Comunismo - Scintilla Rossa

Posts written by Kimilsungista

view post Posted: 20/8/2012, 12:15 Cina vs Albania - Storia
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mao invece voleva ottenere dai sovietici l'atomica e far divenire la cina il paese guida del campo revisionista

Non è assolutamente vero. In Cina l'energia atomica fu ottenuta nel 1964, poiché i cinesi lavorarono contando sulle loro proprie forze senza l'aiuto di nessuno. Non la potevano ottenere prima perché le condizioni (economiche, fisiche ecc.) non lo consentivano. Bisogna tenere ben presente che all'avvento del PCC al potere, la Cina usciva da 22 anni di guerra civile ininterrotta.
CITAZIONE
senza contare che il fatto che uno cerchi l'unione con un tipo come krusciov non è altro che un antimarxista, dividere il mondo non in base alle classi, ma in base al censo (criterio di divisione borghese) significa negare l'esistenza di antagonismi di classe dato che si mettono assieme paesi capitalisti con paesi socialisti,ecc...

Nessun criterio è stato negato o storpiato, si trattava unicamente di coesistenza pacifica leninista. Ciò che ha fatto Mao era in totale accordo con le teorie di Lenin sulla coesistenza di Stati a regime sociale diverso.
CITAZIONE
cosi come dire che la Cina è nel 3 mondo, che sostiene la lotta di questo mondo,ecc.... significa cercare di creare una zona di influenza cinese (del resto i rapporti con "signori" del calibro di nixon,pinochet,mobutu, franco,ecc... vanno proprio in tale direzione)

Mao aveva detto che la Cina è nel terzo mondo, ma non ha mai e poi mai sostenuto la lotta di questo mondo, come dici tu. Essendo Mao un autentico internazionalista, egli sosteneva le lotte di tutti i popoli del mondo indipendentemente da quale paese appartenessero. Non voleva creare alcuna influenza cinese, e il fatto che tu abbia citato Nixon (presidente degli USA, quindi primo mondo) smentisce tutte le tue affermazioni. Mi devi trovare poi dove Mao appoggiava Pinochet, Mobutu, Franco ecc. appoggiava casomai i popoli dei paesi da esso governati.
CITAZIONE
Si continua a ciarlare di una teoria dei 3 mondi che non è mai neppure accennata negloi scritti di Mao.

Compagno carre, la Teoria dei Tre Mondi esiste. Io stesso l'ho riportata integralmente due post fa. È stata ufficialmente pubblicata nel febbraio del 1974 (www.paolodorigo.it/Mao-TreMondi.pdf). Capisco la tua grande buonafede, compagno, ma non cercare di conciliare il Pensiero di Mao e l'hoxhaismo, perché è impossibile. Ed è un bene che sia così.
PS e poi, se Hoxha odiava così tanto Mao, che bisogno aveva di ripeterlo continuamente in tutti i suoi scritti? Fateci caso, compagni, che non c'è uno scritto di quello lì datato anni '60 (ma ancor più '70 e '80) dove non ci sia un attacco a Mao. Sa tanto di voler prendere le distanze da un passato "negativo", di voler rendere chiarissima una cosa che evidentemente non era poi tanto chiara prima (e mi riferisco ai rapporti con Mao e il PCC, date certe sue lodi che io ho citato ma che tutti quanti si sono ben astenuti dall'analizzare), non vi pare?
CITAZIONE
quello che ha fatto mao è stato lavorare per trasformare la Cina in una superpotenza imperialista, nient'altro!

Ma quando mai?? È Deng Xiaoping che ha fatto questo, tradendo i princìpi di Mao e il socialismo intero. Nessuna guerra d'aggressione fu mai condotta dalla Cina sotto Mao, mai l'Esercito Popolare di Liberazione fu mandato all'estero per saccheggiare altri paesi, sotto Mao. Quindi dove sta il "lavoro per trasformare la Cina in una superpotenza imperialista"? In testa a te, e da nessun'altra parte.
CITAZIONE
vorrei far presente che fiero maoista ha postato il testo di mao in qui parla di questa teoria, lui non parla di paesi coloniali e dipendenti, ma parla di paesi ricchi e poveri, oltretutto, come ho già scritto, mao non parla affatto del fatto che i paesi dei vari mondi erano e sono governati dalla borghesia (anche se la forma di governo cambia da paese a paese) negando quindi i contrasti di classe in questi paesi e negando che le cricche che li dominano hanno l'appoggio di una o più superpotenze

Questa tua uscita, scusami compagno, ma mi sa tanto di puerilità e ingenuità ideologica. Ma mi sembra chiaro che lo dava per scontato, usando dei sinonimi facilmente comprensibili! È chiaro che un paese ricco non può essere dipendente, e un paese povero non può essere coloniale! Questo significa mettere in dubbio tutte le teorie marxiste-leniniste sull'imperialismo fin da Marx! Inoltre, come tu stesso dici, la forma di governo cambia da paese a paese, ma visto che al mondo, tolta la Cina, non vi erano più paesi socialisti, è ovvio che Mao dava per scontato pure quello. E da ciò non deriva affatto che Mao negasse i contrasti di classe in quei paesi, dato che è noto che i contrasti di classe scompariranno solo nel comunismo, quando spariranno anche le classi stesse, lo Stato e il Partito. Certe cose, compagno Shokut Enver, si danno per scontate, a volte! :)
view post Posted: 20/8/2012, 10:35 Cina vs Albania - Storia
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tanto per la cronaca mi chiamo Andrea, ero il responsabile dell'ex organizzazione di Camposampiero del pmli

Quell'Andrea lì, coi capelli rossi??? Perché ex, che fine ha fatto l'organizzazione di Camposampiero? Vabbè, comunque:
CITAZIONE
il compagno Hoxha ha sempre sperato in una correzione di rotta dei revisionisti di Pechino sperando che fossero veri m-l, quando poi ha capito come stavano le cose allora ha reso pubbliche le sue opinioni che prima erano note solo ai dirigenti di Cina e Albania

La stessa identica cosa precisa ha fatto Mao con Krusciov. Perché allora tale atteggiamento è apprezzabile in Hoxha e deplorevole in Mao?
CITAZIONE
vi è poi un articolo di un professore albanese dell'università di Tirana che parla dell'economia capitalistica cinese:
https://scintillarossa.forumcommunity.net/?t=51428066

L'articolo è datato 1980, la Cina era già diventata un paese capitalista e imperialista.
CITAZIONE
la teoria dei 3 mondi, lo detto e lo ripeto, è una teoria antimarxista che nega la lotta di classe e serviva solo per dar giustificazione alla creazione di una zona di influenza cinese

