Comunismo - Scintilla Rossa

Posts written by Khleb

view post Posted: 26/6/2020, 19:03 Partito Comunista - Partiti e movimenti comunisti
Sì, è stato poco carino a rimarcare "l'ambizione senile del leader", ma c'è da dire che comunisti migliori di loro se le suonavano di santa ragione in altri tempi. Bisogna cercare però di capire se le critiche politiche siano consistenti oppure no

CITAZIONE
La critica è rompere davvero con il passato, costruire un partito realmente rivoluzionario nei fatti non a parole. Un partito che viva nel e per il conflitto di classe di fronte a una crisi senza precedenti. Un partito che non si chiuda nelle sue stanze e nella sua autoreferenzialitá. Che non privilegi la ricerca del consenso e l’apparire a tutti i costi - ad esempio dire di somigliare più a Salvini - pur di apparire su giornali e televisioni. Perché la critica alla deriva opportunista e al tradimento esplicito del centrosinistra non significa assumere l’ottica, le categorie, le parole della destra reazionaria. La critica è molto altro da quella che hai voluto distorcere a tuo uso e consumo e tu lo sai bene. Una critica che avremmo voluto portare fino in fondo negli organismi dirigenti se fossero stati convocati, e al congresso se per tutta risposta non ci fosse stata addirittura negata la tessera, a me insieme a centinaia di compagni in tutta Italia. Avrei voluto essere sconfitto nel dibattito dalle tue tesi, in una discussione franca e utile a tutti. Ce lo eravamo promesso. Ma hai preferito usare vecchi trucchi di quelli che si usavano ai tempi degli uomini che hai citato, ben sapendo dell’insostenibilità delle tue tesi."

molto spesso erano cose che pure noi abbiamo criticato negli atteggiamenti della dirigenza. A ciò si aggiunge le presunte scorrettezze commesse a livello interno e le ragioni politiche che Mustillo promette di "rivelare" apertamente. Ora, Mustillo sarà stato anche grossolano, c'avrà anche un caratteraccio - sicuramente per me ha sbagliato da principio a lavare i panni sporchi in pubblico, ma cmq è una tendenza che hanno mostrato entrambe le fazioni - ma bisogna capire se queste vecchie tendenze di cui lui parla e che denuncia siano politicamente e marxisticamente fondate (forse anche queste pratiche a cui allude significano, nella prassi, non essere riusciti a fare i conti seriamente col revisionismo moderno veteropiccista?). Stiamo a vedere ormai come si concluderà questo teatrino che cmq dimostra quanto entrambi si siano tagliati i coglioni, e che stiamo sempre a fare un passo avanti e quattro indietro.
view post Posted: 26/6/2020, 18:41 Partito Comunista - Partiti e movimenti comunisti
Bomba di Mustillo, che sancisce l'atto formale e finale della rottura:

"No, caro Marco. La critica che ti viene rivolta non è quella alla Occhetto o Bertinotti (quest’ultimo che insieme a Diliberto, Cossutta e compagnia, prima che essere contrastato è stato da te sostenuto e spalleggiato), ma l’esatto contrario. La critica è rompere davvero con il passato, costruire un partito realmente rivoluzionario nei fatti non a parole. Un partito che viva nel e per il conflitto di classe di fronte a una crisi senza precedenti. Un partito che non si chiuda nelle sue stanze e nella sua autoreferenzialitá. Che non privilegi la ricerca del consenso e l’apparire a tutti i costi - ad esempio dire di somigliare più a Salvini - pur di apparire su giornali e televisioni. Perché la critica alla deriva opportunista e al tradimento esplicito del centrosinistra non significa assumere l’ottica, le categorie, le parole della destra reazionaria. La critica è molto altro da quella che hai voluto distorcere a tuo uso e consumo e tu lo sai bene. Una critica che avremmo voluto portare fino in fondo negli organismi dirigenti se fossero stati convocati, e al congresso se per tutta risposta non ci fosse stata addirittura negata la tessera, a me insieme a centinaia di compagni in tutta Italia. Avrei voluto essere sconfitto nel dibattito dalle tue tesi, in una discussione franca e utile a tutti. Ce lo eravamo promesso. Ma hai preferito usare vecchi trucchi di quelli che si usavano ai tempi degli uomini che hai citato, ben sapendo dell’insostenibilità delle tue tesi. Hai preferito perdere tutta l’organizzazione giovanile, intere federazioni, centinaia di compagni che sono stati l’ossatura di questo Partito, piuttosto che ammettere la possibilità di una critica al segretario. Una grave responsabilità storica di cui il ridotto club di fedeli non ti chiederà conto ma la storia sì. Le ragioni politiche saranno da oggi esplicitate apertamente perché tutti sappiano e perché il nostro dibattito contribuisca davvero a far elevare la discussione strategica nel movimento comunista. Preso atto della vostra volontà di negarci la tessera, da oggi non mi considero più parte del Partito che ho contribuito a fondare di chi non resta che un vuoto contenitore, buono solo per fungere da sottopancia televisivo all’ambizione senile di apparizione televisiva del suo leader. Una cosa è certa: il futuro del movimento comunista dipende dalla lotta reale e non dalle nostre miserie (perché queste sono). Non ci sará un nuovo ennesimo partitino elettorale, ma un lavoro serio per la ricostruzione unitaria e su posizioni coerenti del movimento comunista a partire dalla lotta di classe vera. Dopo che la vostra generazione ha distrutto quel che restava del movimento comunista, non lasceremo che distrugga anche il futuro della sua necessaria ricostruzione. Questo resta l’impegno di una vita."




