Comunismo - Scintilla Rossa

Posts written by Kimilsungista

view post Posted: 27/7/2013, 09:59 Cosa diventeranno Beppe Grillo e il M5S? - Documenti e Dossier
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Non si può fare una rivoluzione portando i guanti di seta. Stalin

Ah quei quattro hanno risolto direttamente il problema: non vogliono proprio la rivoluzione! :D
view post Posted: 27/7/2013, 08:36 Cosa diventeranno Beppe Grillo e il M5S? - Documenti e Dossier
CITAZIONE
Se le masse si muovono è cosa buona.

Ah beh, questo di sicuro, no perché da come l'avevi impostata sembrava che fosse buono il fatto che Grillo volesse fermare le masse rivoltose :P
CITAZIONE
il fatto che basti grillo a fermare le masse, però è una pessima notizia..

Che Grillo basti a fermare le masse ho i miei dubbi. Diciamo che ha bisogno di farsi dire "bravo" dalla borghesia perché comunque il suo contributo lo dà. Ma le masse se ne sono già accorte e lo hanno già sfiduciato in molti, pure la base è parecchio scontenta della mancanza di democrazia nel M5S. Il classico uomo messo lì dai poteri forti per far star buona la gente....
view post Posted: 26/7/2013, 23:23 Cosa diventeranno Beppe Grillo e il M5S? - Documenti e Dossier
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Però in fondo è una buona notizia .....

Perché mai, compagno?

(ho cancellato il post sulle frasi storiche, mi sono lasciato trascinare troppo dalla rabbia...)
view post Posted: 26/7/2013, 15:00 Sbugiardando Lepontico - Storia
Interessante, bel documento, sicuramente ci aiuterà molto nella lotta contro le falsità revisioniste!
view post Posted: 26/7/2013, 14:59 Cosa diventeranno Beppe Grillo e il M5S? - Documenti e Dossier
Sono solamente imbonitori di popolo, nessun politico personalmente mi sta sulle palle come Beppe Grillo...
«Io canalizzo la rabbia e i partiti dovrebbero ringraziarmi» (7 marzo), «Non voglio sostituire una classe politica con un'altra» (7 marzo), «La gente vuole prendere i fucili e i bastoni, se non lo fa è perché io la fermo» (10 luglio)...ecco alcune chicche del grande rivoluzionario Grillo.........
view post Posted: 26/7/2013, 14:42 Partito Comunista - Partiti e movimenti comunisti
CITAZIONE
Intendevo i compagni del collettivo Red Militant, naturalmente.

Ah, allora ho capito tutto.
CITAZIONE
Gramsci nel 1906 andava a scuola, E Lenin vi polemizzava!!!!

Lenin non polemizzò con Gramsci ma contro le concezioni revisioniste dello Stato simili alle sue.
Ma dov'è finito il mio ultimo post???????
view post Posted: 25/7/2013, 23:19 Partito Comunista - Partiti e movimenti comunisti
CITAZIONE
Quella tua frase su Gramsci è priva di ogni fondamento reale e concreto. O meglio è figlia della distorsione e dell'occultamento del pensiero gramsciano perpetriati dai revisionisti. E quindi, dicendo certe infamità sul grande compagno Gramsci (unico vero teorico della Rivoluzione in un Paese a capitalismo "avanzato" occidentale- studiatelo!) dimostri di essere ancora, sia pure parzialmente, succube dell'ideologia borghese.
Comunque ti sei meritato di diritto una citazione in "frasi storiche"!