E dov'è il passo di quella Teoria (che io ho citato integralmente) che si nega la lotta di classe e dove si cercano pretesti per creare una zona d'influenza cinese? Non credo che stiamo parlando della stessa cosa. La Teoria dei Tre Mondi dice che: vi è un primo mondo, costituito dalle due superpotenze mondiali (di allora), USA e URSS. Il secondo mondo comprende le economie ricche tipo quelle europee, quella del Giappone e del Canada, che però non sono superpotenze. Il resto del mondo appartiene al terzo mondo. Il discorso che faceva Mao era principalmente incentrato sull'economia, ma serviva come lucida analisi a supporto della teoria rivoluzionaria dell'unità di lotta dei popoli dei paesi più poveri contro i paesi più ricchi e imperialisti. Dov'è che si nega la lotta di classe? Da nessuna parte. Anzi.
CITAZIONE
i rapporti cino-sovietici vennero chiusi solo nel 1963, prima il tuo mao cercò in ogni modo di far pace col suo amichetto nikita

Ciò che il Presidente Mao aveva, al contrario di Hoxha, era il cervello. Mao sapeva che la discordia e la scissione nel movimento comunista avrebbero favorito l'imperialismo americano che avrebbe avuto di gran lunga vita più facile. Una volta che ormai si capì che l'URSS era irrecuperabile i rapporti furono rotti. Hoxha invece fomentava la scissione, da buon antimarxista-leninista qual era. E poi diciamocelo, è andata di culo che la situazione si è evoluta come aveva previsto Hoxha, ma pensa se invece Krusciov si ravvedeva, riabilitava Stalin e smantellava la sua politica di "coesistenza pacifica": migliaia e migliaia di scritti, articoli, discorsi da rinnegare e mandare al macero! Che bella figura ci avrebbe fatto Hoxha di fronte al mondo!
E giusto per aprire una parentesi:
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Quando Mao non era ancora venuto a capo del Partito comunista cinese, fu autore di molte formulazioni, le tesi revisioniste e slogan che sostenevano la conciliazione degli interessi della classe lavoratrice operaia e dei contadini, d'altra parte, con gli interessi dei proprietari terrieri grande borghesia e dei kulak, dall'altro.

«Nel corso di questi ultimi anni, le forze spontanee del capitalismo nelle campagne si sono sviluppate ogni giorno di più, e dappertutto sono apparsi nuovi contadini ricchi e molti contadini medi agiati si sforzano di diventare contadini ricchi. D'altra parte, molti contadini poveri, non disponendo di mezzi sufficienti di produzione, vivono ancora in povertà; alcuni sono indebitati, altri hanno venduto o affittato la loro terra. Se lasceremo sviluppare questa situazione, il fenomeno di polarizzazione si aggraverà inevitabilmente. I contadini che perdono la terra e quelli che vivono ancora in povertà ci rimprovereranno di non fare niente per salvarli dalla rovina e di non aiutarli a superare le difficoltà. Anche i contadini medi agiati che si dirigono verso il capitalismo saranno scontenti di noi; noi non potremo mai, infatti, soddisfare le loro richieste, a meno che non intendiamo imboccare la via del capitalismo. In una situazione del genere, può l'alleanza degli operai e dei contadini continuare a consolidarsi? Evidentemente no. Questo problema può essere risolto solo su una nuova base: pur procedendo gradualmente all'industrializzazione socialista e alla trasformazione socialista dell'artigianato, dell'industria e del commercio capitalisti, si deve realizzare progressivamente la trasformazione socialista dell'agricoltura nel suo insieme; in altre parole, si deve attuare la cooperazione, liquidare l'economia dei contadini ricchi e l'economia individuale nelle regioni rurali, in modo che tutta la popolazione rurale possa vivere nel benessere. A nostro avviso, soltanto in questo modo l'alleanza degli operai e dei contadini potrà consolidarsi» (Mao Zedong, Sul problema della cooperazione agricola, 31 luglio 1955). Ecco come Mao "serviva gli interessi dei kulak" e "predicava la conciliazione tra proprietari terrieri e contadini poveri" (infatti la Riforma agraria del 1951 il PCC l'ha lanciata perché non sapeva come passare il tempo...)!
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Sì, ma lui lo disse apertamente: Sulla mia tomba getteranno cumuli d'immondizia.......

Se per questo ha detto anche che "dopo la mia morte voi (i kruscioviani) venderete l'Unione Sovietica" :)
view post Posted: 19/8/2012, 16:16 Cina vs Albania - Storia
Mi "fa piacere" notare quanto voi hoxhaisti vi siate scagliati contro la mia riflessione, eludendo accuratamente i passi di Hoxha da me citati. Poi, che certe cose le scriva il PMLI, cosa cambia? Che le scriva il PMLI, o il PRC, o il PCL....non cambia assolutamente nulla, incentrarsi su questo significa unicamente nascondersi dietro un dito. Mi riferisco a voi compagni hoxhaisti, cosa ne pensate dei passi di Hoxha che ho citato?
CITAZIONE
i compagni Gottwald, Dimitrov,ecc... pur essendo eminenti marxisti-leninisti, non hanno mai dato un arricchimento al marxismo-leninismo, il compagno Enver al contrario ha combattuto il revisionismo (l'unico capo di stato), ha dimostrato che anche un piccolo stato può resistere alle fortissime pressioni imperialiste, qui gli unici che tentano di ridicolizzare il compagno Enver sono proprio coloro che cercano di conciliare maoismo e Hoxhaismo (quindi marxismo-leninismo) facendo passare questa lotta per una cosa da nulla invece di una lotta di principio tra marxismo-leninismo e revisionismo , credo che il compagno Stalin nel passo da te citato non si riferisse certo alla teoria dei 3 mondi o alla coesistenza pacifica, ne il compagno Enver ne io ne gli hoxhaisti in generale sono contrari a sfruttare le contraddizioni interimperialiste, la stessa Albania aveva relazioni statali con paesi capitalistici che secondo il linguaggio maoista appartengono al 2 mondo, ma mao basandosi sulla teoria dei 3 mondi voleva semplicemente crearsi una zona di influenza alleandosi con i peggiori despoti dell'epoca, una zona di influenza cinese non è certo nell'interesse dei popoli, anzi! una nazione che si allea con cricche sanguinarie è nemica dei popoli e va combattuta fino all'ultima goccia di sangue!