view post Posted: 25/6/2020, 13:43 Monumenti a Stalin - Arte
Inaugurato monumento a baffo a Nizhni Novgorod (Gorkij)



view post Posted: 21/6/2020, 19:20 India - Cina scontri al confine, 20 morti. - Esteri

CRISI SINO-INDIANA: UNO SCONTRO TRA IMPERIALISMI




Nella notte tra il 15 e il 16 giugno un violento scontro a fuoco, avvenuto sul confine conteso tra Cina e India, nella Valle del Galwan, ha provocato la morte di 20 soldati indiani. Era dal 1975 che in quest’area non avvenivano scontri così gravi tra i due paesi, la zona infatti è da decenni contesa tra le due superpotenze e negli ultimi mesi il confronto si è nuovamente acuito.

Inizialmente si era parlato di soli 3 morti indiani e nessun caduto per l’esercito cinese, tuttavia già le prime reazioni hanno messo in luce una situazione ben diversa. Un portavoce dell’esercito indiano ha affermato che “17 soldati indiani che erano stati gravemente feriti durante lo scontro e sottoposti a temperature sotto zero dovute alla elevata altitudine sono morti inseguito alle ferite, portando il totale dei morti a 20”.

Sui motivi dello scontro il portavoce del Ministro degli affari esteri indiano ha dichiarato:

“Un violento scontro è avvenuto come risultato del tentativo dell’esercito cinese di cambiare lo status quo della regione, ambedue gli schieramenti hanno avuto vittime che si sarebbero potute evitare se la Cina avesse scrupolosamente seguito gli accordi presi”
Diversa l’opinione del portavoce del China’s Western Theatre Command, Zhang Shuili il quale ha affermato in un comunicato ufficiale che

“le truppe indiane hanno fallito il tentativo di attraversare illegalmente, ancora una volta, il confine stabilito ed hanno deliberatamente provocato gli attacchi che hanno portato ad uno scontro fisico risolto in morti e feriti.”
Nella giornata di mercoledì, 17 giugno, la tensione non è scemata e le dichiarazioni politiche si sono succedute freneticamente: “L’India vuole la pace, ma è in grado di dare una risposta adeguata, se provocata” – così il primo ministro indiano, Narendra Modi. I cinesi d’altro canto hanno mantenuto il punto con fermezza, Zhao Lijian, il portavoce del ministro degli esteri cinese, ha dichiarato ai giornalisti presenti a Beijing che “allo stato attuale la situazione lungo il confine tra Cina e India è generalmente stabile e sotto controllo, inoltre la Cina è impegnata a difendere la sicurezza e la sovranità del proprio territorio così come la pace e la stabilita dei confini indo-cinesi.”

Narendra Modi Xi Jinping

Nella mattinata del 18 giugno, il ministro degli esteri con una dichiarazione distensiva ha abbassato la tensione: “La Cina e l’India ridurranno il prima possibile le tensioni alla frontiera per ripristinare e proteggere la pace e la tranquillità nelle regioni di confine”.

L’inasprimento dello scontro tra le due potenze è la diretta conseguenza dei fatti avvenuti circa un mese fa nella stessa area ma più a sud, nei pressi del lago Pangong Tso, quando in seguito ad un cospicuo spostamento di truppe cinesi nell’area e del rilevamento, da parte indiana, della costruzione di un aeroporto vicino alla linea di confine, il governo di Nuova Delhi ha deciso l’invio di alcuni battaglioni nella zona provocando un vero e proprio corpo a corpo tra i due eserciti e ottenendo come risultato un centinaio di feriti.



