Comunismo - Scintilla Rossa

Posts written by Kimilsungista

view post Posted: 13/2/2013, 20:16 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
Ehi compagno carre piano con le allusioni e le ironie offensive che mi sembra il regolamento del forum sia abbastanza chiaro in proposito, e non penso ci sia bisogno di spiegarlo...poi se vuoi darmi del cretino puoi anche farlo direttamente e non tramite spoiler e allusioni...o ti manca il coraggio per fare anche quello?
CITAZIONE
Che i mezzi di produzione non venissero fatti in loco ma con l'aiuto di paesi fratelli non c'e' nulla di strano

Sì, ma i mezzi di produzione vanno ammodernati e mantenuti altrimenti invecchiano e non funzionano più, e in 40 anni avoglia se un mezzo di produzione non invecchia...mi verrebbe da chiederti cosa ne pensi degli anni di Ramiz Alia (1985-1991), compagno Vostok.
view post Posted: 13/2/2013, 17:46 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
sì ma la parte fondamentale è dopo, tu non hai contestato "addirittura" l'incipit, ma solo quello :)
Il problema è che come ho detto l'hoxhaismo non è ancora stato smascherato da nessuno e questo fornisce agli eclettici come te il pretesto per difenderlo, ma stai sicuro che la verità verrà a galla, lo ha sempre fatto e lo farà anche stavolta ;)
P.S. potevi cercare qualcosa di meglio, per il tuo 10800esimo messaggio :D
view post Posted: 13/2/2013, 14:55 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
Propensione o non propensione non c'entra nulla, le immagini sono quelle e continuare a giustificare una forma di revisionismo serve solo a dimostrare il tuo opportunismo, visto anche che alla fine non mi controbatti nessuna delle tesi che ti ho sollevato...
view post Posted: 12/2/2013, 21:40 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
CITAZIONE
Quindi in Albania non c'era un economia pianificata e i mezzi i produzione erano di burocrati e funzionari di partito??

No, l'economia pianificata c'era, che c'entra, quella c'era anche nell'URSS di Brezhnev, ma i mezzi di produzione erano di burocrati e funzionari di partito, infatti quando le telecamere straniere entrarono nelle fabbriche albanesi negli ultimissimi anni della RPSA, videro mezzi di produzione, macchine e telai col marchio dell'URSS, donati agli albanesi da Stalin. E ti parlo di servizi TG degli ultimi anni '80......
view post Posted: 12/2/2013, 20:52 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
CITAZIONE
Visti i danni che ha arrecato è uguale al revisionismo moderno o al troschismo!

Cadi in un'inestricabile contraddizione. Se tu affermi che "visti i danni che ha arrecato" l'hoxhaismo "è uguale al revisionismo moderno o al trotzkismo" perché affermi che Hoxha è un compagno? Il fatto di aver liberato il suo paese dall'imperialismo di per sé non può renderlo un "grande marxista-leninista" ma semmai una figura rivoluzionaria assolutamente sui generis. Per essere definiti grandi marxisti-leninisti non basta liberare il proprio paese (Marx ed Engels non instaurarono il socialismo in Germania, ma non per questo non sono dei veri comunisti), bisogna edificarvi una società socialista senza discostarsi di un millimetro dai fondamentali insegnamenti di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao, applicandoli al contempo creativamente, cioè conformemente alla situazione specifica del proprio paese. Hoxha non ha fatto questo, diceva che il PPSH aveva instaurato il socialismo, ma di fatto la classe operaia albanese non ebbe mai il controllo sui mezzi di produzione e sulla sovrastruttura della società albanese, controllo che invece era riservato a una cerchia di pochi eletti (burocrati e funzionari di partito). La tua citazione dell'opinione di Lenin sulla Luxemburg è assolutamente fuori dal contesto. Non si può paragonare Hoxha alla Luxemburg: la compagna fu sempre coerente nelle proprie opinioni e, anche se sbagliate, le esprimeva alla luce del sole. La Luxemburg ebbe giuste opinioni sul centralismo democratico, che dovrebbero essere fatte proprie da ogni partito autenticamente marxista-leninista che aspira al socialismo in Italia. Concordo con quanto dice il compagno rednoize, che però a mio avviso sottovaluta l'hoxhaismo, in quanto gli "oscuri personaggi" (penso si riferisca ai vari Krusciov, Tito e Togliatti) sono già stati tutti smascherati dalla storia e dai marxisti-leninisti-maoisti di tutto il mondo, e il movimento comunista è concorde nella loro condanna e lo sarà sempre; Hoxha non è stato smascherato e per di più, come si può vedere in alcuni post, ci tocca assistere a dei quantomai esilaranti tentativi di far coincidere il revisionismo hoxhaista con l'apice del marxismo-leninismo contemporaneo, vale a dire il Pensiero di Mao Zedong. Su quali basi poi? Come dire: «Krusciov è stato per tutta la sua vita un fedele compagno d'arme di Stalin, lo ha appoggiato e lo ha elogiato, ha sbagliato solo nel criticarlo dopo la sua morte», ignorando il fatto (fondamentale) che la destalinizzazione costituisce le fondamenta del krusciovismo, senza la quale non sarebbe mai sorto come tendenza, che la parte fondamentale dell'opera di Krusciov è stata la distruzione del socialismo leninista-stalinista in URSS e non ciò che ha detto e fatto prima. Stesso dicasi, quindi, per Enver Hoxha. L'accomunamento tra me e Scuderi fatto di sfuggita dal compagno carre, lo dico chiaramente, è un insulto antimarxista. Tu, compagno carre, mi accomuni a Scuderi per quale motivo? Perché siamo netti nelle nostre opinioni? Il PMLI è un partito revisionista, e su questo penso che siamo concordi più o meno tutti, in questo forum (sia maoisti che hoxhaisti ecc.); ciò non toglie che esso esprima anche idee giuste, specie per quanto riguarda il piano ideologico (che però essi trascurano in una maniera a dir poco scandalosa), vedi le questioni di Fidel Castro, Che Guevara, Gramsci, Pol Pot, Berlinguer, Togliatti, Marcos e appunto Hoxha e molti altri. Forse mi hai paragonato a Scuderi perché parto da posizioni di principio a dispetto di te, che forse ritieni che il Pensiero di Mao sia "troppo poco di sinistra" per i tuoi gusti e allora lo vuoi "spostare più a sinistra" includendo in esso l'hoxhaismo o parte di esso. Ma è lo stesso discorso che faceva Stalin ai "sinistri" nel Partito Bolscevico alla fine degli anni '20: non c'è niente più a sinistra del leninismo, se c'è qualcosa che cerca di "scavalcarlo" ancora più a sinistra, questo qualcosa non ha niente in comune col leninismo e i compagni non devono farsi abbindolare dai fautori di questo qualcosa "ancora più a sinistra" del leninismo. Quindi, compagno carre, se tu ritieni che l'hoxhaismo non sia revisionista, ti va bene essere definito come uguale a un titoista, a un kruscioviano, a un eurocomunista? Spero proprio di no.
Buona serata.
view post Posted: 12/2/2013, 16:53 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
CITAZIONE
Ma non eri tu che avevi accusato Hoxha di aver denunciato il revisionismo solamente nel 1960?

