Posts written by Paderborner

Per comprendere Il Capitale a mio avviso è necessaria quanto meno una buona preparazione in economia, non è un libro, sempre secondo me, per i primi approcci al marxismo, e l'ostinarsi su una simile opera potrebbe togliere tempo prezioso alla lettura di opere più immediate.

Approfondire la lettura di questi due romanzi per gusto letterario è senza dubbio incontestabile, però ti avviso che non si tratta di opere marxiste, anzi a tratti sembrano voler quasi denigrare l'ideologia comunista (piuttosto che il socialismo reale, teoricamente l'oggetto della critica di Orwell), in particolare non ho apprezzato l'uso della parola compagno in 1984, decisamente troppo per un autore che si definiva "comunista". Se posso consigliarti qualche romanzo sul movimento operaio e sulle lotte di classe, mi esprimo a favore di Germinale (Zola), I sette giorni che sconvolsero il mondo (Reed) e Metello (Pratolini). Ovviamente ce ne sono moltissimi altri, da Balzac a Pasolini ...

Sul rossobrunismo puoi dire di tutto e sarò d'accordo con te Soltanto che dare del rossobruno a gente che si distanzia dalle politiche europeiste e liberiste del centro-sinistra (vedi Fassina) o a chi porta avanti il pensiero comunista opponendosi dunque a sua volta al liberismo di centro sinistra (vedi Giacché e Steri) mi sembra ingiusto e scorretto.

Ma in realtà neanche tanto. Mi sembra che vi siano opinioni discordanti all'interno del Partito, però le critiche alla Cina odierna non sono mancate (giustamente), e l'interlocutore privilegiato nel PCC in Italia è il PCI, cui segretario è Mario Alboresi.


Il secondo soprattutto, in molti lo ritengono un semplice pazzo privo di senno, il che mi sembra un giudizio storico davvero impreciso e soprattutto immeritato. Su Mao non si espongono, il che è male. Detto ciò la foto che hai postato è molto bella, sia per i volti nei quadri sia per i volti dei ragazzi, sicuramente compagni volenterosi e onesti: è bello vedere l'entusiasmo di miei coetanei per la causa comunista.

Il PC è però a mio avviso eccessivamente impreciso su alcuni fronti, vedi il caso Mao e il giudizio storico sull'URSS post staliniana, su altri troppo ambiguo, mi paiono a volte quasi la sezione italiana del KKE, piuttosto che un loro alleato con il diritto ad avere posizioni differenti.

Beh, questo forum è strapieno di materiale, basta visitare un po' le varie sezioni.
Altrimenti:
www.resistenze.org/sito/re00.htm
www.marxists.org/italiano/ (sito di matrice trotskista ma con molti testi utili).

Dimenticavo ... Gramsci è un altro grande marxista e maestro, ti consiglio vivamente di leggere le sue Lettere dal carcere e in genere tutto ciò che trovi delle sue opere, sicuramente qualcosa trovi in biblioteca se come me preferisci il cartaceo, altrimenti c'è moltissimo materiale online.


Condivido

Ego politico? Scherzi a parte sei il benvenuto! Ti avverto però che socialismo riformista e anarco comunismo non vanno granché d'accordo.

Per quanto riguarda le letture ti consiglio di lasciar stare il Capitale, almeno momentaneamente, e di concentrarti su qualcosa di più semplice, per esempio di Marx La concezione materialistica della storia, un'ottima antologia di testi, di Lenin Stato e Rivoluzione, I giovani e il socialismo, Tre fonti e tre parte integranti del marxismo, Che fare? , poi ovviamente di Mao Tse Tung il Libretto Rosso.

Da ciò che so, ovviamente con le dovute critiche, Togliatti è gradito (specie il primo Togliatti), anche se a ciò che ho capito soprattutto dai giovani e dagli iscritti più recenti.

Detto ciò non credo sia una tematica particolarmente importante, e rispetto al rinnegare la strategia maoista nella lotta politica questo mi sembra il minore dei problemi.

Che io sappia Togliatti è ampiamente rivendicato.

Va detto che ultimamente in tanti parlano di rossobrunismo senza sapere cosa sia, tanto che hanno tacciato di tale pensiero gente del calibro di Bruno Steri e persino Fassina (!!!). Il dramma è che la sinistra borghese ormai avversa qualunque rivendicazione popolare, e lo stesso essere contrari all'Unione Europea (quindi al sistema borghese) è per loro sintomo di rossobrunismo. I marxisti-leninisti, in questa ottica, sarebbero i primi a esserlo, quando invece esso dovrebbe essere arginato in primis proprio da noi.

Incommentabile.

Le trattative sono ancora aperte, aspettiamo a dare un giudizio definitivo.

Le mie riserve sul PC rizziano ultimamente hanno trovato uno sbocco anche sul fronte ideologico: svariate loro posizioni sono in contraddizione con il marxismo-leninismo. Se da un lato devo riconoscer loro il merito di aver sollevato Gramsci dall'ignobile dicitura di "revisionista", figlia di qualche pseudomarxista, e allo stesso tempo dalla proprietà intellettuale che il PD ogni tanto ha ancora il coraggio di rivendicare, noto che il Partito rizziano non cita tra i suoi riferimenti il grande compagno Mao Tse-Tung, il che non sarebbe grave se quanto meno applicasse le sue importantissime idee nella prassi, come molti partiti comunisti, spesso vincenti (come in Nepal), stanno facendo. Inoltre mi pare che in molti siano legati all'URSS post staliniana, il che emotivamente è senza dubbio comprensibile, ma allo stesso tempo controproducente sul fronte strategico se si descrive un simile periodo come realmente legato ai valori del marxismo-leninismo (Breznev et similia).

Pericolosi e a volte letali. Al peggio non c'è mai fine.

Assolutamente d'accordo, come sempre, col compagno primomaggio1945. Il multiculturalismo è positivo, la schiavizzazione degli stranieri no, e al popolo africano serve una vera e propria Rivoluzione.

Questa concezione di Stalin è tutto fuorché comunista, anzi è proprio antimarxista.