A me compagno sembra che le uniche "frasi storiche" siano le tue, che ti sei messo a far passare Gramsci come un dio in terra, contrariamente a ogni principio dialettico e materialista marxista. Il gramscismo lo conosco abbastanza bene da potermi fare un'idea seria in proposito, mi sembra invece che non sia il caso tuo. Leggiti il suo articolo "La rivoluzione contro il capitale" del 1917. In esso è detto che la Rivoluzione d'Ottobre «è la rivoluzione contro il Capitale di Carlo Marx. Il Capitale di Marx era in Russia il libro dei borghesi, più che dei proletari [...] I fatti hanno superato le ideologie. I fatti hanno fatto scoppiare gli schemi critici entro i quali la storia della Russia avrebbe dovuto svolgersi secondo i canoni del materialismo storico. I bolscevichi rinnegano Carlo Marx, affermano con la testimonianza dell'azione esplicita, delle conquiste realizzate, che i canoni del materialismo storico non sono così ferrei come si potrebbe pensare e si è pensato», che il pensiero marxista «è la continuazione del pensiero idealistico italiano e tedesco, che in Marx si era contaminato di incrostazioni positivistiche e naturalistiche». Nei Quaderni dal Carcere invece scrisse: «La pretesa (presentata come postulato essenziale del materialismo storico) di presentare ed esporre ogni fluttuazione della politica e dell'ideologia come una espressione immediata della struttura, deve essere combattuta teoricamente come un infantilismo primitivo, o praticamente deve essere combattuta con la testimonianza autentica del Marx, scrittore di opere politiche e storiche concrete [...] integrando, illuminando e interpretando, le affermazioni teoriche sparse in tutte le opere. Si potrà vedere quante cautele reali Marx introduce nelle sue ricerche concrete, cautele che non poterono trovare posto nelle opere generali [...] tra queste cautele si potrebbero elencare come esempio queste:
1) La difficoltà di identificare volta per volta, staticamente come immagine fotografica istantanea, la struttura
[...]. Una fase strutturale può essere concretamente studiata e analizzata solo dopo che essa ha superato tutto il suo processo di sviluppo, non durante il processo stesso, altro che per ipotesi e esplicitamente dichiarando che si tratta di ipotesi.
2) dal 1° si deduce che un determinato atto politico può essere stato un errore di calcolo da parte dei dirigenti delle classi dominanti, errore che lo sviluppo storico, attraverso le "crisi" parlamentari governative delle classi dirigenti corregge e supera: il materialismo storico meccanico non considera la possibilità di errore, ma assume ogni atto politico come determinato dalla struttura, immediatamente, cioè come riflesso di una reale e permanente (nel senso di acquisita) modificazione della struttura
». In pratica, con questo bel casino, Gramsci cercava di scindere la struttura dalla sovrastruttura, in modo tale da permettere al proletariato, nel campo di quest'ultima, di confrontarsi con successo con la borghesia senza mettere in discussione il dominio della borghesia stessa nella struttura. E che dire del concetto gramsciano e di quello leninista di Stato, concetti ben diversi tra loro?
Lenin diceva: «Lo Stato è il prodotto e la manifestazione degli antagonismi inconciliabili tra le classi. Lo Stato appare là nel momento, in quanto, dove e quando nella misura in cui gli antagonismi di classe non possono essere oggettivamente conciliati. E per converso, l'esistenza dello Stato prova che gli antagonismi di classe sono inconciliabili» (Stato e rivoluzione, settembre 1917), mentre Gramsci sosteneva: «Stato è tutto il complesso di attività politiche e teoriche con cui la classe dirigente giustifica e mantiene il suo dominio, non solo, ma riesce ad ottenere il consenso attivo dei governanti» (Quaderni). E sempre nei Quaderni aggiungeva: «Lo Stato è concepito sì come organismo proprio di un gruppo, destinato a creare le condizioni favorevoli alla massima espansione del gruppo stesso, ma questo sviluppo e questa espansione sono concepiti e presentati come la forza motrice di un'espansione universale, di uno sviluppo di tutte le energie "nazionali", cioè il gruppo dominante viene coordinato concretamente con gli interessi generali dei gruppi subordinati e la vita statale viene concepita come un continuo formarsi e superarsi di equilibri instabili (nell'ambito della legge) tra gli interessi del gruppo fondamentale e quelli dei gruppi subordinati, equilibri in cui gli interessi del gruppo fondamentale prevalgono, ma fino a un certo punto, non cioè fino al gretto interesse economico-corporativo». In pratica questa teorizzazione rattoppata alla meglio vuole solo dare a intendere che lo Stato si configura come un mezzo di collaborazione tra le classi, niente di nuovo ma tanto di saccheggiato alle vecchie e ritrite argomentazioni borghesi e revisioniste interclassiste che tuttoggi ci propinano per scoraggiare ogni sia pur minima rivolta sociale. Lenin, in polemica con simili concezioni dello Stato, rispose egregiamente nella sua opera Ancora sul ministero della Duma (Eco, n. 6, 28/6/1906) : «In che cosa consiste l'errore principale di tutto questo ragionamento opportunista? Nel fatto che, in questo ragionamento, la teoria socialista della lotta delle classi, quale unica forza motrice vera della storia, è di fatto soppiantata dalla teoria borghese di "solidarietà" e di "progresso sociale"». In Stato e rivoluzione, egli disse: «Gli ideologi borghesi e soprattutto piccolo-borghesi, costretti a riconoscere, sotto la pressione di fatti storici incontestabili, che lo Stato esiste solamente dove esistono antagonismi di classe e la lotta di classe, "correggono" Marx in modo tale che lo Stato appare come l'organo della conciliazione delle classi». Quindi, io ci starei attento prima di sparare a zero su certe cose e dire che certe affermazioni sono "prive di ogni fondamento reale e concreto"...
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Avendo frequentato l'ambiente, non posso escludere la presenza (anche come iscritti) di anti-stalinisti 'classici'. Per quanto possa sembrare incredibile, vista la chiarezza delle posizioni ufficiali (con tanto di ritratti di Stalin, nonché CHIARISSIMI riconoscimenti del ruolo di Stalin nel movimento comunista) è incredibile come certe persone decidano di aderire lo stesso. In effetti, prima esprimono le proprie idee, cioè anti-stalinismo classico, poi si accorgono che il partito è stalinista. Tuttavia, vi restano..,
Non posso dire quanti sono, tuttavia devono essere necessariamente pochi, perché francamente non ha molto senso che una marea di anti-stalinisti si riversi in un partito che continua ad inneggiare a Stalin.
L'ingresso di questi nuovi compagni non potrà che rendere le posizioni del partito ancora più chiare.