P:S: Le risposte ufficiali alla lettera sovietica del 14 luglio 63 iniziano da quella che ti ho indicato.
Nel discorso ai 7000 quadri di cui hai riportato un brano, come si evince dallo stesso, Mao ed il PCC hanno ancora fiducia in un cambiamento nell'URSS (come avevo anche già accennato in un mio precedente intervento).

Che un presunto Hoxhaismo possa mai esistere già è un fatto ridicolo, ma che possa essere, se pure esistesse, o essere stato più pericoloso del troschismo, è uno sgup che manco Aldo Biscardi nei suoi anni migliori sarebbe stato in grado di fare.

Appunto, il discorso di Hoxha alla Conferenza dei Partiti comunisti e operai di Mosca del 1960 fu un atto giusto perché smascherò pubblicamente i revisionisti kruscioviani, ma fu come si arrivò alla rottura dei rapporti tra URSS e Albania che non fu giusto. Come potevano Mao ed il PCC avere ancora fiducia in un possibile cambiamento sovietico se i rapporti di Stato furono rotti nel 1960 e quelli di partito nel 1961, dopo il XXII Congresso del PCUS, dove i cinesi difendettero strenuamente gli albanesi e il compagno Zhou Enlai se ne andò indignato da Mosca, non senza aver prima deposto corone di fiori al mausoleo di Lenin e Stalin?
Perché dico che il revisionismo hoxhaista è peggiore di quello trotzkista? Perché, prima di tutto, il trotzkismo è stato già smascherato e quindi è politicamente finito da anni, e seconda di poi perché il linguaggio, la teoria e la prassi degli hoxhaisti è uguale a quella dei trotzkisti, solo che i primi (a parole) difendono Stalin, cercando di dare l'idea di porsi dalla parte dei marxisti-leninisti ingannando quindi molti compagni in buonafede e facendosi passare per "intransigenti difensori del marxismo-leninismo". Ma il "linguaggio intransigente" serve solo ai traditori del marxismo-leninismo per spacciarsi per difensori del marxismo-leninismo, noi non ne abbiamo bisogno. L'hoxhaismo, compagno carre, esiste eccome. È una tendenza nata nel 1978 circa per differenziarsi dai maoisti, dato che entrambi difendiamo Stalin, ma gli hoxhaisti attaccano Mao. L'hoxhaismo esiste solo in funzione degli attacchi verso Mao, altrimenti non esisterebbe. E tu sottovaluti questa corrente antimaoista, e tu chiami "compagno" un trotzkista che ha posto i maoisti accanto a gentaglia come gli eurocomunisti, come i browderisti, come i titoisti, come i togliattiani e i kruscioviani. È scritto nero su bianco in molte sue opere datate a dopo la morte di Mao. Ad esempio, in "Con Stalin", Hoxha scriveva: «Ancora fino a ieri la borghesia e i revisionisti, falsificando con la loro propaganda la storia, hanno annebbiato la mente degli uomini sull’attività di Stalin, ma ora che questi hanno imparato a conoscere i kruscioviani, i titisti, i maoisti,* gli "eurocomunisti" e gli altri, ora che hanno visto di che pasta erano fatti gli hitleriani e chi sono gli imperialisti americani e il capitalismo mondiale, hanno capito anche perché si batteva Stalin, perché si battevano i bolscevichi, perché si battono i proletari e i marxisti-leninisti autentici e, d’altro canto, perché lottano i loro nemici, le correnti al servizio del capitalismo, perché lottano i revisionisti» (pagg.38-39) [* l'evidenziamento è mio]. Ecco a chi tessi le lodi, compagno carre! Ma anche leggendo lo stralcio di "Riflessioni sulla Cina" riportato dal compagno Proletario marxista-leninista, puoi notare che hoxhaismo e maoismo sono inconciliabili, ed è giusto che sia così. Chiedi pure al compagno Proletario se a lui va bene che si ricomponga lo scisma Hoxha-Mao: non credo che ti dia risposta affermativa, ed avrebbe ragione. Leggi un po' le calunnie che ha riportato! Ho letto fra l'altro di recente il discorso del Presidente Mao "Sui dieci grandi rapporti", e come Hoxha lo tratta è, come volevasi dimostrare, un modo dogmatico e per nulla marxista. Quello in questione è un grande discorso del Presidente Mao, giusto e illuminante, che tratta in modo dialettico e materialista i problemi dell'edificazione di una società socialista. Perché giustiziare i controrivoluzionari se non danno più fastidio al socialismo? Inoltre non è scritto da nessuna parte che Stalin "aveva fucilato un gran numero di persone per il minimo errore", ma il passo corretto è questo: «Ci sono oggi delle persone che, avendo sentito dire che Stalin ha fatto uccidere a torto un certo numero di persone, saltano alla conclusione che anche noi abbiamo sbagliato giustiziando quegli elementi controrivoluzionari. Questo punto di vista non è giusto. Affermare che è stato del tutto giusto mandare a morte quei controrivoluzionari ha oggi un significato pratico». Anzi, nel documento c'è anche una critica velata al XX Congresso del PCUS: «In Unione Sovietica coloro che un tempo avevano portato alle stelle Stalin, ora di colpo lo hanno cacciato nell’inferno. Da noi c’è gente che segue le loro orme. Il Comitato centrale del nostro partito sostiene che gli errori di Stalin ammontino solo al 30 per cento del totale e i suoi meriti al 70 per cento e che tutto sommato Stalin resta un grande marxista. È basandoci su questa valutazione che abbiamo scritto l’articolo intitolato A proposito dell’esperienza storica della dittatura del proletariato. Questa valutazione del 30 per cento di errori e del 70 per cento di meriti è complessivamente giusta». È inoltre un dato di fatto che Stalin avesse commesso un certo numero di errori verso la Cina, che Stalin stesso ha autocriticato quando ha incontrato Mao il 21 dicembre 1949, riguardanti i consigli per la direzione della rivoluzione. Inoltre Stalin non aveva fiducia (o non ne aveva molta) nelle forze rivoluzionarie cinesi e nel Partito Comunista Cinese.
CITAZIONE
Per quanto riguarda la politica estera della Cina, nelle famose tesi di Mao Tsetung si dice: «La nostra politica consiste nel trarre insegnamento dai punti forti di tutte le nazioni e di tutti i paesi, nell'imparare da essi tutto ciò che c'è di buona in campo politico, economico, scientifico e tecnico ed anche nel campo della letteratura e delle arti». Questa è tutta la sua politica. Per tradurla in atto, bisogna, secondo Mao Tsetung, instaurare la coesistenza pacifica (revisionista) con tutti gli Stati del mondo. Per Mao non esistono differenze fra questi Stati.