La disputa di confine tra India e Cina viene da lontano, il confine, lungo 3500 km, fu disegnato dai Britannici durante il periodo coloniale e non è mai stato interamente accettato dalla Cina.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale e l’indipendenza, l’india rivendicò alcuni territori mai abbandonati dai cinesi come, appunto, l’Aksai Chin (al cui interno ricadono il Pangong Lake e la Galwan Valley). Da allora cominciarono una serie di scaramucce tra i due eserciti culminate nel 1962 con la guerra sino-indiana.
Nell’ottobre del 1962 l’esercito della Repubblica Popolare Cinese conquistò l’Aksai-Chin sconfiggendo facilmente il disorganizzato esercito indiano e annettendo de facto l’intera area stabilendo il confine che ancora oggi è il teatro di scontri mai realmente cessati.
Dal 1981 le delegazioni dei due paesi si incontrano regolarmente nel tentativo di stabilire definitivamente i confini ma senza mai giungere ad una soluzione.
Negli anni ‘90 furono firmati vari accordi che tuttavia portarono a un nulla di fatto; infine tra il 2010 e il 2018 sono stati moltissimi gli sconfinamenti, più o meno gravi, segnalati da ambedue i governi che hanno ad oggi portato all’inasprimento della situazione.

Tutto ciò potrebbe sembrare un semplice scontro per il controllo territoriale e così probabilmente era tra gli anni ‘60 e ‘80 quando le due potenze erano di fatto equiparabili; nel 1988, infatti, il PIL dei due paesi era molto simile ($297 miliardi di dollari per l’India e $312 miliardi per la Cina) ed anche le spese militari si aggiravano sulle medesime cifre (circa 11 miliardi di dollari).

Oggi invece, secondo i dati della “World Bank”, il PIL della Cina supera cinque volte quello indiano (13.600 miliardi di dollari contro 2.700 miliardi di dollari) mentre le spese per la difesa cinesi sono di 4 volte superiori (261 miliardi contro 71 miliardi). È facile capire dai numeri che, nonostante l’attuale inferiorità economica, l’India sia una potenza (con capacità nucleare) fortemente in ascesa con un rapido e costante sviluppo dei monopoli capitalistici indiani in espansione e integrati nel sistema imperialista internazionale, divenendo probabilmente l’unico vero competitor economico nell’area asiatica della Cina. A questo sviluppo sono connesse le mire espansionistiche della borghesia indiana le cui ambizioni non solo si estendono alla Valle Galwan ma a tutta la regione del Kashmir in cui i venti di guerra soffiano forte col Pakistan per il controllo del Jammu-Kashmir.



Tali mire si basano sull’idea nazionalista della Grande India, ossia uno Stato Indù altamente militarizzato e modernizzato che si proietta come una grande potenza economica e militare in grado di competere e confrontarsi con i suoi “avversari regionali” come il Pakistan ma soprattutto la Cina. Tale competizione si estende fino al controllo dell’Oceano Indiano e al Mar Cinese Meridionale, un’area strategica ricca sia di giacimenti sotterranei di idrocarburi – petrolio e gas naturale – sia di risorse idriche e fondamentale per il controllo delle linee di comunicazione marittima in termini commerciali. Due terzi del commercio marittimo mondiale infatti transitano da qui dove insistono diverse contese territoriali, una crescente militarizzazione e provocazioni degli imperialisti statunitensi.

Si tratta quindi di uno scontro tra due imperialismi fortemente in crescita a livello regionale e globale.
India e Cina fanno entrambe parte dei cosiddetti BRICST, una alleanza economica tra Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e Turchia che hanno avviato una serie di collaborazioni finanziarie fino a creare una banca di finanziamento per lo sviluppo alternativa al FMI. Nonostante questo, non hanno mai risolto le varie controversie territoriali, alimentate dalle rivalità e competizioni, il che rappresenta una ulteriore dimostrazione della natura di questa alleanza.

L’India, inoltre, negli ultimi anni ha costruito forti partnership economiche e militari con alcuni dei paesi maggiormente in concorrenza con la Cina specialmente con gli USA e il Giappone, dall’altro lato il governo cinese, stabilizzati i rapporti con la Russia di Putin, oltre alla cooperazione economica con la maggior parte degli stati africani e lo sviluppo del progetto della Nuova Via della Seta con il quale accresce notevolmente il suo peso, influenza e ruolo internazionale, sta muovendo, rafforzando e modernizzando la propria flotta nel sud-est asiatico, in risposta al dispiegamento di forze militari a un passo dalle acque territoriali cinesi da parte degli USA, i quali stanno spostando alcune produzioni e numerosi investimenti proprio dalla Cina all’India.