Funambolismo puro! Che arricchimenti ha dato Hoxha al marxismo-leninismo? Che cosa ha teorizzato? Te lo dico io cos'è che quel furbone di Hoxha ha fatto: ha preso le teorie di Marx, Engels, Lenin e Stalin e le ha applicate senza discernere alla realtà albanese, così com'erano, senza cambiare nulla. Le ha ridotte allo stato di slogan e si è proclamato "l'ultimo superstite marxista del mondo". Così è facile essere marxisti intransigenti! Ma visto che si fa un gran parlare, poi, della Teoria dei Tre Mondi, eccola qua:
«Sono dell’opinione che gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica costituiscono il primo
mondo. Il Giappone, l’Europa e il Canada, sostenitori della linea di centro,
appartengono al secondo. Noi apparteniamo al terzo mondo.
Il terzo mondo ha una grande popolazione. Tolto il Giappone, tutta l’Asia
appartiene al terzo mondo, tutta l’Africa appartiene al terzo mondo e l’America
Latina altrettanto.
La Cina appartiene al terzo mondo. D’altronde la Cina non può paragonarsi
politicamente, economicamente, ecc., ai paesi ricchi o alle grandi potenze. Essa
può essere annoverata soltanto tra i paesi relativamente poveri.
In questo mondo esiste l’imperialismo. Ai nostri occhi la Russia è un paese
socialimperialista e questo tipo di sistema fomenta la guerra.
Nessuno vuole la guerra; né voi, né noi, né il terzo mondo; neanche i popoli
dei paesi ricchi la vogliono. Ma una cosa simile non dipende, in definitiva, dalla
volontà dell’uomo.
È possibile, in vari casi e su varie questioni, arrivare a punti d’incontro. Tuttavia
non considererei mai una cosa del genere come seria: queste sono cose di natura
transitoria e in qualche modo anche un inganno. Nel mondo degli esseri viventi,
ogni cosa ha in se stessa fondamentalmente la contraddizione
». E da qui si può facilmente evincere come il baccano hoxhaista sulla Teoria dei Tre Mondi sia derivata da una scarsa conoscenza della stessa. Per la cronaca, compagno babeuf, la Teoria dei Tre Mondi è del febbraio 1974, Lin Biao era già morto da tre anni.
CITAZIONE
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Ma tu credi che siano queste le questioni fondamentali della rivoluzione? Se un insegnante mi assegna un'insufficienza, diviene reazionario. Spudorata puerilità.

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Se presidi e affini mi danno votazione scarsa per orientamento politico , colore della pelle o altro allora sono reazionari , se mi danno votazione scarsa perchè studio poco fanno il loro lavoro

Quello che intendevo dire io era per l'appunto ciò che sostiene il compagno Yuri Gagarin. E menomale che è per noi maoisti che le cose sono "immutabili e definitive"!
CITAZIONE
e perchè voi avete rotto solo nel 1963, ovvero solo un anno prima dela caduta di krusciov, tentando poi con l'avvento di breznev di ricucire i rapporti coi socialimperialisti sovietici?

Anzitutto è da precisare che il Presidente Mao sperava in un ravvedimento dei sovietici (tattica...ma sapete una sega voi hoxhaisti), e in realtà i rapporti furono rotti nel 1960, quando i sovietici attaccarono il PCC al congresso del Partito Comunista Rumeno e ritirarono i loro specialisti dalla Cina. Vedasi gli articoli: "Viva il Leninismo", "Avanti sulla via tracciata dal grande Lenin" e "Uniamoci sotto la bandiera rivoluzionaria di Lenin" per ulteriori delucidazioni. I sovietici furono denunciati come revisionisti dai cinesi ufficialmente nel 1962, nell'articolo: "Proseguire la lotta di classe per diecimila anni" (9 agosto 1962). Senza parlare poi di altri articoli più noti tipo "Sulla questione di Stalin", "Perché Krusciov è caduto?", "La rivoluzione proletaria e il revisionismo di Krusciov", "Il falso comunismo di Krusciov e le lezioni storiche che dà al mondo" ecc. Oltretutto Mao disse, il 15 novembre 1956: «Io penso che ci siano due 'spade' : l'una è Lenin e l'altra è Stalin. Ora, questa spada che è Stalin, i russi l'hanno abbandonata (...). Quanto a questa spada che è Lenin, oggi non è stata forse anch'essa abbandonata, in una certa misura, da alcuni dirigenti sovietici? A mio avviso, essa è stata abbandonata in misura considerevole. È ancora valida la rivoluzione d'Ottobre? Può servire ancora d'esempio agli altri paesi? Il rapporto di Krusciov al XX Congresso del PCUS dice che è possibile ottenere il potere politico attraverso la via parlamentare; vale a dire che non è più necessario per gli altri paesi seguire l'esempio della Rivoluzione d'Ottobre. Una volta aperta questa porta, si è praticamente rigettato il leninismo». Ma di tutto questo il vostro amico Hoxha non dice nulla. Egli riconobbe apertamente che il PCC era un partito antirevisionista solamente nel 1964 (cfr. Riflessioni sulla Cina).
CITAZIONE
devo ricordare il cambio di linea dei cinesi sulla questione di taiwan

Cambio di linea su Taiwan??? Ma di che parli? Mao non ha mai cessato di sostenere la liberazione di Taiwan e a muoversi in tal senso, bisogna anche capire che l'imperialismo americano impediva alla Cina di compiere quell'importante passo per la popolazione di quella provincia indebitamente occupata dal Guomindang.
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conoscevo un Antonio di Firenze ai tempi della mia militanza nel pmli

Ci sta, sai, ci sono tanti Antonio qua a Firenze! :) Qual è il tuo nome, se posso chiedertelo, compagno?
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in Riflessioni sulla cina non vi sono elogi alla politica del ping pong

A parte l'aver detto che gli albanesi sono i migliori amici della Cina, vi è detto fra l'altro: "La Cina deve presentarsi potente e come uno Stato socialista colossale sull'arena internazionale e lottare per la rivoluzione, per la libertà e i diritti dei popoli, lottare per il socialismo e per il comunismo. La grande Cina deve lottare con tutte le sue forze contro le due grandi superpotenze imperialiste, gli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica, sventare i loro piani diabolici, distruggere le loro alleanze bellicistiche, rompere la loro «tranquillità» e i loro progetti tendenti a instaurare la loro egemonia nel mondo, asservendo popoli, reprimendo rivoluzioni, ecc."

"Noi abbiamo desiderato la comparsa della Cina sull'arena internazionale, l'abbiamo sostenuta e molte volte abbiamo dato suggerimenti in tal senso direttamente ai principali compagni della direzione cinese. Ma quel che conta in questa iniziativa è che la Cina si mantenga sempre rossa, che si applichino con esattezza le idee marxiste-leniniste, che non si devii dai princìpi e dalla nostra strategia proletaria." e che: "questo passo della Cina [la Diplomazia del Ping-Pong] noi lo comprendiamo".
CITAZIONE
L'attribuzione di un'eccessiva rilevanza all'aspetto sovrastrutturale della rivoluzione è un errore caratteristico dello Zdanovismo, corrente antimarxista...