La politica maoista qui riportata è giustissima, e le affermazioni di Hoxha non hanno nessun legame con essa e non scalfiscono in nulla la sua giustezza. Non c'entra nulla il fatto di imparare da tutti, sia nel bene che nel male, con l'instaurare una politica di coesistenza pacifica revisionista "con tutti", per arrivare addirittura a sostenere che "per Mao non esistono differenze fra questi Stati". Quella di Hoxha è una politica settaria, dogmatica, estremista e isolazionista, era accecato dal "purismo" ideologico come un fanatico trotzkista. Le critiche alla "Teoria dei Tre Mondi" hoxhaiste sono perfettamente confutate qui: https://scintillarossa.forumcommunity.net/?t=53634093
O vienimi ancora a dire che Hoxha e l'hoxhaismo non sono revisionisti, compagno carre! :)
view post Posted: 10/2/2013, 22:42 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
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Mi dispiace dover annotare che questo tipo di posizioni e di concezione ti definisce come un antidialettico. E ribadisce quanto avevo detto sopra.

Sono le tue posizioni che ti qualificano come conciliazionista verso una pericolosa corrente revisionista, molto più pericolosa del trotzkismo dato che gli hoxhaisti a parole difendono Stalin e quindi possono ingannare più marxisti-leninisti. Vorresti rinnegare il maoismo ma non ne hai il coraggio.
CITAZIONE
Il primo articolo contro Togliatti è del 31.12.1962. Mentre il primo commento alla lettera del 14 luglio 1963, pubblicato come editoriale a cura della redazione del Quotidiano del popolo e di Bandiera rossa, dal titolo "Le origini e lo sviluppo delle divergenze tra i dirigenti del comunista dell’Unione Sovietica e noi" è del 6 settembre 1963, a cui seguirà il celeberrimo "Sulla questione di Stalin" del 13 dello stesso mese.

«L'Unione Sovietica fu il primo Stato socialista e il Partito Comunista dell'Unione Sovietica fu creato da Lenin. Benché la direzione del Partito e dello Stato dell'Unione Sovietica sia stata ora usurpata dai revisionisti, tuttavia vorrei consigliare ai compagni di rimanere fermi nella convinzione che le larghe masse del popolo, dei membri del Partito e dei quadri dell'Unione Sovietica sono buoni e vogliono la rivoluzione, e che la dominazione revisionista non potrà durare a lungo» (Discorso alla riunione di lavoro allargata del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, 30 gennaio 1962). Più chiaro di così...
view post Posted: 10/2/2013, 17:30 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
CITAZIONE
Io potrei postarti, ma d'altronde ne sei ovviamente a conoscenza anche tu, deine di attestazioni di stima e di fratellanza "comuniste" tra il PCC guidato da Mao ed il PdLA diretto da Hoxha.