Questo perché il CSP è invece un partito eclettico e, in quanto tale, non del proletariato. Come può Togliatti "non essere un paletto"? Togliatti è stato, assieme a Gramsci e Bordiga, uno dei padri del falso comunismo italiano, se non è un "paletto" lui chi lo deve essere? Se si permette ai membri del proprio partito di accettare il togliattismo, tutto il resto viene da sé. Il togliattismo non è altro che l'edizione italiana del krusciovismo. Se Togliatti, come giustamente hai ammesso tu, compagno Felix12, non è stato capace di mantenere una posizione marxista-leninista una volta "lasciato autonomo" (di fatto ha sempre giocato il ruolo di valletto dell'URSS, sia di quella socialista di Stalin che di quella revisionista kruscioviana), è perché il marxismo-leninismo in lui non è mai penetrato a fondo ma si è sempre trattato di questioni formali. La "via italiana al socialismo" Togliatti l'ha elaborata quando Stalin era ancora vivo e vegeto, e non è certo stato lui a ispirarla, a dispetto di ciò che dice la propaganda borghese, perché Stalin era il miglior discepolo di Lenin, il quale sosteneva l'universalità dei princìpi fondamentali del marxismo, che Togliatti negava. Infatti il compagno Zhdanov lo criticò più che giustamente.
Però compagno scusami una cosa: se tutti questi anti-stalinisti si riversano in CSP come mai dici che "L'ingresso di questi nuovi compagni non potrà che rendere le posizioni del partito ancora più chiare"? L'unico senso che può avere questa frase è che detto ingresso porterà una volta per tutte il CSP sulla strada del revisionismo...
CITAZIONE
la chiarezza teorica non può esistere su tutto, o perlomeno non ci si può fare inibire nell'azione se non si hanno le idee chiare SU TUTTO.