Menomale che voi hoxhaisti vi davate tante arie di difensori numero uno di Stalin!
CITAZIONE
Semplicemente, con la destrezza analitica di uno scienziato, Hoxha elaborò le sue posizioni progressivamente, astenendosi da giudizi perentori e definitivi (a differenza di voi maoisti), e cgiunse a conclusioni definitive soltanto quando fu possibile constatare le conseguenze della politica maoista.

Sì, destrezza analitica...opportunismo filo-kruscioviano, diciamola tutta. Sennò anche Krusciov, con questo ragionamento, avrebbe potuto essere dotato di una "destrezza analitica da scienziato" nel vomitare quelle idiozie su Stalin.
CITAZIONE
Quando Mao non era ancora venuto a capo del Partito comunista cinese, fu autore di molte formulazioni, le tesi revisioniste e slogan che sostenevano la conciliazione degli interessi della classe lavoratrice operaia e dei contadini, d'altra parte, con gli interessi dei proprietari terrieri grande borghesia e dei kulak, dall'altro. Istruì che "quanto riguarda i rapporti di lavoro questi due lati politici mirano, da un lato, per aiutare, permettendo possibilità, migliorare la vita dei lavoratori e, dall'altro, per non ostacolare lo sviluppo del economia capitalistica entro limiti ragionevoli. Nel settore agrario, questi due lati della politica, da un lato, stabilisce la condizione che il proprietario del terreno dovrebbe ridurre l'affitto e gli interessi sui prestiti e, dall'altro, esige il pagamento da parte dei contadini di questo canone ridotto e l'interesse " (Mao Tse-tung, Opere scelte, vol. 4, p. 13, Alb. ed.). Oppure, nel 1934 ha sottolineato: "Non solo noi non ostacoliamo l'attività economica privata, ma, al contrario, la incoraggiamo e la stimoliamo, se i proprietari di imprese private non violano le leggi promulgate dal governo, perché lo sviluppo del l'economia privata è ora necessario, è nell'interesse dello Stato e del popolo "(Mao Tse-tung, Opere scelte, vol. 1, p, 180, Alb. ed.). E, sollevando la questione di principio, ha sottolineato che "La legislazione del lavoro della Repubblica Popolare difende gli interessi dei lavoratori, ma non è diretto contro l'arricchimento della borghesia nazionale ... per questo sviluppo non è nell'interesse dell'imperialismo, ma nell'interesse del popolo cinese "(Mao Tse-tung, Opere scelte, vol. 1, p. 209, Alb. ed.).

Allora era necessario fare ciò. Rientrava nell'interesse del popolo cinese e della rivoluzione. Il I e il IV Volume delle Opere Scelte di Mao comprendevano i suoi scritti del periodo della prima e della quarta Guerra Civile rivoluzionaria contro il Guomindang. Era necessario ricercare quanti più alleati e quante più persone scontente possibile nei confronti di Chiang Kai-Shek. Infatti Mao dice che quello sviluppo "non è nell'interesse dell'imperialismo, ma nell'interesse del popolo cinese". E non mentiva.
CITAZIONE
periodo 1964-1965, sebbene le prime dichiarazioni favorevoli alla cooperazione strategica con gli imperialisti risalissero persino ai primi Anni Cinquanta

Trovami dove lo dice e ne parliamo.
CITAZIONE
Se volessimo riportare l'elenco di tutti i maoisti rivelatisi rinnegati socialdemocratici, non sarebbe sufficiente neppure l'intero circuito di Forumcommunity ad ospitarlo.

Sì, ma il Dinucci è sempre stato un rinnegato.
CITAZIONE
E io sono Babbo Natale.

Che cazzo di risposta è???
CITAZIONE
voi maoisti pretendete di poter liquidare la borghesia soltanto tramite la confutazione della sua ideologia sovrastrutturale

Questo non è assolutamente vero. Il PCC con alla testa Mao condusse svariate lotte contro la borghesia urbana e rurale, lotte non solo ideologiche, che trovarono il culmine con la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria.
CITAZIONE
Desidero inoltre osservare che in URSS non furono necessarie Rivoluzioni Culturali e altre ridicole campagne di dubbia connotazione e finalità in quanto la lotta strutturale era una lotta completa, la politica staliniana fu incentrata sulla liquidazione delle classi dominanti, non prevalentemente sulla confutazione della loro ideologia.

Sì, ma senza confutazione ideologica la lotta appare più sotto forma di antipatia personale, capisci? La confutazione ideologica è la base della lotta ideologica. Quelle che i borghesi chiamano "Grandi purghe staliniane" erano per così dire una piccola Rivoluzione Culturale, poi la lotta di classe non esplode ovunque alla stessa maniera. In URSS esplose in quel modo, in Cina esplose con la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria. Entrambe hanno questo fattore comune.
CITAZIONE
Il seguente discorso è incentrato sulla Rivoluzione Culturale e risale al 1966, ovvero dieci anni prima della morte di Mao: www.marxists.org/reference/archive/.../1966/10/01.htm

Leggiti invece questo discorso di Hoxha tre anni dopo:
www.marxists.org/reference/archive/.../1969/04/29.htm