Li conosco benissimo, e non fanno che avvalorare la mia tesi: Hoxha era il Krusciov albanese. Si diceva a parole dalla parte di Mao (e Mao lo ricambiava sinceramente) mentre in realtà, come dimostrano le stesse Riflessioni sulla Cina, privatamente lo denigrava e lo calunniava (le suddette iniziano nel 1962 e finiscono nel 1977 mentre i vari attestati di stima cominciano a quanto so nel 1968 e vanno fino allo stesso 1977 in occasione del primo anniversario della morte del Grande Timoniere). Ti sbagli, compagno carre, nel dire che "solo nel 1963 il PCC criticò apertamente il revisionismo sovietico", in quanto i rapporti diplomatici e di partito furono interrotti già nel 1960 e nel 1962 Mao chiamava già revisionisti i sovietici e iniziò una grandiosa polemica contro i togliattiani.
CITAZIONE
Pertanto attribuire ad Hoxha ogni male revisionistico della terra è puro dogmatismo. Accomunarlo a Troschi significa vedere l'albero e non la foresta. Porta al settarismo ed all'isolamento dalle masse.

Nessuno attribuisce a Hoxha "ogni male revisionistico della terra": ci sono revisionisti molto più "grossi" di lui, come Krusciov, Tito, Togliatti e compagnia. Io ho detto solo che la propaganda sul "grande antirevisionista" Enver è un mito da sfatare. Finché continueremo a giustificare l'hoxhaismo esso continuerà a turlupinare e ingannare i giovani marxisti-leninisti con le sue frasi altisonanti e "sinistre", e i dogmatici e settari non possono e non devono essere assolutamente considerati marxisti-leninisti, perché il marxismo-leninismo è contro il dogmatismo e contro il settarismo. Nessuna giustificazione per gli incorreggibili che ne sono infetti, anche se tessono lodi divinatorie a Stalin o a chicchessia. I padri del comunismo sono cinque: Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao. Tutti insieme sono legati a doppio filo da una grande unità teorica e pratica. È chiaro che screditarne uno è come screditarli tutti, perché le teorie dell'uno sono la continuazione di quello prima, le cui teorie sono a sua volta la continuazione del Maestro prima ancora e così via. Considerarli staccati l'uno dall'altro e a sé stanti è antimarxista.
CITAZIONE
Mao ha liberato alcune centinaia di milioni di cinesi dal giogo feudale e dall'imperialismo. E inoltre un teorico originale del marxismo-leninismo, non solo piano strettamente politico ma anche filosofico.

E Hoxha, compagno babeuf, ha screditato proprio queste teorie originali del marxismo-leninismo, come tu le chiami. Le ha giudicate apertamente antimarxiste e revisioniste, quindi o le si considera originali o le si considera revisioniste. Tenere il piede in due staffe non ha senso, anche perché gli stessi hoxhaisti non accetteranno mai di identificarsi con noi maoisti, ed è giusto che sia così. L'altro giorno ho letto un articolo della Izvestia del marzo 1969 alla vigilia dell'apertura del IX Congresso del Partito Comunista Cinese, e quest'articolo diceva che «La Grande Rivoluzione Culturale Proletaria ha distrutto il Partito dall'interno, ha creato disordini, si basa sul movimentismo degli universitari», «Il Partito Comunista Cinese è stato liquidato», «Tutto in Cina è retto da Mao, Jang Qing e Lin Biao» ecc., le stesse cose che diceva Hoxha. Ne "I Kruscioviani" Hoxha ricorda che in un colloquio coi sovietici (con Mikoyan e Krusciov credo di ricordare) questi ultimi dissero agli albanesi che erano sorti forti contrasti coi cinesi e che questi (i sovietici) non appoggiavano per nulla la Campagna dei Cento Fiori. Hoxha se ne stette zitto, come ammise lui stesso, perché in realtà era d'accordo coi sovietici ma per motivi tattici non poteva rivelare nulla.
CITAZIONE
Limite culturale di Hoxha è capire la degenerazione in corso in Cina , ma sbagliare bersaglio ed attribuire questi errori alla direzione di Mao e non ad un processo in corso guidato dai revisionisti.

Non si chiama "limite culturale", ma revisionismo. Anche Krusciov finché era vivo Stalin lo lodava e anche a Stalin stava simpatico, anche se l'ha criticato nel 1952 quando gli disse che lui e la sua banda avrebbero venduto l'Unione Sovietica dopo la sua morte. Ma per questo non è che andiamo a cercare di ricomporre coi kruscioviani perché troviamo giusta la direzione collegiale e perché quelli lodavano Stalin finché era vivo!!
CITAZIONE
Onestamente credo che vada ricomposta la scissione tra hoxhaisti e maoisti che non ha più nessun senso politico

È una cosa che ho sempre sostenuto anch'io, ma è il carattere settario, dogmatico e scissionista (quindi antimarxista) degli hoxhaisti che impedisce questa ricomposizione. Tuttavia, come ho detto anche stamani al compagno carre, è impossibile oramai ricomporla perché ciò significherebbe gettare nella pattumiera tutte le opere fondamentali di Hoxha, che quest'ultimo ha scritto dopo la morte di Mao e dove calunnia quest'ultimo (mi riferisco a scritti come "Con Stalin", "I Kruscioviani", "L'eurocomunismo è anticomunismo" e le stesse "Riflessioni sulla Cina"), e questo, mi capirai, è improponibile.
CITAZIONE
la rivoluzione culturale proletaria,l' apice della lotta contro il revisionismo condotto da mao da essi è vista come una politica revisionistica anti-partito. Per i marxisti-leninisti pensa, è lo sviluppo della lotta di classe delle masse e del proletariato contro la tendenza borghese che si manifesta durante la dittatura del proletariato. Il compagno Mao ha agito nell' interesse del proletariato mondiale.Questo è il parametro per stabilire da quale parte di classe uno si pone. Sostenere il contrario,come fanno gli hoxhaisti,si, è revisionismo bello e buono.