Al contrario, compagno: la chiarezza teorica DEVE esistere su tutto, e una volta fatta questa chiarezza la "disinvoltura" (chiamiamola così) nell'azione viene da sé. Se non ci fosse chiarezza teorica il partito diventerebbe un circolo di discussione, un'organizzazione priva di disciplina e centralismo, un nugolo eclettico antimarxista o non marxista, ma in ogni caso non l'avanguardia del proletariato, come volevano Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao.
view post Posted: 25/7/2013, 17:18 Partito Comunista - Partiti e movimenti comunisti
Personalmente sono ben fiero di non "entrarci nulla col comunismo italiano", dato che per "comunisti" in Italia abbiamo sempre avuto revisionisti, riformisti, sciovinisti e servi della borghesia di qualunque risma, che loro sì, non c'entravano nulla col marxismo-leninismo-Pensiero di Mao e la rivoluzione socialista.
view post Posted: 25/7/2013, 14:13 Partito Comunista - Partiti e movimenti comunisti
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Infatti io ho detto che non si limitano a fare proclami, abbiamo potuto lavorare con loro, il PMLI invece non volle partecipare neanche alla commemorazione del compagno Stalin, fece tutto da solo e rimase da solo. Poinabbia collaborato alle manifestazioni contro il MUOS e altro, il Pmli non ha mai fatto cio'.

Ah no??? Figurati. Si confermano in me i pensieri che dopo la morte di Scuderi il marxismo-leninismo-Pensiero di Mao sarà rinnegato in quel partito... "poinabbia"???
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Riguardo il PCI, non so se tu hai scritto male, ma io sostengo il pensiero di Gramsci. La storia del P.C.I va rinnegata nel senso dalla svolta di Salerno in poi, ma questo e' scritto nel nostro documento che, se non per il fatto che fai una divisione tra hoxaismo maoismo e quindi qui ne vedi la svolta revisionista, contiene l'essenziale e lo abbiamo creato appositamente per porre delle condizioni inamovibili. Se poinhomdetto che non vogliamo un partito socialdemocratico non avrei potuto rinnegare la distinzione tra P.S.I e P.C.I

No no compagno non ho scritto male :) ma ti ricordo che Gramsci era un intellettuale borghese che negava gli insegnamenti fondamentali di Marx e Lenin, "Il Capitale" e la Grande Rivoluzione socialista d'Ottobre, oltre al fatto che sosteneva i trotzkisti in URSS. Non ci vedo un nesso logico tra la mia distinzione maoismo-hoxhaismo, il documento e la svolta revisionista...La distinzione tra PSI e PCI quella ci fu per forza, indipendentemente che tu la rinneghi oppure no :D
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Se è per questo il 99% dei Rivoluzionari dell'Ottobre non aveva letto una riga di Marx, di Engels .....
Queste sono affermazioni ridicole! Dato che, credo, neppure il 99% della popolazione mondiale lo sappia.
Vai in giro a chiedere chi era Giulio Cesare, o Napoleone, o Garibaldi, e vedrai che risposte.

Infatti, basta ricordare Majakovskij che scrisse che i contadini siberiani non avevano letto neppure una riga di Lenin, eppure erano leninisti. Perché? Perché agivano in base ai precetti del leninismo, del comunismo, spontaneamente, senza conoscerlo.
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La storia del PCI revisionista, cioè della direzione togliattiana post-bellica, va stigmatizzata a 359° gradi. E senza fare i conti con questo tipo di direzione, con i danni enormi e catastrofici che ha provocato, nessun Partito Comunista può ritenersi tale.
Allo stato attuale i CSP non mi sembra che abbiano fatto chiarezza. Mi sembra che, come al solito (ambiguità ed ondivaghezza piccolo-borghese), esistano almeno due anime. E la lotta fra le due linee, ce lo insegna Mao, è inevitabilmente necessaria per raggiungere la chiarezza indispensabile ad un lavoro proficuo.

