che approvarono questo articolo e, nei suoi interventi lo giustificò sostenendo che la sua approvazione si rendeva necessaria per evitare “la fine della pace religiosa”. Orbene, le cronache dell’epoca non riferivano di alcuno scontro religioso in atto e i censimenti riferiscono che la stragrande maggioranza degli italiani era cattolica, cui si aggiungeva una esigua minoranza di ebrei sopravvissuti allo sterminio fascista. Riteniamo che il Partito Comunista Italiano soffrisse della avversione dello Stato del Vaticano e avesse valutato la necessità di sentirsi legittimato politicamente proprio da quel potere ostile rappresentato dalla Chiesa cattolica, con il quale aveva non pochi punti di contrasto. Durante quel periodo storico il Partito comunista aveva dunque bisogno di trovare nella Chiesa cattolica una “sponda” per poter affermare la propria identità e la propria legittimazione politica, con un atteggiamento a tratti servile, mantenuto anche nei decenni successivi, fino ad oggi, da molti eredi del Partito Comunista. fonte
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