Concordo in pieno, è quello che sostengo anch'io. Quindi resta solo da capire l'ultimo passo: di conseguenza a ciò, Hoxha era un revisionista. Come Krusciov, come Tito, come Trotzki, come Togliatti. La sola difesa di Stalin è troppo poco per costituire un serio e definitivo spartiacque tra lui e questi qua.
view post Posted: 10/2/2013, 12:12 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
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A dir la verità non contrappone alcunché di ideologico

Ed è quello che ho detto. Ciò che dici sarebbe vero se nel documento si chiamasse Hoxha revisionista, ma non lo si fa: a dire il vero non è neanche un documento di critica a Hoxha, ma a tutto il governo albanese, e non per ragioni ideologiche ma strettamente pratiche, cioè i sabotaggi, le provocazioni ecc. a prescindere dalle posizioni del PPSH sulle varie questioni ideologiche (ad esempio non so se hai notato ma nel documento Stalin non è mai citato), tu invece hai spostato la questione sul piano ideologico, non vedo con che nesso.
CITAZIONE
Ma infangare tutto l'operato del compagno Hoxha è una forma di idealismo dogmatico che non tiene conto della famosa distinzione, proprio di NMao, sulla valutazione - 7o e 30 % - circa l'attività positiva o negativa di un compagno.

Nessuno infanga tutto l'operato di Hoxha: che abbia liberato l'Albania dal corrotto re Zog e dai bestiali nazifascisti e reso vivibile l'esistenza degli albanesi è un dato di fatto e un merito per lui, ma bisogna stare altresì attenti a non attribuirgli meriti che non ha: in Albania non si è mai edificata un'autentica società socialista (è sempre campata a rimorchio dei crediti sovietici prima e cinesi poi, infatti dopo la rottura coi cinesi non passarono neanche 13 anni che cadde tutto il governo, e addebitarne la colpa al solo Ramiz Alia è piuttosto semplicistico, Alia non era il "traditore", ma il prosecutore dell'opera di Hoxha, del quale condivideva scelte e metodi e del quale ha denunciato il culto solo nel 1991, sei anni dopo la sua morte); il manto antirevisionista di cui Hoxha si è coperto per quasi 30 anni è un manto contraffatto perché Hoxha non ha mai realmente combattuto il revisionismo moderno, lo ha fatto solo a parole, nei fatti lo ha sviluppato riprendendone tesi e concezioni, specie per quanto riguarda la posizione assunta verso la Cina di Mao, e quando ha rotto coi paesi revisionisti non lo ha fatto partendo da basi di principio marxiste-leniniste ma attuando provocazioni, portando l'altra parte a rompere e passando così (l'Albania) dalla parte del torto. Facciamo un raffronto: il XX Congresso si è tenuto nel febbraio 1956; Mao ha denunciato la deriva revisionista di tale congresso nove mesi dopo, Hoxha nel 1960; la Cina non ha mai fatto parte del Patto di Varsavia, l'Albania lo ha denunciato nel 1962 ma ne è uscita nel 1968 (quindi ben 12 anni dopo il XX Congresso). Alleluia! Quindi, checché ne dicano i trotzkisti-hoxhaisti, era Mao che partiva da posizioni di principio e non Hoxha. È chiaro quindi che i meriti di Hoxha sono il 30% e i suoi errori il 70% e quindi non è giudicabile un autentico marxista. Stalin diceva: «Non è forse per questo che Lenin ci ha insegnato a verificare i partiti rivoluzionari, le correnti, i capi, non sulla base delle loro dichiarazioni e risoluzioni, ma sulla base dei loro atti?».
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rendere la contraddizione in seno al popolo tra Mao e Hoxha, una contraddizione col nemico, è sbagliato. Ed è tanto più errato se fatto sulla base di xdocumenti redatti da gente inaffidabile e faziosa.

Contraddizione in seno al popolo??? Io non direi proprio che quella tra maoisti e hoxhaisti è una contraddizione in seno al popolo..ma lo sai cos'è una contraddizione in seno al popolo, compagno? Quella tra noi e loro è una contraddizione antagonistica, sono più di 30 anni che questa contraddizione ha assunto un carattere antagonistico, come quella tra stalinisti e trotzkisti, stalinisti e titoisti, marxisti e socialisti di altre correnti filosofiche idealiste ecc. perché vogliamo sminuirla? È vero che la contraddizione tra maoisti e hoxhaisti è una contraddizione di tipo diverso rispetto a tutte le altre e l'ultima sorta in ordine di tempo, ma perché tollerare scissionisti nelle nostre file? Solo perché si coprono dietro la bandiera di Stalin e un mucchio di frasi altisonanti, "allettanti" e "di sinistra"? Ma anche Trotzki le diceva! Allora dobbiamo ricomporre pure lo scisma coi trotzkisti?
view post Posted: 10/2/2013, 10:13 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
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Il documento manca di attendibilità in quanto redatto da elementi borghesi che, come tali, tendono solamente a fare i propri interessi,

Però la rottura Cina-Albania è un dato di fatto, è veramente avvenuta, se vuoi sentire l'altra campana basta che ti leggi le "Riflessioni sulla Cina" di Hoxha e poi stabiliamo un confronto per vedere chi dei due ha ragione. Sinceramente non capisco né cosa c'entra la tua frase che ho quotato ora con l'argomento generale, né capisco la tua concezione. Perché far coesistere due correnti che non possono coesistere? A che pro?
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Anche un certo Kruscev ad un certo XX Congresso ha fatto accuse infamanti, ma questo non ha certo coinciso con una prova che marxismo e "stalinismo" non potessero coesistere.