Edited by Fiero Maoista - 19/8/2012, 19:14
view post Posted: 17/8/2012, 11:33 Cina vs Albania - Storia
Compagno Shokut Enver, e se anche fosse "propaganda pmlina", cosa cambia? Io li ho letti alcuni degli scritti di Hoxha (Riflessioni sulla Cina, L'Eurocomunismo è anticomunismo, I Kruscioviani, Imperialismo e Rivoluzione e mi appresto a leggere I Titini), e ciò di cui ho parlato riguarda solo una parte delle lodi del tuo Enver a Mao, perché nelle stesse pagine di Riflessioni sulla Cina ve ne sono molte altre, vedi l'appoggio dell'Albania alla politica della Diplomazia del Ping Pong. Mao non si è alleato con l'imperialismo americano, la sua fu una politica tattica in chiave antisovietica, dato che in quel momento era l'URSS il maggiore pericolo d'aggressione per la Cina, e non gli USA (questo anche per ovvie ragioni geografiche). Ciononostante, Mao continuò sempre a denunciare le angherie dell'imperialismo americano. Invece a cosa ha portato l'isolazionismo dell'Albania? A una lenta e progressiva crisi economica, alle sempre più insopportabili pressioni esterne (che non ha saputo reggere) e infine alla Festa Democratica dell'Albania. Certo, fare come voi è facile: uno Stato diventa revisionista, e io non ci voglio più avere niente a che fare, mi isolo da lui, ci rompo i rapporti e giudico tutti quelli non rigorosamente allineati a me come "revisionisti". Così anche un bambino di 6 anni potrebbe diventare un eroe antirevisionista! Chiunque potrebbe diventare un eroe antirevisionista, perché sarebbe a quel punto la cosa più facile di questo mondo! Invece l'antirevisionismo comporta tutto un insieme di tattiche, strategie e alleanze che solo chi è furbo e intelligente può adottare e mettere in pratica. Il fatto che ciò che ho scritto prima possa essere "propaganda pmlina" non esime dal fatto che vada analizzato, poiché non sono solo slogan, frasi e prese di posizione, ma sono riportati interi pezzi di opere di Hoxha. La Campagna dei Cento Fiori fu fondamentale per lo sviluppo del socialismo in Cina. Anzitutto collochiamola in un determinato contesto storico, cosa che voi hoxhaisti non fate mai con niente, per voi sembra che le cose piombino giù dal cielo come dogmi misteriosi e immutabili, totalmente slegate dalla realtà (bel marxismo, il vostro!). La Campagna dei Cento Fiori fu lanciata tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo del 1957. Tre mesi prima, vi era stata la controrivoluzione ungherese, che aveva portato una ventata di controrivoluzione in tutto l'Est europeo. Anche in Cina, qualcuno chiese il sistema parlamentare dell'Occidente. Era fondamentale permettere la critica a tutti i livelli. So che voi hoxhaisti non amate la critica e l'autocritica e siete adoranti della repressione, ma sono fondamentali per lo sviluppo del partito proletario. Non dimenticare però che un mese dopo la Campagna dei Cento Fiori fu lanciato il Movimento Anti-Destra, contro gli intellettuali borghesi scovati dalla critica popolare. La Campagna dei Cento Fiori poi, permise anche un miglioramento in tutti i campi dell'attività del Partito Comunista Cinese, e vennero prese importanti misure per quanto riguarda anche l'economia. Ce lo insegnano anche Lenin e Stalin: se non c'è critica dal basso, il partito proletario si burocratizza. PLA docet. Un altro difetto di voi hoxhaisti è che non avete fiducia nei giovani, e comunque la mettiate, non si può negare che siate adoratori della gerontocrazia. La Grande Rivoluzione Culturale Proletaria fu una rivoluzione dal basso contro i burocrati e i capitalisti annidatisi ai vertici del PCC che avevano perso lo spirito della Rivoluzione e andavano in cerca di una vita lussuosa fatta di agi e dissolutezze, nonché contro l'insegnamento borghese e reazionario nelle scuole (i suoi effetti li puoi vedere benissimo ai giorni nostri qui in Italia e in qualunque paese capitalista tu vada). Certo, a Mao si può rimproverare di essere stato troppo "tenero" con Deng Xiaoping, ma si può forse negare il carattere rivoluzionario di tutto il proposito e l'attuazione della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria? No di certo. La Grande Rivoluzione Culturale Proletaria altro non era che la messa in pratica delle teorie di Stalin sulla continuazione della rivoluzione sotto la dittatura del proletariato. Non so quanti anni tu abbia, compagno Shokut Enver, ma se tu fossi uno studente, ti piacerebbe stare sotto il giogo del preside e dei professori reazionari? Non credo. E se non avessimo avuto il '68, che voi hoxhaisti, come i buoni liberali borghesi, denigrate con dei pretesti assurdi, stai sicuro che la situazione nelle scuole starebbe messa mille volte peggio di quanto già non sia adesso.
PS ah, e un'altra cosa: io col PMLI non c'entro niente, non ci ho niente a che fare e sono un convintissimo anti-pmlista. È da quando sono qua che non faccio che ripeterlo.
CITAZIONE
Alleato con l'imperialismo americano ? ma non erano rapporti commerciali ? anche stalin ne aveva con l'italia di mussolini !

Appunto, la cosiddetta coesistenza pacifica leninista.
view post Posted: 17/8/2012, 11:23 Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (PCIML) - Partiti e movimenti comunisti
E allora, compagno Shokut Enver, dimmi come mai Mao non criticò il PLA per queste prese di posizione....
ricorda che Mao mantenne sempre una ferma posizione nei confronti di Hoxha e della RPSA, sia in pubblico che in privato. Coerentemente con Marx, Engels, Lenin e Stalin, Mao dava la preminenza all'aspetto generale delle cose (infatti non cessò mai di sottolineare la comunanza dei punti di vista tra Cina e Albania per quanto riguarda la linea generale), mentre Hoxha si focalizzava sul particolare e sul secondario.
CITAZIONE
Ma allora perchè in pubblico idolatrava mao e in privato faceva il contrario ?

Perché era un doppiogiochista e un opportunista. Tutte le conclusioni portano lì. A meno che non vogliamo sostenere che Hoxha fosse una sorta di Grande Fratello orwelliano o che fosse stato troppo influenzato dalla lettura di 1984... ;)
view post Posted: 17/8/2012, 09:38 Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (PCIML) - Partiti e movimenti comunisti
CITAZIONE
Quanta deplorevole ipocrisia da parte di Mao nel suo "impeto teorico innovativo"