Io ci metterei anche un grado in più. Dopotutto il PCI non ha fatto altro se non il puntello di sinistra del capitalismo italiano dal 1956 al 1991, mentre prima Stalin ebbe a criticare più volte Togliatti per la sua eccessiva attenzione al lavoro parlamentare, ma lo credeva ancora un compagno recuperabile alla causa. Concordo col compagno carre riguardo al CSP, d'accordo tutto ma non hanno fatto assolutamente chiarezza su nulla, anzi, su molte questioni è, per usare le parole appunto del compagno carre, ambiguo e caratterizzato da ondivaghezza piccolo-borghese.
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Invito ancora tutti, ULTIMATIVAMENTE, a rimanere in tema, pena la canecellazione.

Dov'è che non saremmo in tema, compagno?
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csp è un progetto che non va assolutamente lasciato imborghesire , rizzo o non rizzo ho visto dentro tanti compagni seri , tante persone con un potenziale da sfruttare .

I compagni seri sono dappertutto, anche in Rifondazione e nel PMLI, ma questo non è un merito per i partiti bensì per i compagni che in buonafede credono di aver fatto la scelta giusta, ma oggettivamente sbagliano.
view post Posted: 25/7/2013, 09:36 Partito Comunista - Partiti e movimenti comunisti
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La base del PD è completamente fuori da ogni discorso marxista-leninista. Se pure talvolta mugugna verso la dirigenza, le motivazioni non sono certo quelle di cui discutiamo qui... Sono sicuro che il 99.999 % della base del PD nemmeno sa chi è Enver Hoxa...

È verissimo, hai ragione e sono d'accordo con te, tuttavia anche i loro mugugni verso la dirigenza sono contraddizioni e a mio parere vanno sfruttate in modo atto a portare vantaggio a noi e svantaggio al PD (in questo contesto).
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Meno peggio in confronto a che cosa? Se ,o confrontiamo a cio' che adesso c'e', e' uno dei migliori e promettenti, se confrontato con il partito bolscevico di Lenin tutto e' il meno peggio o il peggiore.

"è uno dei migliori e promettenti" perché? Perché sa fare proclami comunisti meglio di altri? Ti assicuro che in quanto ai proclami il PMLI non lo batte nessuno! :lol: Se un partito è buono, lo è oggettivamente, sia in confronto a ciò che c'è ora, sia in confronto al Partito bolscevico di Lenin. Noi oggi è proprio il Partito bolscevico di Lenin che dobbiamo prendere a esempio, non quello che c'è ora.
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Hoxha e Mao erano sostenitori di Stalin e dichiaratamente marxisti leninisti, sono stati rivoluzionari e hanno cercato di diffondere il socialismo. I revisionisti hanno demolito il socialismo, hanno infangato stalin, non volevano definirsi marxisti leninisti. Hoxhaismo e maoismo non sono revisionismi ma sfaccettature del pensiero marxista leninista di due ulmini differenti, in contestindifferenti, che dovevano operare in modo differente (ma poi anche non tanto). Oggi l'Urss e' caduta, Mao e' morto, l'Albania e' caduta, il socialismo va ricostruito, l'eredita' di entrambi e' preziosa e verra' utilizzata l'una o l'altra a seconda di come la situazione andra' evolvendosi. Dobbiamo combattere contro una infinita' di gente, se ci combattiamo anche per queste cose, che a mio dire somo minuzie, andremo in contro all'estinzione. Senza contare che se noi dobbiamo poi considerare il nostro approccio con la popolazione, a stento sanno chi sono entrambi e vorrebbero solo essere guidati in modo giusto e ordinato e bisogna insegnare che il capitalismo e' morto e che il socialismo va costruito, entrambi i leader lo hanno fatto. Ora qukndi se noi staremo a discutere tra hoxhaismo e maoismo adesso, quando entrambi sono morti, mentre il popolo deve orientarsi, inevitabilmente guarderannomdall'altra parte e io dico anche giustamente, perche' anche a me questo discorso tra hoxhaismo e maoismo mi ha stancato e mi vengono ormai in odio sia maoisti che hoxhaisti che vogliono intraprenderlo e si odiano come odiano i fasci o peggio.