Non c'entra nulla! Krusciov non era stalinista, nessuno, nemmeno la borghesia e neppure i trotzkisti, lo chiamano "stalinista"! Krusciov era una cosa esterna al marxismo e allo stalinismo (una terza persona), ma qui non si sta parlando del marxismo in senso lato, ma di maoismo (Mao) e hoxhaismo (Hoxha); il Pensiero di Mao Zedong e l'hoxhaismo non possono coesistere perché Hoxha stesso ha gettato nel pattume il Pensiero di Mao definendolo revisionista e coprendo di accuse false e infamanti noi maoisti: ad esempio, Hoxha diceva che Mao non aveva difeso Stalin dopo il XX Congresso, il che è una bufala colossale e non c'è bisogno nemmeno che lo provi perché gli argomenti contrari a questa tesi sono sotto gli occhi di tutti; aveva detto che Mao difendeva Tito, cosa mai vera, perché è provato che la Cina maoista non strinse mai relazioni di partito con la Jugoslavia, lo fece solo il rinnegato Hua Guofeng quando accolse in pompa magna il rinnegato di Belgrado a Pechino a fine agosto 1977, quindi quasi un anno dopo la morte del Grande Timoniere; Hoxha aveva detto che Mao era filo-kruscioviano, cosa falsissima anche questa: Mao avrà pure esagerato in certi suoi complimenti a Krusciov, ma il fatto è che si è sempre opposto ai kruscioviani in linea di massima. Se non ci ha rotto subito i rapporti, è solo perché 1. sperava che si ravvedessero e 2. perché gli stessi kruscioviani non si erano allontanati così clamorosamente e irreversibilmente dal marxismo-leninismo come invece faranno successivamente. Hoxha inoltre afferma che Mao avrebbe rotto con Krusciov solo per la questione della bomba atomica, una bugia grossolana: c'era indubbiamente anche quella (e che cavolo, il "buon" Nikita aveva dotato tutti quanti dell'atomica e l'unica rimasta fuori era la Cina di Mao!), ma le questioni principali erano prettamente ideologiche (seppure non si debba scordare la denigrazione da parte dei sovietici della Campagna dei Cento Fiori e del Grande Balzo in Avanti, argomenti che riprenderanno pari pari gli hoxhaisti per unirsi al coro anticinese da loro stessi diretto, e il sostegno dato da Krusciov agli imperialisti indiani nelle loro provocazioni al confine con la Cina): la sempre più convinta difesa di Stalin e l'aperto sostegno al Partito del Lavoro d'Albania al XXII Congresso del PCUS contro gli attacchi dei rinnegati sovietici, e tutte le varie questioni relative alla coesistenza pacifica antileninista di Krusciov già tirate fuori prima. Quindi, perché mai dovremmo coesistere con quei falsari, bugiardi, settari, dogmatici e revisionisti? Se proprio vogliamo farlo, dobbiamo nascondere tutte le opere di Hoxha dal 1976 in poi, che praticamente costituiscono la parte fondamentale della sua opera (il suo rapporto al VII Congresso del PPSH del 1° novembre 1976, "Imperialismo e Rivoluzione" del 1978, "Riflessioni sulla Cina" e "Con Stalin" entrambi del 1979, "I Kruscioviani" e "L'eurocomunismo è anticomunismo" entrambi del 1980, e via dicendo), il che è impossibile. Sarebbe come dire «cancelliamo le differenze tra stalinismo e titoismo poiché Tito prima del 1948 era fedele a Stalin»...vedi che non ha senso.
view post Posted: 9/2/2013, 15:51 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
La sostanza non cambia se si affrontano fatti oggettivi. Da come l'hai messa tu, compagno carre, sembra che ciò che hanno detto i cinesi in questo documento non è attendibile solo perché Mao era già morto. Ma si chiama dogmatismo. È vero che le critiche dei revisionisti cinesi non affrontano alcun argomento ideologico perché impossibilitati a farlo a causa della loro deriva revisionista, ma qui non si sta discutendo di problemi ideologici, bensì dei sabotaggi che l'Albania hoxhaista attuava contro la Cina a prescindere in tutto o in parte dall'ideologia, sabotaggi nascosti e mistificati dai revisionisti hoxhaisti. Si tratta anche di una prova che maoismo e hoxhaismo non potranno MAI essere accomunati o fatti coesistere, in nessun modo.
view post Posted: 9/2/2013, 12:48 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
CITAZIONE
Ricordo che questo è un documento redatto dai revisionisti cinesi.