Io direi piuttosto quanta ipocrisia di Hoxha nell'esaltare Mao quando meglio gli tornava comodo. https://scintillarossa.forumcommunity.net/?...&st=60#lastpost
view post Posted: 17/8/2012, 09:37 Cina vs Albania - Storia
Cari compagni, mi si consenta quantomeno di provare a far chiarezza sulla questione Cina vs. Albania. Prego i cardiopatici di non leggere questo post perché risulterà alquanto scioccante ;)
Bisogna sapere che fino alla morte di Mao, pubblicamente Hoxha aveva sulle labbra nient'altro che elogi e panegirici di Mao, della Cina socialista, della sua politica internazionale e della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria. Lui e l'Albania cercavano di presentare davanti all'opinione pubblica mondiale la loro come «un'amicizia pura e profonda come l'acciaio» (1968); sostenevano che «la grande e gloriosa Cina socialista di Mao è il radioso faro dei popoli del mondo che procedono nella rivoluzione, è il pilastro d'acciaio del marxismo-leninismo rivoluzionario, è il grande, sincero ed inflessibile sostegno dei popoli che si battono per la libertà, è il nemico giurato dell'imperialismo americano, del socialimperialismo sovietico e di tutta la reazione mondiale» (1970); scrivevano a Mao: «Quale eminente continuatore dei grandi educatori del proletariato mondiale, Marx, Engels, Lenin e Stalin, Voi avete sviluppato e arricchito ulteriormente e in modo creativo, conformemente alle condizioni della Cina e alle particolarità dell'epoca attuale, la scienza marxista-leninista nel campo della filosofia, dello sviluppo del Partito proletario, della strategia e della tattica della lotta rivoluzionaria e della lotta contro l'imperialismo, dei problemi della costruzione della società socialista. I Vostri insegnamenti sulla continuazione della rivoluzione nelle condizioni della dittatura del proletariato, per condurre fino alla vittoria completa l'edificazione socialista e per sbarrare la via al pericolo della restaurazione del capitalismo, in qualsiasi forma si presenti o da qualsiasi parte provenga, costituiscono un contributo eminente di grande valore internazionale alla teoria e alla pratica del socialismo scientifico. Le Vostre opere sono un'autentica scuola rivoluzionaria per tutti i marxisti-leninisti e i lavoratori» (24/12/1973)
Quindi perché, se Hoxha ha rivisto e rovesciato totalmente il suo giudizio su Mao, non ha effettuato alcuna autocritica, come invece dovrebbe fare ogni vero e sincero marxista-leninista? Ma evidentemente da chi ha il coraggio di sputare veleno sul Presidente Mao in questa maniera non si può certo pretendere lealtà e correttezza...Infatti, come risulta dai suoi "Diari" resi pubblici nel 1979 (Ad usum delphini), in quegli stessi anni Hoxha scriveva: «Oltre ad una serie di atteggiamenti non marxisti... la propaganda cinese lascia intendere che tutti devono passare attraverso questa loro fase, che la loro Rivoluzione Culturale è universale! Non è e non può essere così... Un partito come il nostro Partito... non può seguire la via indicata dai cinesi» (28/4/1967); e ancora scriveva: «Se non si mette subito un freno a questo corso revisionista, la Cina di Mao imboccherà la stessa strada che a suo tempo prese l'Urss» (28/7/1971). E proprio da questi diari emerge quanto Hoxha era falso e ambiguo. Che bisogno c'era di esaltare così tanto Mao e il suo (enorme) contributo teorico e pratico se poi, di lì a qualche anno, avrebbe sostenuto in "Imperialismo e Rivoluzione" che: «Il "Pensiero di Mao Tsetung" è una variante del revisionismo, che ha cominciato a prender forma fin dalla Seconda Guerra Mondiale e in particolar modo dopo il 1935, quando Mao Tsetung assunse il potere»?
Una volta fatta chiarezza sulle falsità propalate da Hoxha a proposito di una sua presunta "inossidabile coerenza marxista-leninista" che si sarebbe "da sempre" contrapposta a una supposta "incoerenza" da parte di Mao, cerchiamo di capire quali sono le ragioni autentiche e non fittizie o di comodo che hanno portato Hoxha ad attaccare pubblicamente e in modo così vigliacco e pesante il pensiero e l'opera di Mao e l'intera esperienza della Cina socialista.
Anche solo a un esame affrettato delle accuse che Hoxha muove a Mao non può sfuggire che i suoi assunti ideologici e i suoi metodi di pensiero rispondono a una matrice antidialettica e metafisica, dove il dottrinarismo nasconde il peggior opportunismo e l'intransigenza formale o la declamazione di princìpi marxisti-leninisti fanno da cortina fumogena a una sostanziale adesione al revisionismo moderno, che lui a parole diceva di combattere eppure lo sviluppa. Tant'è che dai trotzkisti e ai revisionisti di ogni risma riprese trite e ritrite accuse per dimostrare l'indimostrabile: ossia per inventare un presunto contrasto tra Mao e Stalin (sì, furono proprio gli hoxhaisti che ne parlarono per primi! Se oggi i revisionisti possono dire che Mao e Stalin erano contrapposti è principalmente grazie a loro!) e presentare il primo come una sorta di eretico che nulla aveva a che fare col marxismo-leninismo, tanto da aver negato il ruolo dirigente della classe operaia a tutto vantaggio dei contadini (sfiducia nei contadini...vi ricorda qualcuno? A me personalmente ricorda un certo Trotzki...), demolito il ruolo del Partito e della dittatura del proletariato conferendo alla lotta di classe nel socialismo una funzione disgregante e contraddetto l'analisi leninista dell'imperialismo con la Teoria dei Tre Mondi. Accuse che si rivolgono eloquentemente contro chi le rivolge giacché rappresentano dei meriti e alcuni dei contributi più rimarchevoli apportati da Mao in difesa e per lo sviluppo del marxismo-leninismo anche solo considerando lo straordinario impulso dato alla causa del socialismo e della lotta contro il revisionismo moderno dalla Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, continuazione storica della Rivoluzione d'Ottobre.
Se con la Comune di Parigi Marx ed Engels scioglievano un nodo storico, ossia quello dell'esistenza concreta di una società e di uno Stato in cui la classe operaia riusciva a elevarsi a classe dominante, e se con la Rivoluzione d'Ottobre Lenin e Stalin portavano alla vittoria la rivoluzione socialista e davano vita per la prima volta alla dittatura del proletariato, con la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria Mao risolveva un altro grande dilemma storico, quello della continuazione della rivoluzione sotto la dittatura del proletariato. Egli indicava così la strada per debellare un male oscuro che a un determinato stadio di sviluppo del socialismo insorgeva e conduceva quest'ultimo irrimediabilmente a morte, come dimostrarono a suo tempo il colpo di Stato revisionista in URSS e nei paesi dell'Est e come poi sarebbe toccato alla stessa Cina una volta morto Mao.
PS Basti poi pensare all'appoggio dato dal PLA al revisionista e traditore Fosco Dinucci, che da "ultramarxista-leninista" poi aderì al PRC di Bertinotti...
Quindi, a questo punto una domanda è da porsi: quali sono le sostanziali differenze tra trotzkisti e hoxhaisti? Stesso settarismo, stesso dogmatismo, stesso dottrinarismo, stesso opportunismo...la sola difesa di Stalin, per quanto nobile e valorosa, è alquanto insufficiente per poter costituire una netta differenziazione...
view post Posted: 16/8/2012, 19:43 Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (PCIML) - Partiti e movimenti comunisti
Sì, il nemico del popolo sono la borghesia e i capitalisti che lo sfruttano, nonché i vari agenti della borghesia (trotzkisti ecc.) che complottano per deviarlo dalla giusta via del socialismo e del comunismo.
view post Posted: 16/8/2012, 12:40 Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (PCIML) - Partiti e movimenti comunisti
CITAZIONE
Dal momento che il popolo è costituito da classi antagoniste, non comprendo per quale motivo una contraddizione in seno al popolo non dovrebbe essere antagonistica.