Ora la tua posizione mi è più chiara, ed è più che condivisibile a mio parere. Permettimi solo di ricordarti (poi basta, perché altrimenti finiamo fuori tema alla fine) che Hoxha ha rinnegato Mao dopo la sua morte, quindi hoxhaismo e maoismo sono due applicazioni del marxismo-leninismo diametralmente opposte, l'una dogmatica, l'altra creativa, in senso marxista-leninista. Poi, che il socialismo vada ricostruito, siamo perfettamente d'accordo, come siamo d'accordo sul fatto che il popolo ha bisogno di un buon orientamento che solo un Partito comunista ordinato e centralizzato può dargli. Ma se vogliamo costruire un partito comunista serio, dobbiamo essere chiari in materia ideologica per evitare l'eclettismo e che le infiltrazioni revisioniste (le quali inevitabilmente ci saranno perché la borghesia non ha certo interesse a che il partito del proletariato si sviluppi proficuamente) non arrechino danni eccessivi al Partito stesso.
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in questo momento il problema e' evitare che il partito assuma posizione socialdemocratiche, quindi far rinnegare la storia del P.C.I

Aspetta aspetta, quindi secondo te, compagno, la storia del P.C.I. non andrebbe rinnegata? La storia del PCI fu la storia di un partito che inizialmente (ma proprio proprio inizialmente) nacque in seguito a una giusta scissione dei socialisti di Turati traditori e servili verso la borghesia italiana di allora, ma subito dopo degenerò in un partito revisionista, di intellettuali borghesi, non leninisti, e penso ai vari Gramsci, Bordiga, poi Togliatti, Longo e infine Berlinguer, Occhetto e Cossutta. La storia del PCI è certo foriera di esempi, ma naturalmente in negativo (non che siano meno utili di quelli in positivo, è ovvio).
view post Posted: 24/7/2013, 10:46 Partito Comunista - Partiti e movimenti comunisti
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ci siamo resi conto che c'e' una parte del CSP, quella dei giovani, sana, mentre un'altra e' costituita da una parte di soggetti che non vogliono rinnegare o rompere con il passato.

Se per questo anche nel PD la base è sana e la dirigenza è corrotta, quindi dobbiamo far confluire organizzazioni marxiste-leniniste anche nel PD?
CITAZIONE
Abbiamo deciso di provare a contribuire nonostante a nessuno di noi piaccia Rizzo e ci puzzi un po', ma oggettivamente si puo' sempre stare a guardare?

No, ma invece di scegliere "il meno peggio" potremmo prendere parte attiva noi stessi dal niente.
CITAZIONE
Dissento riguardo cio' che dice fiero maoista, il nostro documento e' stato appositamente studiato per aprire il dibattito sul revisionismo e far assumere al CSP, possibilmente, una posizione che rompe con il passato rovinoso di togliatti e berlinguer. Della dicotomia hoxhaismo, maoismo non ci siamo interessati piu' di tanto, anzi per niente, sono due fasi storiche, hanno dato esperienza, hanno insegnato, farne motivo di divisione sarebbe deleterio e costituisce un dibattito ideologico che, in questo momento, non ha la precedenza.