In effetti l'anno è quello, ma ciò non cambia la sostanza del problema: se un paese diventa revisionista, un altro paese che rimane marxista-leninista deve smascherarlo su basi di principio, non può darsi al sabotaggio, alle provocazioni e ad altri atti bassi e scadenti per portare il paese revisionista a rompere i rapporti col paese marxista-leninista e poi quest'ultimo dire: «Ecco, lui ha rotto i rapporti per primo», perché queste sono viltà borghesi. E Hoxha si è dato a queste bassezze sia coi kruscioviani che coi cinesi di Hua e Deng, anche se sia URSS che Cina erano diventate entrambe revisioniste.
view post Posted: 8/2/2013, 21:29 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
Grazie a te compagno!
Quando gli hoxhaisti torneranno qui (se torneranno qui) si troveranno una bella mole di documenti da controbattere! E menomale che (come scrissero a te) eravamo noi quelli su posizioni revisioniste difendendo il Presidente Mao!
view post Posted: 8/2/2013, 20:05 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
Infatti non c'è da nessuna parte, sai, mica vero che su Internet c'è tutto tutto tutto ma proprio tutto! :)
Comunque è stato pubblicato anche su "Il Bolscevico" n. 22/1978, se ti può servire, quindi fresco fresco!
view post Posted: 8/2/2013, 19:25 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
Il 7 luglio il Ministero degli esteri della Repubblica Popolare Cinese ha inviato una nota all'ambasciata albanese in Cina sul fatto che la Cina è stata costretta a sospendere la sua assistenza all'Albania e a ritirare i suoi esperti. La nota dice: "A partire dal 1954 su richiesta del governo albanese il governo cinese ha dato all'Albania aiuti economici e militari. L'applicazione degli accordi firmati tra Cina e l'Albania chiede al governo cinese una spesa per un totale di oltre 10 miliardi di yuan dei quali la maggior parte è stata già pagata.
La Cina si è accordata ad aiutare l'Albania nella costruzione di 142 progetti e complessi fra cui 91 già completati e 23 completati in linea di massima o in corso di costruzione. Per quanto riguarda altri 17 sono state già adempiute le indagini e ne è iniziata la fabbricazione.
I nuovi rami industriali costruiti in Albania con l'aiuto cinese comprendono la siderurgia, i fertilizzanti chimici ed altri. I progetti costruiti con l'aiuto cinese nei rami industriali che esistevano già in Albania quale elettricità e carbone hanno aumentato grandemente la loro capacità produttiva. La Cina ha dato gratis all'Albania un gran numero di armi e di equipaggiamenti.
Per applicare gli accordi di aiuto, la Cina ha inviato in questi anni in Albania circa 6.000 esperti. La Cina ha formato per l'Albania un gran numero di quadri tecnici, economici, militari tra cui 22 mila sono stati addestrati in Cina. Ogni persona imparziale può vedere che la Cina ha applicato coscienziosamente i suoi accordi di aiuti con l'Albania e non li ha violati, e che l'aiuto cinese ha contribuito a rafforzare lo sviluppo economico albanese e la costruzione della sua difesa nazionale e non li ha danneggiati".
La nota dice: "La Cina ha aiutato l'Albania quando essa stessa aveva molte difficoltà. Benché non avessimo prodotti sufficienti vi abbiamo consegnato un milione e 800 mila tonnellate di cereali, dato più di 1 milione di tonnellate di prodotti di acciaio, fornito più di 10 mila trattori. Vi abbiamo aiutato a completare o a completare in linea di massima 6 centrali elettriche con una capacità totale di 885 mila kilowatt facendo così che l'Albania diventasse più che autosufficiente in elettricità.
Abbiamo fornito alle vostre forze armate carri armati e caccia intercettatori di nuova fabbricazione cinese anche prima che le nostre forze armate ne fossero equipaggiate. Per quanto riguarda gli impianti della fabbrica di fertilizzanti azotati di Fieri che a quel tempo non potevamo produrre abbiamo comprato all'estero e abbiamo riesportato per voi una serie di impianti benché ci mancasse la valuta straniera. Tenendo più di 5 milioni di yuan abbiamo condotto per voi sperimentazioni speciali e la produzione sperimentale per un periodo di oltre 10 anni al fine di costruire un complesso metallurgico che usasse come materia prima il vostro materiale della pirite. In questo progetto ha aiutato l'Albania a produrre da sola ferro e acciaio per la prima volta nel marzo del 1976.
La Cina ha cominciato con una debole base economica e tecnica e negli ultimi anni la nostra economia nazionale è stata soggetta al sabotaggio di Lin Piao e della banda dei Quattro e a gravi calamità naturali. È quindi naturale che non abbiamo potuto soddisfare le crescenti richieste d'aiuto albanesi. Ma nello spirito dell'internazionalismo proletario il popolo cinese, riducendo cibo e vestiario, ha fatto del suo meglio per aiutare l'Albania. Bisogna sottolineare inoltre che noi abbiamo continuato a rispettare i nostri impegni di assistenza benché negli ultimi anni la parte albanese abbia ripetutamente attaccato con insinuazioni la politica interna ed esterna della Cina. Nel 1975 abbiamo acconsentito a fornire un nuovo prestito senza interessi di 500 milioni di yuan e abbiamo firmato un nuovo accordo militare gratuito.
Fin dal 7° Congresso del Partito del Lavoro d'Albania tenutosi nel novembre del 1976 i dirigenti albanesi hanno lanciato aperti e maligni attacchi contro il grande dirigente del popolo cinese il Presidente Mao ed il Partito Comunista Cinese affliggendo gravemente i sentimenti del popolo cinese. Anche in questa circostanza la Cina ha continuato ad aiutare l'Albania, gli esperti cinesi hanno continuato il loro lavoro. Durante il periodo che va dal 1977 fino ad oggi, la Cina ha trasportato in Albania materiale di assistenza economico militare per circa 300 mila tonnellate, aiutato l'Albania a completare o a portare a termine in linea di massima 10 progetti di costruzione, ha accettato la richiesta del governo albanese di rimandare al periodo dal 1991 al 2000 la restituzione del debito di 217 milioni di yuan che avrebbe dovuto essere saldato prima del 1980 e ha firmato un accordo per la fornitura gratuita all'Albania da parte della Cina dei pezzi di ricambio di equipaggiamenti militari".