«Abbiamo di fronte due tipi di contraddizioni sociali: quelle tra il nemico e noi e quelle in seno al popolo. Sono due tipi di contraddizione di carattere completamente diverso» (Mao Zedong, Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo)
«Per comprendere esattamente questi due diversi tipi di contraddizione -contraddizioni tra il nemico e noi e contraddizioni in seno al popolo- è necessario innanzi tutto precisare cosa si intende per "popolo" e cosa per "nemico". [...] Nella fase attuale, periodo dell'edificazione socialista, tutte le classi, tutti gli strati e gruppi sociali che approvano e sostengono questa edificazione, e vi prendono parte, formano il popolo, mentre tutte le forze sociali e tutti i gruppi sociali che si oppongono alla rivoluzione socialista, che sono ostili all'edificazione socialista o la sabotano, sono i nemici del popolo» (Ibidem)
«Nelle condizioni attuali del nostro paese, le contraddizioni in seno al popolo comprendono le contraddizioni in seno alla classe operaia, le contraddizioni in seno alla classe contadina, le contraddizioni tra gli intellettuali, le contraddizioni che oppongono gli operai e i contadini agli intellettuali, le contraddizioni che oppongono gli operai e gli altri lavoratori alla borghesia nazionale, le contraddizioni in seno alla borghesia nazionale, ecc. Il nostro governo popolare rappresenta veramente gli interessi del popolo, è un governo al servizio del popolo; ma tra esso e il popolo esistono ugualmente delle contraddizioni. Queste contraddizioni comprendono quelle esistenti tra gli interessi dello Stato, della collettività e dell'individuo, tra la democrazia e il centralismo, tra chi dirige e chi è diretto, tra certi funzionari dello Stato che praticano uno stile di lavoro burocratico e le masse popolari. Anche queste sono tutte contraddizioni in seno al popolo. In generale, le contraddizioni in seno al popolo si basano sull'identità fondamentale degli interessi del popolo» (Ibidem)
«Le contraddizioni tra il nemico e noi sono contraddizioni antagonistiche. In seno al popolo, le contraddizioni tra i lavoratori non sono antagonistiche e le contraddizioni tra classe sfruttata e classe sfruttatrice presentano, oltre al loro aspetto antagonistico, un aspetto non antagonistico» (Ibidem)
Questo, in sintesi, il motivo per cui le contraddizioni in seno al popolo non possono essere antagonistiche.
view post Posted: 13/8/2012, 08:16 Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (PCIML) - Partiti e movimenti comunisti
Vero, compagno carre. Ma ora bisogna vedere se quella tra noi e Savio è una contraddizione in seno al popolo o una contraddizione antagonistica. Ma ammetto che, attualmente, potrebbe trattarsi più di una contraddizione in seno al popolo che non di una antagonistica.
view post Posted: 12/8/2012, 17:05 L'emiro Afghano - Marxismo
Ah ecco, c'era solo un punto che non mi tornava, e riguarda la questione di quante persone si arruolano perché ci credono veramente..
comunque sono d'accordissimo con te, compagno, per quanto riguarda la propaganda tra l'esercito. Purtroppo, è triste dover constatare che è un settore della propaganda troppo sottovalutato dai partiti che si dichiarano comunisti.

CITAZIONE
Per loro stessa ammissione, gli USA e compagnia armano pesantemente i ribelli. I "ribelli" dipendono economicamente e quindi ideologicamente dal più forte degli imperialismi. E' possibile che gli USA, dopo aver vinto una nuova guerra coloniale, abbiano deliberatamente lasciato il potere decisionale ai ribelli libici?

È lo stesso discorso che mi ha fatto il compagno Skate Red a proposito dei partigiani: ce n'erano alcuni finanziati dagli USA, ma questo mi sembra sineddochismo, unilateralismo. Solo perché ci sono alcuni ribelli finanziati dagli americani, non vuol dire che tutti i ribelli lo siano.

CITAZIONE
Il fatto è che c'è un po' di "nervosismo" - tra virgolette, eh! - perché tutto questo sembra un copione già visto, basta andare a vedersi le vecchie discussioni sugli stessi temi. Inoltre non vedo uno straccio di fonte. Anche i media borghesi ci tengono a dire che solo una minoranza del popolo difende Assad, ma molte fonti dimostrano proprio il contrario: www.youtube.com/watch?v=d7zFUaDOPCE

Codesta nel video è la borghesia privilegiata siriana, altrimenti perché non credere anche alle manifestazioni anti-RPDC in Corea del Sud?
view post Posted: 12/8/2012, 16:29 L'emiro Afghano - Marxismo
Con "in effetti la cosa sta diventando monotona" intendevo dire che è la discussione che stiamo sostenendo che sta diventando monotona perché ognuno resta sulle sue posizioni ripetendo sempre le stesse cose. Comunque, compagno Skate Red, non capisco perché tu debba arrabbiarti con me: dopotutto siamo compagni, è con la dialettica che si risolvono le contraddizioni, no? :)
view post Posted: 12/8/2012, 16:20 L'emiro Afghano - Marxismo
Hai ragione compagno Hoxhaista, ero io che l'avevo letto disattentamente. Comunque certo, come dici tu Hoxha si riferiva all'esercito, ma questo passo può essere adattato benissimo alle forze dell'ordine...negli anni '60 e '70, aggiungo però io. Quanti poliziotti "figli di operai e contadini" credi che ci siano in Italia al giorno d'oggi, 2012 quasi 2013? Io dico pochi, ormai. Ci sono, ma sono meno rispetto a 40-50 anni fa. Ma se dici che questo passo di Hoxha si può ben adattare anche alle forze dell'ordine, implicitamente tu e Hoxha date ragione a me, almeno in certi punti :)
Ad esempio, Hoxha ha scritto: «Nel suo insieme, l’esercito borghese è la borghesia armata fino ai denti che sta di fronte al proletariato e alle masse popolari», ed io avevo detto che:
CITAZIONE
Di solito, un'analisi marxista delle classi nella nostra società dovrebbe porre le "forze dell'ordine" non tra il proletariato, non tra i lavoratori, ma tra l'alta borghesia.

, e il compagno Hoxhaista ha affermato:
CITAZIONE
Sebbene Hoxha in questo passo si riferisse specificamente all'esercito, il medesimo discorso è applicabile alle forze dell'ordine.

Dov'è qui la differenza tra questi tre ragionamenti? Io sostengo che non ci sia alcuna differenza.
Poi, Hoxha ha scritto che: «Da un lato, essa [la rivoluzione] deve attrarre dalla sua parte la classe operaia e le masse lavoratrici senza le quali non si può andare alla rivoluzione e, dall’altro, deve demoralizzare e disintegrare l’esercito borghese che reprime la rivoluzione». Ma se tu, compagno Hoxhaista, dici che il passo di Hoxha da te citato si può benissimo adattare anche alle forze dell'ordine, dunque si arriva tramite un percorso logico alla deduzione che le forze dell'ordine reprimono la rivoluzione. Dunque, partendo dall'assunto che le forze dell'ordine sono composte da lavoratori, si arriva alla conclusione che ci sono dei lavoratori che reprimono...altri lavoratori. Un proletariato (uso un termine improprio, oggi parlare di proletariato, nel senso proprio della parola, non penso abbia più senso, semmai classe operaia) che reprime...la rivoluzione proletaria, un proletariato che reprime...il proletariato. È un controsenso assurdo, non trovi?