Appunto. E i miei accenni all'hoxhaismo sono da inserirsi proprio nella questione del revisionismo. Lungi da me il farne una questione di vita o di morte, ma compagno Cekystev, non mi puoi dire che sono state "due fasi storiche" perché ad oggi tra quelle due dottrine che hai citato si combatte lo scontro fra marxismo autentico e revisionismo. Entrambe sono parte del movimento comunista internazionale nell'epoca post-staliniana, e il non interessarsene (come candidamente hai ammesso tu) è soltanto deleterio (quello sì) e non può che portare al revisionismo dell'organizzazione che non se ne interessa. Altrimenti perché non considerare "fasi storiche" anche il togliattismo e il berlinguerismo? Sinceramente non capisco la tua posizione.
CITAZIONE
Oltre comunque questo aspetto ideologico c'e' anche l'aspetto pratico, con i componenti del CSP ci abbiamo lavorato e non ci siamo trovati male, cosa ad esempio diversa dal PMLI, che a Catania c'e' ma non si fa mai vedere e non collabora (il che non avrebbe mai portato ad una fusione con questi soggetti, ma il lavoro tra comunisti e' importante e permette di giudicare chi e' comunista a parole e chi nei fatti)

Perfettamente d'accordo. Di fatto il PMLI sta solo a fare inutili volantinaggi, e non solo a Catania...
view post Posted: 24/7/2013, 08:45 Partito Comunista - Partiti e movimenti comunisti
Se il tuo "Cekystev che è successo?", compagno RedSioux, riguarda il tuo stupore per quanto scritto nel documento, mi permetto anzitutto di rispondere io, poi magari anche il compagno dirà la sua.
Non c'è niente di stupefacente in ciò, i Red Militant avevano provato eroicamente a resistere al sistema e al revisionismo e hanno fallito. Ma anziché riconoscere il proprio fallimento, si sono mascherati dietro al marxismo-leninismo e hanno dato indicazione ai loro membri di riciclarsi in un partito revisionista, come il CSP, che di comunista invece non ha proprio niente, ma anzi è pure corroso dal revisionismo hoxhaista, e neanche coerentemente visto che per esempio ritengono l'URSS e i suoi paesi satelliti socialisti fino al 1991 pur riconoscendo il carattere revisionista della dirigenza sovietica uscita dal XX Congresso del PCUS. Inoltre nel loro articolo per il 95° della Rivoluzione d'Ottobre non si cita Stalin neanche una volta. Sembrano particolari insignificanti, ma per riconoscere se un partito è davvero comunista o no si parte da queste cose.
view post Posted: 21/7/2013, 11:21 Partito Comunista - Partiti e movimenti comunisti
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Sono i mezzi di comunicazione che inculcano l'anti-comunismo nei giovani nella maggior parte dei casi. Non credo che ognuno sviluppi una personale e spontanea avversione al comunismo

No, infatti, ma il tutto sta nell'essere umili nell'imparare e nell'avere la pazienza di andare a studiarsi seriamente la storia del comunismo per vedere se ciò che ci viene detto corrisponde alla realtà. Poi vabbè c'è anche chi la sviluppa spontaneamente, l'antipatia verso il comunismo, ma si tratta solo di servi del potere, di borghesi (figli di papà) e di ignoranti presuntuosi.
CITAZIONE
io sono l'unico a non aver fatto un cazzo

No dai, ti fo compagnia, l'importante è avere la massa muscolare, al resto ci si pensa dopo :lol:
view post Posted: 14/2/2013, 14:45 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
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"sSocial-fascista, concilizionista, revisionista, ecletticco, troschista, opportunista" e via di seguito!

E capirai che offese!
«(ironico; a te che non sei eclettico - ma qualcos'altro - c'è bisogno di ribadirlo)»
«Questa volta senza l'ironia che non sei in grado di comprendere (come parecchio altro)» Queste sono offese.
Se ti ho offeso veramente mi dispiace e ti chiedo scusa, ma dovresti sapere che il marxismo è critica ed autocritica; se la critica non ti piace è inutile che giochi a fare il marxista-leninista perché il marxismo-leninismo non fa per te.
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ma anche nell'Albania del compagno Hoxha, dove nessuno, ma proprio nessuno, te lo assicuro, parlava di hoxhaismo, e dove c'era il socialismo, il socialismo possibile nelle condizioni d'accerchiamento di quel paese.