La nota rileva: "I dirigenti albanesi hanno lodato in molte occasioni l'assistenza cinese. Enver Hoxha, primo segretario del Comitato Centrale del Partito del Lavoro d'Albania, ha affermato nel 1971 nel suo rapporto al 6° Congresso del Partito del Lavoro d'Albania che la Cina ha dato all'Albania grande e disinteressata assistenza internazionalista. Nel novembre del 1975 Enver Hoxha e Shehu nel loro messaggio indirizzato a nome del Comitato Centrale del Partito del Lavoro d'Albania, al Presidente Mao, al Primo Ministro Chou e al Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese hanno detto: «L'assistenza gratuita della Repubblica Popolare Cinese che ha fornito nel campo della difesa nazionale riveste un grande significato per il nostro popolo e per il nostro Partito»".
La nota dice: "Ora la parte albanese per le necessità politiche interne ed esterne, pur intensificando la sua campagna anticinese in campo politico, ha sconsideratamente richiamato l'assistenza della Cina all'Albania e ha sabotato la cooperazione economica e militare fra le due parti".
La nota cita 8 esempi di casi del genere:
"1) Nel 1° trimestre del 1978 quando l'Albania ha discusso con noi del problema dell'assistenza cinese per la costruzione di un complesso metallurgico ed altri progetti essa ha insistito che noi fissassimo un orario per la consegna dei prodotti e delle attrezzature di un reparto pur mancando il risultato degli esperimenti. Essa ha inoltre rifiutato qualsiasi consultazione affermando che ciò che aveva detto l'Albania era definitivo e categorico e ha sfacciatamente chiuse le trattative.
2) In una raffineria mineraria l'amministrazione albanese ha ignorato la guida tecnica degli esperti cinesi e ha violato le norme cooperative causando gravi incidenti nei primi tre mesi di quest'anno. Quello che è più grave è che la parte albanese ha riparato gli impianti senza rispettare le norme all'insaputa degli esperti cinesi. Questo è stato fatto ovviamente allo scopo di creare un grave incidente per poi addossare la colpa agli esperti cinesi e diffamare la Cina.
3) Quanto al progetto di base navale che è stato costruito con l'assistenza gratuita cinese l'interruzione del lavoro è stata dovuta alle insufficienti indagini idrologiche della parte albanese, ed essa ne ha approfittato per attaccare l'assistenza militare cinese nel suo insieme calunniando la Cina di avere danneggiato la difesa nazionale dell'Albania.
4) Nel marzo del 1978 la parte cinese animata da buona volontà e intenzioni ha informato la parte albanese che i pezzi di ricambio di un tipo di aerei riforniti dalla Cina dovevano essere trasportati in Cina per essere controllati e riparati a causa della pressione della cavità. Ma la parte albanese ha rifiutato di rimandarli indietro ed al tempo stesso ha dichiarato che la parte cinese sarebbe stata ritenuta responsabile di qualsiasi incidente.
5) Ignorando il rapporto stipulato, la parte albanese insisteva che gli esperti cinesi iniziassero la produzione sperimentale di alcuni progetti senza sapere quali fossero le condizioni necessarie. Quando gli esperti cinesi hanno fatto delle obiezioni la parte albanese ha agito da sola asserendo che la parte cinese sarebbe stata responsabile degli eventuali incidenti. Dall'altro canto la parte albanese per levare pretesti ha rifiutato di firmare le note finite delle operazioni dei progetti la cui produzione sperimentale era stata già compiuta.
6) È stata una pratica usuale per oltre 20 anni che in conformità degli accordi la parte cinese presenta delle fatture una volta consegnati l'equipaggiamento e il materiale dei progetti. Ma nel maggio del 1978 la parte albanese ha rifiutato improvvisamente di accettare le fatture della parte cinese.
7) Un ponte si è formato nell'altoforno del complesso metallurgico a causa della negligenza da parte dell'Albania sui consigli tecnici degli esperti cinesi.
Gli esperti cinesi hanno raccomandato più volte di prendere misure efficienti per minimizzare il danno ma esse sono state tutte ignorate. La parte albanese ha inviato il 31 maggio 1978 una nota in cui si affermava che la parte cinese avrebbe dovuto inviare qualcuno in Albania entro 2 o 3 giorni per rimuovere i disturbi altrimenti la parte albanese avrebbe fatto saltare da sé stesso il ponte e che la parte cinese avrebbe dovuto assumersi tutte le responsabilità di tutte le conseguenze. Questa richiesta di tipo ultimatum nessuno Stato sovrano può accettarla, in realtà non era possibile soddisfarla.
8) Nelle sue note del 29 aprile e del 21 maggio 1978 all'Ambasciata cinese in Albania il Ministero degli esteri albanese ha formulato accuse prive di fondamento asserendo che gli esperti cinesi avevano danneggiato l'economia albanese causandole gravi danni, ecc.
Il 7 giugno 1978 il Ministero degli esteri cinese ha inviato una nota di risposta alla parte albanese esprimendo la speranza di avere uno scambio di vedute attraverso colloqui e di risolvere le divergenze esistenti nella cooperazione tra i due paesi. Ma l'Ambasciatore albanese in Cina ha rifiutato persino di accettare la nota e di risolvere i problemi attraverso consultazioni".
La nota del Ministero degli esteri cinese dice infine: "Tutti i fatti dimostrano che la direzione albanese ha deciso di proseguire il suo corso anticinese, ha deliberatamente abbandonato gli accordi firmati tra le due parti sul rifornimento di aiuto cinese all'Albania, ha calunniato e fabbricato false accuse contro gli esperti cinesi e minato in modo pianificato e sistematico la cooperazione economica militare tra la Cina e l'Albania, rendendo impossibile la continuazione del nostro lavoro di aiuto mentre avete bloccato la via per la risoluzione dei problemi attraverso consultazioni.
In queste circostanze il governo cinese non ha alternativa che quella di cessare il suo aiuto economico e militare e cessare immediatamente l'aiuto all'Albania e richiamare in patria gli esperti economici e militari che vi lavorano.
La distruzione della cooperazione economica e militare tra la Cina e l'Albania è stata completamente causata dalla parte albanese la quale deve assumersi tutta la responsabilità. Il governo cinese ha sempre tenuto in gran considerazione l'amicizia tra i popoli cinese e albanese e spera ancora di mantenere e sviluppare le normali relazioni tra la Cina e l'Albania".
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