CITAZIONE
questa è una grossa cazzata perché tale discorso poteva essere valido solo se il popolo libico avesse avuto il diritto ad autodeterminarsi

Ma il popolo libico ha sempre avuto il diritto ad autodeterminarsi, prima dell'intervento militare esterno! Credo di aver individuato il nocciolo della questione: voi sostenete Gheddafi perché pensate che la rivolta popolare in Libia sia stata imposta dall'imperialismo americano. Cioè, prima è arrivato l'intervento militare imperialista, poi è scoppiata la rivolta. Invece, compagni, è accaduto proprio l'esatto contrario. E qui cambia tutto. Perché avreste avuto ragione se fosse davvero successo come (penso) sostenete voi. Invece, essendo prima scoppiata la rivolta, ossia quando ancora gli imperialisti non erano intervenuti, e poi intervenuti gli imperialisti, non ha senso ed è errato dire che la rivolta è stata indotta dagli imperialisti. La rivolta è scoppiata, la fonte è stata il malcontento popolare verso Gheddafi, e ora gli imperialisti cercano di manovrare questa rivolta per i loro comodi. Ma il fatto che gli imperialisti cerchino di manovrare la rivolta popolare per i loro affari, non cambia il carattere rivoluzionario di detta rivolta popolare. I libici volevano solo liberarsi di Gheddafi e avere libertà. È sempre accaduto così, anche nel secolo scorso, compagni, con altri popoli ma con lo stesso o simile "percorso".

Edited by Fiero Maoista - 12/8/2012, 17:26
view post Posted: 12/8/2012, 14:38 L'emiro Afghano - Marxismo
In effetti la cosa sta diventando monotona.
CITAZIONE
quale conquiste hanno fatto o tentato queste due nazioni per non essere considerate antimperialiste?

Ma non è per forza detto che un paese non antimperialista sia imperialista, vedi l'Arabia Saudita. Neanche loro tentano conquiste nel vero senso della parola, però sono alleati degli Stati Uniti. Ma se si sta a sentire la propaganda dei regimi, allora tanto vale sostenere anche Ceausescu, che faceva vedere che tutto funzionava bene in Romania quando invece morivano tutti di fame. Se avesse davvero avuto l'appoggio del popolo, Gheddafi non cadeva. «L'esito di una guerra è deciso dal popolo, non da una o due armi di nuovo tipo» (Mao). Poi, che ci sia un'esigua minoranza che lo appoggiava, questo è ovviamente fuori da ogni dubbio, anche qui in Italia ci fu gente che appoggiò Mussolini (vedi i repubblichini)..
CITAZIONE
Qui sembra che si voglia far passare per buono qualsiasi movimento di liberazione. Mi sembra inoltre che si decontestualizzi la questione nazionale. Mi ritocca citare Stalin:

"Marx, tra il 1840 e il 1850, era favorevole al movimento nazionale dei polacchi e degli ungheresi, e contrario al movimento nazionale dei cechi e degli slavi del sud. Perché? Perché i cechi e gli slavi del sud erano allora «popoli reazionari», «avamposti russi» in Europa, avamposti dell’assolutismo, mentre polacchi e ungheresi erano «popoli rivoluzionari» in lotta contro l’assolutismo. Perché l’appoggio del movimento nazionale dei cechi e degli slavi del sud avrebbe significato allora appoggio indiretto dello zarismo, il più pericoloso nemico del movimento rivoluzionario in Europa."

Secondo la vostra analisi inoltre, Stalin avrebbe fatto un grossolano errore, perché doveva allearsi con i nazifascisti per sconfiggere gli Americani. Questa sarebbe stato una cosa ridicola, perché in quel determinato momento storico, il nemico più aspro dei movimenti rivoluzionari in europa era il nazifascismo.

Bisogna analizzare la catena dell'imperialismo e decidere qual è l'anello più forte. Chi è attualmente il nemico più forte del movimento rivoluzionario? Gheddafi? No, tu stesso compagno Fiero Maoista dici "Certo che Gheddafi non ha mai avuto ambizioni espansionistiche". Come si può non vedere che Gheddafi voleva mantenere l'indipendenza del suo popolo in netto contrasto con le aspirazioni degli imperialisti - non degli imperialisti a caso - ma gli imperialisti che rappresentano attualmente l'anello più forte della catena?

E mi ripeto, sperando di avere questa volta una risposta: Perché allora far fuori Gheddafi? Se era così bravo a fare affari d'oro con gli imperialisti, perché hanno deciso di ucciderlo? Qualcuno dirà che forse aveva deciso di non stare più al "gioco". E cosa comporta il non stare al "gioco"? Comporta che tra la Libia e gli imperialisti è stata tracciata una linea di demarcazione; comporta che gli interessi degli imperialisti sono messi in pericolo. E noi è qui che sosteniamo Gheddafi. Come si fa a non vedere che concedendo la Libia, la Siria, e compagnia, si rafforza il più forte imperialismo in questo momento?

Nella citazione di Stalin da te riportata, compagno Enrikovic, si parla del movimento di liberazione dei cechi e degli slavi del sud. Ma quel movimento fu finanziato dallo zarismo stesso, al contrario del movimento dei ribelli libici che invece è nato su spontanea iniziativa popolare. Poi, che si siano infilati gli americani e gli imperialisti vari non vuol dire nulla. Essi si sono intromessi negli affari interni della Libia unicamente perché Gheddafi era oramai screditato e non poteva più essere funzionale agli interessi degli imperialisti. Ma non per un suo improvviso "risveglio" antimperialista, bensì perché il popolo non lo tollerava più e rivendicava (e rivendica) un governo coerentemente antimperialista. È a quel punto che gli imperialisti si sono -perdonatemi l'espressione- cagati in mano e hanno mandato i caschi blu. Ribelli e NATO sono come roast beef e frutta: non hanno niente a che vedere l'uno con l'altro.
view post Posted: 12/8/2012, 14:24 Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (PCIML) - Partiti e movimenti comunisti
CITAZIONE
Vero , e poi si è riscoperto hoxhaista , ma come mai questo passaggio , dal revisionismo filosovietico all'ortodossia hoxhaista ?

Sì, molti hanno fatto come lui. Prendi a esempio il KKE: guarda caso "improvvisamente" si è riscoperto stalinista. Sembra che ora tutti quanti siano stalinisti, si tratta solo di una sporca manovra della borghesia per ingabbiare le masse che stanno riscoprendo la verità, anche su un grande personaggio quale Stalin.
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