Ah sì, sei stato nell'Albania di Hoxha? E com'era? :) te lo chiedo perché anche mia madre da piccola coi miei nonni avrebbe dovuto andarci ma non li fecero entrare. Il perché non si è mai scoperto.
Ci credo che nessuno parlava di hoxhaismo, l'hoxhaismo ancora non esisteva come tendenza, e poi non è un termine peculiare della sua epoca ma un termine usato nell'occidente per descrivere l'insieme delle sue teorie e dei suoi concetti, quando sia stato introdotto in Albania (Hoxhaizmi) non lo so di preciso, fatto sta che è un termine informale, come maoismo (è meglio dire Pensiero di Mao), ma non è vero che non esiste come tendenza (conosci il Comintern (stalinista-hoxhaista)? Loro come vedi si definiscono hoxhaisti da sé). Il perché sia peggiore del trotzkismo l'ho già detto prima e lo confermo ora. Non esistono documenti contro l'hoxhaismo (ancora) mentre, se parli con un trotzkista, basta che tu gli citi le frasi di Lenin contro Trotzki (vedi "Il grande Lenin sul piccolo Trotzki") e lo hai già zittito. Per questo non sono più pericolosi, i trotzkisti. Sono dei "piccoli diavoli".
Io non capisco da dove te lo sei tirato fuori, Scuderi, né che cosa c'entri con tutto il discorso che stiamo facendo. Ma se reputi Hoxha un "dirigente vittorioso del movimento comunista internazionale" non ti puoi in nessun modo definire anche maoista. Noi abbiamo cinque Maestri, loro quattro. Scegli tu da che parte stare.
view post Posted: 14/2/2013, 13:57 LA CINA COSTRETTA A SOSPENDERE L'AIUTO ALL'ALBANIA (Fonte: Radio Pechino, luglio 1978) - Documenti e Dossier
no no no no carre non ti mettere a dire cretinate, le mie "offese" e le tue non sono la stessa cosa, perché anzitutto io non ti ho mai offeso, semmai ti ho criticato, sei tu che mi hai offeso personalmente, il che è ben diverso (non mi dirai che "opportunista" e "idiota" sono la stessa cosa!). Io ho il diritto di sostenere tutte le idee che voglio come chiunque in questo forum (lo dice anche il regolamento), poi è inutile che ti arrabbi se non sei in grado di confutare le mie tesi se non con battute cretine ed ironie offensive, non si può avere sempre ragione nella vita.
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Questa volta senza l'ironia che non sei in grado di comprendere (come parecchio altro).

di stupido lo dai a tua sorella, e poi sai quante cose ci sono che non capisci te (io capisco anche troppo), e mi pare che i tuoi post chiariscano ulteriormente quindi è inutile sprecare caratteri dietro a commenti idioti come i tuoi. Ma non te la prendere: il livello culturale delle osterie del Testaccio (dalle quali tu sicuramente provieni) non è mai stato alto quindi...nulla di personale.

Compagno Yuri Gagarin, l'hoxhaismo è pericoloso quando c'è gente che ancora lo segue e trova seguaci, la scissione l'hanno voluta loro e ora devono renderne conto di fronte ai popoli rivoluzionari del mondo e al movimento comunista internazionale, e poi non è che gli scuderiani abbiano torto su tutto, il loro dossier, nel capitolo dedicato a Hoxha, è illuminante e merita di essere studiato, perché ad oggi è l'unica fonte affidabile e ben documentata contro l'hoxhaismo, ma molte altre se ne aggiungeranno sicuramente nel futuro. Che i "signori" conciliazionisti come il social-fascista di sopra vogliano o meno.
116 replies since 2/8/2012