Questi pericolosi eventi, che possono dar luogo a nuovi livelli di negoziato o ad una escalation di tensioni militari nella regione, sono caratteristici del grumolo di contraddizioni nel sistema imperialista, in cui si acuiscono le competizioni legate ai processi di rimescolamento nella piramide imperialista globale.
Fonti:

www.ilpost.it/2020/06/16/india-cina-confine-disputa/

https://foreignpolicy.com/2020/05/23/india...der-skirmishes/

https://www.theguardian.com/world/2020/may...nsions-escalate

https://news.cgtn.com/news/2020-06-18/Chin...odvq/index.html

https://www.scmp.com/week-asia/politics/ar...order-army-says
view post Posted: 21/6/2020, 12:12 Le news di Putin - Esteri
per fortuna l'articolo del manifesto non si apre (chissà come rileggono loro la storia, scommetto sempre dall'ottica della borghesia anticomunista filo-americana); cmq Putin niente di nuovo, a parte ridare il giusto peso al ruolo dell'URSS nella guerra, che dovrebbe essere scontato ma in tempi deliranti come questi sembra gran cosa; per il resto il solito ridicolo anticomunismo russo da operetta.
view post Posted: 17/6/2020, 10:35 Francia: la protesta infuoca contro Macron. - Esteri
Ancora proteste e manifestazioni popolari (i lavoratori della sanità scendono in piazza) contro il regime macroniano.



view post Posted: 17/6/2020, 06:42 India - Cina scontri al confine, 20 morti. - Esteri

India-Cina, scontri al confine: 20 morti





E' di 20 morti il bilancio del "confronto violento" con le truppe cinesi lungo il confine conteso nella regione himalayana. Lo ha confermato un portavoce dell'Esercito indiano dopo le anticipazioni dei media locali.


"Diciassette soldati indiani che erano rimasti gravemente feriti" e che "sono stati esposti a temperature sotto lo zero" sono "morti per le ferite riportate, portando il bilancio a 20 morti", ha fatto sapere il portavoce dell'Esercito indiano, il colonnello Aman Anand. In precedenza i militari indiani avevano confermato la morte di tre soldati.

Si tratta del primo episodio di questa gravità dal 1975.

Nella Valle del Galwan da settimane si registrano schermaglie tra i due eserciti.

I maggiori generali dei due eserciti indiano e cinese hanno avviato colloqui in videoconferenza per cercare di stemperare le tensioni dopo gli scontri che si sono registrati nel territorio del Ladakh, regione di confine sull'Himalaya contesa tra i due Paesi, nei quali hanno perso la vita tre soldati indiani, tra cui un alto ufficiale. Lo riferisce l'agenzia di stampa Ani citando fonti militari.

Intanto il capo di Stato Maggiore dell'esercito indiano, Manoj Mukund Naravane, ha cancellato la visita che aveva in programma alla base militare di Pathankot, come ha riferito News18.

La situazione è stata analizzata anche durante un incontro convocato dal ministro della Difesa indiano Rajnath Singh con il capo della diplomazia S Jaishanka e il capo di Stato Maggiore Bipin Rawat, oltre ad altri responsabili della sicurezza. Alle 15 ora indiana il primo ministro Narendra Modi ha convocato una videoconferenza sull'incidente con i chief minister alla quale parteciperò anche Singh.

La Cina accusa le forze indiane per quelle che considera due "incursioni provocatorie" lungo il confine conteso. Il ministero degli Esteri di Pechino, riporta il Global Times, ha confermato che "scontri" sono scoppiati ieri nella valle del Galwan "dopo che le truppe indiane hanno attraversato la frontiera per attività illegali".

La Cina, si legge, ha presentato una protesta formale e il portavoce del ministero, Zhao Lijian, ha accusato l'India di aver provocato "gravi scontri" diretti tra le truppe dei due giganti asiatici.
view post Posted: 15/6/2020, 20:25 Fine dell'Impero Romano d'occidente. Rivoluzione degli schiavi e invasione dei barbari - Edizioni SR Web-inediti
prego, compagni, è veramente un gran manuale questo di Kovaliov, coinvolgente. Lo sto digitalizzando (sono due volumi: repubblica e impero) spero di finire in tempi ragionevoli.
view post Posted: 15/6/2020, 10:34 Paranoie - Canalisation d'égout
view post Posted: 15/6/2020, 10:09 Porcate degli USA - Esteri
La polizia yankee uccide a sangue freddo e senza motivo un senza tetto. Che bel paese di merda.

view post Posted: 14/6/2020, 12:40 Tributo al Che; "Comandante Che Guevara" - Bar Toto Cutugno
view post Posted: 14/6/2020, 12:35 Repressione e dintorni - Varie
Una rider viene arrestata con accuse risibili a milano, video e comunicato:

view post Posted: 14/6/2020, 12:32 Porcate degli USA - Esteri
La polizia yankee uccide un altro nero ad Atlanta, qui le immagini del suo fermo "perchè dormiva in auto" gli attimi prima della sua esecuzione da parte degli sgherri della borghesia wasp.

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